tag:blogger.com,1999:blog-45003788560112260482024-03-14T13:13:54.832+01:00Una vita movimentataMucia's cornerRenata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.comBlogger887125tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-58349035937195627982023-10-29T07:36:00.000+01:002023-10-29T07:36:03.671+01:00<p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La mattina del 29 ottobre 1974, era un martedì, stavo lavorando quando mio padre chiamò in ufficio e mi disse: Mamma è verso la fine, vieni. Presi il treno ed andai subito in ospedale. Mamma già non parlava, il respiro affannosso, lo sguardo fisso della cecità indotta dal meningioma, alzava il braccio destro, come era usa a farlo quando mi raccomandava qualcosa d'importante, frustrata dal non riuscir a proferir parola. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Passammo, io e mio padre, la notte accanto a lei. Il primario del reparto era un amico di famiglia in tre mesi di degenza di mia madre le aveva riservato una cameretta defilata, in fondo al corridoio, dove a turno i miei parenti vegliavano giorno e notte mia madre. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Erano le 7 quando mi svegliai il giorno dopo, 30 ottobre: il respiro si era fatto rantolo. Accorse tutta la famiglia e fu la disperazione. La realtà del temuto distacco, tenuta a bada per mesi, ormai si palesò chiara ed alle 8:30 mia madre esalò il suo ultimo respiro, rendendo la nostra perdita definitiva.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Quando muore un congiunto i parenti entrano in una bolla d'incredulità. Si sapeva che il giorno sarebbe arrivato, lo si auspica -con rimorso- per liberare il congiunto da una sofferenza così atroce: nonostante i sedativi che la scienza mette a disposizione, un tumore al cervello è devastante. Mia madre aveva soli 42 anni, aveva perso 40 kg di peso era un fuscello, era cieca, le funzioni vitali erano scemate a poco a poco in tre lunghissimi mesi, durante i quali mio padre con ferie e permessi ed aspettativa le fu accanto, accudente meglio di una infermiera, pulendola nelle sue più intime necessità, parlandole con dolcezza e sicurezza. Mio fratello, i nonni, i miei due zii e le zie si avvicendavano a lui al capezzale di mia madre in una guardia di tre turni: mattina, pomeriggio, notte, non fu mai lasciata sola. Anche gli altri parenti che abitavano in zona di tanto in tanto davano loro il cambio per alleggerire qualche pomeriggio o qualche notte, quando i lavori lasciavano loro un po' di libertà dalla campagna. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">I giorni che seguirono la morte di Mamma restano ancora confusi. Si agiva o meglio si reagiva alle necessità del momento in una trance particolare, col pensiero al funerale. Il 31 fu fatta l'autopsia, ma il 1° novembre era festivo quindi non si poteva fare il funerale, che fu fissato per il 2 novembre, impossibile a dimenticare per gli anni a seguire. Così il 31 ottobre ed il 1° novembre , oltre alla preparazione con le formalità del funerale, fu un pellegrinaggio di parenti e di conoscenti del paese, di orazioni serali con la suorina che si prestava al rosario. La nonna e le zie erano occupate a preparare che tutto fosse in ordine per accogliere chi veniva. Soprattutto a nonna serviva tenersi occupata. Il nonno sedeva in un angolo con lo sguardo nel vuoto, i bisnonni piangevano seduti accanto al focolare. Papà e noi con un peso nel cuore seguivamo in trance ciò che accadeva, incontrando persone che anche non conoscevamo o solo di vista. Poi arrivò il 2 novembre. Nella chiesa di Roveredo in Piano si svolse la messa solenne. Alla fine della funzione la bara fu caricata a spalla e portata nell'auto delle pompe funebri, mentre la banda del paese suonava una melodia struggente... e le lacrime scorsero a fiumi. Il viaggio verso Trieste fu lungo. Una piccola carovana di macchine si snodò da Pordenone fino a Trieste e qui ci unimmo agli altri parenti accorsi dall'Istria e da Trieste per porgere l'ultimo saluto a Mamma. Strinsi tantissime mani quel giorno.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Ma il vero dolore, il vero lutto arrivò qualche giorno dopo, quando ormai riprese le normali attività, io in ufficio, papà anche lui tornato al lavoro, mio fratello all'università, si entrava in casa ed il vuoto che aveva lasciato Mamma si faceva più palese. Abbiamo continuato a vivere la nostra vita di famiglia nonostante la sua assenza, creando un sodalizio nuovo di compiti in una normalità strana. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Mi rendo conto ora che di quel periodo non conservo alcuna foto... come se volessi cancella tutto di quel dolore conservando questa di quando lei era giovane, forte, determinata, combattiva con un velo di tristezza. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLXjamWl4QtLgDGRyshRwwDgTsXPUVFeGJ8NKQrofFhahLs5t3dpQv7al0-gsQHtwpSg65wsYhk6Sje9pZBJQ0wP4o-mKtq_rQ13MOQ92LCDf_bLDSXyob64acpJdAdab-v-Un2WNSlf7zXqmFQFP2OVz8UVXcFy-mvBEhhnsuSAl7gSxN-faDPQT_DAQ/s1311/MAMMA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1311" data-original-width="883" height="472" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLXjamWl4QtLgDGRyshRwwDgTsXPUVFeGJ8NKQrofFhahLs5t3dpQv7al0-gsQHtwpSg65wsYhk6Sje9pZBJQ0wP4o-mKtq_rQ13MOQ92LCDf_bLDSXyob64acpJdAdab-v-Un2WNSlf7zXqmFQFP2OVz8UVXcFy-mvBEhhnsuSAl7gSxN-faDPQT_DAQ/w353-h472/MAMMA.jpg" width="353" /></a></span></div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></span><p></p><p><br /></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"> </span> </p>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-60567792464862479542023-10-16T07:25:00.004+02:002023-10-16T07:25:27.055+02:00<p><span style="font-family: verdana;">Con ieri il tempo è cambiato, da un'appendice fin troppo trascinata d'estate con temperature alte, fino a 27°, per il periodo, siamo entrati nel vero autunno 9° al mattino 15° nella giornata, ieri temporali e bora, oggi nuvole sparse e bora: il cielo si sta rischiarando. Più vivibile, anche per chi non ama il freddo, perché l'atmosfera insana degli ultimi tempi influiva parecchio con fiacca diffusa, appesantendo la quotidianità. La prossima settimana si torna all'ora solare ed il cerchio si chiude, portandoci a grandi passi verso il Natale. Sì c'è ancora Novembre di mezzo, ma il tempo sta volando. Chissà perché per me gennaio e febbraio sembrano eterni, mentre il resto dell'anno scorre come l'acqua di un fiume che non puoi fermare, ma solo prenderne alcuni sorsi. </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p><span style="font-family: verdana;">E così viviamo questa vita con il bello che ci porta la giornata, scegliendo e valutando per cosa vale la pena combattere e farsi sciogliere il cuore da ciò che ci aiuta ad andare avanti. Il sorriso vivace di un bimbo, ad esempio, il sorriso di una persona che abbiamo aiutato, l'abbraccio dei figli... basta poco. </span></p><p><span style="font-family: verdana;">Buon autunno a tutti.♥</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><span style="font-family: verdana;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAELTxIP2j0HcI1BnPcIMslgtRVegAgJ5s3XLFS-0EXPhpWPk9JZOTsDNn04uclukINwVZ2KbFuU6_SMJ-xADR5UgsKvS66I-DsQXsiQgAH9Ofcny5vbwZVS4f8HimWeADFekDDfXcIxqV7_CiY5nxdbyAONw7Gl4mPDuC-V22RPpRo281Voz7WCtVcPI/s1600/PA300025.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="359" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAELTxIP2j0HcI1BnPcIMslgtRVegAgJ5s3XLFS-0EXPhpWPk9JZOTsDNn04uclukINwVZ2KbFuU6_SMJ-xADR5UgsKvS66I-DsQXsiQgAH9Ofcny5vbwZVS4f8HimWeADFekDDfXcIxqV7_CiY5nxdbyAONw7Gl4mPDuC-V22RPpRo281Voz7WCtVcPI/w477-h359/PA300025.JPG" width="477" /></a></div><br /> </span><p></p><p> </p>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-77309324169802653422023-05-27T08:28:00.000+02:002023-05-27T08:28:31.447+02:00<p> <span style="font-family: trebuchet; font-size: large;">E' un momento "no", le cose non vanno come previsto, ci sono preoccupazioni, forse troppe, forse da troppo tempo. Una sottile depressione sgretola resistenze, volontà, fino ad accartocciare l'anima in un grumo doloroso e ci si domanda, che senso abbia questa vita. </span></p><p><span style="font-family: trebuchet; font-size: large;">Poi ci si guarda indietro ma il dolore o le prove subite e superate in passato non confortano a sufficienza per dare il giusto impulso per risorgere. Ci si guarda attorno cercando spunti per andare. </span></p><p><span style="font-family: trebuchet; font-size: large;">Poi si legge la storia dei "veri" disgraziati, quelli che in Emilia-Romagna hanno perso tutto, che cercano di restare a galla recuperando quanto possono, con una spada di Damocle che ancora rimane sopra la loro testa e l'acqua marcia che non se ne vuole andare via. </span></p><p><span style="font-family: trebuchet; font-size: large;">Si pensa allora che, quando attorno a te la tua casa è asciutta, i tuoi figli stanno bene, tu te la cavi, anche se con qualche difficoltà, parti avvantaggiata e che tutto si supera, basta andare avanti. </span></p><p><span style="font-family: trebuchet; font-size: large;"><br /></span></p>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-92103912708952123982023-05-25T08:19:00.000+02:002023-05-25T08:19:06.410+02:00<p> <span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Non so se avete mai avuto nella vostra vita la percezione che uno spartiacque si aprisse e qualcosa di enorme e coinvolgente entrasse nel vostro quotidiano portando un cambiamento esistenziale. Qualcosa d'intangibile, ma determinante che apre ad un nuovo percorso di vita, che porta una speranza, un nuovo modo di vedere il "vecchio" e di voler cambiare ciò che disturba.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: medium;">Sono rimasta basita dalla notizia che </span><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Tina Turner ieri ha reso il suo spirito e lasciato il suo corpo. Un corpo così forte e inciviso come poche donne hanno, una forza d'animo come tantissime donne hanno, ma non tutte riescono ad emergere ed avere la meglio sul loro destino che le trascina a fondo. </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La sua musica ed il suo esempio sarà la nostra eredità! </span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Om mani padme hum!</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: medium;"> <a href="https://www.youtube.com/watch?v=a5Tnmd3f_xQ">https://www.youtube.com/watch?v=a5Tnmd3f_xQ</a></span></p>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-16240408116006554612022-07-22T09:18:00.001+02:002022-07-22T09:18:50.799+02:00<p><span style="font-family: arial;"> Amo il caldo, anche se sudo peggio di un cammello. Ma questo caldo non l'ho mai provato, sono parecchio sfinita, stanca. Non solo quest'ondata è terribilmente torrida ed inusuale per durata oltre che per temperatura così alta, ma nella globalità la situazione diventa difficile da sostenere. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Gli incendi sul Carso, a cavallo del confine si stanno "mangiando" una vasta distesa di boschi, intere fattorie, paesi, fauna selvatica che fugge impazzita perché il lago dove si abbeverano è percorso dal Canader e dagli elicotteri che vi attingono l'acqua, perché il fuoco è a chiazze e diversi sono i fronti, perché le creature sono tante: è ben popolato di fauna il nostro Carso. Poi ci sono i cavalli, le capre, le mucche, gli asini delle fattorie minacciate dalle fiamme... I volontari, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco di Trieste, della Slovenia, che ancora lottano sul territorio e con il fronte Sloveno ancora più preoccupante, ormai sono esausti. Non si tratta solo di spegnere un enorme incendio con un fronte vasto, ma di bonificare TUTTO il territorio, perché se non viene spento tutto, qualche piccolo tizzone soffocato, ma non spento, con il calore del sole può dar di nuovo forza all'incendio. Gli ordigni bellici, di cui le zone colpite dall'incendio sono piene, esplodono deflagrando e riattizzando il fuoco, spaventando umani ed animali. Penso agli sfollati, che cercano asilo presso familiari e parenti in città, col pensiero della casa abbandonata al destino del fuoco, quelli che invece non hanno nessuno e vengono accolti in strutture alberghiere e BB. Gente che resta nelle case vicino agli incendi, ma non dorme la notte... come si fa a dormire con la paura delle fiamme che ti mangino la casa costruita con duro lavoro e l'odore acre di fumo che dilaga. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Il fronte di fumo si sposta verso la città, le polveri sottili, portate dalla brezza lieve di vento, cadono e si materializzano in una foschia persistente che prende e gratta la gola, tossisci, non riesci a respirare bene e questo ti affatica ancora di più. Sono subdole le polveri sottili, le respiri senza accorgertene, sono impalpabili, ma tossiche: il Comune di Trieste raccomanda a chi si reca in città di tenere la mascherina FFP2 per isolarsi dalle polveri sottili. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Per disperazione mi immergo in cucina: il mio passatempo, il mio modo per rilassarmi. Punto su di me il ventilatore a pale e procedo. Preparo una bella scorta di cibo, tanto fa già caldo, grado in più, grado in meno: si, so che penserete ad una forma estrema di masochismo, ma il ventilatore allevia la calura, lavare le stoviglie poi è un refrigerio ed abbassa la temperatura del corpo, anche se uso l'acqua con parsimonia per non sprecarla. Il risultato : frigo e freezer pieno, qualcuno da far felice al rientro dal duro lavoro di 8-12 ore, con questo caldo! E' un appagamento indicibile per me: stanca, accaldata -ma tanto sudo lo stesso anche senza cucinare-, ma soddisfatta, mi sento utile. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Nei giorni scorsi a camminare per città è stata un'esperienza micidiale ed ho pensato a quelle località (Brasile, Giappone?) dove questo clima lo vivono normalmente... </span></p><p><span style="font-family: arial;">Considero poi gli altri avvenimenti del momento. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Uno tocca la città in modo diretto: un fulmine a ciel sereno! La <span style="color: rgba(0, 0, 0, var(--tw-text-opacity)); letter-spacing: -0.72px;">Wärtsilä società finlandese che ha rilevato la Grandi Motori (ex Fiat) che costruisce a Trieste i grandi motori appunto per navi, ma anche per centrali idroelettriche che vanno in tutto il mondo (non ultimo alla Fincantieri di Monfalcone che "sforna" transatlantici navi da crociera di tutti i paesi ) ha chiuso il reparto costruzione motori che trasferisce in Finlandia mandando a casa 420 lavoratori e tenendo solo un piccolo reparto per lo studio di </span><span style="color: #0f172b;">attività di ricerca e sviluppo, vendite, project management, sourcing, servizi e formazione: praticamente "fuffa".</span></span></p><p><span style="font-family: arial;">Poi c'è l'ennesima caduta del Governo, economia in sfacelo. </span></p><p><span style="font-family: arial;">E penso alle prossime elezioni e non sono per nulla tranquilla. Alle ultime elezioni ne è uscito il Parlamento attuale eletto dal popolo (come amano dire i politici) !!!! MA, chiedo per mia cuggggina, SE è stato il Parlamento eletto dal popolo che dalla posizione "in ginocchio", ci ha buttato "nella fossa", come possiamo pensare di migliorare se le teste di ca@@o sono sempre le stesse e te le raccomando.... </span></p><p><span style="font-family: arial;">NOI, speriamo che ce la caviamo!!! </span></p><p><br /></p>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-7630591390980325772020-03-17T08:38:00.000+01:002020-03-17T08:38:12.162+01:00Ai tempi del Coronavirus<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Mai come nei tempi difficili l'animo umano può tirar fuori il meglio o il peggio di sé. Eravamo in uno stato di vita irreale dove tutto era scontato e dovuto, ora stiamo annaspando in uno stato totalmente sconosciuto ed alieno: quello della limitazione della nostra libertà e del pericolo di vita per noi ed i nostri cari. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">E' proprio nei momenti più difficili che si rinasce e ci si trasforma: i cambiamenti più importanti nascono così! </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Lo dicevano i grandi, senza cambiamento non c'è vita ed il cambiamento esige SACRIFICIO. Una parola che tantissimi hanno perso di vista, anzi stanno annaspando perché non sono abituati a farli i sacrifici, oppure li fanno solo per raggiungere ciò che considerano bisogni assoluti da soddisfare, ostinandosi ad ignorare i bisogni e le esigenze degli altri, abbarbicandosi su giustificazioni comode di disinformatori malati di protagonismo che affermano il contrario dell'ordine civile e del Governo. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">L'emergenza c'è, la viralità pericolosa ed a volte mortale esiste non solo per anziani, ma anche per giovani, la leggiamo ogni giorno sui bollettini dei morti, che NON possiamo ancora seppellire!!!!!!! I parenti non li possono nemmeno piangere! </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Certo ci saranno ancora gli irresponsabili, gli irriducibili che infrangeranno le regole per affermare incoscientemente la loro libertà. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Ma spero che l'Italia tutta esca da questa grande prova più forte e consapevole che nell'Unione sta sempre la Forza, ma non in quella Europea che ci vuole affossare e depredare come la Grecia</span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">!</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"> </span>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-20424682440133548832019-10-01T08:26:00.001+02:002019-10-01T08:26:11.264+02:00<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ci sono momenti nella vita in cui ci si sente vuoti, dopo una dura battaglia, dopo una lotta che ci ha coinvolti profondamente e da cui siamo usciti con la morte di qualcuno a noi caro. Qualsiasi lotta porta sia sconfitta che vittoria, quello di sicuro che porta è un vuoto in cui a volte annaspiamo, altre invece galleggiamo come in una profondità senza fine, percependo la nuova quotidianità con sensazioni e rumori attutiti come se nulla più ci appartenesse: ci sentiamo straniti perché era l'urgenza del momento passato che dominava le nostre vite e finita quella restiamo disorientati, perchè la fine, la morte ci toglie il respiro, il fine più importante per cui tanto lottavamo. Tanto che il solo proclamare la fine in qualche modo ci spaventa, il non dirlo è un modo per farlo ancora esistere, se non materialmente almeno spiritualmente. </span></i></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i></i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Difficile ricominciare. Certo il Sole si alza ogni giorno, la notte succede al giorno e pietosa ci preclude l'attività nel sonno ristoratore, anche se agitato. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E' morta Mina, la seconda moglie di mio padre, la mia seconda madre, la nonna amorevole dei miei figli che con amore e pazienza mi ha aiutato a crescerli, con tanto amore, ma con rigore e attenzione. L'esserle stata vicina mi ha arricchita di un indomito esempio di coraggio e di resistenza, perchè ha lottato fino al suo ultimo respiro. La prima frase che disse quando scoprì di avere una malattia maligna resta ancora nella mia memoria: la malattia non influirà sulle mie abitudini di vita. Ed è così che fino all'ultimo si era riservata di fare con nuovi stratagemmi alcuni servizi a suo nipote sia pure girando per casa con il girello, aveva preteso di badare alla propria igiene personale da sola, faceva qualche piccolo lavoretto per sentirsi ancora utile ed autonoma e solo nell'ultimo mese mi aveva permesso di aiutarla in qualche faccenda. La malattia l'aveva prosciugata e piegata fisicamente, tanto che aveva perso 40 kili e si era accorciata di 20 cm. Gli ultimi giorni non riusciva quasi a camminare. Era lentissima nei movimenti, ma orgogliosamente tirava avanti a se una gamba alla volta, impiegava un'eternità a percorrere i tratti in uno sforzo sovrumano ma testardo. Solo un'emorragia cerebrale ha avuto la meglio su di lei piegandola definitivamente, in poche ore se l'è portata via. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">A noi che restiamo, lo stupore della sua perdita ci fa riprendere la routine senza di lei al rallentatore, camminiamo e lavoriamo automaticamente, qualcosa di importante ci manca fisicamente. Restiamo vicini per affrontare meglio una realtà che ancora non abbiamo fatto completamente nostra. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> </span></i></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-1220072077549601722018-04-13T09:34:00.001+02:002018-04-13T10:32:58.543+02:00Ogni giorno<div style="text-align: justify;">
<b><span style="background-color: #990000; color: white; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Ogni giorno offre sempre una nuova possibilità, per amare, per sorridere, per vivere. Ogni giorno offre sempre qualcosa di bello che ci profuma la vita, ad iniziare dal caffè!</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="background-color: #990000; color: white; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Buona giornata a tutti. </span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifSHJLzbsCDy404PhaENoYdF4JPreMQLmzDcaXX8LrJnyf7s1WM3DTSEb6q4vfObg50yb-PT_UuFdMC0bQhFL7yfjoWl_mBq59enJfC_TtSUrTVxB71-kpuuh5Lqm7U8g2lBGca0SpSYM/s1600/29571301_493873134342664_2057804819511441251_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="770" data-original-width="530" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifSHJLzbsCDy404PhaENoYdF4JPreMQLmzDcaXX8LrJnyf7s1WM3DTSEb6q4vfObg50yb-PT_UuFdMC0bQhFL7yfjoWl_mBq59enJfC_TtSUrTVxB71-kpuuh5Lqm7U8g2lBGca0SpSYM/s640/29571301_493873134342664_2057804819511441251_n.png" width="440" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666;"><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></b></span></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-52836608083502367742018-03-17T08:39:00.000+01:002018-03-17T08:39:39.586+01:00Una ferita aperta<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dicono che quando si legge qualcosa lo si comprende veramente solo se lo si
è già vissuto. Queste che seguono sono le parole di Agnese Moro, davanti alla ex
brigatista Adriana Faranda. Le riporto qui omettendo riferimenti espliciti
all’assassinio del padre, perché leggendo queste parole ho ravvisato una comune
essenza con tutti i generi di ferite profonde, nel mio caso l’ESODO ed hanno
portato alla ribalta un punto dolente: perché dopo tanti anni brucia
ancora?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">**</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Agnese Moro: La mia vita è rimasta bloccata …, sei sempre lì. E non perché
te lo ricordi, ma perché ogni giorno risuccede. E questa dittatura del passato
ti isola perché pensi che nessuno ti potrebbe mai capire. Hai dentro un urlo che
non riesce a uscire, ti soffoca. Alla fine tutto fa sì che i morti abbiano più
spazio dei vivi, di quelli che stanno intorno a te, di quelli che ami. E ti
accorgi drammaticamente che il male non rimane lì. Va avanti finché qualcuno non
lo fermerà, perché crea altre situazioni di sofferenza. E tutto si accompagna a
sentimenti di rancore, di rabbia, anche di senso di colpa …. …. io non sono
riuscita a salvarlo. E assieme c’è un desiderio di giustizia ». Che non sono gli
anni di carcere. «Non si sta meglio. È un’illusione. Potevano dargli 100mila
anni di carcere e non si sarebbe risolto il problema perché tu hai bisogno di
avere una giustizia che riguardi anche le ferite che hai ricevuto. E che non
sono facilissime da curare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">***</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi tutti recriminano: son passati tantissimi anni, sarebbe ora di
dimenticare. Eppure io, figlia dell’esodo, nata 11 giorni dopo che la mia
famiglia aveva voltato le spalle alla propria casa ed alla propria terra PER
SEMPRE, buttando in mare la chiave di una porta che nessuno di loro avrebbe più
usato e che racchiudeva tutto il loro mondo, ho assorbito con il latte di mia
madre e dagli animi dei miei familiari tutta la disperazione, tutta la miseria
del periodo occorso per ricrearsi dal nulla senza soldi, ma con duro lavoro una
nuova vita. Ho letto che avvenimenti così radicali modificano il DNA di una
persona. Tutti coloro che avevano vissuto l’esodo nella mia famiglia mantenevano
dentro di se un’anima spezzata, nonostante la forza e la determinazione con cui
si sono ricreati una nuova casa, una nuova vita, nuove conoscenze e nonostante
fossero tutti stati accettati per gente buona, grandi lavoratori –dopo
l’iniziale brusca a volte molto amara diffidenza- creando amicizie di vita. Ma
questo non è sufficiente. Alcuni sono stati feriti così profondamente che non si
sono più risollevati e che la depressione ha spezzato fino in fondo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una parte rimane sempre ancorata alle radici. Perciò, perché non parlarne?
Sicuro, come dice Agnese Moro, senza rabbia. I miei figli non hanno vissuto il
nostro dramma da vicino, hanno visitato un paio di volte la Madre Patria, ma
come un viaggio con i nonni. Non comprendono la ferita profonda che l’esodo ha
segnato in noi, che lo abbiamo vissuto. Anche perché non si ha piacere nel
parlarne e come detto sopra, se non lo provi sulla tua pelle, non lo comprendi.
Agnese Moro ha ricucito la ferita confrontandosi con Adriana Faranda, ma io non
ho nessuno con cui confrontarmi. E' facile dire di farsene una ragione, che è
passato troppo tempo, che è il corso naturale delle guerre che devastano, poi si
ricostruisce e si supera... ma dentro rimane qualcosa spezzato. Come la vivono
gli altri? Qualcuno è riuscito a superarlo? </span></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-91333698999437465452017-12-14T09:00:00.001+01:002017-12-14T09:03:30.008+01:00Natale è già qui...<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">E siamo arrivati al momento cruciale dell'anno: il Natale. Inesorabile dicembre ci porta un carico molto pesante, pieno di persone che non ci sono più, voglia che ci manca di costruire una Festa che la malinconia appanna, come il freddo le lastre delle nostre finestre. Inevitabili i bilanci, si apre un nuovo anno. Se il 2016 è stato l'anno delle svolte pesanti, il 2017 è stato pesante e basta, ma con una contraddittoria sensazione tra la pesantezza di ciò che è stato superato, contrapposta alla meraviglia che tutto sia già passato e che sia arrivato un altro anno! Tutti speriamo che quello nuovo sia migliore, ovviamente, è umano! Come affrontarlo? Con la testa calata avanti tutta come un Toro, o prendendo la vita di petto stritolando i problemi con l'abbraccio possente di un Orso... Toro o Orso? Mi sa che mi conviene fare la formichina, forse riesco a scansarli i problemi... AUGURI a tutti... ♥</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSZt26hTt_4vmtqDHla4QxuqV1LLWMFreimBl_6wxFfr_TttbZIPZ-3i9nu20x2Y6dd6-fnV6waTGJYDwsTlKfGlL8Wq0p4v8PL5-Q3_e1FQ8MSdx5d55QorZ_hPY2_CkdLJrrRngH7tU/s1600/natale2018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="261" data-original-width="193" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSZt26hTt_4vmtqDHla4QxuqV1LLWMFreimBl_6wxFfr_TttbZIPZ-3i9nu20x2Y6dd6-fnV6waTGJYDwsTlKfGlL8Wq0p4v8PL5-Q3_e1FQ8MSdx5d55QorZ_hPY2_CkdLJrrRngH7tU/s640/natale2018.jpg" width="473" /></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-53626286170464101332017-09-07T18:34:00.000+02:002017-09-07T18:34:18.088+02:00Itaca<div id="yui_3_5_0_1_1394624388011_23861" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "Trebuchet MS", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 20px; max-width: 100%; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;"><strong style="box-sizing: border-box;">ITACA</strong><br style="box-sizing: border-box;" />(di Konstantinos Kavafis, trad. F. M. Pontani, 1961)</span></span></span></div>
<div id="yui_3_5_0_1_1394624388011_23868" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "Trebuchet MS", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 20px; max-width: 100%; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "Trebuchet MS", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 20px; max-width: 100%; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;">Se per Itaca volgi il tuo viaggio,<br style="box-sizing: border-box;" />fa voti che ti sia lunga la via,<br style="box-sizing: border-box;" />e colma di vicende e conoscenze.<br style="box-sizing: border-box;" />Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi<br style="box-sizing: border-box;" />o Poseidone incollerito: mai<br style="box-sizing: border-box;" />troverai tali mostri sulla via,<br style="box-sizing: border-box;" />se resta il tuo pensiero alto e squisita<br style="box-sizing: border-box;" />è l'emozione che ci tocca il cuore<br style="box-sizing: border-box;" />e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi<br style="box-sizing: border-box;" />né Poseidone asprigno incontrerai,<br style="box-sizing: border-box;" />se non li rechi dentro, nel tuo cuore,<br style="box-sizing: border-box;" />se non li drizza il cuore innanzi a te.</span></span></span><br style="box-sizing: border-box;" /><br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;">Fa voti che ti sia lunga la via.<br style="box-sizing: border-box;" />E siano tanti i mattini d'estate<br style="box-sizing: border-box;" />che ti vedano entrare (e con che gioia<br style="box-sizing: border-box;" />allegra) in porti sconosciuti prima.<br style="box-sizing: border-box;" />Fa scalo negli empori dei Fenici<br style="box-sizing: border-box;" />per acquistare bella mercanzia,<br style="box-sizing: border-box;" />madrepore e coralli, ebani e ambre,<br style="box-sizing: border-box;" />voluttuosi aromi d'ogni sorta,<br style="box-sizing: border-box;" />quanti più puoi voluttuosi aromi.<br style="box-sizing: border-box;" />Recati in molte città dell'Egitto,<br style="box-sizing: border-box;" />a imparare dai sapienti.</span></span></span><br style="box-sizing: border-box;" /><br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;">Itaca tieni sempre nella mente.<br style="box-sizing: border-box;" />La tua sorte ti segna a quell'approdo.<br style="box-sizing: border-box;" />Ma non precipitare il tuo viaggio.<br style="box-sizing: border-box;" />Meglio che duri molti anni, che vecchio<br style="box-sizing: border-box;" />tu finalmente attracchi all'isoletta,<br style="box-sizing: border-box;" />ricco di quanto guadagnasti in via,<br style="box-sizing: border-box;" />senza aspettare che ti dia ricchezze.</span></span></span><br style="box-sizing: border-box;" /><br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;">Itaca t'ha donato il bel viaggio.<br style="box-sizing: border-box;" />Senza di lei non ti mettevi in via.<br style="box-sizing: border-box;" />Nulla ha da darti più.</span></span></span><br style="box-sizing: border-box;" /><br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 14px;"><span style="box-sizing: border-box; color: black;">E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso.<br style="box-sizing: border-box;" />Reduce così saggio, così esperto,<br style="box-sizing: border-box;" />avrai capito che vuol dire un'Itaca.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "Trebuchet MS", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 20px; max-width: 100%; padding: 0px;">
<br /></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-84697189156855272232017-05-28T11:33:00.001+02:002017-05-28T11:33:17.097+02:00Maggio, adagio...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">In pochi giorni è scoppiato il caldo, ancora la mattina rinfresca, ma durante la giornata si suda... Meravigliose le giornate di sole che ti chiamano a guardare il cielo ed i voli delle rondini mi riempiono il cuore. Meraviglioso alzarsi alle 5.30 e vedere la luce del nuovo giorno inondare la casa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">E' un mese fatato, dai primi giorni di freddo, la fine è sempre più calda. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Il risvolto meno positivo è il tempo che vola, siamo giunti ormai a metà anno e ci si sorprende forse perché con la luce viviamo meglio, viviamo più attenti, mentre il freddo e lo scuro inverno ci incupiscono e rallentano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Comunque, nessuna nuova, buona nuova e pertanto si continua assaporando la vita... ad majora gente! E Buona Estate! Comunque noi siamo sempre pronti per ogni evenienza... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHCZPkbLk1e2fEqVabDCz_JQzDZyO8K1E2wgznKAm3WIBPZhLOsPP2TW0fFtyWJl2T8ytsjN9qf-Otl4rbt_jF-vBnDv95ulq-EUVBpgexy73Ag3f0w9KcaonTw3XeeFu3G6nJPdIfpKc/s1600/la+forza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHCZPkbLk1e2fEqVabDCz_JQzDZyO8K1E2wgznKAm3WIBPZhLOsPP2TW0fFtyWJl2T8ytsjN9qf-Otl4rbt_jF-vBnDv95ulq-EUVBpgexy73Ag3f0w9KcaonTw3XeeFu3G6nJPdIfpKc/s320/la+forza.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-72605772408529365602017-05-04T09:19:00.000+02:002017-05-04T09:39:57.030+02:00Di bucato...<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Oggi è un'incombenza veloce: si mette la roba dentro il cestello,
si inserisce il detersivo e gli additivi, si programma la lavatrice e dopo aver
spinto il bottone ci si dimentica del “bucato”. Una volta era tutta un’altra
cosa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Io ho ricordo di due bucati, quello della nonna in campagna
e quello della mamma in città. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">La nonna aveva spazio nel cortile e davanti a casa c’era
ogni giorno di bucato uno spiegamento di strumenti pronti per l'uso. Dalla sera di
giovedì, che li poneva sotto il portico per ammollo, le tinozze piene venivano
nella bella stagione portate sull’aia di venerdì mattina per dare più spazio al movimento ed alla
lavorazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Nel caso di lenzuola, si stipavano con un determinato
criterio –se ben ricordo, ben piegate- e dentro alla fine veniva versata la
lisciva, consistente in cenere sciolta nell’acqua calda. La cenere non
macchiava il bucato perché veniva messo un panno a protezione, sotto il quale
la biancheria si imbibiva di questo liquido detergente
filtrato che scioglieva ogni tipo di sporco e macchie. Era peraltro molto corrosivo e ricordo le mani di nonna e delle zie piene di piaghe. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">C’era poi la suddivisione tra bucato colorato che spesso
includeva la roba da lavoro e la biancheria in generale: tovaglie, asciugamani e corredo
intimo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Ricordo le mie donne chine sulla tinozza appoggiate curve sulla tavola, dove
fregavano gli indumenti e smacchiavano con vigorose passate di spazzola di
saggina dopo averla passata sopra il sapone. I primi tempi, dopo l’esodo, i soldi non erano tanti e si tentava di
risparmiare fabbricando il sapone in casa, solo verso la metà degli anni ’60 si
iniziò ad usare i saponi e detersivi commerciali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Non mancava mai la famosa “varecchina” (ipoclorito di sodio)
per disinfettare e sbiancare ulteriormente il bucato da qualche macchia
pervicace. Infine dopo il risciacquo c’era
sempre l’immersione dei bianchi nella tinozza dove era stato sciolto il “perlin”…
una polverina blu indaco che esaltava maggiormente il bianco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Il risciacquo non era cosa facile. La nonna portava secchio
dopo secchio vicino al canale d’irrigazione, con le acque del Meduna che arrivavano
gelide perfino in estate e lì sciacquava tutto per risparmiare i soldi dell’acqua
e perché la pozza le dava agio di scuotere i panni e sciacquarli in acqua
abbondante e corrente. La ricordo sempre d’inverno che si portava dietro anche la pentola dell’acqua
bollente, dove di tanto in tanto immergeva le mani per riscaldarle dal rigore
invernale e dal gelo dell’acqua di fiume. Solo verso la metà degli anni ’60 si
comprò la lavatrice semi-automatica della Hoover. Molto laboriosa, ma almeno le toglieva molta
fatica e riposava un po’ le mani. <o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz6w5SAlG4rRvO4p4Evjs8giZUw_kHSYjKnyLlH9wHSHGvN_1ALHDQhE_Wd-xDo-pS8jmKp3pfGjEmHOyy_TiamkcBVyuxQZlH7STYXqxuuahB6W3KvM3t72XMPAqv-F3QtEhszi_KVgo/s1600/hoover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz6w5SAlG4rRvO4p4Evjs8giZUw_kHSYjKnyLlH9wHSHGvN_1ALHDQhE_Wd-xDo-pS8jmKp3pfGjEmHOyy_TiamkcBVyuxQZlH7STYXqxuuahB6W3KvM3t72XMPAqv-F3QtEhszi_KVgo/s400/hoover.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Nella grande vasca rettangolare si mettevano i panni in
ammollo e poi a lavare e risciacquare, mentre nel cestello rotondo si
centrifugava. Un grandissimo aiuto per tutte le massaie. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Mentre il venerdì era il giorno del bucato, il sabato era quello
dello stiro e del rammendo. Ricordo la bisnonna china sulla biancheria che
cercava di rammendare con piccoli punti, immancabilmente nella fretta i punti
venivano anche grandi e questi erano denominati i “punti del sabato”, locuzione che si usava anche per indicare un lavoro fatto in fretta, perché tutto doveva essere pronto
per la domenica giorno di riposo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">A casa nostra in città invece, mamma aveva due tinozze
enormi di zinco, che poi furono sostituite con due di moplen (polimero
appena inventato nel 1963 dall’ing. Giulio Natta, premio Nobel per la Chimica) e che noi si
chiamava volgarmente “plastica”. I tini di zinco pieni d’acqua erano
pesantissimi e solo con quelli di moplen mamma riusciva a gestire da sola il bucato. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">La ricordo di venerdì mattina pronta dopo aver bevuto due
moke da tre tazze di caffè, che si immergeva in questo massacrante lavoro:
eravamo in cinque, anche se non ci si cambiava spesso come al giorno d’oggi,
perché gli abiti erano pochi, le lenzuola e la biancheria erano sempre molto faticose
da lavare. Mamma si massacrò fino al 1965 quando la nonna le regalò la lavatrice moderna. Non la
semi automatica, ma proprio completamente automatica. Per mia madre fu una liberazione, si sentiva una “signora” a solo
riempire il cestello e farla andare. Rimaneva solo l’immersione dei panni nella
soluzione con il “perlin” da fare a mano, in quanto allora le vaschette
predisposte non includevano reparti per ammorbidenti o additivi. Restava anche il lavaggio a mano delle maglie di
lana che tassativamente non potevano essere lavate in lavatrice, non essendoci programmi
speciali, ma lo sforzo era diluito nel tempo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Terribile specie d'inverno e con la bora, quando l'inceneritore del vicino ospedale spargeva nell'aria i residui della bruciatura lasciando sulla biancheria di mamma una sorta di corpuscoli neri, che si attaccavano sulle fibre e bisognava rilavare tutto! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">I bucati prima dell’avvento della lavatrice, per mamma,
erano estenuanti. Con le moke di caffè prendeva anche le “cibalgine” per il mal
di testa e la ricordo sempre il sabato con la testa fasciata per attutire il
dolore che le prendevano braccia e spalle, con
cervicale annessa, infiammate dallo sforzo prolungato, perché il bucato durava
dalla mattina le 8.30 fino al primo pomeriggio, in quanto in mezzo c’era da
preparare anche il pranzo e venirci prendere all’asilo e successivamente a
scuola. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Lo stiro non era tutto rose e fiori i primi tempi esistevano
due tipi di ferro, uno grande a carbone </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"> </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">piuttosto
macchinoso, con la stiratura molto difficile perché era facile sporcare di
carbone la roba e se era biancheria, ciò vanificava il duro lavoro di bucato.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<!--[if gte vml 1]><v:shape
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Più maneggevoli invece i ferri piccoli e massicci di ferro,
di cui si teneva due pezzi: uno lo si metteva a scaldare, l’altro lo si usava e
si scambiavano quando si raffreddavano.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Questo che vedete è arrugginito, ma in realtà
era di facile manutenzione con la lana d’acciaio da cucina si passavano e
luccicavano.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Poi è arrivato il ferro da stiro elettrico, che aveva una
resistenza interna fatta di piccole “avemarie” di ceramica ed una foglia di
mica come conduttore. Era di facile manutenzione perché ricordo che nonno e papà li sistemavano spesso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIeOkenaImd8WPWeYXa0eBCapJMQESTiWWTBtH-vrfqUTckuXqQyvICwbVJYefkkoy2ro3_Ty-eUpMG68RJt_JsuNfQfOml1PW_cJPgw-aHhZrSjEDwDxP7SAdd9tYfMAViDC3duGRDw/s1600/ferro+sarta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIeOkenaImd8WPWeYXa0eBCapJMQESTiWWTBtH-vrfqUTckuXqQyvICwbVJYefkkoy2ro3_Ty-eUpMG68RJt_JsuNfQfOml1PW_cJPgw-aHhZrSjEDwDxP7SAdd9tYfMAViDC3duGRDw/s1600/ferro+sarta.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Mamma usava i ferri da stiro piccoli di ferro i primi tempi, perché essendo sarta aveva bisogno di maggior peso per appiattire le
cuciture di vestiti, cappotti ecc. Successivamente la nonna le regalò il ferro elettrico che costò una cifra in quanto era professionale e
durò un sacco di tempo. </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Impensabile tutto ciò per le generazioni moderne. Penso sempre
con enorme riconoscenza all’inventore delle lavatrici perché ha distrutto una
schiavitù immane per le donne ed è forse da annoverare tra le nostre maggiori conquiste. E che dire dei ferri da stiro di famiglia che hanno il vapore, una volta mera esclusiva delle "Puliture" (Lavanderie) dove si portava anche a "sfumare" le stoffe prima di confezionarle (si stiravano con il ferro a vapore) o a smacchiare capi delicati a secco. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Attualmente si possono trovare lavatrici molto sofisticate, con un sacco di programmi per il tipo di bucato, la natura dell'indumento, le funzioni particolari, con l'oblò grande ed anche uno piccolo incorporato per inserire durante il lavaggio gli ultimi pezzi dimenticati e che quando finisce il suo lavoro ti avvisa con un'accattivante musichetta. E che dire delle asciugatrici che hanno il pregio di evitare l'83% della stiratura ed ultimamente è previsto l'arrivo di un altro attrezzo magico : </span><br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/swNgjX0xHC8" width="560"></iframe>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Tutta un'altra vita! </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-66334786311932141262017-04-22T19:19:00.000+02:002017-04-22T19:21:39.284+02:00fine Aprile<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Tutti parlano dei tempi freddi per la stagione: i contadini fanno i falò per riscaldare l'aria vicino alle viti in fiore. Tutto sta spuntando, ma la "brusa", il ghiaccio mattutino è in agguato e sembra che i Santi del Iazo siano stati anticipati, invece del 5 maggio, son venuti fuori per Pasqua.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E quest'anno avevamo da festeggiare perché anche per gli ortodossi, a Trieste, nella comunità dei Serbi, Russi, Lituani, Ucraini ecc. e dei Greci ricorreva la loro Pasqua. </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Invece il freddo ci ha colti di sorpresa. Le rondini non si sono viste, salvo qualche sparuta coppia. I passerotti e le cince cercano i grumi di grasso e semi che la gente mette sul balcone. </span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Ed io mi son trovata in una mattina freddissima, quando la Bora tagliava l'aria, ad aspettare e mi son beccata raffreddore e mal di gola. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Pazienza, se è il dazio da pagare per una buona stagione che arrivi. E comunque anche il fermarmi a casa mi fa pensare e ripensare alle cose che ho in piedi. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Domani è San Giorgio: mi son sposata e mi son trovata casa in questo giorno, volevo far qualcosa di speciale, invece è meglio che non vado ad attaccar malanni a qualcuno :D </span></div>
<br />
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Penserò a mio marito, che ormai manca da sei anni. Alla mangiata di pesce fatta in quel giorno... rimasta negli annali della famiglia. Mentre il tempo passa e ci invita a creare nuovi ricordi, a lasciare quanto di triste alle spalle, perché il passato è Passato. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: large;">Buon San Giorgio. </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/EZf00ad3G6o" width="560"></iframe><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">I popoli Rom e Serbi festeggiano San Giorgio il 6 maggio, perché nella tradizione usano ancora il vecchio calendario gregoriano. Ed è la festa della rinascita e della Primavera quando tutto e tutti si scrollano di dosso torpori e blocchi dell'inverno per rinascere con la Natura nel suo verde brillante e nella luce del Sole. </span></div>
<br />
<br />Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-4232343852328102582017-03-25T06:53:00.000+01:002017-03-25T06:55:15.304+01:00L'ora legale<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Che l'ora legale porti un certo scombussolamento è innegabile, che tutti si lamentino, dormiremo un'ora di meno, è una scemata, perché ti alzi un'ora dopo! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Eh, si, siamo arrivati all'ora legale, sembra ieri che allestivamo l'albero di Natale e stanotte si spostano le lancette dell'orologio: sta iniziando il viaggio verso la bella stagione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Come al solito, "non vedevo l'ora" ... ho fatto la battuta... :D perché la bella stagione ci porta fuori dal freddo, che mi pesa parecchio, ci porta le rondini, che amo svisceratamente per l'allegria di vivere che hanno, ci aiuta ad asciugare i panni, che d'inverno con le basse temperature è uno stillicidio. Insomma migliora il tenore della nostra vita, si tira tardi volentieri perché il corpo apprezza l'aria tiepida ed ha poca voglia di tornare a casa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Leggo che in parecchi posti piove ed il tempo è cupo, per fortuna qui a Trieste i giorni uggiosi si alternano equilibratamente al sole ed a metà giornata la temperatura sale fino a 20°. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Buona Primavera a tutti! :D</span></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-60312767315731388992017-03-15T17:56:00.001+01:002017-03-15T18:09:15.483+01:00Primavera è alle porte<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">La primavera mi incanta sempre. Il mio spirito rinasce con la luce del giorno che si protrae per più ore. Amo alzarmi che albeggia, mentre solo un paio di mesi prima alla stessa ora era buio pesto e freddo, tanto freddo. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">L'aria più mite, i tramonti infuocati, le giornate di sole che ci danno un assaggio del tepore che arriverà, mi mettono allegria ed allora ho voglia di fare, di riordinare la mente e la casa, di pulire, di togliere orpelli ormai inutili e fare posto al nuovo. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Fuori della porta ho appeso il cuore primaverile ed ho riposto il cestino con il pino ed il vischio dell'inverno. Domenica con San Giuseppe si farà festa e le famiglie usciranno per locali e per gite felici di stare assieme. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Ancora poco ed in Aprile s'inizia ad andare al bagno, che qua da noi significa andare al mare a prender il sole e mettere i piedi nell'acqua salata. Speriamo che riaprano presto la Lanterna, il famoso stabilimento familiarmente denominato El Pedocin. </span><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/VUORIBqVPuE" width="560"></iframe>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-35014134258368697112017-01-04T08:02:00.000+01:002017-01-04T08:02:52.424+01:00Niki e Puffi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioyKH9MptEltSSSo3OHtSFiLz7Glo3n8YsQQfbAVxKq739IgLD_opvdzzf7UfO_H8t_wdHoEBXnjYXsv2PzUZFCGbmtxk_nSDnWjWtNmAln-MrypU-ctESai1F-OXasxxaG9Kx3TV03Po/s1600/IMG_3422.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioyKH9MptEltSSSo3OHtSFiLz7Glo3n8YsQQfbAVxKq739IgLD_opvdzzf7UfO_H8t_wdHoEBXnjYXsv2PzUZFCGbmtxk_nSDnWjWtNmAln-MrypU-ctESai1F-OXasxxaG9Kx3TV03Po/s560/IMG_3422.JPG" width="560" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Questa è la storia di Niki e Puffi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Niki, lui, un setter inglese, molto melanconico, un po' malconcio, quasi cieco. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Puffi, lei, una bastardina tra il bassotto e giù di lì, molto allegra, un botolo gioioso, con tanti padroni morti alle spalle. Poi è venuta in città e la sua vita è cambiata. Ha trovato nuovi umani ed l' amico Niki con cui giocare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei mossa da una fame atavica per un passato di badanti della sua umana che la trascuravano. Finalmente nella casa di Niki ha trovato il paradiso con i suoi umani. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui seguiva il suo odore quando erano in strada perché non ci vedeva più. Lei divorava le sue crocchette e quelle di Niki, Niki la guardava e poi mugolava agli umani denunciando il mal tolto. Era arrivata al punto che si portava in bocca le crocchette dal salone alla camera da letto per masticarle senza farsi sentire dagli umani, che la rimproveravano per la sua voracità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei lo leccava quando lui stava male e col muso lo incoraggiava ad alzarsi. Lei protestava a vivo abbaio quando lui le montava sopra le zampe perché non la vedeva. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Poi hanno cambiato casa. Sono stati separati. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Una grave malattia ha minato Niki, che stava molto male. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Puffi ha iniziato ad avere problemi di cuore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ieri lei ha avuto un inferto alle 17.20 e lui è morto alle 17.30. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ora sono nel paradiso dei cani che sgranocchiano ossa che ormai non ce la facevano più a mangiare. Ma di sicuro so, che Puffi soffierà da sotto il naso a Niki quelli più gustosi, come faceva quando erano qui sulla Terra e vivevano assieme ai loro umani. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-2901390490220338092016-12-26T08:15:00.000+01:002016-12-26T08:18:00.215+01:00Santo Stefano!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Finalmente è passato Natale! Tiro un respiro di sollievo ed anche le somme. </span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Tutto sommato è andata moooolto bene! :D </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Nonostante una seccante infreddatura con tosse quasi convulsa in alcuni momenti della giornata, le feste sono trascorse tra incombenze e letizia.</span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Da una parte mio figlio e mia figlia a rincorrere operai, idraulici, mobilieri e serramentisti per finire il piccolo appartamento dove mia figlia sperava di trasferirsi proprio per Natale, ma pazienza... ormai i lavori sono agli sgoccioli, ma spesso le rifiniture sono quelle che vanno per le lunghe.</span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Dall'altra io, sommersa tra i pacchi del trasloco di mia figlia, il dog-sitteraggio di Puffi la sua cagnolina, i vari regali da fare, le commissioni da portare a termine. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Mi sono rifiutata quest'anno di cucinare io per le feste ed ho preteso, peraltro ben accolta, che i miei figli mi portassero fuori a pranzo per Natale. Ma siamo arrivati tardi: nel nostro locale preferito era tutto esaurito. Abbiamo optato per il cenone della Vigilia. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Tirati a lustro, perfino io ho messo il tailleur elegante con la camicetta con gli strass che con il mio cappello ci facevo la mia figura. Dopo aver dissipato un nuvolone di malumore di mia figlia, che la sua natura di Drago fa scaturire ad ogni minima contrarietà, finalmente abbiamo assaporato in allegria dei buoni piatti di pesce. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Il giorno di Natale nel pomeriggio per far riprender le forze alla nonna (83enne che fa la chemio), ci siamo riuniti a casa mia per scartare i regali. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Mio figlio in gran segretezza ha occultato in casa mia un mobiletto Ikea per la nonna, che ha assemblato in poco tempo alla Vigilia, ed io l'ho mimetizzato incartandolo ed addossandoci e posandovi sopra tutti i regali. Nel corso della festa ci siamo avvicendati per l'apertura dei pacchi e le esclamazioni compiaciute sono fiorite! Alla fine rimasto il pacco gigante, lo abbiamo fatto scartare alla nonna che si è emozionata vedendo soddisfatto il suo desiderio che stava diventando per lei un vero cruccio, dato che non ne aveva trovati che le piacessero. Non vi dico la fatica di mio figlio 2 ore ad assemblarlo in officina e poi la fatica a portarlo in spalla da solo pesante com'è. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Nella festicciola abbiamo gustato un ottimo Pandoro, di una pasticceria artigianale di amici, una vera delizia! Bagnato questa volta dal mio limoncello! Vi do la ricetta perché è delizioso, mio figlio l'ha avuta da un Napoletano verace, quando ha chiuso la sua pizzeria per pensionamento. </span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">CREMA DI LIMONCELLO della PIZZERIA O' VESUVIO </span></div>
<br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">3 limoni non trattati, solo la buccia, </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">1 l. di alcol Buongusto 95°</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">2 l. di latte parzialmente scremato a lunga conservazione</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">1 bacca di vaniglia o vanillina (a piacere) </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">1,5 kg. di zucchero semolato (o 2 kg. se usate quello di canna) </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Mettete solo le bucce dei limoni non trattati a macerare nell'alcol per 3-5 gg. scuotendo la bottiglia un paio di volte al giorno. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Quando è maturata l'infusione prima di assemblare i due liquidi, scaldate sul fuoco (io nel Bimby) il latte e scioglietevi dentro lo zucchero e aggiungete la vaniglia, SENZA farlo bollire. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Quando lo zucchero è sciolto, lasciatelo raffreddare. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Solo quando il latte è freddo aggiungete l'alcol, mescolate ben bene ed imbottigliate filtrando il liquido. Vi risulteranno 3,5 l. di limoncello. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">Conservate le bottiglie nel freezer (io -21°) Il liquido non gela perché c'è tanto alcol. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;">A tutti Buone Feste! </span><br />
<br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-79756790611081703282016-12-22T09:32:00.000+01:002016-12-22T09:32:58.348+01:00Buon Natale<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Eccoci ! Natale è alle porte, l'atmosfera è satura della febbrile rincorsa della gente ai regali, alla preparazione di una festa, che è stata snaturata dalla commercializzazione, di cui però la nostra famiglia ha bisogno: un momento di respiro, di allegria, il bisogno di lasciare almeno per un giorno il mondo fuori dalla nostra porta per immergerci nella famiglia. Che importa se qualche parente sarà molesto, se qualche nonna tirerà fuori la solita manfrina, se ci saranno frizioni. Davanti al panettone o al pandora si posa la spada e si impugna la forchetta e si fanno scivolare i pensieri negativi, assaporando un'oasi di cui abbiamo bisogno e che troppo spesso lo stress della vita ci impedisce di apprezzare. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Si cerca di viverla al meglio questa Festa, magari riunendo famiglie lontane, riunendosi dopo lunghe assenze. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quest'anno HO deciso che non cucino, che i miei figli mi portino a pranzo fuori, mangeremo del buon pesce e non ci sarà per me la solita maratona ai fornelli, né piatti da lavare alla fine. Ci sarà solo la carta dei regali che scarteremo da riciclare o buttare. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Quest'anno è stato stancante, son successe tante cose ma siamo "cresciuti" tutti. Nonostante le difficoltà ce la siamo cavata e di questo ringraziamo il Cielo clemente! </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Vi auguro un Buon Natale! State bene in famiglia, fatevi tante risate, che ringiovaniscono e fanno bene al cuore! Soprattutto ricordatevi di dire Ti Amo a chi vi sta vicino! </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Auguri!!! </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-20551495113404449122016-11-27T10:49:00.000+01:002016-11-27T10:49:01.309+01:00Tempo d'Avvento<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Insomma, 5 settimane e l'anno è finito! Che barba però, sempre a misurare il tempo: prima non si vede l'ora che passi, che arrivi il traguardo che con ansia aspettiamo, poi ci si volta indietro, quasi in crisi, e si guarda smarriti... il tempo è andato e restiamo comunque delusi, al di là di ogni realizzazione avuta! </span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Tipico dell'animo umano. Siamo talmente insicuri da non riuscire a dare un significato soddisfacente al tempo, se non abbiamo raggiunto il traguardo sperato e comunque, a volte, questo ci sembra svilito da come ce lo aspettavamo... ma come? tutto qui??? E ci si arrabatta a pensare come avremmo dovuto operare per migliorarlo oltre le nostre aspettative.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Di solito Dicembre è la resa dei conti, sia finanziari che di vita. Tralasciando le dolenti note dei conti da pagare a fine anno, passiamo al bilancio di vita. Cosa siamo riusciti a portare a compimento, cosa resta in sospeso, perché nonostante siamo riusciti a fare tanto, rimane in bocca l'amaro dell'insoddisfazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Sarà che ci programmano per il fallimento? Quanto i media ci lavano il cervello dandoci dei stereotipi fasulli di perfezione da raggiungere, mentre la realtà è così misera e ben al di sotto delle aspettative? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Nel mio 2016 ho portato a termine alcuni grossi cambiamenti. Uno ancora in atto, ma sempre motivo di progressi e quindi mi dichiaro soddisfatta, anche se il transitorio non è mai tranquillo, ma crea ansia e quindi fino al traguardo sto "come color che son sospesi". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Ottimismooooo! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Deve essere la nostra parola chiave! </span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Chi vede la vita con ottimismo ha la strada più lieve del cupo misogino pessimista! Che diamine, già la vita è dura, a che serve complicarcela?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Resta comunque la spada di Damocle di chi, al di fuori della nostra responsabilità, ha una grossa parte nella nostra vita: i politici. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Su questo argomento dovremmo aggiornarci per San Nicolò, sperando che il santo dei Marinai ci preservi dal "naufragio politico". Che illumini gli Italiani ad una scelta coerente... e speriamo che Dio ce la mandi buona qualsiasi risultato venga raggiunto. Perché comunque vada saremo sempre solo ed esclusivamente nelle LORO mani. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">Buona Vita, ma soprattutto Buon Avvento a chi crede e chi non ci crede, fa lo stesso: siamo tutti uguali sotto il sole! </span></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"><br /></span>Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-78830624757522792242016-11-18T08:48:00.002+01:002016-11-18T08:48:58.717+01:00Venerdì di pioggia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ogni mattina esco con i miei figli ed andiamo a bere un caffè al nostro bar preferito, così di fretta, poi li accompagno alla macchina, si parla un paio di minuti, a volte di più a volte di meno, secondo il tempo a disposizione e poi li saluto con un bacio e loro se ne vanno a lavorare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La mia giornata inizia presto. Mi lavo, poi inizio a preparare: colazione per me e mia figlia, pranzo per mio figlio, per la nostra cagnolina e poi mi vesto e scendiamo. Tutti in macchina alla volta del bar. Per cui dopo che i miei figli partono io finalmente mi rilasso. Torno al bar, mi siedo al mio tavolino, ormai "mio" per usucapione, visto che mi ci seggo ogni giorno lavorativo e vado in quel locale dal 1974... mi siedo ed aspetto la mia amica, con cui scambiare un po' di chiacchiere prima che anche lei vada a lavorare. E sono le 8:30. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La mia vita si dipana in questa routine mattutina, che mi vede poi fare commissioni, fare la spesa, andare per uffici quando serve... insomma... continuare la mia vita da pensionata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le ore, i giorni, le stagioni ed anche gli anni si dipanano in una matassa ora quieta, ora aggrovigliata, con gioia o con ansia, a volte con dolore: è la vita...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A volte mi guardo indietro, forse troppo spesso. Ripenso, come sarebbe andata, se avessi agito diversamente? La domanda sembra inutile, in realtà non lo faccio per rimpiangere occasioni perdute, ma per capire dove ho sbagliato e come posso utilizzare l'informazione per il futuro e se posso guarire ferite ancora aperte. Da questa analisi parte una trasformazione vitale : il CAMBIAMENTO! Necessario, a volte straziante, a volte entusiasmante... l'importante è capirlo, abbracciarlo e perfezionare il tiro fino a che non si centra il bersaglio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In questo periodo il cambiamento è molto pesante. Direi un periodo difficile, ma non il peggiore, anzi. Tra alti e bassi sono tante le cose che ho capito, che son riuscita a trasformare, che ho portato a termine. In altre ancora mi arrovello, ma pazienza... un po' alla volta... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ed ogni tanto una pausa, non esco la mattina con i miei figli, resto ad impigrire a casa e quale occasione migliore di una giornata di pioggia per riprender fiato, assaporare la sosta prima di riprendere l'azione. Buona vita a tutti :D </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-6297554083889906922016-10-31T18:13:00.000+01:002016-10-31T18:22:02.145+01:00E' da tanto..<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">.....che non scrivo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In questo periodo sono succeduti molti avvenimenti che mi hanno riempito la vita e portato via il pensiero. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">E così un altro mese è trascorso, abbiamo chiuso con l'ora legale, stiamo apprezzando le ultime giornate di sole dell'Estate di San Martino e già si pensa che presto bisogna fare la lista dei regali per Natale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Intanto si pensa ai propri morti, perché per noi Italiani è il tempo dell'anima, non abbiamo bisogno di </span><span style="font-size: large;"> esorcizzare la morte con la festa di Halloween, noi la morte la viviamo in modo diverso. I morti riposano e non vengono dall'oltre tomba a spaventarci, ma ci proteggono e ci accompagnano, fino a quando i nostri passi non diventano più sicuri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Come ogni anno la ricorrenza vede un fiume enorme di fiori, il pellegrinaggio ai cimiteri di gente che al cimitero non ci penserà più che fra un anno. Tutti a sentenziare che la gente adempie ad una formalità più che rinnovare il rito della rimembranza, rispondendo con un'ondata di consumismo inutile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ma, sapete, secondo me, </span><span style="font-size: large;"> va bene anche così! Non è detto che tutti debbano tenere in ordine le tombe dei propri morti per ricordarli. Molti non ce la fanno psicologicamente e posso capirli. Non si tratta di mancanza di rispetto o di affetto, spesso si tratta di un blocco, a voler dimenticare una perdita che fa troppo male o non voler riconoscere la perdita. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel giorno dei morti di 42 anni fa abbiamo sepolto mia madre. Aveva 42 anni, io ne avevo 19. Per soddisfare un suo desiderio le mettevamo sempre dei fiori freschi sulla tomba andando in cimitero ogni secondo giorno, per 10 anni. Poi fu traslata in un altra città dove abitavano i suoi genitori e da allora le nostre visite diradarono per ovvi motivi. Accudire la tomba di mia madre nei 10 anni era il mantenere un legame con lei, ma soprattutto un "obbedire" alla sua volontà di avere sempre fiori freschi sulla sua tomba, anche uno solo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mio marito è deceduto 5 anni fa, eppure se vado da lui un paio di volte l'anno </span><span style="font-size: large;"> è tanto. Quando vado lì non riesco a capacitarmi che lui non ci sia più. La mia mente non vuole accettare la sua dipartita, anche se fisicamente non è più nella mia vita, lo sogno spesso, durante i primi anni era come se la nostra vita coniugale continuasse nel sogno. Ed i sogni talmente vividi da sembrare una vita parallela. </span><span style="font-size: large;"> Ed andare al cimitero era sancire l'ineluttabilità del distacco della morte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In realtà non ho ancora accettato di riconoscere di aver seppellito mio marito: quello che giace lì sono </span><span style="font-size: large;">le </span><span style="font-size: large;"> ossa di un uomo trasformato dal dolore e dalla malattia, menomato nella mente dal panico, dai farmaci, dai danni di un leggero ictus. La sua anima ed il suo spirito sono svaniti a poco a poco, mangiati dalla sofferenza. S</span><span style="font-size: large;">olo la sua ombra arrancava e lottava con la forza di un leone indomito contro la malattia. </span><span style="font-size: large;"> Non ho mai accettato </span><span style="font-size: large;">ciò che era diventato e la morte che per lui è stata una liberazione, per me è stata la fine di una battaglia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Quanto è effimera la nostra vita. Prima siamo parte di una realtà fisica, poi più nulla... restiamo e viviamo solo nei ricordi, non c'è vita nelle loro tombe, c'è il deposito di un'enorme sofferenza che i morti hanno patito. Ma la loro anima è vicina a noi, la possiamo percepire, il ricordo, non la tomba, li lega a noi...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">E come </span><span style="font-size: large;"> recita la poesia...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="post-single-content box mark-links entry-content" style="border: 0px; clear: both; color: #57595f; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="thecontent" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: break-word; word-wrap: break-word;">
<div style="border: 0px; float: none; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La morte non è niente.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Io sono sempre io e tu sei sempre tu.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Prega, sorridi, pensami!</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rassicurati, va tutto bene.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.</strong><br />
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUVQVGgTcZ_eFlp_JK12tDyL6_jpA5cpTAtjTdYEGvQbJkSRZr6Oz1JpDn5fMuYOYBMh8K7ucRDSL_SJQXNeUA6nFC7n341Qu08P0XALfAFYuu2NhmowUzuu4PjMCCoVC88DFA5k_NvtE/s1600/03-03-07_1551.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUVQVGgTcZ_eFlp_JK12tDyL6_jpA5cpTAtjTdYEGvQbJkSRZr6Oz1JpDn5fMuYOYBMh8K7ucRDSL_SJQXNeUA6nFC7n341Qu08P0XALfAFYuu2NhmowUzuu4PjMCCoVC88DFA5k_NvtE/s320/03-03-07_1551.jpg" width="240" /></a></div>
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-78787855522171800452016-09-06T17:49:00.001+02:002016-09-06T17:49:15.135+02:00Settembre<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Ecco, è iniziato! Ed ha portato un'aria nuova! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">La nonna dei miei figli</span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"> </span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;">(83 primavere)</span><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif; font-size: large;"> ha avuto un piccolo intervento che ha superato bene, tornando a casa il giorno dopo!!! Continua a bisticciare bonariamente con la sorella, che l'assilla amorosamente per assisterla, mentre lei chatta con la nipote in vacanza in Romania, reclamando la foto della statua del conte Vlad. Ha chattato anche con il nipote ed i suoi compagni di viaggio quando in agosto hanno fatto un tour di capitali dell'Est. Emozionata ad essere inclusa, leggendo con simpatia i commenti di tutti (anche i compagni di mio figlio hanno voluto partecipare alla nostra chat!!) e postando risposte argute e secche. Deve ancora prender maggior dimestichezza con gli smile, ma per il resto gestisce il suo smartphone come una ragazzina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Fra poco il mio compleanno, inizia un nuovo anno per me, questo è stato parecchio faticoso e i prossimi mesi, fino a Natale lo saranno ancora. Ma sto arricchendo la lista dei miei progetti! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Vi terrò al corrente man mano che raggiungo i miei nuovi target!! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Buona vita a tutti!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7OGmYNxvciSC8h3iutW2UJP8GABWHLrfOB0z_8splmvhgq2wam1HJz-SdXO8thRntLs4UdIHUEyYLlTqnAQIRESrqSD8BO7zgLum4fe-clAVo2l1owOvRg625sB3nSwEWo1KtOMr5NiE/s1600/IMG_3702.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7OGmYNxvciSC8h3iutW2UJP8GABWHLrfOB0z_8splmvhgq2wam1HJz-SdXO8thRntLs4UdIHUEyYLlTqnAQIRESrqSD8BO7zgLum4fe-clAVo2l1owOvRg625sB3nSwEWo1KtOMr5NiE/s640/IMG_3702.JPG" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><span style="font-size: large;"></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br /></div>
Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-49815555746990463412016-09-06T17:34:00.002+02:002016-09-06T17:34:56.699+02:00Per le amiche maestre :D<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuMTD_UEpGqose6t5SaiDex_VJsqnxz8DV4mCJAnbbHuuKQm_Ydnl9fd2_RLMjl5X7mcVTh0tMiEDLBo2rAaXka0eo9kiPC2eb6iAsQfDw99RHydmc6JD_kVLWsFDeDFyvynP2GO6O95U/s1600/bimba+asilo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuMTD_UEpGqose6t5SaiDex_VJsqnxz8DV4mCJAnbbHuuKQm_Ydnl9fd2_RLMjl5X7mcVTh0tMiEDLBo2rAaXka0eo9kiPC2eb6iAsQfDw99RHydmc6JD_kVLWsFDeDFyvynP2GO6O95U/s640/bimba+asilo.jpg" width="470" /></a></div>
<br />Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4500378856011226048.post-24962594920647037312016-08-16T10:12:00.000+02:002016-08-16T10:15:14.312+02:00Considerazioni di metà agosto<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB0om6RyOCW6BfrcAX31uMgycZaVeRtJUh_Ftd5TtFxE6taL6qb9n4-4sRUNE6GsiNESAjjCv-tTV6mi9Alhn3n0N6pcfwO19y9NcvYOxFe8rp8QSOo6PTkZWbr3937enJFi3QUCvIonI/s1600/IMG_6336.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB0om6RyOCW6BfrcAX31uMgycZaVeRtJUh_Ftd5TtFxE6taL6qb9n4-4sRUNE6GsiNESAjjCv-tTV6mi9Alhn3n0N6pcfwO19y9NcvYOxFe8rp8QSOo6PTkZWbr3937enJFi3QUCvIonI/s400/IMG_6336.JPG" width="500" /></a></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Eccomi, seduta al pc dopo essermi bevuta il mio splendido caffé, canide fedele ai miei piedi che si agita nel sonno, mentre io getto uno sguardo sul nuovo giorno d'internet e pigramente spendo le prime ore del giorno a giocare a burraco on line.</span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L'aria è piacevolmente calda, ma non soffocante ed il sole splende. Purtroppo niente bagni di mare, sono in castigo per antibiotico ancora una settimana :D </span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ma l'umore è buono: il cielo è libero da voli, è stato triste veder partire le rondini già ai primi del mese. I gabbiani tacciono : hanno finito di gracchiare la loro territorialità dopo l'alba. La vita riprende... </span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Penso sempre al 15 agosto come lo spartiacque dell'anno. Si stanno per raccogliere gli ultimi giorni di un'estate caotica, a volte faticosamente calda. Ritornano i pensieri quotidiani con le scadenze, il bisogno di fare, ancora un poco si può rimandare qualsiasi iniziativa che non sia urgente all'inizio di settembre, quando per me inizia il vero nuovo anno. </span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Quanto in embrione dalla prima metà del 2016 bisogna portarlo avanti nella seconda, oppure in questi ultimi giorni d'agosto si possono ideare nuove strategie. </span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ancora si vive con una certa calma, alcuni perfino pensando alle ferie non ancora fatte, ma programmate per settembre e la città ha un traffico ridotto di macchine, i turisti ancora numerosi rappresentano un piacevole intermezzo di curiosità per la loro variegata natura, i vuccumpra ritardano la loro uscita e le prime ore a passeggiare per le strade diventa finalmente piacevole senza essere fermati ad ogni angolo, si vive in una dimensione dimenticata. </span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ecco, la fine di agosto vorrei portare avanti il clearing spaces, iniziato tante volte e mai portato a termine... chissà se ci riuscirò? Ve lo saprò dire ai primi di settembre. </span></div>
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Renata_ontanoverdehttp://www.blogger.com/profile/15269899562142869715noreply@blogger.com6