mercoledì 14 marzo 2012

CAPITOLO NR. 6 - DARE UN SENSO!


Chi ha lavorato per tutta la sua vita a tempo pieno, comprenderà come sia difficile instaurare una nuova routine, quando l'imprinting    relegava TUTTE le cose ai giorni "liberi". In realtà allora il rimandare aveva una giustificazione : il poco tempo. Ma avere troppo tempo genera  l'ansia da spreco. Nel vuoto d'identità tendo a rimandare,  perché mi rendo conto che gli "oggetti" del mio fare (lavoro / marito) non esistono più, ce ne vuole prima di tornare al presente ed impegnare la mia mente in modo costruttivo.

Se da un certo punto di vista mentale il non aver scadenze orarie rigide ha rotto lo schema da grande stress del passato, dato che i figli sono totalmente autonomi, d'altro canto questo "vuoto" attuale  genera un'insicurezza che mi porta ad evadere con tutti i mezzi nell'indecisione della "miglior scelta" da fare: faccio liste che ignoro o eludo puntualmente, salvo a fare "lo stretto indispensabile", perchè tutto mi crea stress ed ansia e mi sono resa conto che nel naufragare mentalmente in uno stand-by d'attesa soffro di meno, perché non realizzo il mio senso d'inadeguatezza o l'impossibilità di fare quello che vorrei perché ci sono delle pastoie burocratiche che hanno un iter ben preciso e quindi devo ancora attendere e non si sa fino a quando. 

Per ora mi sono posta l'obiettivo di FARE UNA COSA AL GIORNO, lavorando per il mio futuro, per dare senso alla mia "attesa" che gli eventi maturino, in quanto non dipendono dalla mia azione, ma da quella di terze parti. L'attesa è dura, il quotidiano manca di serenità e tutto perde di senso, salvo quello di RESISTERE ed ANDARE AVANTI!

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mercoledì 15 febbraio 2012

Ieri ho affrontato l'esterno dopo la breve ma tosta influenza: ho ancora le ossa rotte, ma ho potuto assaporare l'aria frizzante e svolgere alcune mansioni che avevo in mente, poi  interrotta da un nuovo impegno ho dimenticato ed archiviato per il momento metà delle commissioni del mio pizzino quotidiano, ma ne ho svolte 4 che non erano previste : un curriculum extra consegnato, un colloquio con il caf, un colloquio con un conoscente (politico locale), il recupero di un pacco con un nuovo appuntamento di studio!

Tutto sommato una giornata positiva!

Continuo ancora a programmare le mie giornate, ma spesso mi capita di constatare la mia incapacità ad espletare tutti i compiti che mi ero prefissata: mentre una volta avevo un alibi eccezionale (stavo lavorando) ora questo non regge più e mi sento assalire da una sensazione d'inadeguatezza. Ma essendo ottimista, alla fine mi fermo e mando tutto a fanculo!


Dopo tanti anni a far battaglia per inquadrare ed incanalare in modo costruttivo palinsesti diversi che non scontentassero nessuno: marito, figli, genitori, amiche; battagliando con famiglia, lavoro, casa, orari prestabiliti, festività comandate con il doppio del lavoro perché bisogna far festa (!?), giorni di riposo lavorati allo spasimo, perché negli altri lavoro: penso di aver già dato, mi rilasso, se fumassi ancora, mi accenderei una sigaretta, ma ho smesso  !


Sento che devo prender le cose con un certo distacco, le recriminazioni stanno a zero: fare un lungo elenco a volte snerva e mette solo ansia. Penso che il non riuscire a svolger tutto il prefissato voglia in fin dei conti dire che la programmazione ha un difetto di base.

Forse non sono io a dover essere messa in discussione, ma anche il metodo di programmazione! 

Quindi? Punto ed a capo! Un giorno alla volta !

 

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martedì 31 gennaio 2012

Ansia!

Sei e un quarto di mattina, mi ritrovo in pigiama e vestaglia, bevo il caffé e  parlo con la gatta che vaga inquieta ed affamata di bocconcini ed ogni tanto, querula, miagola un mam-mau perentorio per ottenerli. Alla mia replica "basta, sei un'ingorda!" lei modula un mao che suona come un secco No! 

Mi scoccia ammetterlo, porca paletta! ma mi rendo conto che sto invecchiando!

Una notte di sonno non mi ha restituito la forma e porto su di me i postumi dello sforzo fatto negli ultimi due giorni. Un viaggio andata ritorno di complessive 3-4 ore di macchina, tre appuntamenti concentrati nel mattino per problemi amministrativi, l'ansia di chiedermi nell'attesa che esito avranno gli incontri  e se sarò in grado di risolverli in così poco tempo.

Infine  i figli che  mi tampinano con sms ansiosi circa  il peggiorare delle condizioni atmosferiche ed il mio conseguente stupore:
Telefonata di Figlia : Mamma guarda che qui c'è sole, ma fa solo un 1° e la Bora è molto forte quindi l'indice di calore è -4° VESTITI BENE ! che non prendi un malanno quando torni !!!!!!
Sms Figlio : Mamma, torna un po' prima, che qui sono 0° e su per il Carso (dove passa la super strada) ghiaccerà in serata!
Mia risposta " sto partendo (15.00) comunque faccio la costiera (sopra il mare)"
Risposta Figlio " come preferisci (a lui la costiera fa impressione per il pericolo caduta massi ;) solo fa in modo di esser qui prima del tramonto."

Leggo e strabuzzo gli occhi : i figli fanno le veci dei miei genitori ? succede sempre quando mi "avventuro" per qualche tempo lontano da loro, anche se per un breve viaggio come questa volta. Da una parte hanno assunto un ruolo protettivo da quando mio marito è morto.  Dall'altra si stringono a me quasi unica superstite, con la moglie di mio padre, di una famiglia numerosa che li ha sostenuti e protetti fin dalla loro nascita. 

Ma torniamo al mio invecchiamento ! L'ansia e la stanchezza di vivere (dopo tanto soffrire) che scaturisce durante le difficoltà schizza nell'immediato alle stelle per poi pian piano diradarsi quando mi fermo a ragionare, io stessa meravigliata dalla mia iper reazione!  E' indice d'invecchiamento quella di considerare con maggior ansia sia il piccolo problema che quelli maggiori. Ma la vita è così : un continuum di problematiche, inutile agitarsi troppo.

Alla fine mi rendo conto che tutto, cum grano sali e soprattutto a mente fredda, chiedendo aiuto, può essere risolto in breve tempo!  Come nel mio ultimo viaggio : son bastate due ore e mezza di colloqui con le persone giuste, che le cose si son risolte. Ma l'attesa mi ha creato tre giorni d'ansia!

E' sempre la fede, in se stessi e nelle proprie capacità, ma anche la Fede se siete credenti, che ci aiuta a superare qualsiasi ostacolo. Essere fiduciosi che la soluzione arrivi, è un dato di fatto : per la legge d'attrazione concretizza l'appianamento del problema. L'ansia è il nostro nemico, il sentimento che   tiene in ostaggio la nostra mente e ci paralizza, scuotendo il nostro equilibrio!

Considero quindi, che devo imparare a gestire  l'ansia perchè  ultimamente mi coglie e crea per una buona giornata, ed a volte anche più, uno scompiglio che mi agita e che può essere risolto magari proprio con il bigliettino di Osho! Quindi ora vedo il perché dell'occasione del precedente post,  venuto a fagliolo anche se l'ho scritto per altri!

Ricordo   che mio padre ripeteva in caso di confusione una frase, sentita spesso da bambino, avendo vicino a casa il locale di famiglia con il campo di bocce,   gridata a gran voce da qualche giocatore che perentoriamente intimava " BALE  FERME!" con cui invocavano fermando il gioco, il tempo necessario per misurare le distanze ed approntarsi studiando la successiva mossa vincente !

Ragiono quindi sul futuro e spero di ricordare che al prossimo problema devo gridare a me stessa BALE FERME e tirare fuori il pizzino di Osho   !  ;D

Ad majora.

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domenica 29 gennaio 2012

Ancora Aïvanhov

Avrete certamente notato che quando siete tristi o scoraggiati, il fatto di pensare a una persona che amate o ammirate vi dà conforto. Come mai? Perché le immagini che abbiamo nella mente o nel cuore non rimangono inattive; quelle immagini possiedono una vita e dei poteri, sono come trasformatori, come fonti di energia.
Un'immagine può portarvi alla rovina e un'immagine può salvarvi; un'immagine può intossicarvi e un'immagine può agire come antidoto. Ogni immagine è legata a un'idea, e quando vi concentrate su un'immagine, questa agisce su di voi, pone il suo sigillo su di voi. Non trascurate mai quel lavoro interiore tanto benefico che potete fare con le immagini."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Questa considerazione spiega l'uso di immagini sacre e di "santini", ma anche dà una serie di spiegazioni circa tutto ciò che la nostra mente recepisce nelle immagini che i nostri occhi vedono.

La vista è il senso che dobbiamo costantemente accompagnare con continue domande della nostra mente per verificare ciò che vediamo e quale effetto abbia su di noi.
In primis le immagini che captiamo sono elaborate dal nostro subconscio, che sappiamo supinamente accetta ed invia all'archivio immagini ciò che percepisce. Si sà che quando un'immagine diventa quotidiana, questa diventa un'abitudine, sia positiva che negativa: dobbiamo stare molto attenti affinché questa supina elaborazione non produca effetti nocivi. Perché, se cassiamo "QUALIASI" immagine, sia che rappresenti una   scena idilliaca della vita (un fiore, un tramonto, ecc) oppure una scena normale di famiglia (un bambino, una donna, un uomo ecc.) che una scena raccapricciante di violenza o peggio, evoca in noi una reazione autonoma. Mentre le prime sono ricreative, ci fanno sorridere, ci allietano, le scene di violenza propinate sotto i nostri occhi costantemente innescano un sistema di autodifesa della nostra mente, con il quale il cervello cerca di "allentare" i sentimenti di paura e di dolore, vale a dire lo stress che esse evocano, fino ad indurci  -a lungo andare- ad ignorarle per autodifesa e considerarle come "normalità". Ecco perché la nostra coscienza spesso, pur vedendo ingiustizie e pur conoscendo il grado di violenza, di cattiveria e di dolore che alcune rappresentano, tende ad ignorarle, perché non raccontano nulla di nuovo e la mente le evita per sopravvivere nel suo equilibrio.
Forse Soffio potrebbe spiegarlo meglio di me!

Il potere delle  immagini più che nella religione, nell'arte ecc.  è meglio spiegato nella radionica. Pensateci bene il potere delle immagini è parallelo ed equivalente ad  un odore, ad un suono. Pensate quindi agli effetti devastanti di un suono acutissimo e continuo che può portare   alla pazzia, all'odore che se buono ci solleva l'animo, ma quando siamo costretti a vivere in un'atmosfera malsana avvelena il nostro corpo fino alla morte. Questo è lampante nell'avvelenamento da ossido di carbonio nel sonno: similmente se la nostra mente "dorme" mentre gli occhi raccolgo le immagini il nostro cervello subisce danni irreparabili. Alla stessa stregua -sia pur non demonizzando all'eccesso ed a priori (!) ma cum grano sali-  consideriamo sempre ciò che stiamo guardando e cerchiamo di  elaborare consapevolmente ed impariamo ad essere selettivi! Spesso ci costringiamo a sorbirci spettacoli ed immagini per la pigrizia di cambiare canale, per l'indolenza a cercarne di migliori, mentre ciò che guardiano CI PROGRAMMA INESORABILMENTE. E questo risultato lo vediamo spesso nei bambini e nell'uso smodato di videogiochi trucidi, dove perdere una vita, significa ritornare in vita riprendendo a giovare fino a che le hai perse tutte, ma per gli umani in realtà la vita è UNA! Ma questo apre ad un discorso molto più ampio.

Chiedevi sempre il PERCHE', sorvegliate le vostre reazioni e cercate la fonte di eventuali disagi: SAPPIATE USARE LA LIBERTA' che ci è stata data di DIRE DI NO a programmazioni subliminali, di cui  non ci rendiamo più conto di quanto siano subliminali, considerandole ormai, purtroppo, parte integrante della nostra quotidianità.

Per un futuro migliore: LA SCELTA TOCCA A NOI! Ad majora!

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lunedì 23 gennaio 2012

La sofferenza, la pazienza e la consapevolezza!

"La pazienza lavora con il tempo. Col tempo, tutto ciò che avete vissuto, anche i momenti più difficili, possono diventare una fonte di arricchimento e di gioia. Nulla infatti accade  senza una ragione: tutto ha un senso, ma sta a voi trovarlo. Nel momento in cui provate una sofferenza, di qualunque natura essa sia, fate in modo che il vostro pensiero non rimanga fisso su quella sofferenza, legato ad essa! Proiettatela nel futuro dicendo a voi stessi che presto avrete dimenticato ciò che ora vi fa tanto male; se invece fosse impossibile dimenticarlo, lo vedrete sotto un'altra luce. Sapendo quanto i nostri stati interiori possano modificarsi con il tempo, si sopportano molte più cose! "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Per me Aïvanhov è sempre stato fonte d'ispirazione e di riflessione. Infatti ho sempre cercato di seguire quanto dice, una filosofia di vita che basa le sue radici in una saggezza ancestrale. Come ripetuto anche dalla legge del karma,   bisogna costruire sulle proprie sconfitte e sui propri dolori ed insuccessi il successo di domani.
Certo che c'è il tempo in cui ci si sente sconfitti, in cui si pensa non potersi alzare dalla batosta che la vita ha inflitto, ma dopo la pioggia viene sempre il sereno: il Sole è e resta lì sopra le nuvole nel Cielo. Quindi la Fede in se stessi, nell'Universo (qualsiasi nome vogliamo dargli) è la principale fonte della nostra Forza. Solo superando noi stessi, le nostre resistenze, i nostri limiti sapremo affrontare  le difficoltà  restando padroni della nostra vita, che non significa fare quel cavolo che ci pare, anzi!!! Un saggio diceva : " La libertà è la scelta di fare con gioia quello che si deve e non quello che si vuole!"

Ad majora!

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domenica 22 gennaio 2012

"La vita è una, e in ogni momento occorre essere coscienti di ciò che si fa, poiché nessun gesto rimane isolato; interiormente o esteriormente, tutto ha delle ripercussioni. Ecco perché è importante imparare anche a salutarsi. Scorgete un conoscente, un amico… Anche se dovete semplicemente fargli da lontano un cenno di saluto con la mano, fatelo coscientemente, in modo da comunicargli la vita attraverso la vostra mano: correnti di energia, raggi di vari colori… Gli scambi più potenti e più benefici non sono necessariamente quelli che si fanno avvicinandosi fisicamente. Si può mettere molto amore e molta luce in un gesto della mano e nello sguardo che lo accompagna. Allora, fate sì che la vostra anima partecipi al vostro saluto e vi partecipi anche il vostro spirito, affinché ciascuno possa sentire che ciò che riceve attraverso quel saluto entra in lui e lo rende migliore. È molto importante avere contatti psichici armoniosi, prima di incontrarsi sul piano fisico per parlare o lavorare! "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Questa riflessione di  Aïvanhov mi è piaciuta e ve la riporto, sempre per reiterare la III legge di Newton : ad ogni azione ne consegue un'altra uguale e contraria!

Troppo spesso con leggerezza compiamo gesti ed atti che portano le loro conseguenze e che con effetto valanga vanno ad incidere nella nostra vita. Troppo spesso si da per scontanto che il pensiero sia irrilevante : invece da esso dipende la direzione della nostra vita, e spesso la riuscita!

Vivere senza consapevolezza dei piccoli gesti che facciamo, significa perdere parte della nostra vita, svuotare di significato ciò che facciamo. Porre attenzione anche nelle piccole cose che facciamo rende la nostra vita piena di tanti significati e ci fa sentire completi e soddisfatti di noi stessi!

Il pensiero è alla base della "magia" quotidiana: se siamo di cattivo umore e non facciamo nulla per cambiare la nostra sarà un' altra giornata di merda! Se nonostante il disagio riusciamo a cogliere attraverso le sfumature il positivo o il bello della nostra vita, anche la condizione più misera prenderà una profondità ed un'essenza migliore!  Provare per credere!

Come sempre AD MAJORA!

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lunedì 16 gennaio 2012

P.S.

Ancora una considerazione sul tempo e la produttività.
Quando si lavora a tempo pieno, si fantastica sempre su cosa potrei fare se rimanessi a casa.
Oppure quando smetto di lavorare mi dedicherò ed avrò tempo per tutti i miei  hobbies.

Nulla di così sbagliato!

Mentre si lavora si tiene un ritmo scandito dagli spostamenti, dalla piccola spesa che bisogna fare giornalmente, dall'organizzazione di pagamenti a scadenze fisse ecc. Tutto è molto concitato e spesso si sta con l'orologio alla mano, magari con tanta fretta ed ansia perché abbiamo preso un 'ora di permesso per la visita medica o altro impegno improrogabile.

Questa "fretta", questo "ritmo frenetico" quando si sta a casa SPARISCE: siamo padroni di più tempo.
Per chi come me ha vissuto un'intera vita a lavorare a tempo pieno 8-10 ore (!!) nel settore privato, con il fiato del proprio titolare  sul collo, TUTTO (?) questo tempo che vi "avanza" diventa un tempo "enorme". In realtà quando ci si adatta alla nuova dimensione, le cose vengono diluite. Ci si rende conto che alle volte si facevano più cose quando si lavorava che ora che stiamo a casa. Ecco, che personalmente sale l'ansia da perdita di tempo e quindi senso di colpa per sciupare ciò che prima consideravo un bene preziosissimo.

Tutti mi dicono che in quest'anno ho fatto tantissimo e se mi guardo indietro lo riconosco, ma... resto sempre con il punto di domanda: avrei potuto fare di più?  La risposta IN QUESTO MOMENTO : è NO! Non ero pronta, venivo fuori da una crisi pazzesca. Perdere due identità quella di lavoratrice e di moglie nel giro di un mese è una batosta incredibile che fa vacillare qualsiasi equilibrio.
Quindi tutto ciò che ho fatto, va bene così, devo accettarlo.
Al caso, aggiustare il tiro e programmare meglio il mio futuro!

Sempre quindi, AD MAJORA! 

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venerdì 13 gennaio 2012

La notte scivola via..

...finalmente, dopo due caffé. Sono al computer: alcune partite a spider, un telefilm in streaming, perché finalmente possa accettare il giorno e riconoscerlo guardando la sua luce e sciogliermi in essa in una trafila di azioni che mi portino alla sera, ad un'altra notte, ad un altro giorno. Ancora non ho pensato a come farlo passare questo nuovo giorno: dopo tanto elucubrare questa settimana e riordinare senza ordine (che buffa beffa!),  i progetti sono velati da una voglia di lasciarsi andare a non far nulla, far passare il tempo in qualcosa di poco produttivo, per riprender le forze, per allontanarsi dalla tensione.
Ieri parlavo con la mia amica Irina di questo riordino inconcludente, perchè sono tante le cose da riordinare che non ho il senso della misura e ad un certo punto arrivo ad una tale stanchezza che non riesco a tenere il ritmo e per sistemare al meglio mi tocca raffazzonare in attesa di un altro riordino da rimandare a tempi migliori, dopo aver studiato un assetto migliore. 
Irina mi ha detto " Visualizza il risultato! vedrai che il conscio ti porterà la soluzione e sarai più costruttiva".  Mi dice che da ragazza, quando voleva farsi un abito, di getto pensava al modello, prendeva una stoffa adatta, tagliava approssimativamente usando  un indumento che le andava bene come cartamodello e cuciva immediatamente: nel giro di tre ore il vestito era finito. Ma sorride e conferma: "Non lo saprei più fare: quella volta ero spensierata, non davo valore a quella stoffa, davo poco peso alla possibilità di rovinarla (cosa che non succedeva mai) e così mi buttavo e di getto terminavo in poche ore il lavoro, quasi in trance. Ora troppi fattori frenerebbero quel mio stesso istinto, avrei mille problemi e mille paure!". 
Ecco : è proprio questo il punto, i mille problemi e le mille paure di sprecare qualcosa, che sia un giorno, che sia un occasione, che sia un'iniziativa, che passo a centomila vagli e boccio irrimediabilmente!  Nell'ansia di definire, di risolvere, di andare avanti, spesso si resta immobili.  Allora sento che è il caso di prender le distanze da questa insicurezza e vivere il giorno in leggerezza. Chissà,  forse conviene anche a me tirar fuori una stoffa e cucirmi un vestito ;) sia quel che sia!

Quando sono confusa, mi rendo conto che non combino nulla se continuo a scervellarmi per trovare la soluzione ottimale: non esiste! Permane un senso d' insoddisfazione, di perdita di tempo e nonostante abbia tutto il tempo che voglio a mia disposizione, mi sembra sempre che sia una spreco incommensurabile! Invece no! Domani è un altro giorno e se trovassi un'altra occupazione tutto potrebbe essere rimestato e riprogrammato. Ma sembra che la mia mente voglia che le mie azioni siano tutte immediate, perfette e vincenti, ma non è così che funziona. Arrendermi a questo, mi logora. Poi mi fermo, mi rilasso, faccio un bel respiro e ricomincio.
Al mio fianco qualcuno dorme con gusto e continua a dormire quando la mia mano lenta l'accarezza, ma è pronta a sollevare il capo e muovere le orecchie per captare nel modo migliore il suono diverso che interrompe il monotono abituale rumore di sottofondo. Devo seguire il suo esempio: no problems, take it easy dicono gli inglesi  e così dovrebbero essere le nostre vite, senza elucubrare sui problemi, rendere più facile la nostra vita per risolverli. 

Ad majora, naturalmente!


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domenica 8 gennaio 2012

Noi

Ero un'adolescente tranquilla, senza grilli per la testa, con scarsa autostima, circondata da ragazzine in via di autoaffermazione, che si vantavano di mille conquiste in famiglia, con il ragazzo, nelle uscite del sabato e domenica pomeriggio (si quella volta uscire la sera significava essere poco serie!). Durante la mia adolescenza in campagna dai nonni ho letto tantissimo ed uno dei libri che più mi hanno aiutato nella vita fu proprio il "Breviario del Successo"  del Selezione dal Readers' Digest.




Il titolo pomposo preludeva la spiegazione di come lavorare per affermarsi nella vita, qualsiasi fosse il lavoro svolto. Una delle "leggi" mi rimase ben impressa e la feci mia : prepararsi bene per raggiungere il massimo successo.

Nel particolare ricordo ancora il punto in cui si narrava la storia di una soprano che in uno spettacolo stonò a tal punto di essere fischiata in piena scena dal pubblico. Al suo pianto e recriminazione che quel pubblico non l'amava, l'impresario le spiattellò la realtà  dicendo senza preamboli : " Non ti sei allenata ogni giorno come facevi, non hai studiato la parte: cosa pretendevi?? Non sono loro che non ti amano, sei tu che pretendi di esibirti senza preparazione".

Da quel giorno mi fu chiaro in mente che la riuscita a scuola era una MIA diretta responsabilità e non potevo incolpare i prof se andavo male in qualche materia, specialmente se non mi ero preparata a dovere. Per questo mi misi a studiare con lena. Avevo un problema con la matematica, fino a che potei prender ripetizioni tutto andava tranquillamente, riuscivo a prendere un sei pieno, ma quando fu il  periodo della matematica attuariale, il mio studente di medicina che aveva fatto il liceo non mi potè aiutare.   Mamma, di ritorno dal colloquio con il prof. di matematica, che le suggerì di darmi ripetizioni da un professore,  mi assestò due sane sberle alle mie proteste e giurò che mi avrebbe rotto la schiena con la scopa se non mi davo da fare per superare l'anno DA SOLA , perchè soldi per le ripetizioni da un professore di matematica non c'erano!  Incominciai ad indagare con le ragazze del corso superiore, che sapevo fortissime in matematica. Ambedue declinarono la possibilità di aiutarmi, ma una mi dette un consiglio super. Prendi il libro ha tutte le soluzioni al fondo, fai gli esercizi del libro più che puoi e vedrai che imparerai. In seconda ero scarsa in stenografia e la prof. di steno mi elargì un consiglio: se hai compagne vicine di casa riunitevi due o tre di voi almeno 30 minuti al giorno e dettatevi a turno un testo, scrivete meglio che potete, perchè per il voto conta la "comprensione" e la correttezza della traduzione dalla stenografia alla scrittura.  Così facemmo avevo due compagne che abitavano a due portoni di distanza e con loro mi allenai per un mese e più, fino a che nel primo compito in classe presi 10! La prof ci fece fare un  paio di provette in più per alzarci il voto in un altra classe e testare se avessimo copiato. Il risultato fu positivo, raggiunsi la media del 7!
Per la matematica  misi insieme i due consigli : feci ogni giorno 10 esercizi del libro ed il primo compito di matematica presi 8! Esattamente il doppio del trimestre precedente!! Non ho un cervello matematico e tutti sapevano che andavo male, pertanto il giorno che presi 10 (UNICA della classe) perchè avevo pure scritto la Risposta:.... il compito fece il giro dell'aula: tutti volevano accertarsi  con i propri occhi come mai una zucchina come me avesse preso il voto più alto dei più bravi!

Come avete visto, questa lezione di vita mi è rimasta nella mente e continuo a viverla. Da allora ho imparato che NOI siamo gli artefici della nostra vita, inutile accampare colpe a chi ci sta vicino di aver influito nel nostro insuccesso.

Una mia insegnante diceva: fin da bambini si sa anche senza che nessuno ce lo abbia detto, cosa è bene e cosa è male. Un bambino che rompe una finestra con il pallone, si va a nascondere anche se nessuno lo aveva avvertito, perchè dentro di se sa riconoscere che quello è un danno. Quindi a maggior ragione da adulti possiamo discernere la realtà e comprendere quale sia la strada giusta: se facciamo scelte sbagliate dobbiamo assumercene la responsabilità.

Siamo NOI che viviamo la nostra vita, che facciamo le nostre scelte, anche quella di non farla è una scelta.  E quando sbagliamo ovviamente dobbiamo imparare dai nostri errori, accettare la nostra imperfezione e ricominciare con fiducia, "ascoltando" il nostro buon senso per superare le difficoltà.

Ovviamente dobbiamo usare una maggior consapevolezza, perchè  come recita la legge fisica di Newton " Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria"  e come dicono i vecchi "chi è causa del suo mal, pianga se stesso!".

Vivere con consapevolezza significa arricchire ogni istante della nostra vita, ponendovi la nostra attenzione: allora anche un gesto insignificante può prendere rilievo ed importanza e portare soddisfazione nella nostra giornata. I giapponesi lo sanno: hanno rubato e codificato la cerimonia del te, proprio per questa ragione!

Spero di non avervi annoiato: io intanto mi faccio un secondo caffé!

Buona giornata a tutti e... ad majora!

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sabato 7 gennaio 2012

Perché la vita è adesso...

Baglioni e Maestro Yoda sono un pretesto, con il quale spero di farvi ricordare e soprattutto RICORDARE IO STESSA, che....





Ci si spertica in programmi, si dilazionano date, ci si lascia travolgere e confondere dalla quotidianità, tutto sembra talmente troppo, che non abbiamo la forza di affrontare mentalmente per eseguire le azioni più semplici: ci sentiamo schiacciati anche dall'occupazione più elementare che dovrebbe essere un piacere per noi, invece la nostra stanchezza o il nostro umore la fa assomigliare ad un impresa titanica. In questo modo portiamo avanti il nostro mondo, girando in tondo, perché i problemi che non si risolvono ritornano, anzi a mo' di valanga raddoppiano giorno per giorno e ci svegliamo o ci muoviamo troppo tardi, senza afferrare che bisogna scuotersi e ribellarsi alla stanchezza ed all'umore, perché la vita è adesso e non dopo!

Vi verrà da obiettare, che a volte attendere il momento propizio è più saggio: NO non lo è! Bisogna cercare di affrontare subito i problemi, usando per risolverli i mezzi a nostra disposizione nell'immediato, specialmente quelli che è in nostro potere risolvere, perché non é detto che nel futuro arrivi il momento propizio ed andando più in là si vanno ad aggiungere ad altri problemi portando la situazione ad una tale esasperazione, che non si riesce più a dipanare la matassa.

Dobbiamo anche fare i conti con i mass media, che colgono PER FAR NOTIZIA qualsiasi pretesto per enfatizzare qualsiasi notizia dandone una dimensione tale, che ci plagia alla mancanza di speranza! Dobbiamo fare i conti anche con i persuasori occulti, che ci manovrano! Quante volte ascoltando i telegiornali e guardando alla realtà che ho davanti, mi chiedo sempre : PERCHE' continuino a minare la fiducia nelle nostre capacità, PERCHE' manovrino in una certa direzione, mentre a volte la realtà non è così catastrofica!  Ci hanno resi supini a tutto, tanto da farci subire gli oltraggi più osceni!

Ecco perchè quest'anno mi sono imposta di REAGIRE SENZA DIRE, FARE SENZA ELUCUBRARE, AFFRONTARE SENZA PROGETTARE, perché spesso le idee e le soluzioni migliori arrivano in corso d'opera, mentre a volte proprio in fase di progettazione ci arrendiamo e  perdiamo troppo tempo ed occasioni. COSTRUENDO MATTONE PER MATTONE, PEZZO PER PEZZO, MINUTO PER MINUTO POTREMO DIRE DI AVER VISSUTO  LA NOSTRA VITA!






« La grandezza non conta. Guarda me, giudichi forse me dalla grandezza? Non dovresti farlo infatti, perché mio alleato è la Forza, ed un potente alleato essa è! La vita essa crea ed accresce, la sua energia ci circonda e ci lega; illuminati noi siamo! Non questa materia grezza! Tu devi sentire la Forza intorno a te, qui, tra te, me, l'albero, la pietra, d'ovunque! Sì, anche tra la terra e la nave. » (Yoda)


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mercoledì 14 dicembre 2011

The net ! La rete!




Ted spiega, come si sia reso conto che i grandi browser di ricerca come google e facebook, ma anche altri nel mondo, pilotino le risposte che cerchiamo, dandone diverse per la stessa ricerca a seconda delle statistiche delle nostre scelte dei  siti, che abitualmente visitiamo, ma anche usufruiscono delle informazioni che diamo attraverso le nostre chat, per effettuare CENSURE NON DA NOI RICHIESTE ! Nel video spiega che essendo liberale, si rese conto che i dialoghi con dei conservatori nella sua pagina di facebook ad un certo punto sono SPARITI, per una CENSURA automatica che il browser fece automaticamente.

Mi ha colpito il constatare la sofisticata "rete" in cui noi cadiamo ogni volta durante le nostre ricerche in internet e mi rendo conto di quanto non solo noi siamo controllati, ma anche "pilotati" verso risposte e scelte ben specifiche!

La cosa mi destabilizza un po': certo, siamo da molto tempo dei "cittadini di vetro", il "grande fratello" -e non parlo di quello di Canale5!- ci sta sul collo e monitorizza anche quante supposte di glicerina compriamo in farmacia!

Affiora logica la domanda: ma ordunque se siamo tanto tracciabili, da trarre dei profili perfetti dei nostri consumi, del nostro pensiero politico, delle nostre scelte di vita, che ci conoscono meglio di nostra madre, come mai gli evasori non vengono smascherati??? ovviamente avranno mezzi per occultare le loro tracce??

Il filmato termina con la conclusione dello speaker, augurandosi che i grandi browser di ricerca smettano di farci da censura e che rispettino il nostro diritto di censura personale; considera determinante la rete per poter scambiare delle idee e venire a contatto con altre realtà, allargando la possibilità pur restando a casa propria di raggiungere una visione globale universale. Data la situazione attuale Ted  auspica che il fruitore del servizio usi il mezzo con cognizione di causa ed interpreti il risultato delle proprie ricerche ragionandoci sopra "cum grano sali" ed impari a diventare il soggetto attivo di scelta e non oggetto passivo di plagio.

Meditate gente, meditate!!!

P.S.  Stevie Wonder : correva l'anno  1972!







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martedì 13 dicembre 2011

Nonostante tutto: la vita è bella!

No, il post non c'entra con Benigni!  E' la mera constatazione che si ha, quando reduci da un malanno che blocca (come un colpo -rabbioso- della strega)   ci si riesce di nuovo a muovere senza dolori. Diamo per scontato tante cose, che alla fine non ci rendiamo conto di cosa significhi poter camminare scioltamente, poter lavorare senza dipendere dagli altri, poter accudire al proprio corpo senza problemi, perchè un colpo della strega blocca ogni movimento! Tutto diventa problematico.

Dobbiamo essere grati quando riusciamo ad alzarci, respirare, muoverci, camminare, sorridere, parlare, mangiare, amare ecc...  senza difficoltà! Vi siete resi conto che sono le azioni elementari, ma basilari della nostra vita? Quando mi vorrei lamentare, considero quante di queste azioni posso fare e le conto, penso a chi non le può espletare normalmente e  ringrazio il Cielo, taccio e vado avanti!

Sebbene io resti ottimista, mi rendo conto che il momento che stiamo vivendo è molto duro. Dove mi volto trovo realtà difficili da vivere, allora mi guardo allo specchio e considero quanto sia inutile piangere o lamentarmi. Per cui,   come mi ha insegnato  la mia insegnante di vivation, mi guardo allo specchio e sorrido a me stessa dicendo "Buona giornata Renata! ti voglio bene! "  Questo augurio è un toccasana per il nostro subconscio: quando ci specchiamo e vediamo una persona triste e preoccupata la nostra mente elabora un segnale di negatività, generando un sentimento di scontentezza. Sorridere a se stessi allo specchio significa inviare alla nostra mente  un segnale positivo che ci solleva lo spirito: il subconscio è elementare persegue il benessere e si adopera per farci permanere nel benessere. Il messaggio positivo che gli lanciamo attraverso l'augurio a noi stessi, gli dà la conferma che "tutto va bene" ed esso opera di conseguenza! 

Ad majora! Dedicato a tutti voi!








Non crediate sia facile! In questo periodo ho le lacrime in tasca al solo pensare ad un parente, un'amica che non c'è più, nell'avvicinarsi delle feste sembra che la cosa si amplifichi e la mancanza ci sovrasti. Poi penso che la nostra tristezza appesantisca le loro anime e tra le lacrime cerco di sorridere loro e ringraziare per la gioia che mi hanno dato!

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lunedì 5 dicembre 2011

La fatica di vivere

La mia vita sembra un'altalena, malgrado la determinazione ad andare avanti a combattere, ci sono dei momenti in cui l'ago della bilancia è in negativo, come la nostra economia. Mi sembra sia il tempo e la stagione a determinare maggiormente la depressione, che mi prende e mi rende un'anima in pena che vaga per l'appartamento vuoto, mentre Mucia dorme sogni beati sul mio letto.

Cerco di riempire il giorno. Per dire a me stessa "ho fatto cose".. ;) come la ragazza del film di Moretti!

Anche se queste "cose" sono tangibili e concrete, alla fine della giornata, sebbene possa elencarle e constatare di esser stata produttiva, mi sembra di aver fatto poco o nulla: come ieri. Ho importato il blog da splinder, anche se non ci son riuscita completamente, ma l'ho conservato sul disco rigido; ho dipinto la parete grande della stanza di Paolo di un bel turchese, dando due mani di pittura, ed ho riscontrato che il dolore alla clavicola ed al braccio, che ho avuto questi mesi,  son proprio il risultato della pitturazione di agosto. Difatti sto affrontando l'attuale pitturazione  con calma, una parete giorno dopo giorno o saltando anche, perchè ci sono mobili da svuotare e spostare, tanto l'Ikea porterà i mobili nuovi appena il 21 dicembre per cui di tempo ne ho a sufficienza per ultimare il lavoro con calma, senza sderenarmi come quest'estate! Ho cucinato uno spezzatino per condire la pasta nei prossimi tre giorni, delle sovracosce di pollo per cena oggi e domani; ho riposto nel freezer le fettine di pollo per riserva; ho riordinato gli appunti del corso di ayurveda; ho riposato vicino a Mucia; ho guardato la tele; ho fatto una lavatrice; ho giocato ad Alchemy, guardando il telefilm "Fratelli" fino allo sfinimento quando alle 23.30 sono andata a letto.

Insomma, ho riempito di "cose" la mia giornata, anche se dentro avevo un magone per l'insoddisfazione, per l'inquietudine del momento, perchè il disordine dovuto ai lavori mi paralizza, per l'ansia del dopo mobilità, per le "cose" che dovrebbero essere portate avanti, ma su cui non ho alcun ascendente o poca forza ed  il tutto si è materializzato nei versi di Ungaretti!

Comunque, in questi giorni cupi, arrivo poi sempre alla sera con la stessa conclusione di Rossella in  Via col vento : "DOMANI E' UN ALTRO GIORNO!", anche se la mattina successiva mi alzo con un mal di testa da spaccare il cranio come oggi, perchè la malinconia di ieri l'ho arginata con cioccolato e ripetuti  assaggini dei piatti preparati, mangiando più del dovuto (ecco perchè non dimagrisco), e mi trovo ad arrancare verso il nuovo giorno, nel quale farò "altre cose", cercando di far andare avanti il calendario, in attesa di non so che cosa, di un evento risolutore, che mi tolga dal limbo di questa "mobilità forzata"!

Ma questo giorno finirà in modo migliore :  questa sera ho il corso di olii essenziali applicati nell'ayurveda! E' un corso che mi ha dato e mi sta regalando molte soddisfazioni! Ho fatto spese pazze perchè gli olii essenziali costano parecchio, ma mi sento viva, nello studiare, approfondire, sperimentare un mondo nuovo, che ha avuto un impatto enorme nella mia vita. 

Ora accenderò la candelina per l'aromaterpia,  ho messo le essenze di : litsea cubeba, l'olio degli angeli, che si dice li attiri per il profumo delizioso (ha un sentore simile al lemongrass, ma con un retrogusto più fiorito) ;  l'olio di neroli, per guarire il mio cuore e l'olio di limone per rendere più lucida e scattante la mente!

Sempre e comunque AD MAJORA!  Buona settimana a tutti!

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giovedì 24 novembre 2011

Il tempo


Manca una settimana alla fine del mese di Novembre, in città hanno iniziato a stendere le luminarie di Natale già da ottobre, manca ancora qualche troncone di via, probabilmente quelle parti in cui prima i negozianti non avevano aderito all'onere. Ancora un mese e l'anno è finito. Quest'anno è stato incredibile, due grossi avvenimenti nella mia vita: la perdita del mio lavoro dopo più di 36 anni (una fine annunciata dalla morte del mio vecchio datore di lavoro tre anni fa), mi hanno detto "non potevi prender tu il lavoro", certo, ma non ho i soldi per rilevare l'attività ed il figlio si diverte a "pasticciare" quel poco che fa, non posso fargli concorrenza. Ho perso anche mio marito dopo 4 anni di lotta contro la bestia: una battaglia tremenda, perchè mio marito ha combattuto meglio di un leone! Poi ... il vuoto... o quasi. Da ottobre l'ansia di trovare un nuovo lavoro, perchè la reversibile è misera ed i figli son da sposare, i debiti da pagare : mi lamento dello stato che mi giudica troppo giovane per percepire la mia pensione nonostante tanti anni di servizio e sempre più mi convinco che sto cercando in una direzione sbagliata perchè il mondo del lavoro mi giudica al contrario una vecchia ormai logora, una palla al piede, indesiderabile. Un nostro vecchio agente di Genova, con cui sono rimasta in contatto, mi ha detto : guardi che con quello che le è capitato un anno sabbatico è il minimo! Mi convinco man mano che se tornerò nel mondo del lavoro dovrò farlo da imprenditrice, non certo come sottoposta. Anche con gli sgravi fiscali garantiti dalla legge, dall'adattabilità al part time, pagamento in voucher ecc. le cose non vanno: il momento è topico. OK. Mi ritorna in mente il titolo di un libro che lessi tanti anni fa. Se è il mondo è un piatto di ciliegie, perchè a me solo i noccioli!
Devo dire che negli ultimi giorni tante cose stanno maturando, per cui non mi perdo d'animo : ho "accettato" (nel senso di PRENDER ATTO) la situazione e continuo a cercar lavoro, ma ho cancellato l'ansia. Inutile stress e mi ritengo fortunata, perchè ci sono tanti della mia età a spasso e senza sostegno alcuno (come io ho la reversibile di mio marito). Quindi mi considero in un certo senso una "privilegiata", bando al lamento, continuo a darmi da fare!

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