sabato 17 marzo 2012

CAPITOLO NR. 7 : FARE!

Dopo aver tanto ponderato con i primi sei capitoli della mia meditazione blogghistica, ho convenuto che, come dice l'aforisma dello scrittore scozzese A. Cronin : La vita non è un cammino semplice e lineare lungo il quale possiamo procedere liberamente e senza intoppi, ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la nostra starda, spesso smarriti e confusi, talvolta imprigionati in un vicolo cieco. Ma sempre, se abbiamo fede, si aprirà una porta forse non quella che ci saremmo aspettati, ma certamente quella che alla fine si rivelerà la migliore per noi.

Varie proposte stanno avanzando anche se il timore di fallire mi pone nell'indecisione: sono io a dover scegliere ? ma le idee non sono chiare, il destino non è ancora ben delineato. Necessito ulteriori input! Che fare ? Altre volte mi son trovata in simili condizioni ed ho chiesto che la soluzione semplicemente "arrivasse". Mi son dimenticata che puntualmente arrivava! Quindi perché tanto elucubrare, perché seguire tante smanie e tanti dubbi ?
Allora, ho incominciato a spazzare via le nuvole dell'incertezza e dell'ansia e con cuore fermo, ho raccolto la mia anima e vado  avanti!




Climbing up on Solsbury Hill
I could see the city light
Wind was blowing, time stood still
Eagle flew out of the night
He was something to observe
Came in close, I heard a voice
Standing stretching every nerve
I had to listen had no choice
I did not believe the information
Just had to trust imagination
My heart was going boom boom, boom
"Son," he said, "Grab your things, I've come to take you home"
To keeping silence I resigned
My friends would think I was a nut
Turning water into wine
Open doors would soon be shut
So I went from day to day
Tho' my life was in a rut
'Till I thought of what I'd say
Which connection I should cut
I was feeling part of the scenery
I walked right out of the machinery
My heart was going boom boom boom
"Hey," he said, "grab your things, I've come to take you home"
Yeah back home
When illusion spin her net
I'm never where I want to be
And liberty she pirouette
When I think that I am free
Watched by empty silhouettes
Who close their eyes, but still can see
No one taught them etiquette
I will show another me
Today I don't need a replacement
I'll tell them what the smile on my face meant
My heart was going boom boom boom
"Hey," I said, "You can keep my things, they've come to take me home"
Salendo sulla Collina di Solsbury
Ho potuto vedere le luci della città
Il vento soffiava ed il tempo si fermò
L’aquila volò fuori dalla notte
Lui era qualcosa da osservare,
venne più vicino, ho sentito una voce
ogni nervo si tese
ho dovuto ascoltare non avevo alternative
Non credevo a quello che sentivo,
dovetti solo credere a ciò che veniva detto
il mio cuore si mise a battere, boom, boom,boom
“Figlio” egli disse “prendi le tue cose, sono venuto per portarti a casa”
Per mantenere il silenzio mi sono dimesso
I miei amici avrebbero pensato che io sia pazzo
Trasformare l’acqua in vino,
porte aperte si sarebbero presto chiuse
Così ho vissuto giorno dopo giorno,
sebbene la mia vita fosse una rovina
Fino a che pensai a ciò che avrei detto
Quale legame avrei dovuto tagliare
Mi sentivo parte dello scenario
Ero uscito dall’ingranaggio
il mio cuore si mise a battere, boom, boom,boom
“Figlio” egli disse “prendi le tue cose, sono venuto per portarti a casa”  Si, a casa!
Quando l’illusione tende la sua rete,
non sono mai dove avrei voluto essere
e la libertà fa una piroetta
quando penso di averla raggiunta
guardato da sagome vuote
che hanno chiuso i loro occhi, ma ancora possono vedere, nessuno ha insegnato loro l’etichetta,
mostrerò loro un altro me
Oggi non ho bisogno di una scusa,
Dirò loro la ragione del sorriso sul mio viso,
il mio cuore si mise a battere, boom, boom,boom
“Ehi ”dissi “puoi tenere le mie cose, sono venuti  per portarmi a casa”

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venerdì 16 marzo 2012

Una settimana a Primavera

Sono le 5:30 sebbene inizi appena albeggiare arrivano da fuori diversi richiami: la cornacchia, i merli che fanno il loro concerto al Sole perché si levi, i gabbiani che alti in cielo freccie argentee volano pigramente sopra la zona chiamandosi a raccolta prima dell'alba.

A proposito di uccelli, per chi è nuovo racconto la storia di Rosandra.

C'era una volta il regno degli uccelli. Il Re Corvo e sua moglie la Regina con il loro stuolo di sudditi vivevano una vita tranquilla. Ma un giorno gli sparvieri, i guardiani del regno, furono attiratti dal pianto di un bimbo e seguendolo trovarono una cesta con dentro un neonato. Si stupirono  in quanto l'abitato umano era molto distante dalla zona e non sapendo cosa fare, portarono il cesto in volo fino alla corte. La Regina che non aveva eredi, alla vista di quella bambina bellissima chiese al Re di tenerla presso di lei. Il Re acconsentì, ma fino a che non fossero stati trovati i genitori. 
Le ricerche iniziarono, intanto la bimba, chiamata Rosandra per lo splendido incarnato, crebbe. Nonostante le ricerche fossero state spinte ben oltre i confini del regno i sudditi riportarono al Re Corvo la notizia che in nessuna casa sembrava mancasse una bimba: nessuno la piangeva, nessuno la cercava.
La Regina trepidante chiese al marito di concederle di vivere a corte e dopo tante insistenze egli acconsentì.
Rosandra crebbe spensierata e quando iniziò a formulare qualche parola ebbe il gufo come maestro, mentre l'usignolo le insegnava a cantare, correva spensierata per i prati ed i boschi del Regno. Ma ad un tratto diventò triste. 
Il Re e la Regina impensieriti non comprendendone la ragione nonostante avessero indagato tra tutti i sudditi, decisero di chiedere direttamente a Rosandra cosa non andasse. La bambina rispose : "sono triste perché non posso volare" e si mise a piangere.
Fu chiamata la Fata del Bosco e la Regina espose la questione, chiedendo se ci fosse una soluzione.
La Fata ci pensò su un bel po', alla fine sorrise e spiegò ai sovrani che se tutti gli uccelli avessero sacrificato un po' del loro piumaggio per regalarlo a Rosandra, lei avrebbe intessuto con le piume un mantello magico che indossato avrebbe fatto volare la bambina.
Tutti i sudditi risposero gioiosi all'appello dei sovrani e la valle davanti alla reggia si riempì di piume variopinte. La Fata iniziò a tessere il mantello, per tre giorni e tre notti. Poi lo pose sopra le spalle di Rosandra e con una magia lo fece aderire come una seconda pelle a tutto il corpo. Il risultato fu splendido tale era la varietà e la bellezza delle piume, che gli amici le avevano donato!
La bambina timorosa iniziò a librarsi, mentre il gufo le dava le prime istruzioni di volo, poi pian piano Rosandra iniziò a sfrecciare con le rondini, ad inseguire i gabbiani tanto in alto, a salutare l'aquila sul cocuzzolo della rupe, finalmente felice, giocava nel cielo con i suoi amici ed era tanto temeraria che si spinse oltre il Regno, nel territorio degli umani per vedere i suoi simili e purtroppo fu vista ed ammirata anche da loro.
La notizia di un uccello straordinario, dal piumaggio bizzarro quanto unico, si diffuse ed arrivò fino alle orecchie del Principe Nero, che si gloriava di possedere i trofei degli animali più particolari e rari. A sentir decantare questa nuova creatura si mise a caccia con i suoi sgherri, addentrandosi sempre di più nel Regno degli Uccelli, ma  Rosandra allertata dai guardiani si tenne ben nascosta. Intanto però, per sfogare la sua frustrazione il Principe Nero iniziò a trucidare tutti gli uccelli che vedeva per ingannare il tempo, facendo una strage inaudita.
Rosandra si sentì responsabile della morte di tanti suoi amici di gioco e di vita e decise di andare dal Principe Nero per chiedergli di smettere la strage. Con la morte nel cuore il Re e la Regina la salutarono per l'ultima volta e Rosandra spiccò il volo ormai invisibile ai loro occhi pieni di lacrime e superò il folto della foresta arrivando all'accampamento del Principe Nero. Appena questi la vide da lontano, non le permise nemmeno di avvicinarsi e parlare, tirò fuori arco e freccie e la uccise in volo!
Al suo grido di dolore  la Fata del Bosco accorse, mentre il sangue di Rosandra si spargeva per la valle fino a che il suo corpo senza vita cadde poco lontano dal Principe. La Fata del Bosco impietosita dal sacrificio di Rosandra eresse un muro imprigionando gli umani facendo loro perdere la via, si dice che morirono di stenti girando a vuoto. Mentre sulla sommità del muro di roccia le gocce di sangue di Rosandra si trasformarono in rose fiorite, nonostante fosse inverno.
La Fata prese il corpo della giovane   riportandolo al Re Corvo ed alla Regina, che la seppellirono ai piedi dell'albero più vecchio con tutti gli onori e sopra potete ancora oggi trovare delle magnifiche rose. Ancora oggi  si chiama la Valle delle Rose d'Inverno.

mercoledì 14 marzo 2012

CAPITOLO NR. 6 - DARE UN SENSO!


Chi ha lavorato per tutta la sua vita a tempo pieno, comprenderà come sia difficile instaurare una nuova routine, quando l'imprinting    relegava TUTTE le cose ai giorni "liberi". In realtà allora il rimandare aveva una giustificazione : il poco tempo. Ma avere troppo tempo genera  l'ansia da spreco. Nel vuoto d'identità tendo a rimandare,  perché mi rendo conto che gli "oggetti" del mio fare (lavoro / marito) non esistono più, ce ne vuole prima di tornare al presente ed impegnare la mia mente in modo costruttivo.

Se da un certo punto di vista mentale il non aver scadenze orarie rigide ha rotto lo schema da grande stress del passato, dato che i figli sono totalmente autonomi, d'altro canto questo "vuoto" attuale  genera un'insicurezza che mi porta ad evadere con tutti i mezzi nell'indecisione della "miglior scelta" da fare: faccio liste che ignoro o eludo puntualmente, salvo a fare "lo stretto indispensabile", perchè tutto mi crea stress ed ansia e mi sono resa conto che nel naufragare mentalmente in uno stand-by d'attesa soffro di meno, perché non realizzo il mio senso d'inadeguatezza o l'impossibilità di fare quello che vorrei perché ci sono delle pastoie burocratiche che hanno un iter ben preciso e quindi devo ancora attendere e non si sa fino a quando. 

Per ora mi sono posta l'obiettivo di FARE UNA COSA AL GIORNO, lavorando per il mio futuro, per dare senso alla mia "attesa" che gli eventi maturino, in quanto non dipendono dalla mia azione, ma da quella di terze parti. L'attesa è dura, il quotidiano manca di serenità e tutto perde di senso, salvo quello di RESISTERE ed ANDARE AVANTI!

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martedì 13 marzo 2012

INTERMEZZO : Vivation ®

Rispondo a Ieira per la disciplina che fino ad oggi mi ha "salvato", ma che ultimamente non riesco a mettere in opera, come non riesco a meditare, anche se ho sostituito ad essa la meditazione al computer : lo scopo fondamentale di questo blog, appunto!



Vivation ® è l'elaborazione di Jim Leonard   di una tecnica yoga antichissima il Mahamudra o respiro dell'illuminazione.  Dove illuminazione non è intesa ai livelli eccelsi dei massimi guru e per la vita, ma PER UN SOLO MOMENTO e semplicemente aiuta  il corpo a risolvere blocchi mentali, problemi fisici, traumi nascosti. 



Il perché questa tecnica funzioni è geniale : E' TOTALMENTE FISICA! La MENTE NON INTERVIENE!  Si deve "arrendere" alle sensazioni che il respiro fa affiorare e deve seguirle SENZA intervenire. 

In cosa consiste.

RESPIRO CIRCOLARE : usate solo il naso o solo la bocca, preferibilmente quest'ultima, più ampia è la respirazione migliore è il risultato, ma ci arriverete per gradi: abbiate pazienza.
Le modalità sono 3, i respiri naturali che tutti sperimentano quotidianamente:
* lenta e profonda, come i sospiri davanti ad un bel tramonto o quando dormite a bocca aperta ;)
* veloce e profonda, come sotto sforzo quando portiamo le borse piene della spesa,
* veloce e superficiale (a cagnolino) usata da bambini ed animali istintivamente per liberarsi da una forte emozione, che sia paura o frustrazione.
Inspirazione forzata, espirazione normale: mai forzata, altrimenti andate in iperventilazione. Immaginate di avere una candela accesa davanti alla bocca e che non dovete spegnerla.
Attenzione ! se le prime volte  iperventilate, perché forzate l'espirazione, ve ne accorgerete subito, perché la testa incomincerà a girarvi. NO PROBLEMS: riprendete a respirare normalmente e vedrete che la sensazione sparisce.
Potreste sperimentare anche la sensazione di "tetania" : un irrigidimento degli arti, con le dita contratte. E' anche questo il segnale che non state respirando nella maniera giusta, ma dopo un paio di sedute, impossessandovi del ritmo non succederà più. Anche per la tetania, se proprio non ce la fate a portare a termine la sessione (20 minuti circa), smettete e rilassatevi: potrete riprendere quando vi sentite di continuare.

RILASSAMENTO COMPLETO : le prime volte ci distendevamo con la luce degli occhi che ci abbagliava. Perché Vivation ® aiuta a superare tutto, tale è la focalizzazione nelle tue sensazioni, che se porti la respirazione al disagio che stai vivendo riesci a neutralizzarlo!!!!  Ovviamente potete e dovete farlo nel migliore dei modi, quindi se vi va di farlo a luce soffusa o spenta, fatelo!

CONSAPEVOLEZZA NEI DETTAGLI : la mente NON RAGIONA, MA supinamente segue le sensazione del corpo e si focalizza nella parte dove sente una sensazione preponderante(formicolio o tensione o dolore). A questo punto si porta il respiro in quel punto e si respira attraverso quella sensazione fino a che non si ha l'integrazione.

INTEGRAZIONE NELL'ESTASI : nel focalizzarsi sulla sensazione più forte, dapprima si amplifica il disagio poi come per magia questo si dissolve. Ed è questa l'integrazione.
Il bello è che NON SAI ciò che hai integrato! Ma te ne rendi conti quando riesci a fare cose che prima non riuscivi, a farti rispettare da chi prima non lo faceva, dalla sicurezza che acquisisci nel rapportarti con eventi, cose e persone!
Alla fine  della sessione si giunge all' Estasi. Alcuni raggiungono il massimo dell'Estasi cioè al Nirvana , ma la gran parte specie le prime sedute raggiunge solo  una grande pace interiore : vi pare poco ????

LO STAI FACENDO PERFETTAMENTE : per fare Vivation ® occorre la disponibilità di esserci, vivere il momento, bello o brutto, non importa come, ma BASTA VIVERLO, ESSERE DISPOSTI A FARE QUALCOSA PER SE STESSI! Se lo fai bene o se lo fai male (a prescindere dall'iperventilazione o dalla tetania, che comunque si risolvono con la  pratica alle prime due sedute) l'importante che tu sia presente! E se la mente "scappa", basta che tu ti riprenda e converga l'attenzione sulle sensazioni del corpo e sulla respirazione.


PERCHE' FUNZIONA
Anzitutto perché essendo un processo FISICO, va a risolvere il problema più "urgente" sia fisico che emotivo, indipendentemene dalla nostra mente e volontà eludendo le pastoie delle aspettative !!!!! che si sà sono alquanto deleterie per il buon fine!
Perché è portatile : potrete farlo in qualsiasi posto, se lo fate col naso, nessuno se ne accorgerà, ANZI chi vi vedrà penserà che siete concentrato ed attento!
Perché essendo portatile lo potete fare quando ne avete bisogno! Nei momenti di urgenza, qualsiasi!
Prima di un esame, sotto stress per superare un'emozione e non aggredire il nostro interlocutore, per evitare di insultare il nostro capufficio, per recuperare il nostro equilibrio, per superare un dolore fisico (in questo caso, attenzione, dapprima starete ancora più male, ma alla fine il dolore si scioglierà come neve al sole).

REAZIONI : mentre state respirando, oltre a sensazioni fisiche muscolari (formicolio, fitte, dolore ecc.) potrete ANCHE (ma non è detto sia sempre così!) avere reazioni come
"sbadigliare" (fuga),
"ruttare" (state digerendo una situazione o qualcuno che vi sta sullo stomaco),
"piangere" o "ridere" che sono le facce della stessa medaglia. Ricordo una persona con molti problemi che veniva per sfogare la propria disperazione, perché voleva piangere ma nel suo privato e pubblico non se lo permetteva, desiderava ardentemente che Vivation liberasse le sue lacrime : invece il suo corpo rispose nel modo più bizzarro,  incominciò a ridere a crepapelle !!!
" battere i denti" (paura della morte),
Ma la reazione più esilarante l'ha avuta una donna, che poi è diventata mia amica.
Iniziò la sessione mentre aveva un attacco di colite, in mezz'ora prima della seduta andò due volte al bagno, poi, quando iniziammo Vivation distese, prese a sbattere le gambe come fanno i bambini che non voglio stare fermi distesi e dormire, avete presente il battere ritmico alzando le ginocchia?? e ..iniziò una serie di peti, per la quale reggemmo un bel po' ed alla fine la seduta terminò per tutte con una ridarella generale!
La mia amica però si alzò guarita:   il volto disteso, gli spasmi cessati, sembrava un'altra!
SEMPRE cercate di focalizzarvi sulla respirazione per superare la reazione che state vivendo e riportarvi in equilibrio, cercate sempre di portare la vostra reazione in una dimensione normale, arginandola, non gridate anche se vi sentite di gridare: non è questo il contesto e la reazione corretta!  La rabbia o il dolore vengono "integrati" in altro modo! meno aggressivo e destabilizzante! TUTTO DEVE TENDERE AL MANTENERE UN EQUILIBRIO: respirate sulla reazione per ristabilire la condizione di tranquillità!


I MODI DI FARE VIVATION ® Ricordatevi che è una cosa naturale e come tale DEVE essere gestita! COMUNQUE LO FAI, LO FAI BENE! Fatela come vi sentite di poterla fare!
Si può fare a casa propria seduti in una posizione comoda per mantenerla durante la tutta la sessione, ma ci si può anche sdraiare.  Per strada   :  camminando concentratevi sulla respirazione. La nostra Viver (insegnante) diede il compito ad una ragazza che aveva difficoltà a lavorare con il pubblico ed era commessa (!) di andare a lavorare a piedi (30 minuti) e di respirare con la modalità Vivation ® per tutta la strada! La ragazza risolse la sua timidezza!

Ma l'importante è che lo facciate! Potete farlo solo al bisogno (se vi pestate il ditone mentre andate al bagno di notte) e vi aiuterà a dissolvere il dolore al momento, ma per avere benefici più "profondi" dovreste farlo almeno per 20 minuti a scadenze regolari (una volta la settimana).

Ci sono altri sistemi per farlo : occhi negli occhi tra amici o partner, in acqua calda per risolvere  schemi legati alla nascita, in acqua fredda per risolvere i problemi con la morte ed aumentare la propria determinazione al fare. Ma questi ultimi due devono essere effettuati tassativamente solo con l'assistenza del Viver, in quanto necessitano di adeguata preparazione.

Sul sito http://www.vivation.it/index.html troverete altre delucidazioni, anche se quanto sopra riassume la disciplina.


NB : Imparate Vivation ® e fatelo le prime volte SOLO sotto supervisione di un Viver professionista, perché la nosta psiche può essere un vaso di Pandora e non è gestibile da soli !  Come detto, bastano un paio di lezioni per padroneggiare il sistema base e progredire da soli, quindi siate consci dell'investimento che andate a fare (se potete) rinunciate a qualcos'altro, ma concedetevi il lusso di STARE MEGLIO! Saranno i soldi meglio spesi della vostra vita!   






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CAPITOLO NR. 5 - L'aiuto esterno/guardare le cose da un altro punto di vista

Qui rispondo a Ieira  : potete scrivere tutto ciò che vi capita in testa, perché più scrivete, più vi rilassate, più vi rilassate, più le idee affiorano spontanee e spesso sono le più coerenti!

L'aiuto esterno è il corolario di persone che, vecchie conoscenze o nuove amicizie, formano il muro di contenimento della situazione. Possono dare una mano a fare il punto della situazione, possono aiutare fisicamente, oppure possono portare leggerezza o idee nuove.

Chi è al di fuori della situazione può vederne aspetti che noi rincorriamo, ma non riusciamo a metter ben a fuoco. Per esempio: non è che non mi fossi accorta di essere ancorata al passato, ai ricordi, alle persone perdute, semplicemente non mi volevo staccare. Il fatto di aver sognato una persona che mi ha posto la domanda : "come puoi pretendere di progredire se resti ancorata al passato" e come sia successo, mi  ha aiutato a mettere a fuoco il punto! Soprattutto perché avevo chiesto IO che mi fosse indicato lo schema mentale che mi stava bloccando e l'intensità emotiva con cui -nel sogno- ho recepito il messaggio.

I lutti - Da quando avevo 22 anni sono andata ad abitare da sola per esigenze familiari, in seguito con mio marito non c'erano orari: non sapevo mai a che ora rientrasse, se non quando arrivava ed ha lavorato anche un periodo all'estero. Quindi nella mia vita sono rimasta spesso sola. Eppure i miei c'ERANO, erano a disposizione. A prescindere da mia madre, persa all'età di 19 anni, e dei nonni deceduti anziani, TUTTI gli altri componenti la mia famiglia scomparsi per me ESISTONO ANCORA, sono "in viaggio". Quindi il mio lutto non riesco ad elaborarlo: continuo sempre ad immaginarli "da un'altra parte", mentre io continuo a vivere la mia vita, sospesa nella loro attesa.





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lunedì 12 marzo 2012

CAPITOLO NR. 4 - Perdere le proprie radici

Pyperita mi da lo spunto per continuare nella mia analisi di quanto io stia vivendo.

Le perdite sono differenti. Una cosa è perdere  il nonno anziano, anche se a dire il vero se questi è lucido, il distacco è comunque doloroso. Diverse e più difficili da superare sono  le perdite premature nella propria famiglia.

Essendo l'unica sopravvissuta della mia famiglia d'origine, mi  diventa difficile il recupero dal  dolore per le perdite subite. E' come se si annaspasse alla ricerca di qualcosa che sai perfettamente non ritornerà. Il vuoto di una casa   è più straziante di qualsiasi urlo!

I figli ? devono farsi la loro vita, devo stare attenta a non coinvolgerli troppo, già lo sono e restano estremamente protettivi nei miei confronti, tanto che li mando a fanculo più di qualche volta, se diventano pesanti e si permettono di eccedere nel sorvegliarmi troppo!

Eppure si va avanti, si cerca una nuova identità.

Se non si progredisce c'è una ragione, ma non riuscivo a tradurla in chiare lettere.
Ho chiesto qual' è lo schema che sta frenando la mia vita attuale (non sto ad annoiarvi come) ed  ho avuto  sogno che mi ha dato la risposta : PERCHE' TI OSTINI A RIVOLGERTI SEMPRE AL PASSATO! 

O.K. ricevuto il messaggio! Ma, come dice il vecchio proverbio ? Tra dire e fare c'è di mezzo il mare!  Sebbene ci siano momenti in cui sono pronta a lanciarmi nel mondo, continuando a fare programmi ed a scandagliare tutte le  possibilità di lavoro che possano arrivare, mi manca l'appoggio, il confronto di qualcuno al mio fianco. Prendere decisioni in tutto e per tutto da soli, lo sanno le donne single, porta un sottofondo d'insicurezza che è difficile a sciogliere. Anche quando hai risolto la questione, ti chiedi sempre "ma siamo sicuri che non ci fosse un'altra soluzione migliore?". L'insicurezza nasce dalla solitudine. Va bene, fa parte del pacchetto "vedova". Tirem inanz! Bisogna adattarvisi!
(CONTINUA)



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CAPITOLO NR. 3 - Perdere i compagni di strada

Cara Pyperita, come ti capisco! Ho sempre avuto cani, ma in campagna dai nonni. Il legame per quanto forte non era quotidiano, il mio soggiorno era breve limitato alla vacanza ed il cuore giovane ha dimenticato presto quelli perduti. Ma ora Mucia rappresenta la mia compagna di vita ed il mio alter ego, quindi il legame è molto più forte. Un legame iniziato da quando era piccolissima, quasi un imprinting.

Noi umani siamo unità carbonio, abbiamo bisogno di fisicità : è per questo che non riusciamo a superare il lutto delle persone care, perché la nostra prima astinenza è la mancanza della loro interazione nella nostra vita, dell'abbraccio, del saluto, del sorriso, della stretta, del moto di spirito, della presa in giro, della complicità e così via.  Il ricordo può consolare, ma  il vuoto resta.

Ad una certa età perdere i compagni di strada significa lasciare pezzi di noi sul cammino. Anche se riusciremo ad incontrarne altri, come sempre accade, esiste una sindrome pari a quella dell'arto mancante nel monco. Nessuna protesi (nuova conoscenza) potrà riportarci la fisicità del nostro braccio perduto (parente e/o amico morto). Imparare ad adattarsi alla protesi è un percorso difficilissimo e doloroso, che la mente accetta malvolentieri.

Ecco perché qualsiasi nuova attività o conoscenza della nostra vita, porta una nuova esperienza, ma in nessun modo può colmare il vuoto in noi. Faremo parte di un'altra realtà, ma la realtà della nostra nascita e della nostra crescita si va pian piano riducendo e ci fa sentire in un certo senso anche più fragili, pur nella ricerca di un nuovo equilibrio ci accompagna la paura di soffrire ancora.

Nonostante tutto, tirem inanz!

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CAPITOLO NR. 2 - Arrancare, una situazione normale?

Ti rispondo cara Gattarandagia con un altro post, perché l'argomento è troppo importante!

Dici che arrancare è un fatto normale nella vita,  in quanto siamo burattini che il destino manovra e pertanto  ho solamente spostato le mie ansie dal mio partner e dal mio lavoro, alla mia disoccupazione ed alla mancanza di liquidi? Si ci vedo un fondo di coerenza. Come diceva il mio prof. di ragioneria : se non è zuppa, è pan bagnato!

Questo presumerebbe il fatto che l'accettazione  (nell'accezione latina di "prendere coscienza" e non supino soccombere) della realtà attuale potrebbe essere l'unica soluzione che attiri la svolta decisiva. 

Leggo un possibile interrogativo : no, non è che non avessi realizzato il fatto di essere disoccupata o di non essere accettata dall'attuale realtà del lavoro in quanto troppo specializzata (quindi troppo onerosa) e troppo "anziana" per rientrare nel mercato. E' che arrendermi ad essi significa sconfitta, significa non avere alternative che "continuare ad arrancare". 
Accettare questi assunti, dovrebbero aprirmi la mente ad un passo ulteriore : accettare  di diventare imprenditore di me stessa ???  Proiettarmi a 57 anni in una realtà che non ho ancora preso in considerazione. Si, OK, ma a fare cosa ??? Non che mi manchi spirito di adattamento ho posto CV in tutti i supermercati della città, rispondo anche ad inserzioni di bassa manovalanza, ma non ho i requisiti!

Certo, se il mio destino  è di trovare lavoro, inutile angosciarsi, basta continuare a cercare ed aspettare che si apra quella benedetta porta, che il destino ha posto, ma che io ancora non vedo.

L'altro giorno ero ferma in attesa del bus che mi portasse a casa, la mente girava per conto suo e speculava sui vari aspetti della mia vita, fino ad accorgermi che il mio bus era appena transitato davanti a me, era arrivato al lato opposto della pensilina e  stava già richiudendo le porte e partendo con semaforo verde, dopo aver caricato tutti i passeggeri, mentre io restavo inchiodata lì persa nei miei pensieri.

Ecco, vorrei che l'occasione di lavoro arrivasse ed io non la vedessi come non ho visto quel bus!

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CAPITOLO NR. 1 - Io e Mucia, Mucia ed Io



Che io sbrighi le faccende, ozii davanti al PC, cucini, lavi o stiri, mi riposi davanti alla tele, mi dedichi alla cura delle piante, legga un libro, riordini documenti, ecc.  ho sempre vicino  il mio alter ego, Mucia, che mi segue, mi controlla, mi guata. Spesso sottolinea con saccenza e un lieve tocco ritmato di zampetta l'inadeguatezza di alcune sistemazioni o cose fuori posto, sollecitando che le rimetta immediatamente dove si trovavano prima. Quando faccio cambiamenti, lei controlla  perplessa, seduta, poi si rialza, sembra scrolli il garrese e che mi garantisca il beneficio del dubbio, dicendo   "staremo a vedere se funzionerà".  

In realtà la mia vita gira con lei ed attorno a LEI : io sono qui per aprirle le scatolette! Come recita la massima scritta sul magnete che vedete qui sopra e che fa bella mostra sullo sportello del mio frigorifero. I figli in fin dei conti sono dei satelliti che orbitano nella nostra atmosfera, ma ormai è lei la mia ombra ed io sono la sua, o meglio "la mia codina", come dice mia figlia.

Questo fatto non mi rassicura, anzi, mi mette ansia, perché quando non la trovo o sta male, sono agitata peggio che se si trattasse dei miei figli: loro sanno parlare, sono adulti, Mucia è indifesa!

Considero cosa sia diventata la mia vita, quanto io stia cercando il mio nuovo ruolo e di come si siano ridimensionate le mie aspettative in questi mesi di costante rifiuto, aggrappandomi al territorio, a Mucia, alle mie cose.
Da una parte resiste la paura di sbagliare a rilassarmi, anche se  ho una voglia estrema di farlo perché sono stanca! La paura di non riuscire a rimettermi più in gioco ed a fallire per il fatto di essere obsoleta -come il mondo del lavoro mi sta sottolineando da troppo tempo-  e la necessità economica di buttarmi di nuovo nella mischia sono i due poli, tra cui sbatte quotidianamente la mia testa, mentre l'impotenza mi assale e mi mette al tappeto, tanto che neanche a casa riesco ad essere costante e concludente. In un'altalena di sentimenti e sensazioni, sto arrancando nella mia vita, cercando d'ingannare il presente per eludere il futuro.

Certo, parto da una base, sia pur minima e tantissimi non hanno tale base, ma la situazione esige di più.  
(continua)

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venerdì 9 marzo 2012

Di solito non pubblico i premi che ricevo, non per modestia, direi più per pigrizia, ma  per  questo momento ho deciso  diversamente e ringrazio Shunrei
http://gitementali.wordpress.com/
che me lo ha girato.

Ogni premio ha la sua trafila ed ecco l'attuale.

Raccontare brevemente (mi sarà un po' difficile) quando e perché il blog è stato aperto

Nel maggio del 2007 a mio marito fu diagnosticato un carcinoma alla gola: abbiamo cercato di vivere normalmente il periodo nonostante tutto, io mi dividevo tra le esigenze di mio marito ed il lavoro andando in ospedale tre volte al giorno, in modo da stargli vicino, ma soprattutto continuare a lavorare è stato un modo per staccare e riuscire a sopravvivere. Quando era a casa, tornavo durante la pausa pranzo, correvo a lavorare quando lui dormiva, la sera tornavo a casa a spron battutto, ma certamente non ho avuto più la libertà che di solito avevo: non c'era vita, solo sopravvivenza.   Vivere una situazione simile era disperante, perché quando ti dicono che tuo marito ha 2-6 mesi di vita (*) ed una malattia che riduce il corpo a morire di fame (per occlusione delle vie) e di dolore, non sai dove sbattere la testa: il futuro è troppo duro anche solo immaginarlo. Da tempo navigavo in internet e visitavo vari blog da "anonima", per cui aprire un mio blog fu la logica conseguenza per vivere il qui ed ora, restando accanto a mio marito, ma cercando di distrarmi dalla situazione che stavamo vivendo. Avendo una certa esperienza di sofferenze e schemi mentali ed una spiccata passione per l'introspezione e l'analisi,  speravo di dare un aiuto a chi poteva prendere spunto dalla mia esperienza per comprendere  e cambiare qualcosa nella propria vita. La tecnica principe che mi ha aiutato a sopravvivere è il Vivation ®, disciplina di cui ho parlato spesso, ma che ripeterò di nuovo. Non guasta mai!

(*) Mio marito dal 2007 è vissuto ancora quasi 4 anni, non perché avessero sbagliato diagnosi, ma perché mio marito ha lottato ed accettato le cure più drastiche e questo tipo di carcinoma è molto sensibile alla radioterapia, grazie alla quale ha potuto vivere più a lungo,  lasciandoci solo un anno fa. Dal Natale 2010 la sofferenza dovuta più alle conseguenze della chemio che alla metastasi, iniziò ad essere pesante, ma rimase quasi indipendente fino all'ultima settimana ed ha  reagito lottando  senza arrendersi fino alla fine come un leone.

  Nominare altri 5 blog che a proprio giudizio siano meritevoli di menzione perché
* E’ aggiornato regolarmente
* Mostra la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
* Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
* Offre contenuti ed informazioni utili e originali
*
Non é infarcito di troppa pubblicità

"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".
Vorrei poterne nominare più di 5, perché tutti mi sono cari e simpatici, nel corso degli anni son diventate legami veri e propri, ma anche le nuove conoscenze sono molto importanti.
L'ordine è random! Non ci sono preferenze

1) http://principessasulpisello.com/ Princy : Marina Garaventa, sulla quale ho fatto già dei post. Perché nei momenti più bui è stata il mio riferimento. Non ho mai conosciuto nessuno con tanto coraggio e tanta tenacia, cultura e capacità, da aver saputo reagire e  trasformare la sua vita adattandosi alla situazione attuale gestendola come un'opportunità da sperimentare, sia pure con i suoi alti e bassi e con i suoi limiti! 

2) http://www.nonsolomamma.com/  Claudia de Lillo è una giornalista che ha saputo gestire e sta gestendo tre figli, con il parziale aiuto della babysitter Valentina Diolabenedica,  un marito part time che lavora a Londra, un lavoro di giornalista in un giornale economico ed ora appare accanto a Camilla Rasnovic nel programma MAMMAMIA di  La7.
Il suo blog conta 10.075.045 visite : si avete letto giusto oltre 10 milioni di visitatori!!! Descrive la sua famiglia, con anedotti succosi e divertenti, a volte piene di emozione ed orgoglio per i suoi pargoli. Ma soprattutto rivelando le sue debolezze, le sue ansie, che sono quelle di tutte noi.
Ieri ha ritirato dalle mani del pres. Napolitano l'onorificenza di “ufficiale al merito della repubblica italiana” e scusatemi se è poco!

3) http://paluca66.wordpress.com/  Apre il cuore leggere il blog di Luca, descrive con immenso amore il suo mondo, dove ci sono due regine, la moglie Torretta e la meravigliosa bambina Viola, che i due crescono da bravi genitori con buon senso ed educazione. Si divide tra lavoro, famiglia e non dimentica gli amici con i quali passa splendide giornate con la sua famiglia!  Più unico che raro mi fa venire in mente la canzone di Gianni Morandi : un mondo d'amore!

4) http://raspodie.blogspot.com/   La nostra cara Redcat  ci racconta sempre le gesta di quella birba di gatto che ha in casa:  Rasputin e che descrive con le matite colorate e tantissima ironia. Rasputin oltre che avere la zampa lunga, una fame biblica ed a volte cattive abitudini, prigioniero nell'appartamento di famiglia, guarda fuori dalla finestra colombi, gatti e cani dei vicini e  commenta la vita politica ed i fatti del quotidiano in una satira bonaria sempre piena di humor.

5) http://mpansy.blogspot.com/   Miss Pansy è una giovane donna che ha descritto nel suo blog il proprio  percorso di guarigione dimagrendo più di 50 kg.  senza perdere ironia e con tanta forza di volontà.  Solo chi ha avuto problemi con dei disturbi alimentari può capire le difficoltà, la forza e la capacità necessarie per reagire e riuscire a perdere tanto peso in pochi anni! Brava Miss Pansy!


 A voi !

Man in the kitchen = uomini....

Gironzolando

Oggi sono uscita per la prima volta! Il tempo è soleggiato con bora, bello per chi ha da fare, cattivo per chi come me è reduce da un'infreddatura: son ben vestita perché la mattina faceva freddo, ma già ora siamo a 11°, camminando sudavo e quando arrivavo all'ombra, la stretta del freddo della bora mi ghiacciata !  Non fa freddissimo ed il sole già rincuora, speriamo bene.

Sono andata a controllare il punteggio che ho ottenuto per il concorso come personale scolastico 3° cat. sono 495esima su 1780 partecipanti, avendo come benemerenza solo il punteggio del diploma scolastico!  Ma, vediamo... la vedo dura, ma non demordo! Continuo a distribuire CV come caramelle.

A proposito di dolci !!!

Ho fatto un'esperienza papillare all'ennesima potenza orgasmo-cosmica!
Sono entrata nel negozio Chocolat, già il nome spiega l'arcano un ambiente grande due vetrine, stretto, c'è poco spazio tra bancone e porte, ma sufficiente per rimirare il bancone e gli scaffali retrostanti. A parte la vetrina zeppa di dolciumi creati dalle proprietarie, c'è ovviamente il bar, che dedica alla cioccolata un ampio calderone profumato, che tiene la bevanda al punto giusto!

PER GUARIRE LA MIA GOLA (bugggggiiaaaa :) ho chiesto una cioccolata media: come si faceva una volta, liquida eppure leggermente densa, insaporita con cannella e zenzero, con una minuscola coppetta di panna vicino da assaporare con volutta, per smorzare il gusto forte della cioccolata,  immergendone un cucchiaino nella tazza e inebriandosi del chiaro sapore leggero della panna, amalgamata in superfice dalla scura bevanda, per poi alternare qualche sorso caldo al punto giusto, speziato senza soverchiare il gusto, benefico per la mia raucedine ;) :  è stata un'esperienza che difficilmente dimenticherò.

Finalmente una bevanda pura, senza agar-agar od emulsionante  densificante ad impastare le fauci!

Solo, puro e semplice nettere degli Dei!!! Slurp!

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giovedì 8 marzo 2012

Come nascono i bambini ???

Se intendete parlare di api e fiori ai vostri pargoli, siete proprio datati: aggiornatevi.

Un papà moderno alla domanda del figlio ha risposto...

Papà e Mamma si sono conosciuti su Facebook e visto che sembrava che avessimo diversi interessi in comune, Papà ha inviato una e-mail alla Mamma per incontrarla in un internet-poit. Dato che eravamo compatibili, abbiamo deciso di scambiarci i files. Siamo andati in bagno e Papà ha inserito il suo "hard disk" nel lettore di Mamma, ma quando Papà ha fatto il download si rese conto di non aver inserito  il Firewall e dopo nove mesi, è uscito il ... virus!!

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Voglia di dolce!




4-5 mele tagliate a fettine

100 gr. burro
150 gr. zucchero (io ho messo 200 ma come vedete si è brunito ed è risultato molto dolce!)
3 uova intere
150 gr. di farina,
una bustina di lievito
aroma di vaniglia,
scorza di limone
1/2 bicc. di latter
sale qb

Ho preso il burro ammorbidito e l' ho mescolato  con lo zucchero fino a far diventare il burro una spuma, ho aggiunto le uova, la farina con gli aromi ed il lievito mescolati, reso fluido l'impasto con il burro. Ho versato il composto in uno stampo ed ho distribuito alla meglio le mele tagliate a fettine sottili sottili.  Infornare a 180° per 30 minuti circa, controllate con uno stecchino.

Come vedete ho rivestito lo stampo di carta forno che descrive un orlo frastagliato al dolce, che mi garba di molto, esteticamente parlando.

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Pisolino


Un pisolino: mi distendo piego il braccio e metto la mano sotto la testa e mi addormento. Mi sveglio poco dopo e trovo una presenza vicino a me. Mucia sul suo plaid vicino al mio cuscino, si è appoggiata lievemente con le zampine sul mio braccio e  dorme con il muso rivolto verso il mio viso, come per dire :  sono qui, stai tranquilla!

Poi allunga la zampina verso la mia fronte,  come a scacciare i miei brutti pensieri! 


Un amore di ragatta!!

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8 Marzo : Sono una piccola ape furibonda ! (Alda Merini)


Indire la Giornata  della Donna a mio avviso, più che onorarla,  è indire la giornata della sfigata, perché l'uomo la pesta, la vilipende, la atterra, la sfrutta, la dimentica, l'ignora, la tortura, la tormenta con lo  stalking, l'ammazza in preda a raptus, magari ubriaco o drogato  cercando con l'atto estremo  di cancellare la propria sconfitta verso quella donna che vuole a tutti i costi  emanciparsi da lui per avere una vita normale,  proietta su di lei tutte le responsabilità della propria incapacità e della propria inadeguatezza, consuma i pochi soldi di casa, magari rubandoli a lei per andarsi ad ubriacare con gli amici per dimenticare i suoi fallimenti,  lasciando a casa i figli affamati, la stupra, la costringe a prostituirsi, usa ricatti sessuali per farle ottenere quello che spesso le spetta di diritto e per farle fare carriera sottopagandola, anzi fa fare a lei il lavoro sporco per tenere a bada le altre donne e per farsi bello con il suo lavoro, le butta addosso tutta la responsabilità quando non è in grado di prendersi le sue per le conseguenze del suo sollazzo con lei, ma è vero che son figli miei, non sono stato il primo, le donne sono tutte puttane, le si fa fare il doppio del lavoro per pagarla la metà di un uomo, le si preferisce un uomo a far carriera, perché gli uomini vengono presi più seriamente in considerazione, anche se valgono di meno, quando la donna rinfaccia all'uomo la sua pochezza (morale) è sufficiente che  lui le dia della puttana per metterla al suo posto e pestarla ben bene così perderà la voglia di alzare la cresta : tutto questo  per 364  giorni l'anno ed un certo giorno la festeggiamo così  non rompe, la lasciamo divertire "poverina" per darle un contentino??? per farla sentire almeno un giorno grande??? 
Come dice Mia Martini, se gli uomini nascono dalle donne, perché sono così?? Perché geneticamente l'uomo riconosce il piacere del potere e lo esercita contro chi non è protetto adeguatamente soprattutto dalla società stessa. Perché ha troppi esempi maschili che gli indicano la strada . 
Per fortuna ci sono le benedette eccezioni, ma la maggioranza degli uomini anche i più "comprensivi", amiche mie, spesso scantonano opportunamente, delegando e lasciando che le donne facciano anche la loro di parte.  Un uomo quando non regge, si volta e va via, una donna, no o raramente.

L' 8 Marzo più che una Festa dovrebbe essere un giorno alla Memoria di tutte quelle donne che hanno subito violenza sia fisica, ma soprattutto morale. 
Troppo amaro questo post??? Troppo crudo????  Troppo pessimista ???
Anche se il sesso forte (??) ha fatto alcune concessioni alle donne, fa sempre di tutto per affermare la sua predominanza, perché la perdita dei privilegi porta a troppi sacrifici.
La donna ancora non è riuscita a cancellare la programmazione genetica e spirituale di secoli di storia che la obbliga a fare da parafulmine: pensate che possa bastare un giorno??? e che in questo giorno uscire a cena con le amiche e guardare spettacoli come i California Dream Men, che fanno streap-tease sia il massimo del festeggiamento??? del riconoscimento???   Lasciamole divertire tanto domani avranno la solita merda da spalare????

Oggi penso che noi donne dovremmo mettere solo il lutto al braccio!
Se pensate che non sia così vorrei sentire la testimonianza di una donna che nella sua vita non abbia MAI avuto discriminazione di alcuna sorta. Dai genitori fin dall'infanzia sino alla maturità.

E meno male che esistono alcune eccezioni, ma con moooolti limiti!

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mercoledì 7 marzo 2012

Virus....

Parlando con amici ho saputo che non sono l'unica e che questa è una  nuova influenza che sta circolando: mal di gola, bronchite ( dalla forza impiegata nel tossire, mi fanno male tutti i muscoli del torace, anche   quelli la cui esistenza mi ero totalmente scordata;), passato il mal di gola, si è sviluppato un raffreddore potente con la faccia dolorante: sembra che gli alieni si stiano impossessando delle mie ossa  ;). Ho avuto la febbre, sono stremata, inebetita, inquinata dalle aspirine e dal mucolitico. Ho bevuto litri di latte e miele. Ho dormito, sto praticamente vegetando priva di alcuna velleità. Mi sforzo a mangiare, ma ne farei volentieri a meno!!! 
Voglio tornare a vivere, riemergo di tanto in tanto, un occhiata al computer, la tele sempre accesa in sottofondo per stordirmi con il "rumore" in sottofondo. Son talmente "cotta", che al solo pensiero di uscire con la Bora mi rifugio tra le coperte con la mia Mucia appiccicata a francobollo ed un bicchiere di latte e miele in mano!


martedì 6 marzo 2012

Informazione e le sue pecche!

TG2 : incendio nel Friuli ????? in un bosco vicino a Trieste!!!!!! ho girato per il nervoso incazzata.
Abbiamo cambiato ubicazione ??? Non esiste più la Venezia Giulia ??? Per ignoranza della giornalista che non conosce la distinzione o che pensa il trattino sia un optional e non un identificare una regione ben precisa? O forse è per pigrizia di specificare???  Se proprio non viene di dire Venezia Giulia, almeno completa il nome della regione caspia!   Friuli-Venezia Giulia è tanto difficile da dire??? Sono pignola??? in un mondo teso al globale, sto a far la punta alla matita???

Questo sta succedendo da decenni! Vorrei sapere cosa ne penserebbero i Bolzanesi se in un telegiornale  nazionale si arrogasse  il vezzo di dire "Incendio nel Trentito, brucia un bosco vicino a Bolzano! Ai San Marinesi piacerebbe di perdere la loro identità di Stato autonome e diventare Emiliani/Italiani!!!!!!!!!!!!! 

Il nervoso, la rabbia, l'impotenza  lo fa venire il lavorio sottorraneo della politica: questa "elisione" nell'indicare la Regione solo con la parola Friuli in realtà svela il gioco a livello nazionale che  la Provincia di Udine, che poco può contro l'industriale ed attiva Provincia di Pordenone, cerca di minimizzare a favore della propria città privilegi  a Gorizia, che di entroterra ha pochissimo;  Udine vorrebbe diventare capoluogo di regione, togliendone la prerogativa  a Trieste, dato che questa ha perduto tutto il suo entroterra con il dopo guerra. Trieste ha poche risorse e quelle che riusciamo a raccimolare vengono decurtate a favore del.... Friuli, dimenticando la Venezia Giulia (Gorizia e Trieste, appunto). 
Difatti Trieste è la città del "Nosepol" Non si può! I nostri politici purtroppo non hanno gli agganci giusti a Roma, mentre i Pordenonesi con i loro soldi se la sono comprata la loro autonomia. Ma a Trieste con fabbriche chiuse e quelle poche aperte in cassa integrazione ed a regime ridotto, poco si può fare, se non puntare sul turismo.

La nostra apertura mentale alle varie culture è di convivere con tutte le etnie che hanno fatto grande Trieste e che ancora la popolano in pace e prosperitò 
Mentre tutte le forze politiche Friulane si asserragliano sulla loro identità in un circolo selettivo e chiuso, con la pretesa di introdurre il Friulano come lingua ufficiale nelle scuole e negli uffici!! 
Ma non è solo questo: d'abitudine tutte le manifestazioni che hanno preso piede nella regione, sono state dirottate verso la provincia di Udine, che ha fatto "ponti d'oro" per attirarle. Lo diciamo noi stessi Triestini, che se Udine fosse una città di mare, anche la Barcolana, sarebbe diventata Friulana,  e figuratevi che i Friulani hanno avuto il coraggio spudorato di prendere uno stand a Trieste durante l'ultima manifestazione ed hanno appeso all'ultimo minuto uno striscione  "Barcolana - Tradizione FRIULANA!!" con grande disappunto dei Triestini, fieri di una loro tradizione! Quella appunto di ritrovarsi per l'ultima uscita in mare prima della brutta stagione!  Come per i Romani inneggiare alla Bagna cauda, I milanesi all'impepata di cozze ed i pugliesi alla milanese!!! Ma dico!!!!!
Ben vengano le barce friulane in regata, ma la manifestazione resta Triestina !!! CASPITA!
ANSA) - TRIESTE, 6 MAR - Un vasto incendio e' divampato questa mattina in un'estesa area boschiva del Carso triestino, tra Fernetti e Opicina, al confine con la Slovenia. Le fiamme, alimentate dal forte vento di bora che soffia dalla notte scorsa, hanno gia' distrutto numerosi ettari e stanno interessando anche una vicina riserva naturale. Sul posto stanno lavorando Vigili del fuoco, Forestale e volontari per tentare di arginare il fronte delle fiamme. (ANSA).
Posso aggiungere che da questo pomeriggio 4 canader hanno dato manforte a due elicottere ed ai vigili: ecco la foto! Visto che Opicina dista da casa mia solo un paio di kilometri!  Per fortuna la Bora ha avuto una pausa, speriamo che riescano a domare le fiamme, l' aereo è ancora attivo passando proprio davanti a casa mia. Purtroppo il gran secco di questo inverno non facilita le cose.




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domenica 4 marzo 2012

Sentieri 1930 - 2009


Ovvero come si attraggono generazioni e generazioni di telespettatori in un giro a vite che non ha mai fine, come dice Lella Costa.
Mi ricordo la suocera della mia collega che negli anni '80 diceva : "me dispiasi che non rivarò veder la fine!" (mi dispiace che non riuscirò a veder la fine) infatti....Amelia se n'è andata nel 2003, Reva invece nel 2009!

Di questo telefilm non son riuscita veder poco nulla, salvo qualche intermezzo nei permessi di gravidanza, ma il più delle volte mi son stufata a guardarlo ! Ma quello che mi fermavo sempre ad ascoltare era la sigla di Billy Joel, bellissima!

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Sempre magnifico!

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Auguri Lucio!

Mi son beccata il mal di gola!

Cavoli! Al solito in marzo ho l'abituale "frutto di stagione". Sarà l'impazienza al sole che inizia a scaldare, sarà che l'altro giorno di mattina presto ho dimenticato la sciarpa ed ho sentito freddo sul collo mentre camminavo a far commissioni in centro! Non mi son abbottonata, perché ho pensato "Ma siamo in marzo!! cosa vuoi che sia un fil di aria sul collo ...." le ultime parole famose.  Quando perdo la voce,  i miei figli mi guardano, dopo essersi rassicurati sul come sto, incominciano a sorridere tra i baffi, poi incrociando le dita verso di me esclamano "vattene ! libera il corpo di mia madre" ... tse! spiritosi !!!!!

Ancora non ho perso la voce, è bassa moooolto sensuale: orpo, con le hot line potrei integrare la reversibile ;)  chissà che cifre!!!!

Intanto il sole splende!  Un'altra giornata lungo la quale fare liste, depennare, fare conti, progettare! Non mi riesce molto facile, anzi! ultimamente proprio non ci sto con la testa, porto avanti le cose improrogabili, ma cerco scuse di ogni genere per poltrire, per "marinare" i miei compiti!
Uso sempre l'agenda per scrivere quanto faccio nella giornata e fermare i ricordi: sembra che la mia mente viva in uno "stand-by" continuo. Così non può andare avanti! Odio la sensazione che la vita mi scivoli addosso.

Come dicevo lo scorso anno, la perdita d'identità di moglie e d'impiegata-braccio destro del capo vissute per tanti anni destabilizza. Essere madre di due figli maggiorenni, non riempie: ormai devono camminare con le lore gambe e pensare con la propria testa, fare le loro scelte e sbagliare per imparare.
Io posso solo dare qualche suggerimento e SOLO se richiesto! Certo quando vedo un atteggiamento che non riescono a cambiare, li sollecito a trovare una soluzione, ma inutile ingerire di più sarebbe più dannoso che fattivo.

Ora l'unica mia occupazione è la sopravvivenza.  I rifiuti mi hanno resa insicura, perché il mercato del lavoro  non mi vuole in quanto TROPPO specializzata, TROPPO vecchia,  l'INPS non mi da la pensione (nonostante i 37 anni di contributi!!!) perchè TROPPO giovane: se non trovo lavoro che mi permetta di pagare i contributi mancanti (4 anni) devo attendere il 2022 (66 anni)! La nuova insicurezza mi paralizza: resto nel dubbio di cosa sia meglio fare,  vagando in un limbo, nel quale cerco di dare un senso alla mia vita tenendomi occupata, ma visto che mancano i mezzi per progetti a lungo termine, mi sento come diceva il Divin Poeta, "come tra color che son sospesi!"  Nonostante il mio ottimismo e la mia voglia di lottare a volte mi sento in trappola.  Ho l'ansia di non saper riconoscere la soluzione giusta, di perdere la mia "ultima" occasione e mi arrabatto mentalmente, mentre il tempo scivola via e lascia dentro me un vuoto incredibile, nel quale devo sforzarmi continuamente a reagire senza una méta precisa.

Sarà che non son abituata ad avere tanto tempo libero, invece di impiegarlo per i miei hobby riesco a vivere con un ritmo molto lento, concludendo ben poco, di quanto -quando lavoravo- pensavo di riuscire a fare ... quando finalmente non lavorerò più.

Che beffarda è la vita!

Mi rendo conto che devo rompere uno schema che per oltre trentacinque anni mi ha tenuta occupata e mi ha dato un senso o meglio, una destinazione!

Dato che viste le cose dal di fuori a mente "fredda" si colgono situazioni e soluzione che sfuggono all'interessato, SOLLECITO I VOSTRI CONSIGLI : care Amiche e cari Amici se vi va, datemi i vostri pareri e suggerimenti, ne sarei ben lieta. Chissà che non arrivi l'ispirazione giusta ? ;D




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venerdì 2 marzo 2012

Ciao Lucio!




Ricordo nei miei anni ruggenti, quando da single andavo in giro con gli amici e si facevano le feste negli anni settanta, un amico architetto aveva disegnato nella sua stanza da letto un Angelo sospeso sul soffitto che faceva la pipì sopra la Terra, disegnata sulla parete.  A quel tempo le pitturazioni delle stanze erano molto tradizionaliste e l'umorismo dei tratti era accattivante.

Mi rimase impresso perché l'immagine trasgressiva prendeva spunto da questa canzone i cui ritmi istintivamente mi sono sempre piaciuti, come quelli de "La casa in riva al mare", che di tutte le altre ,comunque bellissime, sue canzoni, sono più congeniali al mio "sentire".

Ha dato voce alle generazioni moderne, a tante nostre emozioni, a tanti nostri disagi.
Ci restano la sua musica, i suoi versi, la sua umanità... e non è poco!


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giovedì 1 marzo 2012

Tortino Sfizioso di Renata

Soddisfare l'appettito  con fantasia è il cruccio di ogni donna. Quindi ho confezionato un tortino salato, non è dietetico, ma per la mia Pimpi è essenziale sia nutriente e "goloso" come dice la nostra beniamina Benny Parodi!
Per darvi un'idea indico le dosi di massima da me usate, ma potete bilanciarle secondo i vostri gusti e ciò che avete in dispensa.

Una sfoglia fresca pronta (tonda o rettangolare)
500 gr. spinaci fresche
1 salsiccia, (o avanzi di salumi)
avanzi di formaggi tagliati a piccoli pezzi/fettine
parmigiano o grana o altro formaggio stagionato grattuggiato
due manciate di pane grattuggiato
3 uova intere fresche sbattute
2 cipollotti freschi
sale q.b.

Ho preso una sfoglia pronta meglio se rettangolare con cui  ho rivestito una pirofila.
Ho fatto diversi strati: in fondo ho cosparso una manciata di pane grattuggiato per assorbire l'eccesso d'umidità degli spinaci lessati, tritati e passati al burro un cucchiaio di panna da cucina, un po' di pane grattuggiato sale q.b. 
Sopra ho sbriciolato una salsiccia. Ho ricoperto con avanzi di formaggio che avevo in frigorifero (un fondo di provola affumicata, una sottiletta) spolverando con formaggio grattuggiato ed una manciata di pane grattuggiato 
Poi ho appassito due cipollotti tagliati fini includendo gran parte del gambo (c'è chi usa anche la parte verde! a piacere!) in un pentolino antiaderente bagnandoli con un po' d'acqua per ammorbidirli meglio e li ho mescolati (freddi) a 3 uova intere fresche sbattute con aggiunta di un cucchiaio di panna, aggiustate di sale, ma non troppo. Ho versato questo mix sopra il formaggio distribendolo uniformemente.
Ho chiuso le falde della sfoglia bucherellandola con la forchetta ed ho informato a 180° dovrebbero bastare 20-30 min.

Potete sostituire alla panna una crema di formaggio dietetica o toglierla del tutto. Mangiate meno, ma mangiate bene! Praticamente un piatto unico.

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