venerdì 10 agosto 2012

Una nuova visitatrice..


Farfalline notturne, falene, lucciole sono le visitatrici notturne del mio appartamento. Qualcuna resta ancora fino a giorno inoltrato, altre rimangono immobili fino alla sera successiva. Le farfalline fanno una brutta fine se si azzardano a scendere a livello Mucia, che non salta più sui mobili per prenderle, anzi intrattiene con loro un gioco ozioso e rallentato per allungare il divertimento. La mattina trovo ogni tanto qualche esserino che ha avuto la peggio e Mucia che fa lo gnorri.

Dicono che la coccinella porti fortuna: SPERIAMO BENE!!!! ;D 

Mi ricordo da bambina che la facevo correre sulla mano, per vedere le sue zampine arrampicarsi per mantenere la posizione per poi annoiata volare via.

Il suo colore ed il pigmento la rendono speciale.

Il rosso è uno dei colori più vivi ed era tenuto in gran considerazione dai medici Greci, che invitavano i malati a vestirsi di rosso per accellerare la guarigione. Il nome di questo insetto deriva dal greco Kokkinos, "rosso", che è il suo colore, anche se ne esistono di gialle.

Per giunta i punti che spesso sono in numero di sette, ricordano le Pleiadi,   che si trovano presso la costellazione del Toro, tale accostamento è stato fatto perché le potete trovare soprattutto nel mese di Maggio (appunto sotto il segno del Toro) che cacciano gli afidi delle rose. E' stata denominata il "coleottero di Maria", quale prolungamento dell'antica associazione dei popoli Italici che la consideravano di origini divine,  attribuendola alla divinità italica di Licina (equivalente alla Giunone romana), signora delle partorienti, ma anche dell'amore della luce e della bellezza!

Le spose belghe contano quanti più puntini possono per interpretare quanti figli avranno e gli svizzeri credono che -non la cicogna- ma la coccinella porti i bambini. In Asia è credenza che sappiano interpretare tutte le lingue e che siano state personalmente benedette da Dio. In Sicilia la associano a San Nicola e la "palummedda" porta i soldi ai bambini che lasciano i loro dentini nelle fessure. In Romania è credenza che se la coccinella cammina sulla mano di una donna nubile e poi vola via, entro l'anno si sposerà e credono anche che chi esprima un desiderio mentre la coccinella è sulla sua mano avrà fortuna ed essa arriverà proprio dalla direzione verso la quale la bestiola ha preso il volo.  Pare che il santo protettore delle coccinelle sia San Michele Arcangelo, la cui festa (il 29 settembre) coincide con l'inizio dell'autunno, periodo durante il quale diversi insetti iniziano a cercare un posto in cui poter svernare. A tal proposito, un vecchio detto piemontese recita: "La galin-a 'd San Michel slarga le ale e vola an cel" (La gallina di San Michele - la coccinella - allarga le ali e vola in cielo).

Speriamo che a me porti un lavoro ...




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giovedì 9 agosto 2012

San Lorenzo

Domani notte è la notte di San Lorenzo. In realtà non avevo memoria di questo personaggio ed ho cercato nel martirologio la sua storia :  muore a 33 anni il 10 agosto.  Diacono e martire desideroso, come riferisce san Leone Magno, di condividere la sorte di papa Sisto anche nel martirio, avuto l’ordine di consegnare i tesori della Chiesa, mostrò al tiranno, prendendosene gioco, i poveri, che aveva nutrito e sfamato con dei beni elemosinati. Tre giorni dopo vinse le fiamme per la fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in cielo anche gli strumenti del martirio. Il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero del Verano.
E' patrono dei  Diaconi, Cuochi, Pompieri.



Non so quanto di questo sia vero o appartenga alla leggenda lo stesso sito "santi e beati" afferma che sotto Valeriano non si torturava, ma si decapitavano i cristiani. Ma questo poco importa nel contesto delle "lacrime di San Lorenzo" che domani cadranno dal cielo.
Il popolino come spiega Giovanni Pascoli vede nelle stelle cadenti i carboni ardenti, che avevano bruciato il corpo del Santo, cadere sulla terra!

In Romagna c'è l'usanza di bagnarsi 7 volte nel mare per guarire dalle malattie, come fece una ragazza che sognato San Lorenzo guarì dopo che il Santo le indicò questo rimedio per guarire.


Gli sciami meteoritici più considerevoli che la Terra annualmente incontra nel suo giro intorno al Sole sono i seguenti
quello delle Perseidi - dal 9 al 14 agosto;
quello delle Leonidi - dal 13 al 15 novembre;
quelo delle Andromedeidi - dal 23 al 28 novembre.
Queste denominazioni sono dovute alla posizione del rispettivo radiante, che per le prime è nella costellazione di Perseo,per le seconde in quella del Leone, e per le ultime in Andromeda.
Le Perseidi, o meteore d'agosto, sono dette anche Laurenziane o Lagrime di San Lorenzo perchè piovono appunto verso il 10 agosto. Queste meteore percorrono l'orbita della cometa di Tuttle (1862), orbita immensa che si spinge a 7336 milioni di chilometri dal Sole, ossia quasi il doppio della distanza di Nettuno, l'ultimo pianeta noto.
La gente

comunque guarda il cielo ed esprime il desiderio, che se espresso prima che la meteora tocchi terra si avvera: hanno chiesto alla Hack se anche lei esprimerà un desiderio. Già la vedo come abbia fulminato virando poi al sorriso sardonico di compatimento il giornalista nel rispondergli ... "NO!"

Certo è che sarà un'ottima occasione per festeggiare all'aperto e sognare cercando di assapora l'allegria nella speranza dell'evento.

Perché come ha detto il poeta H. Hamoudi,  Tu non vivrai mai dei tuoi sogni, ma i tuoi sogni ti aiuteranno a vivere! 

Anche se c'è chi ha avverato i suoi sogni e quindi non perdiamo le speranze!

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mercoledì 8 agosto 2012

Buon compleanno Pimpi!

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martedì 7 agosto 2012

Tiramisu 2

Per chi si ricorderà la mia versione del "Tiramelosu" come diceva la nonna ;) vi offro una variante.




Per bagnare i biscotti che abitualmente adopero uso il caffé, ma alla ragazza di mio figlio il caffé non piace, per cui le ho preparato in occasione di una grigliata un porzione a parte.




In uno stampino di alluminio da muffin, ho alternato la solita farcia ( 5 tuorli 5 cucchiai di zucchero a velo, 500 gr. di mascarpone e aroma di vaniglia)  con biscotti "lingua di gatto" bagnati nel Kruskovac (liquore alle pere) e si sa le pere ed il formaggio son una delizia, ho ricoperto l' ultimo strato con gocce di cioccolato! Un successone!!!!

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Ricordi

Stiamo preparando la festa di compleanno per mia figlia: la nostra Pimpi domani compie ventiquattro anni! Nel cercare le foto per uno scherzo orchestrato dalla sua compagnia sono affiorati tanti ricordi, tante emozioni e tanta nostalgia.  Emozioni sopite, sia gioie che dolori,  in una gara spasmodica al sopravvivere, creando nuovi ricordi, per continuare a vivere nonostante tutto.

Guardarmi indietro mi fa sentire ancora più sola, ovviamente, anche se non lo sono: ho loro i miei figli! Ma una gran parte di me è stata lacerata pezzetto dopo pezzetto alla dipartita di ogni componente la mia famiglia.

Sfogliare gli album, rivivere con un amaro sorriso i ricordi delle feste, delle riunioni, delle gite chiassose fatte in compagnia, dei volti e dei sorrisi delle persone care, mi mette addosso una tristezza enorme. La vita mi sembra un'atroce beffa, perché ti rende tanto felice, ma ti toglie tanto: a volte un prezzo troppo grande da pagare. Cerco di farmene una ragione e ringrazio Dio o il Destino, di avermi dato tanto, ma a volte mi chiedo il perché di tutto ciò: di tanto lavorare, tanto sacrificare, tanto amare, tanta solitudine, tanta fatica a vivere.

Come scrive il poeta : "che importa se i cardi graffiano le mani?
Fatica di Sìsifo". Sono convinta che ogni vita abbia un significato e che anche il solo "viverla" sia un dono immenso, sia nella gioia che nel dolore, ma altresì son convinta che non ci hanno dato il libretto d'istruzioni giusto e che ci programmino per il fallimento. Ecco perché invece di saper godere del mio tempo libero, mi aggiro come una tigre in gabbia a cui manchi qualcosa che non riesce più a ricordare, perché la sensazione di ansia della prigionia ha cancellato tutti i ricordi!

Vedo con onesta invidia tante di voi "ragazze" che leggete appassionatamente e tanto e mi trovo vuota a non riuscir a leggere che poche pagine ed abbandonare qualsiasi libro dopo poche ore! Considero come lo stress mi abbia vinto ed abbattuto, lasciandomi poco spazio: lo stretto necessario per sopravvivere. Cerco di aprirmi una nuova via, ma mi rendo conto che nulla mi entusiasma e mi da una nuova dimensione ed avere tanta libertà mi condiziona in modo opposto, immobilizzandomi, almeno per i parametri che avevo prima.

Ultimamente ho constatato che in realtà la mia mente si rifiuta ancora di elaborare la mia nuova situazione, perché ragiona con 37 anni d'attività. E' difficile considerare se stessi con parametri sconosciuti. Per questo sto adottando una nuova strategia: cavalcare l'onda fino a che riesco a restare sulla cresta SENZA PORMI traguardi o aspettative, anzi tutto quello che concludo ed arriva è grasso che cola... Spero solo di saper riconoscere il segno del mio cambiamento quando questo avverrà.

Un abbraccio a tutti voi!




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domenica 5 agosto 2012

Festa d'Agosto

Come ogni anno la mia ex collega ed il marito hanno organizzato una mega festa per una sessantina di amici, tutti ex-ragazzi degli anni ruggenti, che suonavano adolescenti nei primi complessini alla Ginnastica Triestina e si son ritrovati durante gli anni '80 per alcune  manifestazioni "revival". Tanto soddisfatti che una parte ha formato anche un'organizzazione denominata i '60 Ruggenti con simbolo il leone con gli occhiali e suonano periodicamente, specie d'estate. Moltissimi di questi complessi con membri anche acquisiti negli anni di altri gruppi sciolti,  suonano alle sagre di quartiere o di paese, durante la bella stagione. Ma la mia collega avendo una casa in Carso organizza una festa personale e si va avanti tra musica, mangiate, dolci, nuotate in piscina (prefabbricata, per il momento), fino alle ore piccole. C'è il mattatore che fa sketch ridicoli, c'è la lotteria tra i partecipanti per i quali la mia collega prepara oggetti ridicoli e si fanno sempre tantissime risate. Ieri sera la fortuna mi ha baciato due volte !!! Ho vinto la prima estrazione con l'88 e la terza con il 52! Numeri giusti neh?

Durante la serata ho avuto comunque un momento di magone: vedendo amici di mio marito, che mi hanno ricordato quanto mi manchi! Poi  tanta irrequietezza durante una jam session che non amo particolarmente e mi ha annoiato, perché il volume alto non permetteva di chiaccherare. Ma poi mi son ripresa e la seconda parte della serata è stata soddisfacente!

A mezzanotte a casa come Cenerentola, per paura di... non trovar più parcheggio sotto casa ;) !


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giovedì 2 agosto 2012

Fare o non fare? Oziare?

Sebbene consideri la necessità di rassettare e di riordinare la casa, con azione incisiva di pulizia e riordino profondi, la mente non ne vuole sapere in questa canicola di abbracciare l'idea della fatica e della "portata" dei miei progetti.

In questi casi mi pongo sempre un obiettivo minimo al giorno, anche riordinare mezzo metro quadrato ! L'importante è dedicare al progetto uno spicchio infinitesimale di tempo, ma farlo comunque e ripetere mentalmente, che intanto qualcosa è fatto ed è solo necessario il giusto abbrivio per innescare il processo e portare a termine il grosso del lavoro.

Così son partita dalla finestra del soggiorno, dal rinvaso delle piante, dal piantare talee di gerani (è il periodo!) e far luogo in uno scomparto di un mobile. Rimane, per chi come me pazienza ne ha molto poca, il senso d'insoddisfazione per non riuscire ad essere più costruttiva. Ma considero che ogni stagione ha il suo ritmo e che esasperare le cose porta solo allo sfinimento ed a offuscare l'obiettivo, mancando totalmente il proponimento primario.

Intuisco che eliminare, rivoltare e scegliere sono azioni che possono sembrare comuni, ma a volte pesano, perché portano a galla tanti pensieri, tante abitudini, tanti ricordi legati al nostro passato. Passato di cui quasi non si ha più memoria dell'allegria e della spensieratezza, ma anche della fatica e della amarezza, che però erano diverse, perché si andava avanti in due. Ora nel ritrovarmi sola a portare avanti questa vita mi ritrovo spesso a perdermi, davanti al computer alla ricerca di qualcosa di cui neanch'io so bene la natura, ma a volte sembra che il mio unico scopo ora sia far passare il tempo tra mattina e sera, tra uscire per il caffé del buongiorno con i miei figli e preparare il tè alle cinque per mio figlio che rientra e la cena per mia figlia.

Oggi tra la lettura del contatore e l'arrivo della merce Stanhome sono ferma a casa, quindi niente uscita stamattina. Domani di sicuro e comunque vado al bagno. Ma anche lì dopo un paio d'ore scappo: non mi frega più di prender la tintarella, di godere del mare. Il caldo e la confusione mi disturbano e sembra stia sui carboni ardenti!

Sarà il caldo? Spero passi, intanto non demordo.
Un passo dopo l'altro, sempre avanti. E Mucia come supporter, supervisore non si lascia scappare alcuna occasione per metterci la sua ... coda ;D   Mi guarda e sembra dire "qui dentro che ci metti??"

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Bagua

Tra il serio ed il faceto, oggi, dato che ho letto in parecchie di voi l'impulso allo space clearing, ma soprattutto penso a riordinare non solo le cose, ma principalmente le idee in questa pausa estiva, vi posto di nuovo la Bagua.

Per chi non lo sapesse, è lo schema che sovrapposto sulla piantina della propria casa, facendo coincidere la casella inferiore "CARRIERA" con l'ingresso dell'abitazione,o comunque il lato inferiore dello schema stesso, secondo la filosofia Feng Shui cinese, ci indica in che cosa dobbiamo fare chiarezza nella nostra vita.  Tralasciate i titoli che sono indicativi, leggete il contenuto delle caselle e cercate di far affiorare le vostre sensazioni, indagando sulle vostre prese di posizione nel settore indicato e cosa potete fare per evolvere in modo più costruttivo o migliore.


Lo schema è stato copiato dal sito http://www.egeasrl.it/biopagine/bagua.htm

RICCHEZZA

FAMA

RAPPORTI

Questo settore riguarda ricchezza, prosperità, buona fortuna e abbondanza di ogni genere. E’ il luogo adatto per collocarvi un acquario o oggetti di valore, anche qui è sconsigliato collocare la toilette (significherebbe simbolicamente gettare via i propri beni). Questo settore rappresenta la nostra espressione, quello per cui siamo conosciuti. Un orologio in questa zona indicherà una reputazione di puntualità o di ritardo. Si tratta spesso del punto focale di una stanza. E’ sconsigliabile collocare in questa zona la toilette. Questa zona si collega al matrimonio, alle amicizie e ai rapporti con gli altri. E’ bene collocare in questo spazio fotografie che ci ritraggano in momenti felici e con persone che amiamo, un grande vaso pieno di rose, evitiamo di sistemarvi il televisore

FAMIGLIA

SALUTE

DISCENDENZA

Questo settore riguarda i genitori, eredità, il passato. E’ il posto giusto dove esporre fotografie di momenti sereni, documenti e ricordi di passati successi. Il settore è collegato alla salute e alla vitalità,
mantenere questa zona, luminosa e pulita.
Si riferisce ai figli, a progetti o a qualsiasi cosa da noi creata. Chi è impegnato in un progetto, collochi in questa zona fiori sbocciati, veri o dipinti, accanto a oggetti riferiti al progetto stesso

CONOSCENZA INTERIORE

SETTORE CARRIERA

PERSONE UTILI

Il settore riguarda l’introspezione, la meditazione, lo studio. E’ il luogo adatto per una stanza di meditazione, una biblioteca o uno studio Questa zona si collega all’iter professionale, alla carriera, alla creatività.
Nel caso questo settore mancasse, avremmo difficoltà a farci strada nella professione. Per sopperire a questa mancanza è bene collocare in questa zona: specchi, piante, cristalli pendenti o una cascata azionata elettricamente (l’acqua corrente è simbolo di denaro creatività e ispirazione, posta nel settore del lavoro darà nuovo impulso alla carriera).
Questo settore corrisponde al luogo ideale per pregare, bruciare incenso, fare petizioni agli angeli.
Se siamo impegnati in un progetto dove è utile l’aiuto di altri, è bene collocare in questa zona uno specchio o un cristallo.

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mercoledì 1 agosto 2012

La casa delle Bisse!

Vi ho già raccontato che in questi anni, dato che non devo seguire orari rigidi, quando cammino per strada mi fermo spesso a guardare elementi particolari architettonici della mia città. Mi fermo con il naso per aria come una turista e mi fermo, scatto foto cercando di non essere invadente, a volte mi sorprendo a guardare la mia città con occhi diversi.

L'altro giorno mi son fermata di fronte a questa casa , la casa delle Bisse (bisce), che mi ha sempre incuriosito, per tanti particolari inusuali che essa mostra al passante.

Il primo è il portone e il gruppo bronzeo sopra di esso, sovrastato da un terrazzino con una splendida ringhiera con le sbarre a torciglione.

La casa è stata costruita nel 1771 dall'arch. Bobolini. Il gruppo bronzeo è costituito da tre aquile, che rappresentano la Santa Alleanza (Russia, Germania, Austria) mentre catturano il serpente (Napoleone) che sta cercando di mangiare il pomo dorato (l'Europa) che pende dal terrazzo.  Per Trieste l'avvento di Napoleone non fu visto di buon occhio dalla borghesia della città in pieno boom economico partito dal 1750 con la patente di porto franco da parte del padre di Maria Teresa. Nel periodo di dominazione Napoleonica invece la città fu chiusa ai traffici con l'est a causa del retaggio di quattro secoli di scorribande Ottomane nell'Europa dell'Est , finite con l'assedio di Vienna e la battaglia alle porte della città del 1683.
Napoleone considerava Trieste come un caposaldo, una città sbarramento verso i regni orientali ancora sotto l'influenza degli Ottomani.


A destra della foto a lato del balcone potete vedere ancora una finestra originale con la cassa che sporge esterna alla parete. Ho visto molte  finestre con questo genere di costruzione   nelle vecchie case: da alcuni questa intercapedine era usata come refrigeratore e serra d'inverno. Anche se non conosco la vera ragione di una tale  architettura.
 
Il portone è intagliato con maestria e negli specchi ci sono due motivi  sopra due anfore con fiori e frutti, sotto di nuovo le aquile



A destra il campanello è formato da una meccanismo di ferro che entra al di sopra del portone nello specchio della parte superiore protetta da una grata ornamentale in ferro battuto e vetro.




Altra particolarità è la decorazione delle finestre dell'abbaino, con delle tendine fatte in gesso.



Ma ci sono ancora due stranezze. Nel portone ci sono due targhe.
Una che indica come la costruzione sia avvenuta   usando solo aceto e non acqua essendoci stata nell'anno di costruzione una gran siccità! La seconda è una palla di cannone murata nell'androne con una targa che recita  "Hoc me ornamento galli affecerunt MDCCCIX", anche se non c'è stata vera battaglia in quell'anno, dato che nel 1809 Napoleone era già morto ed i francesi non erano più a Trieste.

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Agosto

Nel fare gli auguri di buon compleanno al nostro amico Gemisto, (è una delle date che son riuscita a salvare da splinder! il suo link lo trovate a fianco) ho letto questo aforisma nel suo blog, che penso di far mio da questo mese di Agosto.

Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. (Antonio Gramsci)

Ieri sera ho tagliato i "ponti" con  il passato a cui ero emozionalmente legata da 38 anni. Dovete sapere che fino a che ho lavorato (Dic. 2010) avevo gli account di posta dell'ufficio anche in un programma a casa, in modo da anticiparmi il lavoro o seguire trattative nel week-end o durante le mie ferie. Fatto sta che al mio licenziamento non ho avuto il coraggio di cancellarlo ed ho seguito per un paio d'anni quanto succedeva, restando ovviamente tra le quinte, sperando di tornare ad essere "utile" e di poter rientrare con una collaborazione diversa. Purtroppo la mia speranza si è infranta immediatamente : il mio ex-datore di lavoro ha voluto arrangiarsi subito da solo, non vi dico con quali risultati. All'inizio ad alcuni miei suggerimenti  mi ha rintuzzato minimizzando "piccolezze", per cui non mi sono azzardata ad intervenire oltre. L'ho incontrato di tanto in tanto per un aperitivo ed ho avanzato timidamente un "se le serve una mano...", a cui ha sempre risposto negativamente ed ho considerato se valesse la pena di star là a guardare un modus operandi da brivido, che mi fa torcer le budella. Poi all'inizio di quest'anno uno dei nostri clienti di maggior prestigio, constatato che io non c'ero più in ditta, gli ha detto che ormai non si riteneva più in obbligo di continuare con lui. Da lì è caduta definitivamente ogni mia speranza di ritornare in gioco, perché il volume di affari attuale senza quel cliente è irrisorio.

Ieri, nell'afoso pomeriggio davanti al computer,  ho considerato che di stare a guardare ne avevo abbastanza, anche a sorvolare con nostalgia il mio ex-ambiente di lavoro. Ora, mi son detta, è proprio il tempo di tagliare il cordone che mi teneva legata a questa società. Detto fatto: ho cancellato gli account e gli archivi. Sono triste perché è finito con questo gesto una VITA di lavoro ma soprattutto ho sradicato definitivamente la speranza, o meglio, l'illusione di poter riprendere in mano il mio vecchio lavoro, il lavoro di una vita!
Il fatto di essere ancora disoccupata ed aver tagliato con il passato è ancora più pesante, ma contrappongo a questa sensazione di smarrimento   un'altra emozione: l'affrancamento totale da un vecchio schema, mi dice che sono LIBERA! ;) di darmi la possibilità di far crescere un nuovo progetto. E per questo mi sto attrezzando.

Intanto per re-set-tare la mia vita, che coincide guarda caso con uno splendido nuovo mese, in cui dobbiamo festeggiare la mia Pimpi per il suo compleanno e la matura (si la stiamo ancora festeggiando, tanto ci è costa in sangue sudore e sospiri!;D) che mi decido di partire con una pulizia generale anche dell'appartamento! Un bel space-clearing!

Ho iniziato dalle mie piante che guardo con soddisfazione nella loro crescita. In particolar modo la mia Stella di Natale, che coltivo con amore dal 2005 avendola acquistata all' AIL per il primo Natale passato in questa nuova casa e che a fine giugno avevo potato drasticamente. Ora - come potete vedere-  ha un bel ciuffo di foglie nuove, che crescono a vista d'occhio ogni giorno: un buon messaggio di speranza per il mio cuore stanco!

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domenica 29 luglio 2012

Chissà perché ??



Stamattina mi sono alzata con questa canzone in testa... Buona domenica a voi tutti!


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giovedì 26 luglio 2012

Non so voi...

ma io a volte ho una certa ansia che mi perseguita, come di aver dimenticato qualcosa d'importante.
Qualche volta è motivata, a volte è un sentimento vago che rosicchia il mio equilibrio.
Focalizzo quale sia la cosa importante NEL MOMENTO e vado avanti: se dimentico qualcosa? Pazienza, nessuno è infallibile. Spesso mi trovo a dire a me stessa la frase di Rossella in Via con il vento: DOMANI E' UN ALTRO GIORNO!  Ad ogni giorno la sua pena, nulla -fuorchè la morte- è irrimediabile!

Certo è che, constatata la mia inadeguatezza ed i miei sbagli,  il mio orgoglio personale ne resta ferito, ma ho imparato a perdonarmi ed a procedere.

Mi riempio di biglietti, che spesso dimentico, allora mi chiedo perché li ho dimenticati, cosa mi fa ignorare, perché basta un pensiero per RE-SETtare la mia mente e vuotarla completamente di tutto ciò che era sulla lista mentre pochi minuti prima era importante?

Non c'è risposta, a volte invoco la debolezza dell'età, degli anni di stress a cui sono sopravvissuta e non è un bel sentire.  Sono convinta che non è giusto e non è l'ideale sopravvivere, chiudere i boccaporti della coscienza, per non affondare perché il dolore è troppo lacerante, il lavoro è troppo assillante, la crescita dei figli ti mette in agitazione e nel più profondo dei dubbi.

Riemergere ogni tanto per prendere una boccata d'aria e poi procedere, anche contro i marosi più duri e sferzanti, che spossano ogni fibra del tuo essere e sembra che non ce ne sia mai abbastanza, che non finisca mai, perché appena ti rilassi un'altra ondata ti afferra e riporta a fondo.

Ma a tutto c'è una scappatoia! Ho sentito di un ragazzo a cui piace nuotare nel fiume ed ha trovato un gioco incredibile e per tanti pericoloso, che lo fa sentire onnipotente: si lascia trascinare in un gorgo, inerte fino a che spinto dalla forza centrifuga non tocca con i piedi il greto del fiume, a quel punto oppone tutta la sua resistenza facendo forza sulle gambe proprio dove il vertice del gorgo è più stretto e meno potente, quindi fa UN PASSO DI LATO ed ESCE DAL VORTICE, penso sfruttando quella che viene chiamata la forza di Coriolis,  riemergendo inebriato dall'adrenalina che ancora lo scuote. La sensazione che ne ricava a mente lucida è migliore di ogni viaggio con allucinogeno. Sentirsi padroni di se stessi anche in momenti estremi deve essere una sensazione incredibile, anche se sinceramente non vorrei farne la prova fisica nel fiume ;)


Ma in fondo mi sento come lui: ho rifiutato tutti i farmaci di sostegno alla psiche, perché penso che non solo annebbino il dolore, siano una scappatoia immediata ad un problema che possiamo risolvere (certo non in casi gravi ovviamente) ma rendano deboli fino a diventarne schiavi, alcuni con conseguenze addirittura contrarie allo scopo di cura, portando esattamente all'estremo che si vorrebbe evitare assumendoli. Sono sempre convinta che c'è il modo per USCIRE dal gorgo, anche se spesso è lo stesso destino che per un moto d'inerzia del vortice stesso ti espelle dalla situazione.

Diventarne padroni e riuscire ad uscirne con la propria forza ed a mente lucida, però, dovrebbe essere esaltante! Ma l'ansia è più subdola di un gorgo e non è un'azione fisica, ma un'azione psichica, che quanto ti agguanta non c'è forza di Coriolis che la contrasti e ti faccia uscire: devi uscirne da sola.

A volte mi riesce, a volte annaspo. Roma non fu fatta in un giorno! Ma... sono ancora qua... ehheee già...



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mercoledì 25 luglio 2012

RACCOLTA FIRME Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261)

Rammento ai visitatori abituali e non che il termine per raccogliere le firme pro-referendum di cui al mio post del 7 luglio, terminerà in data 30 luglio 2012 !!! Se vi recate prima presso il vostro Comune
sarebbe meglio!

Sebbene pessimisti, sebbene sappiamo già che la casta politica è intoccabile in Italia, se il Popolo sovrano non dimostra almeno con i numeri il proprio dissenso, malumore e scontento, perde un ulteriore occasione.



martedì 24 luglio 2012

Sta finendo anche luglio!




Rischio di esser molto noiosa,   non so voi, ma  per me il tempo sta volando! Non so se considerarlo un bene o un aspetto negativo. La mia settimana ha un appuntamento fisso, la riunione con le brutte galline della Stanhome, per il resto sono libera di gestirmi come mi pare e piace. A metà settimana arriva la merce e poi la distribuisco. Tutti i giorni lavorativi devo dare la sveglia a mia figlia, ma subito arrivano sabato e domenica, in cui mi perdo libera da limiti di orario e di mansioni perché mia figlia è fuori. Mio figlio viene a trovarmi ogni pomeriggio dopo il lavoro, si discute a volte mezz'ora a volte un'ora, accarezza la gatta, si va a lavar le mani e starnuta per l'allergia, ma Mucia lo ha conquistato in modo irrimediabile! Alle coccole con lei non sa rinunciare, preferisce "piangere", ma il calore di quella smorfiosa gattona obesa è irresistibile!  ;D

Nel tempo libero procedo a piccoli passi, perché sembra che il mio fisico accusi le conseguenze ad ogni sforzo : devo centellinare le mie forze per non avere ripercussioni su schiena, cervicale e braccia.  L'altro giorno ho fatto uno sforzo con le mani ed ho ancora i muscoli adduttori dei pollici doloranti: non riesco a tener la presa e non ricordo nemmeno il gesto che ha causato questo pseudo-stiramento!  Caspita! siamo ben poca cosa!!

Sembro una tigre in gabbia, in quanto sono bloccata totalmente e covo un'ansia,  che a volte emerge, ma a cui do poco spazio, distogliendo il pensiero, perché cerco di non darla vedere ai miei figli, per non "pesare" a loro. Se da una parte mi sembra che il tempo sfugga dalle mie mani e di aver concluso poco o nulla e quindi di "perderlo",  abituata ad una vita per quasi quarant'anni di duro lavoro e sfinimento, dall'altra non vedo l'ora che passi, che arrivi il fatidico 1° ottobre, 2013 quando percepirò la mia pensione, se Dio e Monti vorranno ;)  Intanto annaspo in cerca di un lavoro, un gradino sopra il livello "schiava-zerbino".

Intanto le previsioni sulla possibile catastrofe del 2012 si stanno infittendo : si sta approssimando l'evento ? di che portata sarà?  Viene spontaneo considerare a che serve tutto questo penare, se in dicembre "si chiude la baracca?" ;D   Per cui la prendo con filosofia e vado avanti al meglio, lasciando le mie paturnie il più possibile fuori dalla porta e vivendo UN GIORNO ALLA VOLTA, anzi un'ora dopo l'altra!

Una mia conoscente sta immagazzinando cibo a lunga scadenza in una panca, facendo provviste di acqua e quant'altro per premunirsi. Mi son sbellicata dalle risate! Uno scienziato diceva ieri, che se l'evento prospettato si dovesse verificare il 95% della popolazione umana scomparirebbe dalla terra: voi pensate che con la sfiga che ho sarei nel 5% dei sopravvissuti?? Io spero proprio di no! ;D

Il Destino è il Destino : nessuno può sfuggirlo, vivere consapevoli delle proprie azioni, cercando di fare -in coscienza- il meglio che si  può, per noi stessi e per chi ci sta intorno, è secondo me l'obiettivo che dobbiamo seguire.  Il resto è pura sterile elucubrazione.

Buon Martedì a tutti! Vi lascio una poesia

Il mio passato

Alda Merini

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato 
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.


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lunedì 23 luglio 2012

Prekmurska Gibanica ( Ghibanizza )

Dato il clima attuale a Trieste una Ghibanizza è il dolce più che adatto per una colazione sostanziosa!
Il dolce è originario della regione Prekmurje (Oltremura) che si trova a Nord-Est e confina con l'Austria e l'Ungheria. Nella regione Balcanica troverete diverse versioni di questa ricetta, ma quella che vi riporto è prettamente Slovena, mentre i Serbi ed i Bosniaci nonché i Macedoni ed i Croati ne danno versioni diverse, alternando le farce e diversificando la pasta. Ma questa è la mia preferita!

E' una ricetta elaborata, ma quando ci prenderete la mano, la preparerete in men che non si dica, anche perché il lavoro grosso è la pasta fillo, che trovate già pronta: non vi consiglio di cambiare ingrediente, solo la caratteristica peculiare di finezza e neutralità della pasta fillo rende il dolce speciale! Vi dò gli ingredienti fase per fase.

Preparazione       

Per la prima base impastare 300 g di farina, 1,5 dl di latte, 1 tuorlo, 2-3 cucchiai di burro fuso e un pizzico di sale, lasciare riposare per un'ora, dopodichè tirare bene col mattarello e foderare il fondo di uno stampo imburrato con questa base.
Intanto preparate i ripieni che sono diversi. 


Primo ripieno  :
150 g di semi di papavero tritati,
80 g di miele,
una bustina di zucchero vanigliato,
1dl di latte,
3 cucchiai di burro fuso
Versare sui semi di papavero abbastanza latte bollente da ottenere una massa di consistenza cremosa, il miele e lo zucchero vanigliato, mescolare bene e lasciare riposare. Quando si sarà intiepidito, aggiungere i tre cucchiai di burro fuso.

Secondo ripieno :
500 g di ricotta fresca,
1 dl di panna liquida,
100 g di zucchero,
2 tuorli
una manciata di uvetta
Mescolare  la ricotta, la panna montata, lo zucchero, i tuorli e l'uvetta precedentemente ammorbidita finchè il composto non risulti abbastanza morbido da poter essere spalmato.

Terzo ripieno  :
250 g di noci tritate fini,
80 g di miele,
una bustina di zucchero vanigliato,
un cucchiaino di cannella,
un dl di latte
Tritare le noci da farle divenire fini, aggiungere gli altri ingredienti e mescolare  bene.

Quarto ripieno  :
500 g di mele,
30 g di zucchero,
la scorza grattugiata di un limone,
un cucchiaino di cannella,
Sbucciare e grattugiare le mele, poi unirle agli altri ingredienti.


Tagliare la pasta fillo della grandezza dello stampo, in tanti fogli per coprire ogni strato. Preparare  mezza tazza/q.b. di burro fuso con cui  ungere le sfoglie di pasta fillo e procedere alla composizione del dolce.

Sul primo strato,  già sistemato nella teglia,  spalmare il composto di semi di papavero, coprirlo con una sfoglia di pasta fillo e spennellarla di burro fuso. Versare sopra questa  il ripieno di ricotta e livellarlo. Continuare alternando una sfoglia di fillo spennellata di burro, l'impasto di noci, di nuovo una sfoglia, il ripieno di mele e concludere con l'ultima sfoglia di pasta fillo  ben spennellata di burro.
Questo permetterà alla pasta di rimanere morbida.
Infornare a 180° per un'ora.

Servire il dolce spolverato con lo zucchero a velo e tiepido.

Buon appetito!  I golosi fanno il bis degli strati e la torta doppia, questo va bene soprattutto se avete una piccola teglia.


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domenica 22 luglio 2012

Bora oltre i 100 km all'ora!

E' veramente strana questa giornata!  La Bora alla fine ha spazzato via le nubi e reso mite la temperatura, nonostante faccia caldo ed il sole scotti, la calura non viene percepita proprio in virtù delle raffiche che fanno turbinare mulinelli d'aria e vibrano con rumore cupo e basso tra i pertugi degli infissi, che non possono rimaner chiusi (altrimenti si soffoca), ma neppure spalancati (altrimenti sbattono violentemente). Per cui dalle ribalte la Bora entra in casa prepotente ululando.

Stavo ripensando ai lavori muliebri, sulla scia delle bellissime creazioni viste nei siti che ho visitato stamattina. Resto sempre affascinata da tanta bravura, costanza e maestria. Un mestiere imparato da madri, nonne. Ma io in casa avevo una nemesi! Mia madre era la classica donna dalle "mani d'oro". Sapeva fare di tutto: aveva studiato da sarta in un atelier di provincia, presso un sarto da uomo, sapeva ricamare, fare all'uncinetto e faceva maglioni ai ferri. Ne conservo ancora due meravigliosi che aveva fatto per mio fratello ed uno per me, che anche se non mi sta mi ricorda le sue "mani".   Io in compenso ho dovuto arrangiarmi da adulta in tutto, perché   mia madre, vedendo la mia scarsa destrezza, andava su tutte le furie e con uno scatto di rabbia per la mia inettitudine buttava tutto all'aria con la frase " E' meglio che fai altro, questo non è per te!"

Anche a scuola ebbi scarso successo : una volta insegnavano fin dalla prima elementare ricamare, fare all'uncinetto e lavorare ai ferri. In prima presentai un asciugamano con bordura a punto croce che portavo ovunque e che tanti mi aiutarono a completare, compreso mio zio Giuseppe, che di mestiere era muratore ! Poi le presine all'uncinetto prendevano una forma sempre a triangolo isoscele. I maglioni, non se ne parla, mia madre finì una sciarpa per mio conto.
L'ultimo anno trovai la mia strada : IL PUNTO CROCE! Ma mia madre guardò troppo in grande e prese una tovaglia da 12 persone!!!! In un anno scolastico feci poco progresso e sia mamma che zia dovettero supplire alle mie mancanze.

In compenso in terza media presi un bel DIECI in applicazioni tecniche avevo completato una meravigliosa PROLUNGA ELETTRICA!!!! ;D

Fatto sta che dovetti supplire in età adulta alle mie mancanze e con pazienza (poca) e l'aiuto di un'amica, agl'inizi della mia convivenza iniziai un maglione per mio marito.  Dirò che come inizio fu una scelta poco felice : a mia difesa devo dire che in primis, lavoravo a tempo pieno,  e ... last not least, che mio marito aveva 120 cm di torace ed era alto 183 cm!!! Praticamente non aveva una schiena ma una portaerei, quando mi chiedeva di spalmargli l'abbronzante, lo prendevo  ogni volta in giro dicendo  "mi fai sempre lavorare : quanto mi dai a metro quadro?"

Al dunque,  dopo mesi che il pullover non progrediva, lo feci diventare un ... gilet senza maniche!  Così dopo quella esperienza iniziai a fare delle maglie estive per me, perché (senza maniche) erano più veloci e meno grandi! Inoltre dopo il corso di sartoria (un anno circa), iniziai a confezionarmi soprattutto gonne, qualche camicetta semplice, qualche vestito, ricordo un tubino invernale rosso nel 1983 di cui ho le foto con mio figlio al suo primo Natale. Poi arrivò la seconda figlia e smisi completamente, limitandomi a fare orli ai pantaloni e qualche piccola riparazione.
Certo il sogno di riuscire a creare qualcosa di bello resta sempre nel cassetto, ma non ho pazienza (come mia madre) il lavoro deve riuscire subito, altrimenti perdo entusiasmo ed interesse!
In questo periodo però sto ripensando e riconsiderando di poter riprendere. Qualche piccolo progetto nel cassetto sta ancora dormendo! Mi entusiarmerebbe di più dipingere le pareti della mia stanza o dell'andito se solo ne avessi la possibilità senza incorrere a stress muscolare alla cervicale. Ma, staremo a vedere! Vi terrò informati!

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Ricamo, un'arte che mi stupisce sempre!

Finalmente si respira, le nuvole di ieri hanno lasciato spazio alla Bora che oggi soffia in un cielo poco nuvoloso, spazzando via la pioggia, purtroppo! Che ce ne vorrebbe a catinelle e non è venuta, anzi la Bora asciuga il terreno ancora di più. Pazienza!

Oggi ho navigato per blog di ricamo, un mio vecchio sogno irrealizzato, perché difficile e bisogna avere la maestra giusta vicino a casa, per me la scuola di ricamo è a Gorizia, quindi...

Ho lasciato il cuore in questo bellissimo blog, ammirando la sapienza delle mani di Imma e Maria
http://mariabellemaison.blogspot.it guardate la bellezza dei merletti fatti in punta d'ago!!!! Tecnica di cui non conoscevo neanche l'esistenza!

Girovagando in questo blog : http://il-sogno-fp.blogspot.it
ho letto questa bellissima frase :

Mai farsi scoraggiare da chi dice che quello che stai facendo è inutile.
Quello che ti piace non è mai inutile.

Esther Mahlangu


Pubblico uno dei lavori  a 4 mani di Imma e Maria, perché a guardarlo mi è parso incredibile la delicatezza, la maestria e la grazia che esprime! TUTTO il merletto è fatto a mano in punta d'ago! 



cliccate sopra la foto per ingrandirla e visualizzare i particolari e la precisione del merletto!
C
cC

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giovedì 19 luglio 2012

Finalmente

Dopo sei mesi son riuscita a metter  a posto il mio archivio cartaceo dell'amministrazione di casa.
Tenevo cartolai e documenti sparsi per la panca ed il tavolo e finalmente ho fatto ordine: ci sono riuscita!

Mio marito mi prendeva sempre in giro: avevo sempre da metter a posto "carte"! ;)
E' una deformazione professionale, tutto catalogato ed in ordine cronologico registrato in un libricino nero... che riassume scadenze, pagamenti e note da consultare per afferrare la situazione al volo.

Erano sei mesi che la mia mente non riusciva a selezionare ed archiviare ed un pacco enorme è andato via via accumulandosi, specie per la dichiarazione dei redditi, l'imu ecc. Ora respiro!

Finalmente la mia mente ha iniziato a sciogliersi e posso ricominciare a respirare tranquillamente! Senza quella "spina nel fianco" al solo guardare il tavolo, anzi! Ora me ne compiaccio, perché per pulire non devo spostare pesanti faldoni: tutto è sgombro!

Non so se capita anche a voi! Quando sono preoccupata e stanca rimando le cose ed alla fine come una valanga, le osservo, ingestibili. Poi quando passa, mi siedo e con pazienza certosina sbroglio la matassa, definitivamente. Sembra che Luglio sia il mese della "liberazione" : è finito effettivamente il periodo delle nubi e sto facendo entrare il sole nella mia casa!

Oggi vado al mareeeeeee.....


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sabato 14 luglio 2012

Il "Camino"

Molti di voi sanno cos'è il "Camino", per chi non lo sapesse è il percorso che i pellegrini compiono fino ad una città santa, Santiago de Compostela, dove riposano le ossa dell'apostolo  San Giacomo, San Tiago, appunto, come si traduce in spagnolo. Ed ecco che attraverso Marino http://druidearyn.wordpress.com/  ho imparato che si sono diverse vie, dalle due principali di cui già sapevo. Poi recentemente ho guardato il film Il Camino con Martin Sheen e nel cast, compreso il regista altri componenti della famiglia Estevez. Ed ho ripensato e desiderato poterlo percorrere come Marino che lo affronterà per la terza volta.

Avevo un sogno nel cassetto : fare il Camino al compimento dei miei 50 anni con la mia migliore amica, l'amica delle elementari per capirci. Quella che conosce tutto di me e di cui so tutto: abbiamo diviso le gioie ed i dolori di tutta una vita. Perché siamo coetanee ed avremmo segnato i nostri 50 anni in modo speciale!

Nel 2005 però mi trovavo in un periodo molto difficile, mio marito aveva da poco scoperto di avere il diabete con la glicemia a 450, pur riprendendosi, con il fisico molto debilitato a fatica terminò  il restauro del nostro appartamento.  Nel settembre del 2005 per la prima volta abbiamo pranzato per il mio compleanno tutti in questa nuova casa. Volevo respirare un po' di calma, poi nel dicembre 2005 la mia amica cadde in depressione e  iniziò il suo calvario. Nel 2006 due lutti, una tragedia,  hanno sconvolto la mia famiglia, nel 2007 la malattia si è palesata a mio marito con una forte emorragia proprio il 1° maggio il resto lo conoscete. 

Il mio sogno ancora non son riuscita ad esaudirlo sempre legata qui alla mia casa per ovvi motivi.  Ho cercato di elucubrare ogni modo possibile per effettuare il Camino: dicono sia possibile anche dividendo il percorso in tragitti da effettuare anno dopo anno. Ma il vero spirito del Camino è la fatica di TUTTO il percorso. Ho sentito in zona diverse persone che si preparano per il Camino con lunghe camminate tutto un anno e nonostante ciò ritornano con acciacchi "pesanti". Chi ad una caviglia, chi ad un ginocchio dolorante  ed il timore di diventare un peso per uno sforzo più grande delle mie  capacità, il fatto di aver preso ancora peso, di aver l'affanno quando faccio una salita, la mancanza totale di resistenza,  ancora mi legano qui. Ho poi una zia anziana, che ha solo me, per cui non mi perito di assentarmi tanto a lungo, anche se  in fin dei conti  sospetto si tratti solo di "alibi".

Ma cos'è il Camino? è ricerca, dolore, stanchezza, condivisione, ma anche silenzio, è adattarsi agli altri, aiutarli se si può, lasciare che ci aiutino, pregare, dormire, camminare, piangere, disperarsi, estasiarsi di fronte alla bellezza della natura, lasciar affiorare la nostra disperazione, la nostra solitudine, ma anche essere grati per chi ci aiuta, per chi asciuga le nostre lacrime, per essere in grado di andare avanti, comunque, per ridere, per gridare, per gioire, per cantare.

Fatto sta che già nel lontano 2005 ragionando sulla mia impossibilità di effettuare il Camino fisicamente, ho pensato che potevo prepararmi fin da allora.  Perché ogni giorno è la preparazione di quello successivo, siamo la somma delle nostre esperienze e se viviamo la nostra vita con un obiettivo, la preparazione per questo evento straordinario può iniziare anni se non decenni prima di affrontare il vero e proprio percorso.

Per arrivare a Santiago bisogna prepararsi e che importa se lo si fa un anno prima o  tutta la vita, trasformando in Camino  dal gesto più semplice a quello fisicamente più pesante, dal considerare la gente che ci circonda come i "Pellegrini" nostri compagni di viaggio, certo la loro filosofia è diversa da chi comunemente si incontra in quei posti, ma la gente che c'è qui è quella che il destino pone ora sulla nostra strada.

Incominciare da casa propria, fin d'ora, perché tutta la nostra vita diventa "Camino", se la consapevolezza ci accompagna. Portare la magia che il Camino porta alla nostra vita anche nel quotidiano di casa propria è arricchire la nostra vita, acquisire un valore aggiunto che rende ogni esperienza importante, anche quella più insignificanete e ci fa comprendere il vero valore della nostra vita.

Ultreya, Buen Camino Marino !!!!! 

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Trooooppo giustoooooo!

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giovedì 12 luglio 2012

Mamma "Pro"

Ieri sera mia figlia rientra verso le 22.30 e mi fa :
Pimpi : "sei proprio una mamma "Pro" !
Io : che intendi?
Pimpi : mentre tutte le altre mie amiche hanno ricevuto dalle loro madri lo sms reprimenda "dove sei ? muoviti a venire casa a cena" tu mi hai scritto "cosa fai stasera?" Sei proprio una mamma "pro"

Una volta si diceva super ;)
o tempora, o mores...

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lunedì 9 luglio 2012

Hoffnung - Speranza





Il refrain di questa canzone cita i versi di una poesia, Hoffnung (Speranza) di Roswitha
Rudzinski. Li ho trovati su una tabella che ho acquistato in Austria ancora nel 1976  che ne citava alcune strofe, di cui vi do una traduzione "libera":


Immer wenn Du denkst es geht nicht mehr,  Sempre quanto pensi di non farcela più,
kommt irgendwo ein Lichtlein her.               avanza da non si sa dove una piccola luce,
Ein Lichtlein wie ein Stern so klar,               una luce chiara come una stella
es wird Dir leuchten immer da.                    che rischiara sempre la tua vita,
Wird zeigen Dir den Weg zurück,                  ti indica la via per il ritorno,
den Weg zu einem neuen Glück.                   la via verso una nuova fortuna,
Und mit Willen, Kraft und Mut,                     e con volontà, forza e coraggio
wird dann alles wieder gut                           tutto si risolve al meglio


Il tema è stato sviluppato in chiave moderna dai Bushido!

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domenica 8 luglio 2012

Sempre a proposito di ...Maya ...

Sono arrivati i voti !!!!!

82/100 !!!   .... E      VVVVAAAIIII PIMPI!
Il "pezzo" di carta, lo hai portato a casa!

La migliore della classe, obviously ;)  e grande il mio rammarico di cosa sarebbe potuta diventare se solo avesse avuto voglia di studiare ed avesse seguito l'imprinting avuto.

E' diventata una brava impiegata/segretaria, ma chissà perché mi resta l'amaro in bocca per quel che avrebbe potuto effettivamente fare: lei aveva le idee chiare, lo ha fatto subito a 18 anni è andata a lavorare, ma in che posizione? con quali prospettive? Forse doveva essere così !

Non ho potuto obbligarla a tornare a scuola: ripetere la seconda scientifico, all'epoca sarebbe stato controproducente. Non studiava proprio, non aveva voglia, gli insegnanti - con UNA sola unica eccezione - non avevano gana di farsi rispettare, solo a metà aprile (nonostante fossi andata a parlarci anche alla fine del primo semestre) mi hanno detto di come stessero le cose (compiti non fatti, quaderni dimenticati, assenze non giustificate....!!!): se non fossi andata a parlare con loro praticamente non avrei mai saputo il perché del fallimento di mia figlia a scuola, nonostante le ripetizioni, ma bigiava anche quelle!!! Allora le ho parlato con calma : queste sono le prospettive e le opportunità, scegli cosa vuoi fare, perché se non mi ascolti, devi essere capace di prenderti la responsabilità del tuo futuro! Mi hai raccontato un sacco di balle, devi riconquistarti la mia fiducia, perché per me ora sei solo che una lazzarona, una mangiapane a tradimento! Ed era così che mi sentivo: tradita dall'immaturità adolescenziale di mia figlia che si era fatta trascinare da un'amica che se la tirava meglio di lei e l'aveva portata a marinare la scuola ed a trascurare gli studi.

Ovviamente l'orgoglio di mia figlia partì in quarta: decise di fare un corso professionale per impiegata amministrativa con gestione personale al computer, che le ha dato effettivamente un'ottima preparazione. Ma decise di farlo perché voleva lavorare al più presto e questo dava tale opportunità, come le disse una sua amica, che lo frequentava. Inoltre  sembrava una "passeggiata", invece fu mooolto serio e per sua fortuna dopo il primo anno fu riformato aumentando da due a tre anni, con la possibilità di accedere con un esame alla IV ragioneria.

Al termine dei 3 anni di corso, ha trovato (ancora prima di finire) il lavoro, presso il quale presta ancora servizio. Subito dopo indissero l'esame per accedere alla IV ragioneria, che lei ovviamente superò! Per due anni attese, ma alla fine decise di riprendere e di frequentare le scuole serali, perché si era stancata di essere poco considerata in virtù degli studi effettuati, dato che il corso non aveva la stessa equivalenza del diploma, anche se la preparazione professionale era migliore!

Questi ultimi due anni sono stati di enorme sacrificio,  lavorava  e poi la sera correva a scuola, tornava alle 23.00 a casa e cenava affamata, poi restava a digerire un po' e si addormentava tra la 1.30 le 2.00! Alle 6.30 sveglia, perché il più delle volte voleva uscire con suo fratello e me, per bere caffé assieme e restare a parlare con me un'ora circa in attesa d'iniziare alle 9.00 il suo lavoro.

Se ripenso a questo periodo di ansia, perché sempre resta latitante l'inquieta domanda : ce la farà a portare avanti il progetto fino alla matura? riuscirà a conseguire il diploma?
Se calcolo quante notti mi son svegliata a chiuderle la televisione dopo che crollava addormentata. Se penso a quanto tesa fosse lei in tutto questo periodo, mi rendo conto di quanto rilassate siamo ora! Mi sembra di essere in cima ad una montagna che ho scalato cengia dopo cengia assieme a lei, a debita distanza, si sa, perché ingerire non è accettato, assistere invece si, ma sempre senza dare nell'occhio, pena il redarguimento amaro e tagliente! 
Mi sembra un sogno ed invece è realtà !



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Omraam Mikhaël Aïvanhov


"Prendete l’abitudine di analizzarvi in modo da rendervi conto degli impedimenti e degli schermi che voi stessi vi create inconsciamente. Se, per esempio, vedete gli esercizi necessari al vostro avanzamento spirituale unicamente come degli obblighi faticosi, quegli esercizi non vi apporteranno nulla, poiché nell'eseguirli non avrete messo la vostra anima. Siate consapevoli di ciò che in voi si oppone a tutto quello che potrebbe aiutarvi.  In ogni momento della giornata, avete l’occasione di eseguire degli esercizi che vi libereranno. Non considerate questi esercizi come degli obblighi, bensì come dei mezzi per salvarvi! A poco a poco, inizierà a scorrere una nuova vita che armonizzerà e ristabilirà ogni cosa in voi. Smettete di erigere voi stessi degli sbarramenti sulla vostra strada considerando noiosi, pesanti e inutili gli esercizi che vi indico e che noi eseguiamo qui. Fateli con amore, con gioia, e ben presto non potrete più farne a meno."


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sabato 7 luglio 2012

TAGLIAMO LE INDENNITA' AI PARLAMENTARI!

venerdì 6 luglio 2012

Il Cielo

di luglio è pieno di rondinotti! Sono meravigliosi : mi incanto sempre davanti alle finestre a guardare i loro voli! Le "famiglie" sono cresciute e fin dall'alba i rondinotti fanno delle giostre nel cortile per poi alzarsi su su in alto nel Cielo, per rafforzare le ali ed addestrare i figli al lungo viaggio che dovranno affrontare questo Autunno nella migrazione.

I gabbiani lenti e con stridii sgraziati solcano il Cielo tra lo sfrecciare dei rondinotti.

I colombi pigri, si fermano con aria stupida e si guardano attorno enigmatici: cosa c'è tanto da agitarsi e volare?

Il temporale di ieri durato due ore, nonostante gli scrosci di pioggia non ha avuto l'effetto sperato : l'acqua a contatto con l'asfalto evaporava in pochissimi minuti! Il Caldo permane, anche se le temperature, almeno in alcuni momenti della giornata, sono leggermente più basse dei giorni scorsi: il calore catturato dalla strada e dai muri nelle case non permette di assaporare il sollievo delle poche ore più fresche della giornata.

Quando stavo nella mia penultima casa, questo era il momento più bello della giornata: sul terrazzo si godeva il fresco del mattino mentre tutt'attorno la natura si risvegliava e pochissime persone uscivano insonnolite e frettolose a raggiunger di buon'ora il loro posto di lavoro. Di fronte a casa c'era un orto, una parte coltivata, l'altra lasciata incolta aveva alberi cresciuti spontaneamente. Erano i miei "dirimpettai" li guardavo sempre come vecchi amici e dopo il duro inverno scrutavo le loro fronde in attesa di veder spuntare i fiori. C'era in particolare un piccolo arbusto che metteva i fiori per ultimo e quando fioriva significava che il Freddo era finito!

Nella bella stagione da aprile fino ad ottobre la mattina, seduta nella poltrona sdraio, bevevo il mio caffé guardando l'alba, la natura, gli alberi, con un libro in mano e rilassavo la mia mente. Poi Paolo mi raggiungeva, due chiacchere rilassate a bassa voce con calma : era il momento più bello della giornata, perché la fretta del giorno ancora non premeva.

Nella casa nuova non ho il terrazzo e mi manca terribilmente e mi manca soprattutto  Paolo...







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giovedì 5 luglio 2012

Antò! fa caldo!

Mi pareva straordinario ieri mattina svegliarmi con  soli 21°, ma già da metà giornata a tutta questa notte il caldo è aumentato. Stamattina abbiamo già 26° al solo pensiero del sudore che sgorgherà dai miei pori, mi vien voglia di tornarmene a letto e restarci tutto il giorno, mangiando yogurt alla frutta!

Ha da passà 'a caldana !

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mercoledì 4 luglio 2012

Io ho spostato il tuo formaggio!

Anni fa ho letto un libricino simpatico dal titolo accattivante :   Chi ha spostato il mio formaggio?






L'autore Spencer Johnson con una  favola racconta in poche simpatiche righe  la storia della nostra vita.





Due topi e due gnomi, in un labirinto, un giorno non trovano più il loro formaggio, una metafora di quello che vorremmo nella vita e che diamo per assodato quando l'otteniamo e l'abbiamo da tanto tempo : un buon lavoro, amore, soldi, salute, serenità!  Il labirinto è il luogo in cui viviamo : azienda, famiglia, società. I personaggi si trovano a dover affrontare un cambiamento radicale ed a gestire lo stress e lo fanno in modi diversi.
I protagonisti sono due topolini, Nasofino e Trottolino e  due gnomi, Tentenna e Ridolino che vivono nel Labirinto. Davanti ad un evento straordinario, come la sparizione del Formaggio, Nasofino con la sua sensibilità,  Trottolino con la sua energia, partono per scoprire dove il Formaggio sia finito e non si fermano!  Anzi perfino quando lo trovano, Nasofino ha imparato la lezione e ben sapendo che può sparire da un momento all'altro, continua a vagare nel labirito in cerca di altro Formaggio : perché non si può mai riposare sugli allori!  Mentre, come nella vita molte persone, lo gnomo Tentenna, non guarda in faccia la realtà e, schiavo delle abitudini e dei preconcetti, rimane impantanato in situazioni compromesse,  ostinandosi a sperare che qualcosa, prima o poi, cambierà ed è destinato a soccombere per inedia, il compagno gnomo Ridolino, timoroso, che non ha  la sensibilità di Nasofino, nè l'energia di Trottolino,   rischia  di farsi condizionare da Tentenna, esita , limitato dalla paura di guardare fuori nel Labirinto, ma poi stimolato dai topolini, riesce a prendere un po' di coraggio e finalmente si muove e riscopre di essere ancora capace di partire alla ricerca del suo  Nuovo Formaggio.

MA ... c'è sempre un ma! L'altro giorno in libreria ho trovato il "sequel" del libro a firma Deepak Malhotra dal titolo IO HO SPOSTATO IL TUO FORMAGGIO!



L'autore guarda al labirinto e quindi alla vita in modo totalmente diverso.

Nel primo libro  Spencer Johnson afferma che


  •   devi accettare il cambiamento
  •   inseguire obiettivi sempre più irragiungibili
  •   dal labirinto non si può uscire
adattarsi al "labirinto" sembra l' unica possibile ed auspicabile soluzione, MA Deepak Malhotra lancia una sfida affascinante! 

Il  vero successo non sta solo nell'iniziativa, ma nell'innovazione, nella creatività, nella leadership, nella capacità di superare gli ostacoli ribaltando la situazione!
Essere capace di giocare alla vita con regole nuove : LE TUE!

In questo   libricino i tre topolini protagonisti sono individui sui generis, che hanno capito che tutti noi possiamo non solo  ritrovare il formaggio, ma abbiamo la facoltà di modificare il labirinto, cambiarne i meccanismi e addirittura USCIRNE! Tutti noi possiamo plasmare nuove realtà, ma prima dobbiamo   rimuovere la convinzione, profondamente radicata, che siamo topi richiusi nella gabbia di qualcun altro.

Meglio dare retta a Zed (il topolino saggio) : «Vedi, il problema non è che il topo è nel labirinto, ma che il labirinto è nel topo».

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