Tutto l’universo è formato
da energia, che vibra e quindi tutto l’universo è vibrazione. L’energia
vibra a velocità differenti, quindi mostra qualità differenti ai nostri
sensi.
L’energia deve scorrere,
quindi per farlo deve essere in costante stato di leggero squilibrio
L’energia di una certa
qualità o vibrazione attrae un’energia dello stesso tipo. Quello che
emaniamo ritorna.
L'energia è varia : può essere creativa, fisica, emotiva.
Le vibrazioni della nostra energia personale ci permettono
di entrare in risonanza con quelle delle
altre persone, ma anche con tutte le forme esteriori dell’ambiente in cui
viviamo o che visitiamo ( fauna e flora ).
La gestualità è molto
importante nell’uso dell’energia: Ueshiba (ideatore dell’Aikido) si rese conto
che mantenendosi in armonia anche durante un conflitto gli dava modo di schivare
gli attacchi dell’altro, abbandonandosi
allo scorrere del Ki (l’Energia della vita per eccellenza) assecondando la
legge naturale, ci si protegge.
L’energia della terra e degli esseri viventi sono in stretta
relazione : gli animali più di noi umani sono legati alle forze energetiche
della terra, che le seguono o le evitano a seconda degli effetti su di loro. In un ambiente vuoto, dove si siedono i cani lì potete dormire, dove si siede un gatto è meglio non
mettere una poltrona, non riuscirete a rilassarvi!
I canali di energia terrestre quali le Ley Lines, possono essere coltivati,
come l’agopuntura stimola i canali energetici dell’uomo. Le variazioni possono
guarire ed aumentare la capacità energetica del luogo fino ad arrivare ad avere
poteri curativi come nei luoghi di culto (Lourdes, ecc…) dove –inoltre- il
continuo afflusso di fedeli in combinazione con il vitale centro energetico del
luogo ha creato un canale sempre più grande di energia.
La nostra energia (sia positiva, che negativa) può essere tale da influenzare noi stessi cose, persone ed ambienti. Le migrazioni di popolazione cambiano l’energia dei siti in
cui si spostano, ecco perché di fronte ad una forte emigrazione si prova un
senso di disagio.
I nostri anelli e tutto ciò che indossiamo comunemente accumulano le nostre risonanze
energetiche e li indossiamo con piacere perché ci troviamo bene con loro. Ma
bisogna stare attenti a non farsi influenzare da atteggiamenti di rigetto o di
dipendenza (è tutta colpa di quell’oggetto che mi è stato dato) (speriamo che
questo oggetto mi porti fortuna). Perché
solo ciò che ci fa paura, può farci del male, perché ci rende vulnerabili e
destabilizza le nostre energie.
Le energie hanno forze vere e proprie: come l’ira, che non
altera solo la chimica del sangue, ma impregna con energia di “fuoco” lo spazio intorno alla
persona (comprese le strutture), ma essendo un’energia di fuoco può “bruciare”
quindi distruggere sia noi stessi che chi ci sta intorno. Per impedire che
questa o altre energie destabilizzanti continuino a riverberare e nutrire lo spazio, bisogna lasciar
andare le energie ed i sentimenti negativi, abbandonare
il luogo possibilmente andando all’aria aperta per placare noi stessi. Vi ricordate il detto “cambiare
aria”? Ecco è questo che si dovrebbe fare, facendo prender anche aria all’ambiente e purificandolo con aromi o bruciando incenso.
Non solo le emozioni influiscono sul nostro vissuto, ma
anche i gesti, le azioni ed i pensieri stessi. Se ciò vi sembra strano, pensate alle volte
che avuta un’idea in una stanza, spostandovi in un'altra l’avete dimenticata e
tornando sui vostri passi nella posizione e
nel locale dove l’avete avuta, la ricordate!
Nel essere umano l’energia su cui noi abbiamo potere è totale, ma non ci insegnano come. Possiamo agire su quella fisica dei meridiani degli organi, codificata da millenni dai cinesi, con l’agopuntura che può sbloccare blocchi d’energia e riequilibrarla. Con la corretta alimentazione : tutti avrete
provato l’abbassamento dell’energia nel caso di cattiva alimentazione, fino al
blocco ed alla malattia in caso d’indigestione o avvelenamento da cibo.
Con il movimento (Tai-Chi) si può guarire, o meglio, pulire i nostri canali energetici, mantenendoli con poco sforzo
liberi, vi ricordate i filmati con i gruppi di vecchi e giovani cinesi che prima d'iniziare la loro giornata fanno Tai Chi all'aperto ??
Ciò di cui noi occidentali non ci rendiamo conto è che anche
il pensiero può essere usato per riattivare le energie del nostro corpo. Come ha detto Osho : l'uomo è l'unico essere che può reprimere le sue energie e anche trasformarle.
Comunemente
succede in maniera inconscia, se siamo in balia delle nostre emozioni : l’amore
ci rende invincibili, l’allegria ci rende forti e vitali, l’odio e la rabbia ci
consumano, il lutto ci prostra, ci toglie energia. Quante volte avete affrontato un progetto faticoso superando le vostre stesse forze per portarlo a termine???
Eppure il pensiero può
essere usato consciamente per riattivare ed incrementare la nostra energia al pari o forse anche più di qualsiasi eccitante chimico. Ma
questo formerà parte di un altro post.
E' il ritornello che la Bora porta alle mie orecchie.
Di fronte a casa mia c'è un asilo, lo stesso a cui sono andati da bambini i miei figli.
Si vede che si stanno avvicinando le feste di fine anno, perché li sento cantare regolarmente in coro il ritornello "Aria, Acqua, Terra, Fuoco!" tutti assieme... e sorrido pensando alla gioia degli anni andati, quando assistevo alle recite dei miei bambini, accorsa in fretta trafelata in permesso dal lavoro....
In un tempo di crisi, la gente reagisce in modo diverso, chi ne fa virtù, chi invece si trova in serie difficoltà pur avendo anche più del necessario, ma incapaci di affrontare la Vita si sentono defraudati e tapini.
Pensate di avere molto o di avere poco ?
Di base c'è la considerazione del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, che -secondo me- in realtà è TUTTO pieno, per metà di vino e per metà d'aria. E volete mettere? se non abbiamo l'aria, non abbiamo neanche vita! Il pieno ha senso solo se è mitigato dal vuoto, altrimenti non ha sapore, ma stroppia!
Eppure ci hanno bombardato per anni, nel regime del bengodi con ogni possibile allettamento: per sontuose vacanze in posti esotici, facendoci raggiungere tutti gli angoli del mondo, magari offrendoci sistemazioni scomode, ma all'estero bisogna sapersi adattare; per ogni genere di accessorio che ci faciliti qualsiasi compito, che si tratti di radere la barba o fare le pulizie, o possedere centomila vestiti. Ci hanno creato una dipendenza superflua negandoci la libertà di saper distinguere, tra l'utile, il necessario ed il superfluo... Dove più si possiede e più si è importanti.
Dove lo spreco ci pone in una immaturità, che spesso crea nella nostra vita dei vuoti inesistenti.
E sono i momenti di crisi che ci mandano in totale confusione.
Per le difficoltà economiche, troppi hanno problemi di sopravvivenza, ma tanti,perdendo di vista un buon senso critico, reputano con angoscia privazioni del superfluo, come un vera e propria disgrazia! Sentivo lamentare una signora che non si può più concedere il mese di vacanza all'estero, ma è "costretta" a limitarsi ad una "sola" settimana in una ridente località della costa Adriatica! Caspita! Alla faccia di chi non ha neanche il pane quotidiano!
Ma stiamo scherzando? Vi rendete conto che qualsiasi persona comune oggi vive meglio di un Re o di un Faraone alla loro epoca ???
Quante cose abbiamo noi a portata di mano che loro non potevano avere, se non costringendo schiavi a faticare ed a lunghe attese?
L'aria fresca del condizionatore in piena estate, il calore immediato del riscaldamento d'inverno, l'acqua a portata di mano con la possibilità di averla calda ogni momento che vogliamo fare una doccia, la possibilità di chiamare e parlare con chi ci pare con il telefonino anche se la persona è all'altro capo del mondo! Se ci annoiamo andiamo al cinema, accendiamo la televisione, andiamo in un museo o prendiamo la macchina e raggiungiamo la méta desiderata quando lo vogliamo. Poterci ricoverare in ospedali che per la gran parte ci rimettono in salute. Possiamo intraprendere un viaggio in poco tempo e raggiungere il capo del mondo in meno di una giornata, con il treno o l'aereo! Andiamo nel negozio specializzato ed acquistiamo subito ciò che ci necessita, spesso abbiamo disponibili cibi non di stagione. Pensiamo un po' Cesare o un Faraone, potevano al loro tempo -pur essendo personalità ricchissime- avere ciò che è invece facilmente alla nostra portata??? No.
Alcuni hanno adottato la filosofia del vivere con poco, la decrescita felice. Accorciare le distanze con la promozione di acquisti con i GAS, chi ne ha la possibilità produrre in proprio, ridurre le emissioni, limitare gli acquisti specie del superfluo, favorendo il riciclo, il baratto, il riuso, la riparazione, la creatività, condividere, risparmiare energia, mangiare sano, ridurre i rifiuti, donare ciò che non si usa.
Tutto questo è da considerare, più che "privazione", una vera e propria conquista della libertà da schemi imposti dai persuasori occulti ed un riappropiarsi di ritmi di vita meno stressanti e più umani, oltre che -e lo ritengo una vera e propria miniera d'oro- imparare a risparmiare tempo, soldi con una qualità di vita eccellente!
Sento un'obiezione... ma i figli ??? hanno richieste dettate dagli usi dei propri compagni...
Personalmente penso che un bambino per crescere bene, più che all'uso di cose superflue, debba essere educato al buon senso ed alla ricerca della felicità e della libertà che non siano dettate dall'avere... ma dall'essere!
L'artista ed orafo Pietro Marmo abitualmente forgia in argento utensili per barman, in questo video mostra una sua creazione : la più piccola moka FUNZIONANTE (!) del mondo!!! Buon caffè a tutti!
Attraverso i libri della Illycaffé ho conosciuto questo grande fotografo, le cui opere rigorosamente in bianco e nero sono dei meravigliosi quadri, che restano negli occhi della mente per sempre, per la capacità di catturare immagini che esprimono emozioni immense. Eccovene alcune
L'orgoglio e la nobiltà dell'umile raccoglitrice di caffè, il timore negli occhi della bambina, la possanza della coda di una balena. Nel video TED Salgado racconta la sua storia, che riassumo per chi non conosca l'inglese. Figlio di un fazendeiro della Foresta Pluviale da giovane lascia il Brasile per sfuggire alla persecuzione politica come tanti artisti e dissidenti suoi coetanei. Consegue il dottorato in economia in Francia e diventa consulente della World Bank e per questo viene a contatto con tante economie distrutte nei paesi del Terzo mondo. Si innamora della fotografia e ne fa un mestiere, ma è testimone degli eccidi di massa nel Ruanda e lo shock per le migliaia di morti e le atrocità gli provocano una malattia : il suo corpo sembra collassare per un'infezione generale, mentre perde totalmente la fede nell'umanità e smette di fotografare. Torna in Francia per curarsi, ma il medico gli dice : non sei malato, lo shock che hai subito è tale che il tuo corpo sta morendo, devi fermare questo processo, altrimenti morirai!
E dato che il suo paradiso era stata la sua patria natia, dato il cambiamento della scena politica in Brasile, Salgado decide con la moglie di tornare alla sua casa natale, dove i genitori anziani aspettavano di ritirarsi lasciando a lui, unico maschio l'eredità di portare avanti la proprietà. Ma anche lì trova la desolazione. La foresta amazzonica intorno alla casa è ridotta al solo 0,05 % (!!). Allora lui decide di ripristinare il suo paradiso e piano negli anni con un ingeniere forestale riesce a costituire un centro sperimentale ed i suoi sistemi di recupero del territorio vengono esportati in tutto il mondo nelle aree depauperate dall'avidità umana, che ha distrutto l'ecosistema. E finalmente Salgado guarisce e riprende a fotografare. Nel filmato potrete vedere il prima ed il dopo di questa sua missione: la brulla regione intorno alla sua casa e la rigogliosa immagine di pochi mesi prima della conferenza. E' questa missione che Salgado ha colto dalla sua esperienza: piantare alberi significa fermare l'acqua della pioggia, creare nell'atmosfera umidità persistente, far drenare lentamente la pioggia trattenuta dalle radici degli alberi fino a che nella faglia possa scivolare verso i fiumi ed alimentari i corsi d'acqua, per dare un futuro all'umanità!
Una mela.... e mezza al giorno, toglie il medico di torno...
Ieri ho ricevuto la telefonata da una mia amica tutta felice di raccontarmi cosa le avesse cambiato la vita recentemente.
Come me in menopausa, questa donna è tormentata da l'iperidrosi o eccessiva sudorazione. D'estate paventa qualsiasi tipo di giro d'aria e cambio di temperatura, paludandosi in casa di salviette assorbi sudore e cambiandosi anche più volte al giorno.
Fatto sta che recentemente le hanno dato una ricetta semplicissima, naturale e portentosa!
Tagliare una mela e mezza comprese di buccia, picciolo, semi e metterle in due litri e mezzo d'acqua fredda. Portare ad ebollizione e continuare a cuocere per altri 15 minuti. Lasciare a macerare tutta la notte. Il giorno dopo bere tutto il liquido durante la giornata.
Procedere per tre settimane, fare una pausa di una settimana e riprendere per altre tre settimane.
La cura, naturale e senza alcuna contro indicazione può essere ripetuta all'occorrenza.
Le vitamine, le mucillagini ed i sali minerali della mela sono portentosi : non solo già ALLA PRIMA (!) settimana -a detta della mia amica- si sentono i benefici immediatamente, ma gli effetti salutari si constatano anche nel minor ristagno di liquidi nelle zone colpite dalla cellulite!
La mia amica è una persona molto concreta e reale, un san Tommaso per eccellenza, ecco perché vi posto la ricetta prima di averla provata !!! Dato che il caldo inizia a farsi sentire, vi do subito la soluzione alle noiose sudorazioni!!!
Spesso frugo tra i miei ricordi e penso a quando la mia mente non era pressata da incombenze e che l'unico stress fosse la paura del buio. I più particolari sono stati quelli trascorsi nella casa di campagna dei nonni, perché si staccava dalla routine della città, ogni zolla era una scoperta, avevamo la possibilità di scorazzare liberi a nostro piacimento alla ricerca di insetti, bruchi, con il nostro cane, le mucche, le galline, i conigli.
Della mia vita in vacanza ricordo le serate preziose di festa quando tutta la famiglia, una dozzina di persone (bisnonni, nonni, genitori, noi due bambini e zii con le rispettive mogli) si riuniva per festeggiare. Tutti raccontavano aneddoti e gli spropositi non mancavano, con il ricordo sbiadito gonfiato ingenuamente con una presa in giro, mentre il partner nella stessa storia demoliva cordialmente i colpi di scena, con il classico "ma noooo, non ti ricordi! era così...!!" ed attaccava con i suoi commenti venendo a sua volta interrotto dopo poco dal primo narratore.
Erano le serate in cui ci si rilassava a tavola e si sostava dopo la giornata: d'estate con le porte e le finestre spalancate in giro d'aria a gustare l'aria fresca della sera, che finalmente dava tregua all'afa della giornata e la luce abbassata per non far entrar le zanzare; d'inverno con il braciere sotto la tavola per star più caldi e la luce fioca delle lampadine (per consumar di meno). Si mangiava a sazietà ed io finivo con il pane sfornato di nonna pucciato nel vino rosso a cui nonna aveva aggiunto due bei cucchiai di zucchero : mamma protestava "non datele tanto vino!" e la risposta era. "Ma è rosso! è buono e genuino: fa sangue e forza..che male può farle che tra poco va a letto." Certo non era ogni giorno, ma solo nelle feste e poi ricordo che presa da una fiacca enorme salivo in camera ed avevo paura del buio, accendevo tutte le luci e lasciavo la lampadina sul comodino accesa fino a che il nonno non mi raggiungeva.
Nelle giornate normali, specie d'inverno ricordo i pomeriggi scuri e le sere passate accanto al focolare con il bisnonno seduto sulla legnaia che alimentava il fuoco di tanto in tanto e la bisnonna nell'angolo tra il focolare e la cucina economica pronta ad alzarsi per mescolare in un pentola o sferruzzare le immancabili calze, con i classici 5 ferri piccoli. Le calze di lana grossa, perché il freddo in campagna penetrava le ossa e nelle scarpe da lavoro bisognava proteggere i piedi degli uomini. Ricordo anche le storie che mi facevo raccontare dalla bisnonna, che erano sempre piene di zingari che insediavano bambini per rapirli, mentre questi pascolavano tacchini o pecore, e nel prolungarsi della storia incalzavo la Nonna "Vecia" con "...e dopo? e dopo? " sollecitandola a continuare con maggiori dettagli. E lei alla fine stanca, iniziando a reprimere una risata, pronunciava la fatidica frase " e dopo a me hanno dato una pedata e mi hanno mandata a casa!" e finiva sghignazzando di gusto alla mia reazione, con un sorriso furbo trattenendo la risata, mentre la pancia le vibrava ritmicamente alzando il diaframma ed alla fine alle mie proteste rideva fino alle lacrime, per la piccola presa in giro che mi aveva fatto. Al che ero pronta con "Un'altra! Un'altra (storia)" e dopo avermene raccontate un paio, giungeva l'ora della cena e s'iniziava a preparare la tavola.
Uno dei riti la sera prima di cena era riempire le borse d'acqua calda e portarle nelle varie stanze a scaldare i letti, in modo che tutti arrivassero trovando già un po' di tepore.
Dopo la cena, il Nonno era il primo ad andare a letto, poi lo raggiungevo io, che non riuscivo a stare in piedi per il sonno. Quando arrivavo la luce sul comodino era accesa, lui era totalmente coperto non si vedevano che alcune ciocche di capelli neri sul cuscino. Il nonno si svegliava quando entravo dal letto dove il calore contrastava enormemente con il freddo della stanza poco riscaldata ed in fretta mi sistemavo vicino a lui, appoggiando i miei piedini freddissimi alle sue gambe, al che il nonno sobbalzava con un imprecazione: ... che piedi freddi hai!!!! Allora i fantasmi del buio svanivano io chiudevo gli occhi nel tepore vicino a lui. In quel momento nulla poteva nuocermi, il mio bel nonno bersagliere mi faceva compagnia e mi proteggeva anche dai mostri della notte e la mia mente si abbandonava completamente al sonno.
Si dice che l'acqua possiede una "memoria" chelando nelle sue molecole non solo "informazioni" batteriche o medicinali (diluizioni omeopatiche) , ma reagendo alle onde sonore.
Masaru Emoto ha cristallizzato l'acqua dopo aver pronunciato sul liquido di fonte alcune parole. Alcune di amore e di fede, anche il nome di Madre Teresa, poi inondando l'acqua di musica e vedrete le diverse musiche quali differenti cristalli producono.
IMPORTANTE : IL NOSTRO CORPO E' FATTO PER IL 60% DI ACQUA! secondo l'assunto di Emoto, anche l'acqua, di cui il nostro corpo è formato, è influenzabile.
Esiste una tecnica kinesiologica molto semplice per abbassare lo stress .
Distendetevi e ponete nella zona tra ombellico e pube una fonte di musica (un piccolo registratore od una piccola cassa acustica) ovviamente con un pezzo classico o musica new age : attraverso l'addome le onde sonore si propagano fino alle ossa, che essendo cave amplificheranno il suono come le canne di un organo e la vibrazione positiva si andrà ad espandere per tutto il corpo, il sistema nervoso. Fatto con regolarità questo esercizio anche per soli 3 minuti al giorno ridurrà lo stress in modo sensibile.
Per lo stesso principio i bagni di Gong sono eccezionali e riconosciuti secondo esperimenti effettuati da diversi studiosi, come equilibratori dell'organismo.
La consapevolezza di POTER portare a conclusione un progetto qualsiasi e di
poterlo fare con i tempi consoni a me stessa è stata la ri-conquista del
momento.
Si, perché già ai tempi in cui facevo Vivation® mi è stata insegnata la
regola “In qualsiasi modo tu lo stia facendo, lo fai perfettamente : è
sufficiente la disponibilità”. Nel mondo che ci impone standard inarrivabili o
inadeguati a noi, modelli falsi di perfezione riescono facilmente a fuorviarci
dalle aspettative, che mai corrispondono alla realtà.
Gli incontentabili! Che immancabilmente appena finito un progetto, restano
con la sensazione di bocca amara e cercano subito un obiettivo nuovo a cui
rivolgersi, ecco perché abbiamo bisogno di maggior consapevolezza di ciò che
stiamo facendo per smettere di mettersi i bastoni fra le ruote e permettere che
sia il proprio desiderio di benessere a risolvere la situazione.
In ogni progetto che affrontiamo il cuore (il fisico), l’anima
(l’emotività), l’intelletto (la mente) e lo spirito (l’energia) collaborano alla
realizzazione. Se un elemento prende il sopravvento abbiamo lo stress. Quando la
mente pretende dal fisico un’azione esagerata, ne mina l’anima ed esaurisce
l’energia. Se invece focalizziamo considerando tutte e quattro gli elementi,
potremo affrontare i nostri progetti, anche nei gesti più semplici del
quotidiano, con maggior efficienza e minor fatica.
Prolungare uno sforzo al di fuori della nostra possibilità porta ad un calo
di energia, uno stress emotivo, la mente arranca frustrata ed il fisico risente
la stanchezza considerando alla lunga l’attività faticosa, alienante o
irrealizzabile. Mentre considerare le proprie forze dosando le energie,
studiando un piano di realizzazione che porti anche a motivare e rendere felice
la nostra esistenza, ci porta senza dubbio a realizzare molte più cose con
soddisfazione, portando gioia anche nelle mansioni più noiose e pesanti.
Quindi per ogni cosa sediamoci e FOCALIZZIAMO quale sia l'approccio
migliore, vagliando le opzioni a cui abbiamo accesso.
Quando vi rendete conto che potete affrontare ciò che avete davanti secondo
il VOSTRO approccio, misurando la forza, l'emotività, il fisico e la mente,
affrontate la vostra vita secondo le vostre forze, non secondo gli schemi
imposti: vi sentirete finalmente LIBERI di gestire la vostra vita e
percepirete la sensazione di aver sciolto catene ataviche che bloccavano in
schemi rigidi la vostra anima che una GIOIA indescrivibile inonderà e tornerete
alla vita.
Togliersi di dosso la corazza del “dovere ad ogni costo”, anche nello svago, perché quando un hobby viene incatenato da regole rigide diventa occasione di ulteriore prigione e non di divertimento: questo è stato il traguardo del mese di Aprile.
La conquista è che, cancellando il verbo DOVERE dal mio vocabolario quotidiano, sto imparando a FARE CIO’ CHE SI HA DA FARE ogni giorno QUALE LIBERA SCELTA e NON come imposizione del destino. Tutto sta nella prospettiva di ciò che affrontiamo nella nostra vita. Lo schema abituale è fornito dalle regole imposte comunemente. Regole che ci programmano al massacro ed al fallimento. Nessuno è in grado -e ve lo dico per esperienza- di reggere il DOVERE ad ogni costo in tutti i campi della propria vita. Da qui, la depressione, lo sconforto, la disperazione, la perdita d'autostima... il fallimento.
Eppure vediamo che alcune persone raggiungono risultati eccelsi con relativa facilità e stiamo lì ad invidiarli per la determinazione con cui hanno raggiunto traguardi difficili con gioia, mentre noi arranchiamo nella difficoltà delle nostre giornate. La soluzione c'è.
C'è sempre. Chi riesce, SCEGLIE la propria strada, i comuni mortali la SUBISCONO. Sempre più sto rendendomi conto, che scuola e genitori dovrebbero darci l’accesso agli “strumenti” per proteggerci –più o meno- dallo stress, mentre invece ci programmano per il fallimento.
E’ la libertà riconquistata, che Doc, Giorgio Giorgi mi aveva suggerito e devo ringraziarlo per questo.
Assieme a due sedute con una psicologa d’eccezione, che mi ha aiutato a guardare al dovere da un’altra prospettiva, ad un seminario di bioenergetica taoista, che mi ha fatto scoprire come nel mio corpo senza energia, potevo crearne solo con il pensiero (anche troppa, ora devo imparare a gestirla) ed alcune sedute di terapia craniosacrale, con cui ho iniziato a cedere allo stress ed al vortice dei pensieri nella mia testa per finalmente rilassarmi, giorno dopo giorno in questo mese di Aprile ho incominciato a risalire la china.
La felicità, o meglio il senso di liberazione, che mi ha “sorpreso” in questa nuova ottica è stata indescrivibile: camminare di nuovo leggera, senza le catene dell’inesorabilità, è un sentimento sconosciuto da troppo tempo.
Riconquistare il senso della misura con questa felicità E MANTENERLA è il compito che mi sono posta per il prossimo mese !
Ad majora!
ed è rifiorita per la quarta volta la mia orchidea !
ancora una manciata di giorni e saremo in Maggio. Il tempo inizia a trascorrere velocemente, sembra un treno in corsa. Ed io questo Aprile ho proprio corso.
Sarà stata l'ora legale che con la luce mi ha regalato energia e motivazione, sarà che con questo blog i vostri commenti mi hanno aiutata a smuovere un po' la polvere con cui l'inverno mi aveva ricoperto.
Ancora non sono a buon punto, ma ritorna il fermento del "fare" in casa, con spostamenti, cambi di stagione, progetti IKEA : ) e chi ne ha più ne metta.
La ricerca di dare una svolta ha dato i suoi frutti ed ora ci sto lavorando, ma senza aspettative esasperate.
Sto -FINALMENTE- andando verso la vita con leggerezza, la mia vita si sta snodando come in una danza sciamanica, dove l'ansia ha sempre minor terreno e dove la riconquistata sicurezza è capace d'imprimere la svolta per scelte necessarie. Ora ci vuole un bel lavoro di "clearing spaces": it's a long way to Tipperary... ma siamo sulla strada giusta !
Sarà il sapore romantico di commedia all'italiana, sarà il linguaggio originale di Bruno Ganz che parla in versi ed incanta la protagonista con i versi della Gerusalemme Liberata, sarà Venezia, sarà la voglia d'evasione che tutte noi donne celiamo in fondo al nostro cuore, con pensieri di libertà inusitata nella realtà alternativa di una pacifica avventura, che ci faccia battere il cuore.
Sarà che nel suo genere è un film divertente, equilibrato, che gli attori sono tutti bravissimi, che la gente comune qui la fa da protagonista.
Ma ogni volta che lo danno in TV mi fermo e sorrido guardandolo, anche se ormai conosco a memoria tutte le battute!
Tantissime volte passo davanti a questo piccolo giardinetto, ma mai come oggi in piena fioritura mi ha fatto fermare e scattare la foto, perché camminare nel traffico ed oggi anche nella pioggia e voltarsi trovando davanti a se questa oasi: si apre il cuore per la bellezza.
Da sempre ho amato cucinare per
la mia famiglia, ci dedicavo la domenica mattina.
Fatica ripagata in modo assoluto nel vedere quei visi muti rivolti ai
piatti, che mi venivano porti ripuliti per bene, mentre masticando l’ultimo boccone, chiedevano una seconda porzione, che elargivo
con soddisfazione.
Ora che sono sola, penso al
piacere che possano avere mangiando un buon piatto fatto con cura e con
esperienza, mi offro di prepararglielo, per permettere loro d’impiegare il
tempo risparmiato nel rilassarsi o
seguire altre faccende. Mi son resa conto che in realtà cucinare è per mia
figlia il modo di “crescere” un suo rito e formulare nuovi piatti, conquistando
il suo compagno con la sua bravura a tavola, affermando se stessa e la sua
capacità, magari prendendo spunto da Masterchef e da Ramsey.
Così mi rendo conto che devo
darle spazio di farlo lei da sola, senza romperle a voler accettare il piatto
che vorrei prepararle io. Avrò comunque spazio nei pranzi delle feste, con cui mi potrò sfogare.
Ieri mia figlia è venuta a pranzo da me. Le preparo sempre qualche piattino particolare e ieri ho fatto anche la Torta al Cacao di Paneangeli, che assomiglia molto alla Sacher.
Gli ingredienti :
5 uova
200 g zucchero
sale q.b.
125 g farina bianca, 125 g frumina
30 g cacao amaro
1 bustina lievito per dolci
125 g burro
125 g glassa al cacao Paneangeli
Montare gli albumi a neve con 50 g. di zucchero.
A parte sbattere a schiuma i tuorli con 5 cucchiai di acqua bollente ed
aggiungere gradatamente i 150 g zucchero rimanenti ed il sale, fino ad ottenere una
massa cremosa. Setacciare ed amalgamare le farine ed il lievito, aggiungere a
piccole dosi il burro sciolto preventivamente e raffreddato, per ultimo
amalgamare con attenzione gli albumi a neve. Infornare in forno pre-riscaldato
180-200° per 35-40 minuti. Quando è freddo tagliare a metà e farcire con la marmellata di albicocche.
Glassare con la cioccolata. Servire con panna montata fresca!
Usate uno stampo 24 cm di diametro, io ne ho usato uno più grande ed ai bordi è rimasto bassino, ma tutto morbidissimo e goloso!!! Questo è quel che ne è rimasto....
Era una battuta di un film degli anni settanta od ottanta e che si potrebbe applicare alla situazione politica Italiana, perché il "ridere" qui era sottinteso in modo ironico, che il personaggio non sapeva che pesci pigliare in quanto la situazione non era per nulla facile.
Penso che gli Italiani siano giunti ad un punto di non-ritorno : abbiamo perso la speranza nelle istituzioni ??
Oggi il Presidente G. Napolitano esce dalla carica : perdiamo l'ultimo baluardo, che -errando e tentando- ha sempre cercato di far ragionare -con alterni successi- le varie forze politiche!
S'iniziano le elezioni per il nuovo Presidente.
La cosa non mi tranquillizza. Penso che i politici sortiti dalle ultime elezioni abbiano perso totalmente di vista il bene dell'Italia, ma soprattutto degli Italiani e stiano giocando sporco sopra le nostre teste!!!
Questo week-end ci saranno le elezioni a Trieste e non so ancora come voterò: la situazione è disperante.
Intanto la precarietà della gente aumenta. Fino a quando ???
Per la prima volta nell'anno ho visto volare le rondini nel cielo del mio cortile!!! Il mio cuore è volato con loro .... La coppia di rondini che ha il nido sopra la mia finestra, scende a mostrarsi nell'andirivieni a rassettare dopo l'inverno e rivestirlo di nuovi rami.. E' la vita che ritorna..
Spesso penso alla mia difficoltà
di accettare (= prender atto) la mia situazione.
Dopo esser stata
per trent’anni la compagna di un uomo, per trentasette la segretaria personale con
mansioni direttive di un gentleman, perdere queste due “identità” è
destabilizzante e difficile da gestire.
Come la fa lunga, penserete! Ma provate a considerare di perdere un impegno che copriva cinque giorni la settimana della vostra vita dalle8.30 alle 18.00, portandovi 11 ore fuori casa e che vi dava il 50% degli introiti finanziari per sopperire alle esigenze della vostra famiglia e di trovarvi disoccupata, con il rifiuto del mercato del lavoro perché troppo vecchia (?) e troppo qualificata (!!) e con lo stato che vi considera troppo giovani per la pensione nonostante i 37 anni di contribuzione. Quindi vedova, disoccupata, troppo vecchia, ma anche troppo giovane per avere diritto ad una destinazione finanziaria (lavoro o pensione) : che cazzo di ruolo ho adesso, cosa sono diventata???Disoccupata in attesa di destinazione ???
Ho cercato di proiettarmi verso
un lavoretto che mi portasse fuori casa, dandomi
un piccolo sostegno economico che non guasta, ma è talmente distante dal mio
modo di lavorare precedente, che ho più
investito di mio che guadagnato: sono emerse la sindrome della crocerossina, proiettando le mie difficoltà finanziarie verso le clienti per empatia e quindi limitando i miei guadagni, abbinata alla compulsività all’acquisto, ma questo non è lo spirito del commercio! E dover affrontare le due situazioni aggiunte ai problemi pre-esistenti non aiuta. Di positivo c’è il riallacciare rapporti
sopiti nel tempo, conoscendo tante
persone nuove.
Si lo so, ho 57 anni e dire che
ho perso l’identità sembra una cosa grossa, perché io sono il risultato dell’esperienza
di questi anni, quindi la mia maturità si dovrebbe intendere sufficiente a riempire
il mio quotidiano. Se sul piano concreto delle azioni materiali la giornata è
relativamente piena, dal punto di vista mentale, regna un vuoto difficile da
colmare.
La vita è fatta di ruoli, figlia, sorella, moglie, impiegata, madre.
Sono tutti questi ruoli che compongono e rafforzano la nostra sicurezza. Quando
se ne perde uno è come se si tagliasse a spicchi una mela, lo sapete che la
polpa aperta si ossida ed avvizzisce e così l’essere umano che perde uno dopo l’altro
ruoli importanti della propria vita, perde pezzo dopo pezzo e ricostruire il proprio
puzzle non è facile.
Ma non manca solo il lavoro: la
casa si è svuotata. Niente più marito, i figli li vedo la mattina a bere il caffè,
tutto è ridimensionato alla mia persona. Occuparmi di me stessa ? E’ un ruolo che devo
ancora scoprire, perché tutta la mia vita è stata proiettata all’esterno e
dalla famiglia d’origine ho avuto l’imprinting della poca stima per me stessa.
Tra alti e bassi, nella ricerca di
una nuova dimensione che possa riequilibrare la perdita dei ruoli subita,
domina il provvisorio e la continua domanda se quel che sto facendo sia la cosa
giusta o meno, perché ogni lasciata è persa, ovviamente e se mi rilasso troppo,
la coscienza mi fustiga in modo assoluto perché abituata dalla filosofia
acquisita negli anni di lavoro in ditta privata, dove non si poteva sprecar
tempo e bisognava essere produttivi al 200%, anche il ripigliar le forze o
concedersi del tempo dopo una vita di corse sembrano una bestemmia.
Ogni decisione anche piccola da prendere, diventa un dilemma e viene da me sviscerata in tutte le possibili proiezioni: questo modus vivendi inizia a pesarmi e sono parecchio stanca dell'arrancare e mi chiedo perché caspita dobbiamo sempre renderci la vita difficile.
Personalmente mi ritengo fortunata, perché la mia posizione finanziaria comunque non è disperata, mentre so che altre realtà sono ben peggiori della mia e che la mia è solo una questione di aggiustare il tiro. Ma sembra che la mente non voglia ingranare nella direzione giusta!
Per il momento solo un ruolo è
certo : sono la custode di Mucia!
Mia figlia ha pulito il mio computer ed ha installato Chrome quale browser, perché dotato di un più veloce caricamento delle "pagine" rispetto ad Internet Explorer.
Ho apprezzato il fatto fino a che non ho visitato la homepage del mio blog, perché con Chrome "cade la neve"!!!! e non so come fare per farla smettere, dato che se apro con Internet Explorer la stessa pagina la neve non c'è...
Misteri della scienza informatica ???? chi mi illumina ???? P.S. CI SONO RIUSCITAAAAAA!!!!! Ho trovato la soluzione! La nevicata è finita !!! grazie mie care!!!
Dopo tanta pioggia, nonostante le previsioni avverse con mia figlia abbiamo progettato una gita in campagna. Il tempo all'inizio piovoso è cambiato dopo pochi kilometri e ci ha accompagnato il sole.
Ho fatto un giro nel piccolo frutteto ed ecco la splendida fioritura del pero!
Poi vicino al pesco ho incontrato l' Ape Gelsomina, che stava dandosi da fare ad impollinare i fiori !
La potete ammirare in calce a sinistra della foto!
Se i fiori del pero sono delicati e candidi, quello del pesco sono più rustici ed il colore ha una vivacità che adoro, mi mette addosso una particolare allegria!
Un saluto ai monti prima di partire, che cambiava il vento! Come vedete le cime delle montagne sono piene di neve.
All'arrivo a Trieste, uno splendido spettacolo : questa foto in controluce, non rende l'orizzonte assolato che mostra la lingua dell'isola di Grado ed in fondo si intravvede la laguna verso Venezia.
Dall'altra parte i monti sovrastavano Trieste con le case imbiancate dal sole e il verde smeraldo del mare leggermente increspato dal borino!
Ed a casa stanca, ma soddisfatta, mi son portata dietro un po' di primavera.
Stamattina ho sognato che le rondini era arrivate ed i nidi sotto i tetti erano affollati da un movimento continuo d'ali. Ho pensato " oh, finalmente !" Poi il mal di testa mi ha svegliata, mi sono affacciata alla finestra e nulla è cambiato : continua a piovere !
Ieri mi ha preso un nervoso unico a sentire le notizie del telegiornale. Dopo il primo entusiasmo di sabato dei partiti alla decisione del Presidente Napolitano (politici : visto che noi non ci siamo riuniti, meno male che resta e decide lui, se sbaglia sono cavoli suoi !), i partiti per Pasqua hanno sproloquiato contro i "saggi", precisando che tollereranno il loro lavoro temporaneamente... al massimo per un paio di settimane (???)! Hanno forse paura che se i saggi funzionano, ci facciamo governare da loro e mandiamo i politici a casa ;) ??
Ma, dico! Vorrei sapere questi signori che sproloquiano, cosa hanno fatto fino ad ora, LORO??? Se andiamo ora al voto, chi pensano possiamo votare ????? Di nuovo la triade : Trombatore, Pettinatore di bambole e Grillo sparlante 2 ?? Devono prima darci una valida alternativa ! Vota Antonio ...???
Ecco ci si dipana tra vecchie usanze e odierni stress, tra
ricordi malinconici perduti nel tempo e tempo che ora non abbiamo più o meglio
non sappiamo come usare, sprecandolo attirati dalle sirene mediatiche che
vogliono insegnarciun nuovo modi di
vivere, mentre ci riempiono solo d’illusioni!
Perché il tempo ora sembra sempre non bastare mentre una
volta, da quando iniziava l’inverno ai morti, fino a Natale c’era tanto di quel
tempo ???? Perché non ci fermiamo mai a
pensare a cosa stiamo facendo! Si fa e basta, si macinano azioni su azioni, che
dobbiamo fare, ma all’importante: a guardarci dentro sembra non siamo più
capaci di farlo.
La vita mi ha insegnato questa dura lezione : guarda un po’
di più i tuoi familiari negli occhi, per vedere ciò che provano in questo
momento ed aiutali se puoi,guarda i
tuoi figli ed ascoltali e ripeti sempre anche scherzando, ma sempre con una
carezza “ti voglio bene” guardandoli negli occhi, perché se ti perdi e smetti
di guardare nei loro occhi, ti rendi conto che non lo puoi più fare e che davanti
a te hai degli estranei.
Questo per me è PASQUA, fare festa, per ringraziare di
essere ancora assieme, ricordando chi non c’è più. Prendersi per mano, ridere
di cavolate, ricordare momenti allegri,ricordare i momenti brutti e quanto si è penato ad uscirne, abbracciare,
baciare, stringere, mangiare assieme un dolce, un piatto goloso, sorridere,
sorridere, sorridere. Comunque sia,
comunque vada, dire sempre, sempre, sempre “ti voglio bene” OCCHI NEGLI OCCHI!!
Fare festa per ricominciare il giorno dopo a riaffrontare il
lavoro, con la fiducia nel cuore, con l’amore negli occhi, con la forza nell’anima
di poter andare avanti a superare qualsiasi ostacolo, per ritornare alla
prossima festa, tutti intorno al tavolo e festeggiare ancora e ancora, ancora…
Io, io e te, che guardi le mie rughe
io, io e te, che mangi le mie acciughe
eh....sei sempre lì a parlare dell'età
ma è proprio necessario poi?
roba che mi domando e poi?
ma è proprio necessario poi?
variare uno vario vario vario come me eh eh eh eh
eh eh eh che bella quella canzone...
che parla della pioggia, della Francia e non fa confusione
eh....in mezzo a tutta 'sta ignoranza è facile anche dire
è proprio necessario poi?
roba che mi domando e poi?
tutto da dimostrare e poi?
che è vero, sì che è vero è vero è vero
che verrà il giorno che spariranno tutti i rompicoglioni, sì
io sarò pronto lì a parlare con i limoni
uno che è giallo, uno che è verde,
uno che grida ma non si arrende,
uno che piscia da sotto in su
uno che canta solo I love you
quanta fatica per farsi accettare con le canzoni
una vita intera per rincorrere due o tre illusioni
uno che scappa, uno che grida,
uno che guida ma non si fida,
uno che scrive no con l'accento,
poi fa l'amore per il momento, no!
Sì, sì lo so, lo so, c'è la crema per le rughe
sì, sì lo so, c'è anche la crema per le acciughe, e allora?
e in mezzo a tutta 'sta ignoranza è facile anche dire
è proprio necessario poi?
roba che mi domando e poi?
tutto da dimostrare e poi?
variare uno vario vario vario come me eh eh eh eh
eh eh eh uh...che bella quella canzone...
che parla della Francia, della pioggia e non fa confusione
e in mezzo a tutto 'sto casino è facile anche dire
è proprio necessario poi?
roba che mi domando e poi?
tutto da dimostrare e poi?
se è vero, sì che è vero è vero è vero
che verrà il giorno che spariranno tutti i rumori
da un giorno all'altro sei lì a parlare con i limoni
uno che è giallo, uno che è verde,
uno che grida ma non si arrende,
uno che piscia da sotto in su
uno che canta solo I love you
quanta fatica per farsi accettare con le canzoni
al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni
uno che è giallo, uno che è verde,
uno che grida ma non si arrende,
uno che piscia di sotto in su
e tutti che cantano I love you, eh..........!
quanta fatica per farsi accettare con le canzoni
al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni
uno che è giallo, uno che è verde,
uno che grida ma non si arrende,
uno che piscia da sotto in su
e tutti che cantano I love you!
Non so se nei prossimi giorni avrò il tempo e l'estro di fare il giro di tutti i blog per farvi gli auguri perciò li lascio qui, sulle ali di questa colomba, a chiunque passi!
La temperatura si è alzata ed il gelo sta cedendo, ma le tracce di neve e ghiaccio restano dove non è passato lo spazzaneve ed è così strano vedere alberi in fiore e neve per terra!
Lo spargimento di sale effettuato ieri è stato vanificato dalla Bora che lo spazzava via non appena sparso ... scuole chiuse e previsioni pessime per i prossimi giorni.
Il meteo segna +1° temperatura percepita -7°, ma a casa mia il termometro segna MENO UNO, quindi percepita intorno ai -9° !!! Pensare che sabato eravamo a +15° ! 26° di escursione termica in due giorni, credo bene che il corpo umano reagisca con una sequela di malanni!
La Bora Nera soffia implacabile sferzando la pioggia fitta sulla terra che già si era illusa dal tempore della Primavera annunciata. Da una sensazione ben strana percepire tanto freddo e vedere i poveri alberi in fiore ricoperti di ghiaccio.
Sui bordi dei tetti e sui fili della tensione, al riparo dalla bora, penzolano ghiaccioli ed anche le foglie dell'alloro del mio cortile terminano con buffe virgole di ghiaccio: la pioggia che cade con il gelo si solidifica tutta! La Natura sembra annichilita dal maltempo imprevisto. Caspita! Non ci voleva.
Oggi proprio non ho voglia di affrontare il freddo e posso permettermi (da "pensionata") di restare a casa. Meno male che con domani migliora....
AGGIORNAMENTO DELLE 13.48 : sta nevicando di brutto e le strade sono gelate, alcune linee di trasporto sono ferme, quindi le zone rispettive sono isolate... se va avanti così domani esco con le ciaspole ed i ramponi!