domenica 19 maggio 2013

Vita

In un tempo di crisi, la gente reagisce in modo diverso, chi ne fa virtù, chi invece si trova in serie difficoltà pur avendo anche più del necessario, ma incapaci di affrontare la Vita si sentono defraudati e tapini.
 
Pensate di avere molto o di avere poco ?
 
Di base c'è la considerazione del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, che -secondo me- in realtà è TUTTO pieno, per metà di vino e per metà d'aria. E volete mettere? se non abbiamo l'aria, non abbiamo neanche vita! Il pieno ha senso solo se è mitigato dal vuoto, altrimenti non ha sapore, ma stroppia!
 
Eppure ci hanno bombardato per anni, nel regime del bengodi con ogni possibile allettamento: per sontuose vacanze in posti esotici, facendoci raggiungere tutti gli angoli del mondo, magari offrendoci sistemazioni scomode, ma all'estero bisogna sapersi adattare; per ogni genere di accessorio che ci faciliti qualsiasi compito, che si tratti di radere la barba o fare le pulizie, o possedere centomila vestiti.   Ci hanno creato una dipendenza superflua negandoci la libertà di saper distinguere, tra l'utile, il necessario ed il superfluo...  Dove più si possiede e più si è importanti.
Dove lo spreco ci pone in una immaturità, che spesso crea nella nostra vita dei vuoti inesistenti.
 
E sono i momenti di crisi che ci mandano in totale confusione.
Per le difficoltà economiche, troppi hanno problemi di sopravvivenza, ma tanti,perdendo di vista un buon senso critico, reputano con angoscia privazioni del superfluo, come un vera e propria disgrazia! Sentivo lamentare una signora che non si può più concedere il mese di vacanza all'estero, ma è "costretta" a limitarsi ad una "sola" settimana in una ridente località della costa Adriatica! Caspita! Alla faccia di chi non ha neanche il pane quotidiano!
 
Ma stiamo scherzando? Vi rendete conto che qualsiasi persona comune oggi vive meglio di un Re o di un Faraone alla loro epoca ???
 
Quante cose abbiamo noi a portata di mano che loro non potevano avere, se non costringendo schiavi a faticare ed a lunghe attese?
 
L'aria fresca del condizionatore in piena estate, il calore immediato del riscaldamento d'inverno, l'acqua a portata di mano con la possibilità di averla calda ogni momento che vogliamo fare una doccia, la possibilità di chiamare e parlare con chi ci pare con il telefonino anche se la persona è all'altro capo del mondo! Se ci annoiamo andiamo al cinema, accendiamo la televisione, andiamo in un museo o prendiamo la macchina e raggiungiamo la méta desiderata quando lo vogliamo. Poterci ricoverare in ospedali che per la gran parte ci rimettono in salute.  Possiamo intraprendere un viaggio in poco tempo e raggiungere il capo del mondo in meno di una giornata, con il treno o l'aereo! Andiamo nel negozio specializzato ed acquistiamo subito ciò che ci necessita, spesso abbiamo disponibili cibi non di stagione.  Pensiamo un po' Cesare o un Faraone, potevano al loro tempo -pur essendo personalità ricchissime- avere ciò che è invece facilmente alla nostra portata??? No.
 
Alcuni hanno adottato la filosofia del vivere con poco, la decrescita felice. Accorciare le distanze con la promozione di acquisti con i GAS, chi ne ha la possibilità produrre in proprio, ridurre le emissioni, limitare gli acquisti specie del superfluo, favorendo il riciclo, il baratto, il riuso, la riparazione, la creatività, condividere, risparmiare energia, mangiare sano, ridurre i rifiuti, donare ciò che non si usa.
 
Tutto questo è da considerare, più che "privazione", una vera e propria conquista  della libertà da schemi imposti dai persuasori occulti ed un  riappropiarsi  di ritmi di vita meno stressanti e più umani, oltre che -e lo ritengo una vera e propria miniera d'oro- imparare a risparmiare tempo, soldi con una qualità di vita eccellente!

 Sento un'obiezione... ma i figli ??? hanno richieste dettate dagli usi dei propri compagni...
Personalmente penso che un bambino per crescere bene, più che all'uso di cose superflue, debba essere educato al buon senso ed alla ricerca della felicità e della libertà che non siano dettate dall'avere... ma dall'essere!
 
Voi che ne dite???
 
 
 
 

16 Commenti:

Blogger lella ha detto...

Hai ragione, Renata! Io,come insegnante di scuola primaria, posso confermare che ci sono bambini che sono pieni di stupidaggini (figurine, gadgets vari inutili...) e sono i meno creativi e partecipi alle lezioni: viziati e scontenti di tutto!
Un bacio a te e alla Mucia...e buona domenica!

domenica, maggio 19, 2013 8:01:00 AM  
Blogger elenamaria ha detto...

La generazione dei nostri figli sarà la prima, dopo secoli, ad avere una situazione socio-economica peggiore di quella dei loro genitori. Non ho mai fatto viaggi di lusso, poche volte all'estero e con parsimonia, vivo dell'indispensabile da sempre, non ho neanche più casa, ma sapere che loro neanche quello, neanche il lavoro, che possono sognare famiglia figli casa, mi angoscia

domenica, maggio 19, 2013 9:16:00 AM  
Anonymous giannitos ha detto...

Io penso di avere troppo, cioè molte cose superflue; ma soprattutto di desiderare troppo.
Della cosiddetta "decrescita felice" molti parlano senza sapere cosa sia. Il nodo è la nostra scala dei valori e il modello di sviluppo (es. sempre più auto oppure più bici e trasporto pubblico ?)

domenica, maggio 19, 2013 12:53:00 PM  
Blogger edvige ha detto...

Pienamente d'accordo ma quanti la pensano cosiiiii...pochissimi e quindi anche questi pochi loro malgrado sono costretti ad adeguarsi almeno perchp io figli non dicano siamo emarginati e non ha importanza se hanno la possibilità...la status simbol ormai è radicato purtroppo.
Mi figlia marginalmente ancora oggi mi dice ...come mi sentivo male con le mie scarpe di ginnastica ora snikers imitazione...ma però poi dice so che non c'erano i soldi ma...il velato ancora oggi che ha 47 anni si sente....ti dirò con un grosso sacrificio forse ma poi minestra di farina abbrustolita per una settimana e questo non andava bene il resto decente e nuovo e bello era più che sufficente.
Buona domenica.

domenica, maggio 19, 2013 4:12:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Lella: personalmente avevo insegnato ai miei figli che i loro coetanei erano "scemi" e si facevano plagiare dalla pubblicità e tormentavano i genitori : io non ero disposta a subire le loro pressioni ! E guardavo con loro la pubblicità e la commentavo per far render conto loro i trucchi che usavano.
Ho concesso qualche giocattolo, ma mamma e papà compravano più di tutto cosa serviva...
Quando potevo davo delle opzioni più gratificanti, alla fine sceglievano di divertirsi e non l'"oggetto" consumistico.

Elenamaria : vero, casa e lavoro, dovrebbero essere garantiti!!! ♥

Gianni : penso basti il buon senso!
Se consumi meno, spendi meno e sei ecologico. Se usi la bici risparmi benzina, se usi la macchina concordare con colleghi il trasporto di più persone con un mezzo. Anche questo è un risparmio.
Usare il bus ove possibile e perché no, camminare!!! dove le distanza sono ragionevoli. Niente sprechi.
Regalare ciò che non si usa. Un po' di buon senso e ragionare a ciò che si fa, anche nelle azioni più semplici ed automatiche della giornata!

Edgive : Vale quanto ho risposta a Lella con l'aggiunta che con le femmine è più difficile, hanno la mania della "principessa"....;)

domenica, maggio 19, 2013 5:17:00 PM  
Blogger Shunrei ha detto...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

lunedì, maggio 20, 2013 11:30:00 AM  
Blogger Shunrei ha detto...

Proprio l'altro giorno, leggevo su una bacheca di FB dell'amica di una mia amica il suo dramma nel "dover" cambiare "cellulare"... virgolette sulla prima parola perchè il suo vecchio cellulare non era affatto rotto (semplicemente non la soddisfava per alcune funzioni), e sulla seconda perchè da uno smartphone voleva passare ad un altro. Il dramma era che "poverina", dopo nemmeno un anno le toccava spendere altri 800 € per il telefono.
Poi ho amici che alla tenera età di 35 anni, sposati da 8 (appartamento regalato dai suoi di lei), per ora niente figli da mantenere, due impieghi a tempo indeterminato e vacanze all'estero ogni estate, a dicembre hanno messo sul il condizionatore fisso, ma solo perchè "ci hanno dato una mano i miei genitori" (sempre i suoi di lei).
La crisi c'è, e per molti è anche davvero nera.
Ho troppi amici disoccupati (me compresa, ma la mia è stata sotto certi aspetti una scelta) o incastrati in lavori senza prospettive, alle prese con richieste "assurde" dei capi e il solito ritornello per zittirli (anche quando le lamentele in un paese civile sarebbero sacrosante) "Almeno hai un lavoro".
Le prospettive per il futuro ce le stanno fottendo (scusa il termine, ma quando ci vuole ci vuole) tutte ed è questo che mi angoscia pensando alla mia pupa di un anno e mezzo.
Però hai ragione: se penso appunto ai due esempi sopra (e son solo un paio, ne avrei pure di peggio) c'è davvero troppa gente che non ha la minima idea di quali siano le vere priorità e cosa voglia dire davvero cavarsela da soli limitandosi all'essenziale (che non vuol dire per forza "sacrificarsi").

lunedì, maggio 20, 2013 11:31:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Shunrei, hai centrato il problema.
Si la parola "fottendo" ha ragione di essere: siamo alla frutta.
Per la regola dei ricorsi storici ci sono sempre alti e bassi, la crisi dovrà avere una svolta e se non ci mettiamo nell'ottica positivista di sperare in un futuro migliore siamo NOI che ci fottiamo la vita!
Reagire è sempre stata la soluzione giusta.

lunedì, maggio 20, 2013 12:54:00 PM  
Anonymous Anna ha detto...

Io invece per risparmiare faccio l'orto e quando passo davanti ad una vetrina mi dico "guarda quante cose che non mi servono". Però non mi posso lamentare, non faccio vacanze da anni, al cinema saranno 10 anni che non ci vado ma ho tutto quello che mi serve.

lunedì, maggio 20, 2013 2:40:00 PM  
Blogger nellabrezza ha detto...

sai già come la penso. sono d'accordo con te su tutto, infatti la gente che si lamenta avendo case che scoppiano di beni di ogni tipo non la posso più tollerare.
ieri ho zappato le cipolle, togliendo le erbe con le mani, controllato che i fagioli germogliassero e non fossero pressati da troppa terra. anche se l'orto non è il mio collaborerò con il lavoro, e ne avrò un piccolo ricavo in natura. sono felice. e anzi trovo che i troppi oggetti ci oberano e basta, sono un peso che ci costringiamo a sobbarcarci per tutta la vita. del tutto inutilmente.

lunedì, maggio 20, 2013 5:12:00 PM  
Blogger nellabrezza ha detto...

tipo la pubblicità delle auto: dove si è vista mai una città...deserta!?!? dove potete scorazzare con la meravigliosa auto dei vostri sogni senza traffico ed imbecilli ad intasare ???

lunedì, maggio 20, 2013 5:14:00 PM  
Anonymous Carola ha detto...

Tutto bello ciò che è stato scritto ma è una vera utopia.
Per quanto riguarda il paragone con i faraoni posso solo aggiungere che non conoscevano quello che esiste oggi e quello che non si conosce non lo si può desiderare. Avete mai desiderato un telefono cellulare quando ancora non esisteva? Scusate il mio pessimismo e disfattismo ma son convinta che E' la realtà odierna.

martedì, maggio 21, 2013 2:05:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Carola : Non sei disfattista né pessimista !! Semplicemente non hai compreso il mio paradosso : la realtà odierna è di qualità migliore di quella di persone ricche ed alto rango del passato!
Ci lamentiamo di tutto come bambini capricciosi e diamo valore spesso a cose che non hanno importanza vitale!!!

martedì, maggio 21, 2013 2:49:00 PM  
Anonymous carola ha detto...

Chiedo venia per non aver capito ciò che intendeva dire con il Suo paradosso ed ora che ho compreso concordo.
Scusate ancora tutti quanti il mio intervento inopportuno; in futuro prima di scrivere metterò in moto il....
Grazie per la pazienza.

mercoledì, maggio 22, 2013 11:24:00 AM  
Blogger Nik ha detto...

E' vero che tutto sommato stiamo meglio di 1000 anni fa, ma mi sembra un benessere molto superficiale.
Da anni stiamo diventando poveri non tanto di beni materiali ma poveri di gioia, di amore per il prossimo, fratellanza, famiglia, cultura.

E se queste cose immateriali si impoveriscono anche la povertà materiale diventa inevitabile.

So che ho 51 anni, lavoro incessantemente da 34, il mio stile di vita è sempre stato impostato sul risparmioso, ma questi ultimi due anni per la prima volta in vita mia ho fatto fatica a permettermi un decente riscaldamento invernale in casa mia. E penso proprio che con tanti anni di fatiche e sacrifici questa cosa non sia proprio giusta.

giovedì, maggio 23, 2013 1:45:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

E' proprio per il fatto che -come premesso- qualcuno si vede mancare il necessario, mentre gli altri si lamentano del mancato superfluo che ruota il mio post. Forse mi son mal spiegata.

giovedì, maggio 23, 2013 3:41:00 PM  

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