La mia festa delle donne!
Oggi a pranzo sono andata nella trattoria sotto casa con le “babete
de rion” (le signore del rione) assidue frequentatrici del bar latteria sotto
casa, amiche e buone vicine di casa, che si aiutano vicendevolmente se qualcuna ha bisogno di una mano, ma anche qualche semplice conoscente
simpatizzante. Una specie di confraternita rionale di donne la cui età ha una
media di 70 anni e nella cui compagnia io sono la più giovane. Eppure con loro
mi diverto un sacco perché –come tutte le persone di una certa età- sanno
divertirsi, scherzare, raccontar barzellette ed aneddoti succosi, gustano il
cibo nostrano a tavola senza remore, nonché hanno una solidarietà senza ripensamenti
e per me rappresentano un mondo che sta sparendo.
Per queste signore è imprescindibile festeggiare “da Massimo” il giorno della donna ed a
questo gruppo mi unisco sempre volentieri da quando mi hanno conosciuto come
amica di M. precedente titolare della
trattoria, e quale presentatrice Stanhome, diventando la gran parte di loro mie
clienti!
Ci si ritrova in latteria per l’aperitivo e poi si attraversa la strada per andare da Massimo, in totale siamo
in 15. Iniziano a servirci. Bevande, antipasti, chi li vuole caldi gratinati o
freddi, secondo: grigliata mista o frittura mista, contorno di verdura fresca, dolce, caffè, ammazza caffè. Si mangia tra commenti, malintesi “cosa hai preso tu”, “ ma a te ancora non è arrivato?”, “come
mai con quel piatto”, “quel piatto è mio” … confusione in allegria. C’è un affettuoso riguardo per una
signora che ha subito un intervento ed è ancora provata: “cosa
ti va di mangiare?”, “non sforzarti a mangiare se non ti va”, “prendi questo
che è leggero”… Si ride, si scherza, si fanno battute, non tutte si “amano”
alla follia, qualcuna è un'outsider, viene perché è cognata di una vicina e ci tiene a questi festeggiamenti. Così incontro non solo le mie coinquiline, le signore di
fronte, le clienti, ma capita anche che qualche persona la conosca perché
commessa in un negozio frequentato dagli anni ’70! Un mondo!
Quando il pranzo è quasi finito, c’è stato un momento di profonda commozione:
una delle signore della compagnia si è
spenta un anno fa, ma ha lasciato ordine alla figlia di pagarci una bottiglia
di vino fragola per la Festa della Donna, a cui lei non mancava mai per condividere ancora con noi la festa. Della bottiglia ognuna di noi ha bevuto un po’
ed abbiamo brindato in suo onore con enorme commozione.
Ci siamo riprese con la consegna dei regali. Dovete sapere che alcune delle
signore raccolgono tutto l’anno piccoli
oggetti e li confezionano ben bene per distribuirli a questa festa con una
piccola lotteria. Sono piccoli oggetti
riciclati, gadget natalizi, collane
ricevute e mai messe, piccoli portafogli o bustine, un servizio di tazzine da caffè
mai usate, insomma, la fiera del riciclo. Ognuna scarta il regalo con entusiasmo e riceve i
complimenti e le battute delle amiche, immancabile il commento “oooh che bel” .
Nessuna si lamenta, quel che viene viene e qualcuna anche lo cede se non è
interessata.
Questi sono i regali che son capitati a me.
C’è poi la signora Ironia, che ogni anno compila due biglietti a testa : il primo:”dicono di
lei” il secondo “com’è in realtà”. I biglietti
della prima serie vengono distribuiti a caso - non c'è alcuna relazione tra la persona ed il loro contenuto, è semplicemente un pretesto per farsi una risata- dopo di che a chiamata viene
consegnato il secondo. Ecco i miei :
Alle 16.00 abbiamo lasciato il locale in una serie di saluti festosi, mentre la più anziana chiedeva cortesemente di essere accompagnata verso casa al braccio di una di noi.
20 Commenti:
Ecco un bellissimo modo per festeggiare !!!!!
Hai trascorso la tua giornata in maniera meravigliosa, ricca di emozioni ma anche di risate, ricordi e soprattutto di belle amicizie. Un caro abbraccio
Che bello! Siete fortissime!
Che bello Renata! Un mondo meraviglioso che sta scomparendo e che bisognerebbe cercare di salvare e in più un bel modo sano di festeggiare la giornata della donna.
Antonella
Mi unisco ai complimenti! Divertenti i biglietti in dialetto.
Brave le mie donne de rion, ogni tanto sono belli questi incontri e quattro "ciacole". Buona domenica cara Renata.
Ola! Ecco finalment eun modo semplice e genuino per dare senso a questa festa e il senso originario l'ha perso da molto tempo,donne che continuano ed essere donne e non un specie di "donna-uomo- finta emancipata e si crede libera e non è libera da nulla.
Complimenti a tutte.
ancora auguri a tutte voi !
complimenti per il vostro modo di festeggiare la festa della donna.
Grazie Enio!!! ;)
mi immagino che simpatica caciara, lo trovo bellissimo.
un abbraccione
Ma che bel modo di festeggiare! Originalissima l'idea dei regalini riciclati e dei biglietti!
A dirla tutta, io ho praticamente dimenticato fosse l'otto marzo: me ne sono ricordata quando mi è arrivato un messaggino dal papà e quando l'ingegnere mi ha fatto gli auguri appena sveglio.
E' stato un caso però, il fine settimana a casa di amici romani. E mentre i tre uomini erano a far chiacchiere, noi due donne ci siamo confessate, confrontate...
E' stato davvero stupendo passare il sabato e la domenica così, naturalmente con la partecipazione di tanto buon mangiare e bere ed una Roma stupenda!
Brava e bona a nient. Eh?!,
Un modo carino e diverso per festeggiare direi. ^_^ Mi piace anche questo scambiarsi piccoli pensieri-doni. Buonanotte cara ^_^
meglio del bar lume!!!
meglio del bar lume!!!
meglio del bar lume!!!
meglio del bar lume!!!
Verrebbe voglia di diventare donna per partecipare a questo incontro e co un menù simile. Beh, va bene, aspetto l' 1 agosto, festa dell'uomo. Questa però è una festa creata che non ha un riferimento storico come la vostra. Buona serata domenicale.
Buona settimana cara Renata, che silenzio? tutto bene?
Io sono qui, un abbraccio.
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