domenica 1 aprile 2012

Venezia Giulia

Ho trovato in un periodo la seguente cartina geografica, che vi può dare un'idea dell'estensione della Venezia Giulia. 

Il territorio di Gorizia ocra e Trieste in marron sono le provincie in Territorio Italiano. Il territorio in bianco è la parte del retroterra Goriziano e Triestino  italiano prima della II Guerra Mondiale, ceduto alla Jugoslavia con il trattato di Pace del 1947. La parte in rosa sono terre che dovevano essere restituite all'Italia, ma che con presa di posizione di Tito sono  state definitivamente cedute nel 1975 e lì dentro c'era anche la casa dei miei genitori e le terre dei miei avi. 

In questa regione si trovano bellissimi gioielli di città e paesi di storia antica. Qui il territorio era dominato dagli Illiri e dagli Histri, all'epoca dei castellieri,  sulle cui vestigia i Romani costruirono Castrum e ville che poi svilupparono in paesi. In seguito il territorio prima sotto la dominazione della Repubblica marinara di Venezia, che vi trovò nuovo terreno di espansione anche commerciale essendo un punto di raccordo con l'oriente, l'Istria   fu assorbita dall'Austria come Margraviato d'Istria, poi con la I Guerra Mondiale divenne definitivamente Italiana, fino alla II Guerra Mondiale.

Qui potete trovare 
* Umago, antico castrum romano, ha come simbolo le torri sormontate dal Leone di San Marco che la dominò dal 1797,
* Pirano , la patria di Giuseppe Tartini colonia di rifugiati aquileiesi scampati agli Unni
* Capodistria , patria di Nazario Sauro, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Bruno Maier, don Edoardo Marzari, Gian Rinaldo Carli, il vescovo Pier Paolo Vergerio, e tantissimi altri!
* Dignano, castrum romano, borgo medioevale con le caratteristiche calli strette e la più grande Chiesa d'Istria il Duomo, che custodisce una collezione di mummie, chiamata dal popolo "i corpi santi" tra cui le spoglie miracolosamente conservate di San Sebastiano, Santa Barbara ed il corpo di Santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512 e considerata la mummia meglio conservata d'Europa,
* Pola, dalla storia tormentata, una delle poche città Istriane con un antico anfiteatro romano, patria di Laura Antonelli, Giovanni Arpino, Gianni Brezza , Sergio Endrigo, Gino Piva, Rossana Rossanda, Alida Valli e tanti altri,
* Fiume patria di Giovanni Palatucci , funzionario di polizia "giusto tra le nazioni", il linguista Giovanni Frau, il politico Leo Valiani, gli atleti Abdon Pamich (marciatore), Ezio Loik,Antonio Vojak, Rodolfo Volk, i fratelli Mario Varglien e Giovanni Varglien, Marcello Mihalic e Giovanni Udovicich(calciatori), Giovanni Cucelli e Orlando Sirola (tennisti), la regista Luciana d'Asnasch Veschi, la scrittrice Marisa Madieri, il poeta Valentino Zeichen, il giurista Danilo Zolo, il narratore Diego Zandel, lo scrittore e politico Sergio Travaglia.
* Buie, dove sono nati Silvio Vardabasso, geologo e membro dell'Accademia nazionale dei Lincei, Carlo D'Ambrosi, geologo e farmacista, Giuliano Piccoli, geologo, Cesare Augusto Seghizzi, musicista, compositore e direttore di coro, Giuseppe Tessarolo, musicista, Ernesto Vidal, calciatore, medaglia d'oro con l'Uruguai nel 1950
* Verteneglio, costruito su un antico castelliere preistorico, citato per la prima volta nel 1234, con l'antico nome Ortoneglo o Hortus Niger, ovvero orto di terra nera; nel territorio vi sono vari antichi castellieri (costruzioni più grandi dei nuraghi sardi ma della stessa epoca), Verteneglio con 
* Grisignana sono le due città che hanno la maggior percentuale di italiani, fieri della loro cultura ed origine!
* Rovigno, che ha visto i natali di Silvano Abba, pentatleta e militare, Femi Benussi, attrice, Pino Budicin combattente partigiano, Renato Dionisi, compositore, Antonio Gandusio, attore e capocomico, Giovanni Quarantotti patriota e storico della letteratura, Antonio Santin, arcivescovo di Trieste, Pietro Santin, ex allenatore e giocatore di calcio, Ligio Zanini, poeta.

Ecco perché ancora piangiamo la nostra Patria Perduta!



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1 Commenti:

Blogger nellabrezza ha detto...

Mai vista una cartina con la Venezia Giulia. Mai a scuola, per esempio. La questione del confine istriano l'ho letta recentemente in un libro di un professore universitario di cui ora mi sfugge il nome. Tantissimi anni fa nelle campagne vicino a Pola, viaggiando con un camper ci fermammo presso una contadina che ci vendette della grappa alla ruta. Ci raccontò degli uomini di famiglia che avevano servito l'imperatore giuseppe, poi il re d'italia poi tito...Ho una amica slovena nella cui voce sento tanto rimpianto per le terre perdute. Come qui da te...

mercoledì, aprile 04, 2012 3:21:00 PM  

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