Carlo Rubbia
Trascorro la mattina al computer e pensando, considero la pochezza delle persone che appaiono sullo schermo ed alla ribalta dei mass-media. Allora mi rifugio in wikipedia, per ri-scoprire e proporvi le biografie delle persone che PER ME contano! Persone che mi fanno sentire orgogliosa di essere italiana. Tra queste figure ne proporrò di seguito alcune, oggi è la volta di Carlo Rubbia. Leggerle sinceramente mi rinfranca non poco!
tratto da Wikipedia
tratto da Wikipedia
Carlo Rubbia (Gorizia, 31 marzo 1934) è un fisico italiano, vincitore del
premio Nobel per la fisica nel 1984.
Figlio di un ingegnere elettronico e di una maestra di scuola elementare,
alla fine della Seconda guerra mondiale lascia la città natale, Gorizia,
spostandosi prima a Venezia e poi a Udine. Frequenta la Normale di
Pisa, dove si
laurea in fisica nel 1957. Trascorre poi un
anno presso la Columbia University, dove esegue esperimenti sulle interazioni
deboli presso il sincrociclotrone di Nevis. Trascorre in seguito un anno in
Italia all'Università La Sapienza di Roma come assistente di Marcello
Conversi.
Dal 1960 svolge la sua attività di ricerca al CERN di Ginevra, il più
grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie, di cui sarà poi
Direttore Generale dal 1989 al 1994, svolgendo ricerche inerenti alla fisica
delle particelle elementari e dove completa esperimenti sulle interazioni deboli
al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci
protonici.
Per verificare la teoria elettrodebole di Abdus Salam e Steven Weinberg,
modifica un acceleratore SPS in un collisionatore di protoni e antiprotoni. Con
questo esperimento, a capo del gruppo di cento fisici noto con il nome di UA1,
scopre nel 1983 le particelle che sono responsabili dell'interazione debole,
cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria
dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella
forza elettrodebole. Nel 1984, ad appena un anno dalla scoperta, riceve insieme
all'olandese Simon van der Meer il premio Nobel per la fisica.
Dal 1970 al 1988 è Higgins Professor per la fisica presso la Harvard
University. È stato anche professore ordinario di complementi di fisica
superiore all'Università di Pavia.
Dal 1986 al 1994 è stato il Presidente del Laboratorio di Luce di
Sincrotrone di Trieste.
Dal 1999 è Presidente dell'ENEA. Nel 2005, a seguito di ripetuti contrasti
con il consiglio di amministrazione dell'ENEA, critica il governo Berlusconi
sull'«umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo». L'ENEA viene allora
commissariato e Rubbia non viene riconfermato dal Ministro Claudio Scajola. A
questo vicenda seguono alcune polemiche, in particolare sulle competenze e sulle
affermazioni di alcuni successori.
Da allora collabora con il CIEMAT (centro di ricerca sull'energia,
l'ambiente e la tecnologia), un organismo spagnolo simile all'italiano ENEA,
come consigliere speciale per la ricerca in campo energetico, dove sostiene
fortemente lo sviluppo del "solare termodinamico", che aveva avviato nel 2001
all'ENEA con il Progetto Archimede.
Nel 2007 viene nominato membro Gruppo dei Consiglieri in materia di Energia
e Cambiamenti Climatici, istituito dal Presidente dell'Unione Europea Barroso.
Viene nominato Presidente della task-force sulle energie rinnovabili presso il
Ministero dell'Ambiente dal secondo governo Prodi. Nel 2008 diventa consigliere
speciale per l'energia presso la Commissione Economica delle Nazioni Unite per
l'America Latina (CEPAL).
Ha ricevuto 28 Lauree Honoris Causa tra le quali, in Italia, dagli atenei
di Genova, Udine, Camerino, Padova, Trieste e Perugia e all’estero dalle
Università di Ginevra, Carnegie Mellon University, Università La Plata,
Northwestern University, Chicago University, Loyola University, Boston
University, Università di Sofia, Università di Mosca, Università del Cile,
Università Politecnica di Madrid, Università Tecnica di Rio de Janeiro,
Università di Oxford, Università Cattolica Pontificia del Perù, Università
Nazionale di Sant'Antonio Abad di Cuzco, Università di Bordeaux, St John’s
University di Roma, Università di Aachen, Università Pontificia di Santiago del
Cile.
È socio onorario nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei, della
Pontificia Accademia delle Scienze, della National Academy of Sciences
americana, dell'Accademia Russa delle Scienze, della Royal Society e di numerose
altre accademie europee e americane.
Gli è stato dedicato un asteroide, 8398 Rubbia.
Le sue ricerche coprono molti aspetti della fisica delle particelle
elementari in cui è estremamente attivo. Negli anni dopo il Nobel comincia a
interessarsi ai problemi energetici e studia un reattore nucleare a fissione
sicuro, il cosiddetto Amplificatore di Energia, conosciuto anche con il nome di
Rubbiatron, nel quale i neutroni della reazione a catena vengono prodotti
tramite un acceleratore di particelle. Il reattore resta però allo stadio di
progetto.
Ha inoltre contribuito in maniera decisiva alle attività di ricerca del
Laboratorio del Gran Sasso, con le ricerche sui neutrini cosmici. Con
l'esperimento ICARUS ha sviluppato una nuova tecnica di rivelazione degli eventi
ionizzanti in Argon liquido ultra-puro, mirata anche alla rivelazione diretta
dei neutrini emessi dal Sole. Continua a svolgere attività di ricerca nel campo
della stabilità del protone, della fissione, della fusione nucleare controllata;
ha ideato un motore (il progetto 242) che usando solo 2,5 kg di americio 242 può
portare un'astronave fino a Marte in un tempo molto minore degli attuali
propulsori. Attualmente si interessa al problema della materia oscura.
L'esperimento da lui proposto, WARP (Wimp ARgon Programme), si propone di
rivelare la presenza di materia oscura sotto forma di WIMP (Weakly Interacting
Massive Particles).
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana | |
— Roma, 22 novembre 1984[6] |
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte | |
— Roma, 2 giugno 1983[7] |
Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura | |
— Roma, 29 settembre 2000[8] |
3 Commenti:
grande personaggio, un gigante se si guarda a certi pigmei
E' una persona che ha avuto buone intuizioni. E di questo gli si rende merito.
Negli ultimi anni e' anche una persona con cui può essere umanamente difficile lavorare, e questo lo so da fonti abbastanza prossime.
concordo Soffio!
Soleil, potrà essere -NEGLI ULTIMI ANNI- difficile da lavorarci assieme, ma guardiamo quanto ha fatto e dato alla scienza! invecchiando meglio un genio scorbutico, che un megalomane puttaniere come qualche nano di nostra conoscenza. Nel confronto vince Rubbia che ha sicuramente dato moooolto di più in positivo agli Italiani!
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