Villa Manin - mostra degli espressionisti
Ottimo pomeriggio passato nella pianura friulana con puntata alla Villa Manin di Passariano, a visitare la mostra degli Espressionisti prima che terminasse.
Carlo Goldoni definì la villa come un soggiorno da Re, fatta costruire da Ludovico I Manin nel Seicento con uno sfarzo enorme. La villa mi ha incantanto più della mostra, per gli stucchi, gli affreschi, i pavimenti, le statue, i soffitti con le travi a vista decorati, i mobili, gli arazzi e gli arredi.
Son riuscita a carpire questa foto prima di esser fermata dalla guida. Il lampadario di Murano è grandissimo ed in una sala bellissima con soppalco del piano superiore che si intravvede e le pareti in un movimento enorme con stucchi e decori, le luci di vari colori ne fanno un gioiello enorme che stupisce e son rimasta con la bocca spalancata per qualche minuto!
La mostra degli Espressionisti era molto ricca e varia. Non conosco nulla di questa corrente artistica, da profana vi posso dire che le pennellate di alcune tele, spesso juta grezza, venivano date con vigorosa forza e colore deciso, spesso scuro. Molti i nudi, malgrado il periodo (inizi del novecento) ma uno strano distacco tra le persone: nessun legame affettivo o di intesa era percepibile.
Anzi, in uno che rappresentava alcuni avventori in un bistrot, le persone sembravano avulse e con sguardi vacui nei loro pensieri. Strano anche un quadro che raffigurava una etera nuda, che si specchiava, oltre alla sua immagine riflessa, lo specchio rimandava anche la figura di un uomo vestito, eppure, tutti anche la stessa immagine della ragazza sembravano essere totalmente distaccati quasi fossero tre persone diverse.
Questo è il quadro che mi è piaciuto di più.Emil Nolde, Casa di Cacciatori ad Alsen
Dominava nei vari dipinti l'emozione eccessiva delle vigorose pennellate di colore vivace, o il cupo ridondante del nero sottolineato da un freddo giallo che rendeva ancora più profonda l'inquietudine ed il disagio che il pittore voleva comunicare .
Ma più della mostra la Villa mi ha rapito, non riuscivo a staccare da stucchi e decori, fino a trovare alcuni mosaici in tre stanze quadrate che dovevano essere delle piccole cappelle con motivi religiosi scarni, ma preziosi.
Il giardino è immenso, con in fondo le scuderie.
qui sopra la targa Villa Manin
A sinistra la porta d'ingresso laterale delle carrozze, ...pardon macchine ;)
Ci sono stata nel 1974 per la festa della squadra di ginnastica della scuola. Ritornarci mi ha dato un'emozione particolare, un tornare in un posto amato... come se ci avessi vissuto in un'altra vita ;D
Etichette: vita movimentata, vivere
7 Commenti:
grandiose ville!!
si, una ricchezza inestimabile! mi affascinano molto!
Che lampadario meraviglioso.. mi sono sempre piaciuti i lampadari belli, danno una luce unica a tutta una stanza. Buona domenica Renata.
Bellissima la villa, ma cosa non è quel lampadario!!! Una vera scultura di cristallo!
Spettacolo...
ps: ho chiesto in giro, ma nessuno ha, o ha avuto, il problema di cui mi hai parlato... speriamo sia sparito anche dalla tua connessione!
Bacione♥
sei riuscita a fare una passeggiata nel parco?
ciao:-)
Maude : questo toglie il fiato!
Giusy : ti saprò dire !
Viola : no eravamo di fretta, ma conto di tornarni con la bella stagione, perché ora ho imparato la strada e posso andarci anche da sola!
Emil Nolde mi emoziona: quelle pennellate sembrano schiaffi oppure carezze, dipende dall'umore... :)
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