Ginnastica artistica
Il 5 gennaio 1968 iniziò la Primavera di Praga ad opera del riformista Alexandre Dubcek, che portò in Cecoslovacchia una ventata di libertà, con una politica di liberalizzazione, la prima dopo la tremenda repressione dell' Ungheria nel 1956. Anche questa volta il 20 agosto 1968 i carri armati Russi invasero la Cecoslovacchia reprimendo il nuovo regime e destituendo Dubcek.
Ma di quel periodo una stella della Cecoslovacchia sconfisse i russi in campo sportivo. Vera Caslavska. Nata a Praga il 3 maggio 1942 già all'Olimpiade di Roma (1960) fu una rivelazione e mascotte per la sua giovane età. Si presentò nel 1964 a Tokyo superando in diverse categorie le avversarie sovietiche. Mi conquistò talmente che alle superiori scelsi di prepararmi per la squadra di ginnastica ritmica della scuola, ma data la mancanza di preparazione in giovane età non potei esprimermi che a livelli dilettanteschi. Vera intanto divenne un'eroina nel suo Paese, firmando il "Manifesto delle 2000 parole" con cui eminenti Cecoslovacchi chiedevano a tutti i loro concittadini di appoggiare la svolta democratica in atto nel paese. Ma Vera fu costretta a fuggire in Mexico quando il 20 agosto 1968 i carrarmati Russi entrarono invasero la Cecoslovacchia. In Mexico, dove nel 1972 si sarebbero svolte le successive olimpiadi, Vera fece tutti i lavori possibili e continuò un estenuante allenamento in esilio per poter partecipare alle Olimpiadi dove registrò il suo maggior successo! Aveva VENTISEI ANNI! Come potete vedere la sua corporatura snella presentava tutte le forme di una donna, eppure, se guardate regge il confronto in leggerezza, difficoltà e grazia con la giovanissima Nadia Comaneci, Rumena, che poco dopo divenne la sua erede. Al termine delle Olimpiadi del Mexico infatti,Vera si sposa con mezzofondista Josef Odlozil e lascia l'agonismo.
Con Nadia Comaneci iniziò l'esasperazione delle ginnaste giovanisime, sfruttando l'agilità dei corpi efebici ancora immaturati, esasperato dal fortissimo allenamento che inibisce lo sviluppo.
Vera fu l'ultima "donna" a disputare Olimpiadi : le sue medaglie furono più preziose di quelle delle altre ginnaste, perchè a quel tempo non esistevano sponsors, Vera lavorava e nel mentre si alza la mattina per allenarsi prima del lavoro e dopo il lavoro, per arrivare in forma ed alla perfezione ai contesti internazionali.
Vera Caslavska - 1968 anno (26 anni) Nadia invece ha un'altra storia: diventata stella di primezza internazionale, allenata da Bela Karoly (poi espatriato in USA dove ha allenato i ginnasti americani) ha iniziato a conseguire i primi successi a soli 13 anni. All'Olimpiade del 1976 conseguì per la prima volta nella storia il punteggio di 10.00 tanto che non avendo nei displays tale votazione, il tabellone riporta un 1,00 ! Venne insignita dell'onorificenza di eroe del lavoro socialista, e iniziò a frequentare la fa famiglia Ceausescu, di lei s'incapricciò il figlio del dittatore Ceausescu, ma il carattere dell'uomo era talmente difficile che si costrinse ad ingrassare per rallentare le sue attenzioni. Alla fine nel 1989 riuscì a fuggire in USA dove riprese il suo equilibrio, sposò un ginnasta americano con cui tornò in Romania dopo la destituzione del dittatore. E' tutt'ora impegnata nell'insegnamento della ginnastica, nonchè in opere di beneficenza. Il 12 novembre ha compiuto 50 anni! com
Nadia Comaneci - 1976 (16 anni)
Etichette: storia
7 Commenti:
la Comaneci è stata la mia prima, vera eroina. Facevo ginnastica artistica, pur non avendo il fisico da ginnasta, e lei fu per noi ragazzine un faro illuminante di bravura e serietà; ma mise in risalto anche i limiti di gareggiare con un corpo non esile, finché tante preadolescenti in sviluppo come me, capirono che non sarebbe più stato possibile gareggiare con adolescenti-bambine, senza seno, nè natiche, né fianchi e pian piano, in tante, lasciammo. Poi passai alla ritmica, ma non era la stessa cosa... poi smisi. Ma la Comaneci è ancora la mia eroina, come allora.
Cara Linda, a me la Caslavska con le sue curve e quell'incredibile pettinatura conata che non si muove neanche quando fa i salti mortali attizzava di brutto!
La Comaneci al confronto sembra un robottino. L'allenamento ricevuto da Nadia senza dubbio era esasperatamente spinto all'acrobatismo, mentre quello di Vera era.. umano. Penso che tu non sia stata la sola a lasciare una disciplina così bella proprio per la nuova moda delle efebiche!
non conoscevo la Caslavska, che vergogna! grazie per avermela presentata!
concordo con voi :)
Mi ridordo perfettamente la Comaneci, era un po' il nostro mito! Tutte avremmo voluto essere come lei...
La Caslavska, invece, non la ricordo proprio... peccato.
eh ragazze! lo credo che non la ricordate! eravate piccole neh ??!!!
anche io conoscevo la Comaneci, e avevo imbarcato il corso di ginnastica artistica per quello... ma ero talmente anni luce lontano da lei come coordinazione che mi son rapidamente convinta che il meglio era starla a guardare... :)
la storia di Vera non la conoscevo, da poco ho visto un documentario sulle atlete degli ex paesi del blocco sovietico che mi ha dato i brividi, soprattutto per gli allenamenti e i prodotti dopanti a cui erano costrette
le nuotatrici, Soleil, specialmente e le atlete dell'atletica erano dei maschi! solo le ginnaste erano efebiche. Diciamo che dagli anni '70 in poi lo sport è degenerato, esasperando tutto!
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