CAPITOLO NR. 1 - Io e Mucia, Mucia ed Io
Che io sbrighi le faccende, ozii davanti al PC, cucini, lavi o stiri, mi riposi davanti alla tele, mi dedichi alla cura delle piante, legga un libro, riordini documenti, ecc. ho sempre vicino il mio alter ego, Mucia, che mi segue, mi controlla, mi guata. Spesso sottolinea con saccenza e un lieve tocco ritmato di zampetta l'inadeguatezza di alcune sistemazioni o cose fuori posto, sollecitando che le rimetta immediatamente dove si trovavano prima. Quando faccio cambiamenti, lei controlla perplessa, seduta, poi si rialza, sembra scrolli il garrese e che mi garantisca il beneficio del dubbio, dicendo "staremo a vedere se funzionerà".
In realtà la mia vita gira con lei ed attorno a LEI : io sono qui per aprirle le scatolette! Come recita la massima scritta sul magnete che vedete qui sopra e che fa bella mostra sullo sportello del mio frigorifero. I figli in fin dei conti sono dei satelliti che orbitano nella nostra atmosfera, ma ormai è lei la mia ombra ed io sono la sua, o meglio "la mia codina", come dice mia figlia.
Questo fatto non mi rassicura, anzi, mi mette ansia, perché quando non la trovo o sta male, sono agitata peggio che se si trattasse dei miei figli: loro sanno parlare, sono adulti, Mucia è indifesa!
Questo fatto non mi rassicura, anzi, mi mette ansia, perché quando non la trovo o sta male, sono agitata peggio che se si trattasse dei miei figli: loro sanno parlare, sono adulti, Mucia è indifesa!
Considero cosa sia diventata la mia vita, quanto io stia cercando il mio nuovo ruolo e di come si siano ridimensionate le mie aspettative in questi mesi di costante rifiuto, aggrappandomi al territorio, a Mucia, alle mie cose.
Da una parte resiste la paura di sbagliare a rilassarmi, anche se ho una voglia estrema di farlo perché sono stanca! La paura di non riuscire a rimettermi più in gioco ed a fallire per il fatto di essere obsoleta -come il mondo del lavoro mi sta sottolineando da troppo tempo- e la necessità economica di buttarmi di nuovo nella mischia sono i due poli, tra cui sbatte quotidianamente la mia testa, mentre l'impotenza mi assale e mi mette al tappeto, tanto che neanche a casa riesco ad essere costante e concludente. In un'altalena di sentimenti e sensazioni, sto arrancando nella mia vita, cercando d'ingannare il presente per eludere il futuro.
Da una parte resiste la paura di sbagliare a rilassarmi, anche se ho una voglia estrema di farlo perché sono stanca! La paura di non riuscire a rimettermi più in gioco ed a fallire per il fatto di essere obsoleta -come il mondo del lavoro mi sta sottolineando da troppo tempo- e la necessità economica di buttarmi di nuovo nella mischia sono i due poli, tra cui sbatte quotidianamente la mia testa, mentre l'impotenza mi assale e mi mette al tappeto, tanto che neanche a casa riesco ad essere costante e concludente. In un'altalena di sentimenti e sensazioni, sto arrancando nella mia vita, cercando d'ingannare il presente per eludere il futuro.
Certo, parto da una base, sia pur minima e tantissimi non hanno tale base, ma la situazione esige di più.
(continua)
Etichette: psicologia, vita movimentata
6 Commenti:
ahi, arrancare è una situazione molto comune ... sarei tentata di dire che sia la condizione "normale" della vita e chi crede di dominare quest'ultima o di dirigerla, più che altro si illude oppure è tanto fortunatao da non aver ancora sbattuto il naso su una realtà sempre sfuggente e quasi mai benevola.
conosco bene, poi, il rapporto simbiotico che descrivi con Mucia.
Avere una "codina" amorosa è una benedizione! Sai già che durerà solo il tuo tempo e ti si apriranno altri abissi di dolore, ma tutto quello che vivete fino ad allora rende viva e piena la vita di ambedue ...
ti pare poco?
Quando ho avuto, da poco più che ragaza, la mia prima gatta, non era ansiosa, non pensavo mai a cose brutte e infatti la signorina è vissuta 20 anni, e anche bene.
Adesso è diverso, mi trovo a pensare che i gatti hanno già 6 anni, che sono volati, ho paura che stiano male, insomma mi faccio tanti problemi. Penso sia normale, ma non è una cosa che mi piace.
spero che troverai presto il bandolo della matassa, purtroppo bisogna inventarsi qualcosa, mettersi in proprio o qualcos'altro per riuscire a scardinare il muro del mercato del lavoro....
una grattatina a Mucia da parte mia
Si, Soleil ci sono arrivata anch'io, ma non so capacitarmi quale attività mettere in piedi con capitali ZERO!
i mici sono i nostri alter ego.
spuntì la mia parte razionale (siam messi male hehehe)
tamino quella emotiva
larossa?? boh, dopo uno scambio di battute assurde col collegapreferito, quella sessuale?? hahaha
purtroppo è un periodo difficile. acuito dalle rigidità delle banche ecc. (io non riesco a vendere, p.es., perché tu non ottieni un mutuo. e l'economia si blocca).
non ci sono fondi per imprenditrici o simili?
si, penso ci siano, ma quello che mi domando è in quale campo, dato che non posso fare concorrenza al mio ex datore di lavoro : il caffé non si può vendere due volte! Non si sembra etico!
Devo quindi reinventarmi ma in che campo!
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page