mercoledì 14 marzo 2012

CAPITOLO NR. 6 - DARE UN SENSO!


Chi ha lavorato per tutta la sua vita a tempo pieno, comprenderà come sia difficile instaurare una nuova routine, quando l'imprinting    relegava TUTTE le cose ai giorni "liberi". In realtà allora il rimandare aveva una giustificazione : il poco tempo. Ma avere troppo tempo genera  l'ansia da spreco. Nel vuoto d'identità tendo a rimandare,  perché mi rendo conto che gli "oggetti" del mio fare (lavoro / marito) non esistono più, ce ne vuole prima di tornare al presente ed impegnare la mia mente in modo costruttivo.

Se da un certo punto di vista mentale il non aver scadenze orarie rigide ha rotto lo schema da grande stress del passato, dato che i figli sono totalmente autonomi, d'altro canto questo "vuoto" attuale  genera un'insicurezza che mi porta ad evadere con tutti i mezzi nell'indecisione della "miglior scelta" da fare: faccio liste che ignoro o eludo puntualmente, salvo a fare "lo stretto indispensabile", perchè tutto mi crea stress ed ansia e mi sono resa conto che nel naufragare mentalmente in uno stand-by d'attesa soffro di meno, perché non realizzo il mio senso d'inadeguatezza o l'impossibilità di fare quello che vorrei perché ci sono delle pastoie burocratiche che hanno un iter ben preciso e quindi devo ancora attendere e non si sa fino a quando. 

Per ora mi sono posta l'obiettivo di FARE UNA COSA AL GIORNO, lavorando per il mio futuro, per dare senso alla mia "attesa" che gli eventi maturino, in quanto non dipendono dalla mia azione, ma da quella di terze parti. L'attesa è dura, il quotidiano manca di serenità e tutto perde di senso, salvo quello di RESISTERE ed ANDARE AVANTI!

Etichette: , ,

11 Commenti:

Blogger Linda_chi? ha detto...

L'ansia da spreco la capisco benissimo. Mi capita quando ho un giorno per me e non riesco a decidere quello che devo fare e alla fine non faccio niente...
capisco quel che dici, e allora, resistere rimane la decisione più saggia da prendere!

mercoledì, marzo 14, 2012 12:31:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

e fare quel che viene viene...;)
un abbraccio Linda!

mercoledì, marzo 14, 2012 5:48:00 PM  
Blogger katherine ha detto...

Ho letto parecchi tuoi post, per riuscire a capire la situazione. Non è facile commentare,tantomeno cercare di darti consigli. La tua vita è cambiata molto in questi ultimi anni e sono venute meno tutte le tue certezze: la compagnia di un marito, un lavoro con la sua routine rassicurante, i figli ormai indipendenti... Immagino che ci vorrà molto tempo per riorganizzare una nuova vita, ricominciare da capo, ricostruire una nuova identità da single, ma sicuramente ce la farai, anche se le cicatrici resteranno.
Coraggio!

mercoledì, marzo 14, 2012 11:20:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Katherine! Coraggio non mi manca, nonostante le cadute e gli scivoloni.

giovedì, marzo 15, 2012 6:43:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

grazie Katherine! :)

giovedì, marzo 15, 2012 6:48:00 AM  
Anonymous Avedon ha detto...

Capisco perfettamente la tua sensazione, perchè anche io mi sono sentita così nel periodo in cui ero in cassa integrazione.
Trovarsi improvvisamente ad avere tanto tempo provoca un senso di smarrimento difficile da gestire.
Anche io facevo mille programmi e poi regolarmente li disattendevo e perdevo tempo a farne degli altri...

giovedì, marzo 15, 2012 11:25:00 AM  
Blogger Shunrei ha detto...

Sai che hai proprio ragione? Sono a casa da lavoro ormai da quasi 6 mesi (tra ricovero per "emergenza" prima, maternità obbligatoria poi e dimissioni ora) e tuttora ho quest'abitudine imbecille, per certe faccende, di pensare "lo faccio nel weekend che ho più tempo". Ma più tempo cosa?!?
Mi consoli... nel senso che mi rendo conto che sia comune per tutti riuscire ad uscire da una routine consolidata da anni anche quando tale routine viene a mancare. Faccio miei i tuoi propositi, e grazie anche per questa riflessione! :)

giovedì, marzo 15, 2012 12:03:00 PM  
Blogger nellabrezza ha detto...

brava.

stavo infatti riflettendo che passiamo spesso la vita ad attendere il tempo che non abbiamo, e che speriamo di avere in futuro, per fare le cose che non riusciamo a fare, e che poi quando il tempo si rende improvvisamente disponibile non ce la facciamo a gestirlo. ci si trova sguarnite ad improvvisare.
però tu hai reagito giustamente, secondo me. razionalizzando ed economizzando. anche le tue forze.

giovedì, marzo 15, 2012 12:45:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Avedon : meno male, mi consoli,
Shunrei : me lo ripeteva la moglie di mio padre, di stare calma e che il ritmo giusto sarebbe arrivato: sembra sia il momento giusto... poi tu hai la piccolina ;) tutto è incentrato su di lei, ma non trascurarti!
Nellabrezza : si, ci sono arrivata dopo aspri duoli ;) ma sono a buon punto!

giovedì, marzo 15, 2012 12:53:00 PM  
Blogger lella ha detto...

Mi piace quel "fare una cosa al giorno": magari ci riuscissi io! Sono pigra e tendo a rimandare: invece basterebbe fare come dici tu!

domenica, marzo 18, 2012 9:44:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Lella mi prendo anch'io delle belle pause, ma mettere in agenda la cosa fatta, mi riempie di soddisfazione! La fine della scorsa settimana poi, giovedì e venerdì son riuscita a fare talmente tante cose, che mi son sentita proprio in ripresa!

domenica, marzo 18, 2012 4:26:00 PM  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page