Non so chi di voi si è mai fermata/o a guardare questo programma che Cielo e Focus stanno mandando in onda dal satellitare
Mi fermo ogni volta perché per me è nuovo e mi affascina il lavoro di questi uomini: temerari o irresponsabili? Senza dubbio dei veri professionisti, specie nel manovrare le merci, perché basta poco per sfiorare il disastro, mentre loro fanno sembrare tutto molto semplice e compiono manovre ineccepibili al millimetro! Rischiano moltissimo, anche se guadagnano moltissimo rispetto a camionisti della strada normale.
A nord nel Canada per due mesi l'anno circa, quando il fiume Mackanzie raggiunge uno strato di ghiaccio di un metro e più, viene aperto al transito di camion diventando la mitica Ice Road con trasporti eccezionali: ecco che un manipolo di uomini coraggiosi, Alex, Eric, Jack, Hugh, George, ed altri ancora si avvicendano con enorme pericolo su questa strada sia per portare approvvigionamenti, che per pulire questi avamposti senza fognature e discariche dei loro rifiuti, ma anche per trasportare componenti di basi minerarie di trivellazione da un punto all'altro della tundra Canadese, dove si cerca il gas naturale oppure trasportando parti di ricambio ed approvvigionamenti dalla miniera di diamanti nell'estremo nord. Le strade normali bloccate e sotterrate dalla neve offrono un piccolo appoggio solo nel raggiungere i luoghi interni, ma è il fiume che diventa l'autostrada per eccellenza in questo periodo. Oltre che alle bufere, alla temperatura intorno ai - 46° C. gli eroici camionisti vanno incontro ai pericoli opposti : lo sciogliersi dei ghiacci, il rompersi della crosta che crea un lastrone instabile ed invisibile che può portare a disastri incredibili. A questo camionista è andata bene : è riuscito ad uscire dal camion. C'è chi non ha avuto tempo di dire Amen quando il ghiaccio si è mosso, inabissandosi con tutto il camion. Ma i nostri temerari sono favolosi e c'è chi viaggia sulla Ice Road da ben 25 anni, come Hugh Polar Bear !
I camion spesso hanno problemi causati dalle temperature estreme e gli uomini devono avere una salute di ferro per resistere allo sforzo ed alle intemperie. Le tempeste di neve sono frequenti, ma loro sfidano le temperature e le scarse segnaletiche per affrontare questi percorsi, sulla carta brevissimi a volte solo 100 km., ma se trasporti sul ghiaccio 40 tonn. di carico devi andare a 25km/ora! E devi stare attento ai crepacci, che si formano, alle lastre instabili, ai cumuli di neve, spesso ingannevoli ed al traffico in senso inverso.
Ricordate la legge di Newton: ad ogni azione ne consegue una uguale e contraria? Qui si applica in modo incredibile : il ghiaccio sia pure di un metro di altezza resta elastico, poggiando sull'acqua, quando viene percorso, il carico imprime una spinta che muove l'acqua sottostante creando un'onda. Maggiore è la velocità del camion, più lunga e forte sarà l'onda e la possibilità che la forza impressa dall'effetto contrario spezzi il ghiaccio. Maggiore il peso del carico, quindi, minore deve essere la velocità del veicolo. Se due veicoli di grosse dimensioni, indipendentemente dal genere di carico, si incrociano tutti e due in moto, creano, non importa a che velocità, due onde di dimensioni diverse ed opposte che potrebbero far rompere la superficie con i risultati che potete immaginare. Quando i camionisti disfarono la stazione di Aput per portare i pezzi a Langley, si trovarono a dover trasportare il derrick di 40 metri di altezza (!!!) Impiegarono DUE camion, uno che guidava diretto, l'altro che sosteneva la "coda" del carico posto in senso inverso che guidava in folle, per evitare che nelle curve il carico facesse squilibrare il camion trainante : la sincronia dei due camionisti e la loro bravura ha fatto si che il derrick arrivasse sano a Langley, ma vi giuro che sulla strada hanno visto i sorci verdi in quanto incrociavano camion in continuazione, che fortunatamente avvisati via radio costantemente si fermavano qualche minuto prima del loro arrivo per evitare il contrasto delle onde!
La Ice Road viene monitorata continuamente, pick-up enormi con strumenti sonar controllano specie prima di trasporti eccezionali per verificare se il trasporto può essere fatto. Due mesi di febbrile attività, prima che il disgelo corroda il ghiaccio e renda inutilizzabile la via d'acqua!
Scusate il francesismo ma ne ho piene le scatole del terrorismo che via via si sta facendo sempre più stringente intorno alla fatidica data della fine del mondo. Sembra che il terremoto abbia rinvigorito gli assertori della teoria. Dopo che Giacobbo ha deciso (o gli hanno fatto prendere la decisione) di smorzare i servizi apocalittici in Voyager, sembra che ora sia la Nasa a dedicare ampio spazio alla questione.
Personalmente, se il mondo finirà o meno, non interessa ORA! Perché ORA ho altri problemi a cui pensare. Trovo però fortemente cinico, se non sadico l'atteggiamento che certa stampa ha di terrorizzare non solo sull'evento ipotizzato, ma su TUTTI gli eventi!
Un acquazzone diventa il diluvio di Noè, un inverno particolarmente freddo diventa una pre-glaciazione, un'estate torrida sottolinea il problema dell'effetto serra, un terremoto per quanto tragico e terribile diventa il prologo alla fine del mondo. Certo eventi straordinari pongono in crisi l'umanità che li subisce, ma ci sono sempre stati!
Penso che con ciclicità la Natura sia stata spesso eccessiva nelle manifestazioni e questo ci ha portato a vivere per centinaia di migliaia di anni di varie civiltà (al largo del Giappone sono state trovate costruzioni risalenti al 400.000 a.C.! una volta chiaramente abitate e che ora si trovano sommerse custodite nelle profondità marine).
Che cosa potrei fare ORA in previsione della fine del mondo? Nulla, a mio parere, anche i rifugi anti-atomici che tanta fortuna hanno avuto negli USA decenni fa, possono diventare una trappola per topi! Sono fatalista e considero che sia inutile pensare ora e crucciarsi per la "fine", fare tanti teoremi sul come, cosa, dove e prender spunto da qualsiasi manifestazione terrena per esaltarne la fatidicità, aggiungendo ulteriore tormento alle difficoltà della vita e togliendo senso ai nostri sforzi!
Aggiungo che sono fatalista per quanto riguarda il nostro destino in generale : c'è una canzone degli Alpini che dice "la cica in bocca, el goto in man, soto a chi toca, anca doman" : la sigaretta in bocca, il bicchiere di vino in mano, sotto a chi tocca, anche domani,
La sigaretta ed il bicchiere sono i simboli dei gesti più comuni e semplici che un uomo fa nel quotidiano, quindi sottolinea la necessità di mantenere la normalità nella nostra vita e di godere delle "piccole" gioie, voluttuarie, ma anche spirituali ovviamente, perché domani il destino potrebbe sancire il nostro ultimo giorno, nessuno sa il momento preciso!
Penso che stiamo già soffrendo per il periodo alquanto duro di crisi totale, la confusione che stiamo vivendo ci pone in uno stato di prostrazione e spesso di disperazione, senza dover a tutti costi elucubrare sulla ipotetica fine del mondo! E se anche lo facessimo, quanto il tormento e l'ansia ci aiuterebbero nel momento "clou" ?
Vivere sempre al meglio di noi stessi, cercare di vivere perseguendo i "fondamentali" della vita, vale a dire l' amore, la carità, la giustizia, la fede, la bellezza e la salute è l'unica cosa che possiamo fare per giungere alla nostra "fine", qualsiasi possa essere ed a prescindere da quando sarà, in modo quanto più sereno possibile.
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso, siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo. La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso. La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare, questo rumore che rompe il silenzio, questo silenzio così duro da masticare. E poi ti dicono "Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera". Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera. Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone, la storia entra dentro le stanze, le brucia, la storia dà torto e dà ragione. La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare. Quelli che hanno letto milioni di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare, ed è per questo che la storia dà i brividi, perchè nessuno la può fermare. La storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo. La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano. La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano. Francesco De Gregori
Secondo i cinesi il 2012 è l'anno del Drago d'Acqua. Un Drago possente e tremendo! La sua coda si è fatta sentire: la terra si muove ovunque! Noi speriamo che ce la caviamo ??? !!!
C'era una volta una rana, che intrappolata si trovo in un bacile d'acqua pulita e fresca e sebbene ancora sotto shock per esser stata trascinata via dal suo stagno natio, iniziò a constatare che non era male neanche la nuova sistemazione. L'acqua però iniziò a cambiare temperatura, non era più tanto fresca, ma stava diventando tiepida. La rana però constatò che la cosa era piacevole e rimase beata a godersi il nuovo posto. Man mano che l'acqua diventava più calda, gradatamente, allo stesso modo la rana sentiva di intorpidirsi, i suoi balzi non erano più tanto forti, anzi aveva voglia di riposarsi e chiuse gli occhi. Tanto che alla fine quando l'acqua posta sul fuoco dal cuoco arrivò al bollore, la rana non si rese neanche conto e scivolò nel sonno eterno della morte.
Noi siamo come quella rana: abbiamo sopportato di tutto, stiamo sopportando di tutto ed ancora non ci ribelliamo, ancora non facciamo quel balzo fuori dalla pentola per salvarci la vita! Dobbiamo reagire, avere Fede nelle nostre capacità di uscire dal tunnel. Perchè NOI SIAMO GLI EROI !!!
Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà
Piacere, Luigi delle Bicocche
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l'attore Dennis Hopper
Che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper
Invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue
..un soggetto perfetto per Bram Stroker
Tu che ne sai della vita degli operai
Io stringo sulle spese e goodbye macellai
Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai
E mi verrebbe da devolvere l'otto per mille a SNAI
Io sono pane per gli usurai ma li respingo
Non faccio l' Al Pacino, non mi faccio di pacinko
Non gratto, non vinco, non trinco/ nelle sale bingo/
Man mano mi convinco/ che io
sono un eroe, perché lotto tutte le ore. Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere. Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere. Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere
Stipendio dimezzato o vengo licenziato
A qualunque età io sono già fuori mercato
fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata
come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera
su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari
quando t'affami, ti fai, nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari
finisci nelle mani di strozzini, ti cibi, di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini
..ne' l'Uomo ragno ne' Rocky, ne' Rambo ne affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe.
Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi
E fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi
C'è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio
Lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody
Io vado avanti e mi si offusca la mente
Sto per impazzire come dentro un call center
Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe.
Ho trovato questo link, se vi interessa conoscere l'ammontare della tassa e le modalità di pagamento.
Guardate anche nel sito del vostro comune di residenza perché tanti hanno concordato con il "riscotel" una personalizzazione del programma per indicare con il calcolo anche i codici e le ripartizioni da indicare nell' F24.
Non mi è venuto fuori invece l'F24 compilato, sebbene abbia immesso i miei dati anagrafici nell'apposita schermata! Mah, misteri della vita telematica!
Ecco dalle 05:15 di questo 20/03/12 siamo entrati nella Primavera astronomica: FINALMENTE E' ARRIVATA!
Secondo le antiche tradizioni celtiche è il giorno di Ostara, (o stella d' Est -Venere-) la dea della fertilità rappresentata con testa di LEPRE che deponeva l'uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell'anno e che ai giorni nostri è diventata il coniglio pasquale. Se vi ricordate la lepre era considerata un animale importante in antichità: gli aruspici leggevano nelle sue interiora il futuro. Ma appartiene anche ad altre tradizioni, come quella cinese, indiana ed africana, che vedono l'immagine della lepre impressa nella Luna.
E davvero c'è nell'aria una rinascita e non solo per l'equinozio, ma per l'aria più mite, che di mattina da alcuni giorni si è attestata intorno ai 10° per salire durante la giornata a livelli di Primavera inoltrata. Farà sicuramente ancora freddo, ma la risalita delle temperature sarà più rapida.
Oggi è il secondo giorno di pioggia, almeno qui a Trieste: ci voleva! Perché in tutta la regione c'è una siccità tremenda: qui è da prima di Natale che non piove e non è caduta la neve, come invece ha fatto in diverse zone d'Italia!
Esiste una credenza, non so se ne ho già parlato, c'è una tradizione popolare che dice che nei 12 giorni precedenti il Natale, vale a dire dal giorno di Santa Lucia, 13 dicembre, alla Vigilia compresa, si possono fare le previsioni atmosferiche dei 12 mesi del nuovo anno, a seconda del tempo atmosferico che arriva in questo lasso di tempo. Il 16 dicembre, corrispondente ad Aprile 2012, pioveva e spero proprio che la previsione si avveri! Staremo a vedere !
Festeggiate il giorno: non per la ricorrenza in se, ma per segnare nella vostra mente l'inizio di un periodo nuovo con qualcosa di nuovo! Curate le vostre piante, sfoltendo e seminando se avete un terrazzo od un giardino: è il momento propizio!
Buona Primavera a tutti!
Pensiero del giorno martedi 20 marzo 2012.
"La mattina, uscendo da casa per assistere al sorgere del sole (NdR ma anche quando andate a lavorare ) , provate già a pensare che state andando ad incontrare un essere vivo, come viva è anche tutta la natura intorno a voi: gli uccelli, gli animali, gli alberi, i fiori… Sì, perché la vita è l’intero Universo, e questo è popolato anche di un’infinità di creature invisibili ma reali. Perciò, rivolgete loro un saluto: dite a tutte quelle creature che siete loro riconoscenti per la limpidezza del mattino e per tutte le esistenze che si stanno risvegliando.
In quell'organismo vivente e cosciente che è la Natura, e al quale noi tutti apparteniamo, sappiate anche che esiste una moltitudine di entità pronte a contribuire all’evoluzione dell’umanità. La terra, l’acqua, l’aria, il fuoco e le entità che li abitano hanno giurato dinanzi all’Eterno di aiutare tutti coloro che lavorano per diventare creature di pace, di armonia e di bellezza. Allora, chiedete loro di venire a partecipare all’avvento del Regno di Dio sulla terra: un giorno, miliardi di spiriti si metteranno in cammino per lavorare sui cuori e sui cervelli umani, e il Cielo riconoscerà in voi un
costruttore della nuova vita, una sorgente, un figlio, una figlia di Dio. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
PS. Nota di Renata :che crediate o meno, non importa, il pensiero positivo è quello che conta: come vi ponete verso il vostro prossimo e verso l'Universo, così trovate nuova accoglienza !
Chi ha lavorato per tutta la sua vita a tempo pieno, comprenderà come sia difficile instaurare una nuova routine, quando l'imprinting relegava TUTTE le cose ai giorni "liberi". In realtà allora il rimandare aveva una giustificazione : il poco tempo. Ma avere troppo tempo genera l'ansia da spreco. Nel vuoto d'identità tendo a rimandare, perché mi rendo conto che gli "oggetti" del mio fare (lavoro / marito) non esistono più, ce ne vuole prima di tornare al presente ed impegnare la mia mente in modo costruttivo.
Se da un certo punto di vista mentale il non aver scadenze orarie rigide ha rotto lo schema da grande stress del passato, dato che i figli sono totalmente autonomi, d'altro canto questo "vuoto" attuale genera un'insicurezza che mi porta ad evadere con tutti i mezzi nell'indecisione della "miglior scelta" da fare: faccio liste che ignoro o eludo puntualmente, salvo a fare "lo stretto indispensabile", perchè tutto mi crea stress ed ansia e mi sono resa conto che nel naufragare mentalmente in uno stand-by d'attesa soffro di meno, perché non realizzo il mio senso d'inadeguatezza o l'impossibilità di fare quello che vorrei perché ci sono delle pastoie burocratiche che hanno un iter ben preciso e quindi devo ancora attendere e non si sa fino a quando.
Per ora mi sono posta l'obiettivo di FARE UNA COSA AL GIORNO, lavorando per il mio futuro, per dare senso alla mia "attesa" che gli eventi maturino, in quanto non dipendono dalla mia azione, ma da quella di terze parti. L'attesa è dura, il quotidiano manca di serenità e tutto perde di senso, salvo quello di RESISTERE ed ANDARE AVANTI!
Oggi sono uscita per la prima volta! Il tempo è soleggiato con bora, bello per chi ha da fare, cattivo per chi come me è reduce da un'infreddatura: son ben vestita perché la mattina faceva freddo, ma già ora siamo a 11°, camminando sudavo e quando arrivavo all'ombra, la stretta del freddo della bora mi ghiacciata ! Non fa freddissimo ed il sole già rincuora, speriamo bene.
Sono andata a controllare il punteggio che ho ottenuto per il concorso come personale scolastico 3° cat. sono 495esima su 1780 partecipanti, avendo come benemerenza solo il punteggio del diploma scolastico! Ma, vediamo... la vedo dura, ma non demordo! Continuo a distribuire CV come caramelle.
A proposito di dolci !!!
Ho fatto un'esperienza papillare all'ennesima potenza orgasmo-cosmica!
Sono entrata nel negozio Chocolat, già il nome spiega l'arcano un ambiente grande due vetrine, stretto, c'è poco spazio tra bancone e porte, ma sufficiente per rimirare il bancone e gli scaffali retrostanti. A parte la vetrina zeppa di dolciumi creati dalle proprietarie, c'è ovviamente il bar, che dedica alla cioccolata un ampio calderone profumato, che tiene la bevanda al punto giusto!
PER GUARIRE LA MIA GOLA (bugggggiiaaaa :) ho chiesto una cioccolata media: come si faceva una volta, liquida eppure leggermente densa, insaporita con cannella e zenzero, con una minuscola coppetta di panna vicino da assaporare con volutta, per smorzare il gusto forte della cioccolata, immergendone un cucchiaino nella tazza e inebriandosi del chiaro sapore leggero della panna, amalgamata in superfice dalla scura bevanda, per poi alternare qualche sorso caldo al punto giusto, speziato senza soverchiare il gusto, benefico per la mia raucedine ;) : è stata un'esperienza che difficilmente dimenticherò.
Finalmente una bevanda pura, senza agar-agar od emulsionante densificante ad impastare le fauci!
TG2 : incendio nel Friuli ????? in un bosco vicino a Trieste!!!!!! ho girato per il nervoso incazzata.
Abbiamo cambiato ubicazione ??? Non esiste più la Venezia Giulia ??? Per ignoranza della giornalista che non conosce la distinzione o che pensa il trattino sia un optional e non un identificare una regione ben precisa? O forse è per pigrizia di specificare??? Se proprio non viene di dire Venezia Giulia, almeno completa il nome della regione caspia! Friuli-Venezia Giulia è tanto difficile da dire??? Sono pignola??? in un mondo teso al globale, sto a far la punta alla matita???
Questo sta succedendo da decenni! Vorrei sapere cosa ne penserebbero i Bolzanesi se in un telegiornale nazionale si arrogasse il vezzo di dire "Incendio nel Trentito, brucia un bosco vicino a Bolzano! Ai San Marinesi piacerebbe di perdere la loro identità di Stato autonome e diventare Emiliani/Italiani!!!!!!!!!!!!!
Il nervoso, la rabbia, l'impotenza lo fa venire il lavorio sottorraneo della politica: questa "elisione" nell'indicare la Regione solo con la parola Friuli in realtà svela il gioco a livello nazionale che la Provincia di Udine, che poco può contro l'industriale ed attiva Provincia di Pordenone, cerca di minimizzare a favore della propria città privilegi a Gorizia, che di entroterra ha pochissimo; Udine vorrebbe diventare capoluogo di regione, togliendone la prerogativa a Trieste, dato che questa ha perduto tutto il suo entroterra con il dopo guerra. Trieste ha poche risorse e quelle che riusciamo a raccimolare vengono decurtate a favore del.... Friuli, dimenticando la Venezia Giulia (Gorizia e Trieste, appunto). Difatti Trieste è la città del "Nosepol" Non si può! I nostri politici purtroppo non hanno gli agganci giusti a Roma, mentre i Pordenonesi con i loro soldi se la sono comprata la loro autonomia. Ma a Trieste con fabbriche chiuse e quelle poche aperte in cassa integrazione ed a regime ridotto, poco si può fare, se non puntare sul turismo.
La nostra apertura mentale alle varie culture è di convivere con tutte le etnie che hanno fatto grande Trieste e che ancora la popolano in pace e prosperitò
Mentre tutte le forze politiche Friulane si asserragliano sulla loro identità in un circolo selettivo e chiuso, con la pretesa di introdurre il Friulano come lingua ufficiale nelle scuole e negli uffici!!
Ma non è solo questo: d'abitudine tutte le manifestazioni che hanno preso piede nella regione, sono state dirottate verso la provincia di Udine, che ha fatto "ponti d'oro" per attirarle. Lo diciamo noi stessi Triestini, che se Udine fosse una città di mare, anche la Barcolana, sarebbe diventata Friulana, e figuratevi che i Friulani hanno avuto il coraggio spudorato di prendere uno stand a Trieste durante l'ultima manifestazione ed hanno appeso all'ultimo minuto uno striscione "Barcolana - Tradizione FRIULANA!!" con grande disappunto dei Triestini, fieri di una loro tradizione! Quella appunto di ritrovarsi per l'ultima uscita in mare prima della brutta stagione! Come per i Romani inneggiare alla Bagna cauda, I milanesi all'impepata di cozze ed i pugliesi alla milanese!!! Ma dico!!!!! Ben vengano le barce friulane in regata, ma la manifestazione resta Triestina !!! CASPITA!
ANSA) - TRIESTE, 6 MAR - Un vasto incendio e' divampato questa mattina in un'estesa area boschiva del Carso triestino, tra Fernetti e Opicina, al confine con la Slovenia. Le fiamme, alimentate dal forte vento di bora che soffia dalla notte scorsa, hanno gia' distrutto numerosi ettari e stanno interessando anche una vicina riserva naturale. Sul posto stanno lavorando Vigili del fuoco, Forestale e volontari per tentare di arginare il fronte delle fiamme. (ANSA).
Posso aggiungere che da questo pomeriggio 4 canader hanno dato manforte a due elicottere ed ai vigili: ecco la foto! Visto che Opicina dista da casa mia solo un paio di kilometri! Per fortuna la Bora ha avuto una pausa, speriamo che riescano a domare le fiamme, l' aereo è ancora attivo passando proprio davanti a casa mia. Purtroppo il gran secco di questo inverno non facilita le cose.
Soddisfare l'appettito con fantasia è il cruccio di ogni donna. Quindi ho confezionato un tortino salato, non è dietetico, ma per la mia Pimpi è essenziale sia nutriente e "goloso" come dice la nostra beniamina Benny Parodi!
Per darvi un'idea indico le dosi di massima da me usate, ma potete bilanciarle secondo i vostri gusti e ciò che avete in dispensa.
Una sfoglia fresca pronta (tonda o rettangolare)
500 gr. spinaci fresche
1 salsiccia, (o avanzi di salumi)
avanzi di formaggi tagliati a piccoli pezzi/fettine
parmigiano o grana o altro formaggio stagionato grattuggiato
due manciate di pane grattuggiato
3 uova intere fresche sbattute
2 cipollotti freschi
sale q.b.
Ho preso una sfoglia pronta meglio se rettangolare con cui ho rivestito una pirofila.
Ho fatto diversi strati: in fondo ho cosparso una manciata di pane grattuggiato per assorbire l'eccesso d'umidità degli spinaci lessati, tritati e passati al burro un cucchiaio di panna da cucina, un po' di pane grattuggiato sale q.b.
Sopra ho sbriciolato una salsiccia. Ho ricoperto con avanzi di formaggio che avevo in frigorifero (un fondo di provola affumicata, una sottiletta) spolverando con formaggio grattuggiato ed una manciata di pane grattuggiato
Poi ho appassito due cipollotti tagliati fini includendo gran parte del gambo (c'è chi usa anche la parte verde! a piacere!) in un pentolino antiaderente bagnandoli con un po' d'acqua per ammorbidirli meglio e li ho mescolati (freddi) a 3 uova intere fresche sbattute con aggiunta di un cucchiaio di panna, aggiustate di sale, ma non troppo. Ho versato questo mix sopra il formaggio distribendolo uniformemente.
Ho chiuso le falde della sfoglia bucherellandola con la forchetta ed ho informato a 180° dovrebbero bastare 20-30 min.
Potete sostituire alla panna una crema di formaggio dietetica o toglierla del tutto. Mangiate meno, ma mangiate bene! Praticamente un piatto unico.
29 febbraio : anche il secondo mese è da archiviare!
Dopo tanti anni passati in ufficio mi rimane lo spirito ed il modus operandi dell'impiegata. Quindi, la fine mese è sempre un momento di bilanci, di verifiche, di controllo dei "sospesi", per ricalibrare gli obiettivi, riconfermare ciò che si è impostato e ripianificare tutto per introdurre altre urgenze se necessario. E' un chiarirsi le idee, a volte, presa da troppo entusiasmo, metto -per così dire- "troppa carne sul fuoco" e qualche pentola devo spegnerla in corso d'opera per non bruciare tutto ;D .
Stavo dicenco che il secondo mese dell'anno è andato. Una svolta c'è stata : è finita l'angoscia, l'ansia è andata in seconda linea. La mente si è acquietata e sia quel che sia, è emersa una calma che non mi sarei aspettata in questo frangente, dato che l'indennità di disoccupazione è finita e son solo con la reversibile e qualche debito, mentre il portafoglio a volte sembra abbia la colite ;)
Ma -ripeto- qualcosa è avvenuto, al di sopra di ogni giustificazione: l'ho presa come una sfida con il futuro. Se pensa di atterrarmi si sbaglia di grosso! Mi reputo sufficientemente intelligente sia da saper affrontare le difficoltà che arriveranno, che per trovare nuove strategie per superare il momento con l'aiuto del mio Angelo, che in tanti dolori e tante prove mi ha sorretto. Non sarei quella che sono, se non avessi imparato a chiamarLo ed ad ascoltarLo :D.
Vedo già qualcuno/a che scuote la testa con il dubbio e la frase "beata te che ci credi". Si, in effetti ho questa fortuna. Ma vi dirò che è una cosa a portata di tutti e che, stranamente, come quasi tutte le esperienze spirituali che ho fatto, me le hanno insegnate dei laici e non i preti! Ho l'abitudine di prendere il meglio, da diverse fonti ed elaborarlo per applicarlo nella vita. Tempo fa mi arrivò alle mani un libro sugli Angeli di Giuditta Dembech, tra le tante nozioni, trovai la meditazione che vi do di seguito, per me è stata importante come esperienza e provate anche voi. Si perde tempo in tante cavolate, questa volta provate a fare qualcosa per voi stessi.
Quando siete soli (chiudete il telefonino!) o di notte se vi svegliate mentre tutti dormono, sdraiati mettetevi in una posizione comoda. Concentratevi sul vostro respiro, in modo naturale, senza forzare espirazione o inspirazione. Dopo un paio di minuti iniziate a ripetere il mantra SO-HAM meglio se lo potete recitare oltre che pensare, e concentratevi su questo, quando sentite di essere rilassati, immaginate di essere su di un prato erboso, in una notte stellata ed osservate il cielo. Scegliete una stella e fatela scendere in un moto regolare e calmo fino a farla atterrare una decina di metri vicino a voi. La stella è una sfera luminosa, guardate bene dentro c'è una figura, andategli incontro ed abbracciatelo : quello che ne uscirà e vi verrà incontro ad abbracciarvi è il vostro Angelo! Se sentite un sentimento di pace ed estasi, cercate di assaporarlo e farlo durare quanto più possibile. E' un senso di Gioia Assoluta di benessere totale. L'Angelo è uno Spirito di Luce ed è Energia Pura. Non ha corpo, ma noi umani abbiamo bisogno di "rinchiuderlo" in un corpo per comprenderlo meglio e percepirne anche i connotati spirituali. Se riuscite a portare a termine la meditazione ed assaporare la Gioia Assoluta, potrete imparare a percepirlo nella sua vera essenza : sarà come essere abbracciati da una "bolla" enorme d' Energia.
Feci fare anche ai miei bambini questa meditazione, per curiosità. I bambini si sà sono molto ricettivi senza pregiudizi : quando feci l'esperimento i miei avevano 10 e 5 anni o giù di lì. Alla fine della meditazione, quando dissi loro "abbracciate l'Angelo" spalancarono gli occhi ed il volto prima serio e concentrato si rilassò in un sorriso enorme, mentre -come fanno i bambini per l'eccitazione e la contentezza- sussultaro anche con il resto del corpo, talmente incontenibile era il sentimento di felicità che provarono.
E' un bel Dono se lo fate con i vostri bambini, chi li ha piccoli ! Ma fatelo anche a voi stessi. Ad majora!
P.S. Ricordate che il vostro Angelo interviene ad aiutarvi SOLO SE LO CHIAMATE VOI! Gli Angeli non possono ingerire di loro iniziativa nelle vostre vite!
Ieri sera mio figlio è venuto a salutarmi prima di uscire: * barba appena fatta, * scatola rossa di cioccolatini a forma di cuore, * mazzo di rose rosse con una rosa bianca al centro, * prenotazione per due in un ottimo ristorante di pesce, * un allure di felicità che come una nuvola lo accompagnava e rendeva il suo passo più leggero e lieto.
Le cronache narrano che a Muggia, un paesino vicino a Trieste, poco distante dal confine con la Slovenia Istriana, per il periodo di Carnevale, festa molto sentita in questo paese, era in vigore fin dai tempi antichi "L'ASTA DEL PORCO DI S. ANTONIO" . A Muggia c'era una chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate (ora demolita), che come saprete è il protettore dei malati appunto del "Fuoco di Sant'Antonio", (herpes zoster) e degli animali domestici. Il suo campanaro acquistava il 6 dicembre un porcellino al quale veniva mozzata un'orecchia e bipartita l'altra a titolo di riconoscimento. Munito d'una campanella al collo il maialetto girava libero per le contrade della cittadina, affettuosamente protetto dal popolo che a turno provvedeva a nutrirlo. Ma di Carnevale, al giovedì grasso, veniva ucciso e le sue carni messe all'asta sulla piazza principale. Il ricavato della vendita veniva impiegato per acquistare i ceri da donare a Sant'Antonio.
Che barbara usanza vi verrà da dire ? ma cosa c'entra il maiale davanti a Sant'Antonio nelle sue rappresentazioni?
Dovete sapere che Sant'Antonio l'eremita, nato in Egitto, si ritirò in eremitaggio nel deserto della Tebaide e del Mar Rosso, resta famoso con le tentazioni che il diavolo gli mandava (come fuoco ardente). Ma nonostante tutto nel suo isolamento spesso riceveva la visita dei popolani che gli chiedevano consiglio ed aiuto. Anche l'imperatore Costantino e suo figlio si recarono a rendergli omaggio e Sant'Atanasio chiese il suo aiuto per esortare i cristiani a restare fedeli al Consiglio di Nicea. Il popolo distrusse le rovine dove viveva per farlo uscire dal suo isolamento ed allora egli operò miracoli e guarigioni. Dopo di chè si ritirò di nuovo e morì ultracentenario.
Nel 561 fu scoperto il suo sepolcro e le reliquie cominciarono un pellegrinaggio nel tempo, da Alessandria a Costantinopoli, fino in Francia nell’XI
secolo a Motte-Saint-Didier, dove fu costruita una chiesa in suo onore. In questa chiesa arrivavano folle di malati,
soprattutto di ergotismo canceroso, causato dall’avvelenamento di un fungo
presente nella segala (segala cornuta), usata per fare il pane. Il morbo era conosciuto sin
dall’antichità come ‘ignis sacer’ per il bruciore che provocava; per ospitare
tutti gli ammalati che giungevano, si costruì un ospedale e una Confraternita di
religiosi, l’antico Ordine ospedaliero degli ‘Antoniani’; il villaggio prese il
nome di Saint-Antoine di Viennois. Il Papa accordò ai frati il privilegio di
allevare maiali per uso proprio e a spese della comunità, per cui i porcellini
potevano circolare liberamente fra cortili e strade, nessuno li toccava se
portavano una campanella di riconoscimento. Il loro grasso veniva usato per
curare l’ergotismo, che venne chiamato “il male di s. Antonio” e poi “fuoco di
s. Antonio” (herpes zoster); per questo nella religiosità popolare, il maiale
cominciò ad essere associato al grande eremita egiziano, poi fu considerato il
santo patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici e della
stalla.
Ricordo ancora il porcellino davanti a Sant'Antonio nel quadretto appeso nella stalla di mio nonno e dei miei zii, sopra la porta d'entrata. Da piccola mi avevano insegnato che prima di entrare nella stalla di qualcuno, specie la prima volta, era buona educazione che mi fermassi sulla porta e che dicessi con reverenza la formula abituale " Buona Fortuna" alla quale il proprietario rispondeva sempre sorridendo "che Dio daghi" (che Dio ti ascolti!), solo allora potevo sentirmi autorizzata ad entrare!
Dopo la mattinata con una brezza da NE, nel pomeriggio di domenica il vento è cambiato in direzione ENE : BORA!
I refoli hanno iniziato di nuovo a "ululare" da ieri sera con una certa forza, anche se inferiore ai giorni precedenti. Comunque è tutto uno spifferare, sbattere, muggire ... non so che verbo usare per il rumore del vento negli interstizi esterni che provoca quel rumore vibrante ed intenso che prende allo stomaco, nel caso della Bora con note basse e non si limita al sibilo.
Questi giorni sembra di essere in guerra! Tra poco uscirò con i miei figli per il solito caffé e qualche commissione necessaria in centro città, ma non vedo l'ora di ritornare a casetta mia!
Insomma DUE PAAAAAALLEEEEEE! Ribadisco : W L'ESTATE!
Sembra debba essere un mese freddo! Da domenica 29 gennaio abbiamo la Bora: sette giorni ininterrotti, con martedì ha iniziato a superare i 100 km/ora, con punte durante la settimana di 130: vale a dire come una macchina in autostrada. L'attrito che gli esseri umani possono opporre al refolo è dato solamente dal peso, dalla postura e dall'equilibrio della persona: ieri tre donne sono volate per terra! Strage di motorini : tutti a terra se non sono rivolti nel senso della Bora, solo in questo caso tagliano il vento e restano in piedi! Giovedì i refoli hanno scoperchiato il tetto di un palazzo dell'ottocento sulle rive, come potete vedere dalla foto.
Il traffico è stato deviato da una delle arterie più transitate: il tratto abitualmente percorso in 7 minuti, lo abbiamo fatto in 50 minuti! I vigili del fuoco hanno avuto il consueto superlavoro per mettere in sicurezza tetti, tegole imposte e quant'altro sia pericolante.
Una spruzzata di neve il 1° di febbraio, giusto per non farci mancare nulla, ma non ha attaccato che a piccoli sprazzi, per cui il traffico è rimasto regolare: per noi il pericolo è il gelo sull'altopiano e per le salite in quanto Trieste si sviluppa sui colli.
Stanotte la Bora si è rinforzata: a tratti Mucia solleva di scatto la testa all'erta per i rumori inconsueti e prepotenti che provengono dalla strada, per capire cosa stia succedendo. Mi resta attaccata a francobollo: un meraviglioso francobollo.
Il termometro alla mia finestra misura -7° vale a dire che si percepiscono in realtà -16°!
Oggi il Sindaco ha chiuso le scuole ed invitato la popolazione a restare a casa, non a causa neve, ma a causa Bora e previsione neve: infatti sta cadendo un leggero nevischio misto a micro pioggia, che ha formato ai bordi delle case piccole croste di ghiaccio.
La Bora è talmente forte che spazzola i tetti e la neve resta solo negli anfratti interni delle tegole. Ogni tanto dall'esterno penetrano in casa, assieme agli spifferi prepotenti, anche il miagolio di qualche micio innamorato, che il gelo non raffredda ed il pigolare di qualche uccellino! Mi si stringe il cuore a pensarli senza riparo, ma Madre Natura deve fare il suo corso!
Penso all'estate! Ai bagni di sole, ai bagni in mare, a togliermi tanti strati di lana. A quando finalmente la mattina alle 5.30 quando mi alzo ci sarà già luce e non buio pesto come adesso! Cerco di farmene una ragione : ogni stagione ha il suo perché, comunque questa considerazione non mi consola, resto inquieta, forse di base per il periodo che trascina troppi ricordi dolorosi.
La Bora forte mi fa tornare alla mente il ricordi di quanto abitavamo in cima ad una collina in un quartiere di Trieste vicino all'Università dove i refoli erano feroci, tanto che dovevo tenere ben stretta la mia bambina, piccola ed esile, che malgrado lo zaino veniva spostata dalla Bora e camminava con molta difficoltà: è da allora che l'abbiamo soprannominata "Pimpi"!
Fra poche ore, appena entrati nel 3° giorno di febbraio, sarà un anno da quando ci hai lasciato. Tu che avevi un carcinoma alla gola sei morto proprio il giorno di San Biagio, protettore della Gola! Un'ennesima ironia della sorte, che non ti ha mai piegato!
La mia vita, in quest'anno, è volata via tra alti e bassi, vittore e sconfitte, conquiste ed intoppi, ma sempre confortata dal sostegno dei nostri ragazzi. Tante volte vado considerando il nostro passato, la nostra complicità malgrado le difficoltà, gli scherzi, il gioco, l'ironia, i momenti sereni e quelli brutti, penso a quanto posso averti ferito, quanto tu mi abbia ferito, ma anche a quanto ci siamo amati, quanto abbiamo amato i nostri figli e come abbiamo sempre lottato uniti contro ogni avversità e gustato i momenti sereni assieme, comunque.
Sono solo stasera senza di te, mi hai lasciato da solo davanti al cielo vienimi a prendere mi vien da piangere, arriva subito, mi riconosci ho le scarpe piene di passi, la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te.
Sei e un quarto di mattina, mi ritrovo in pigiama e vestaglia, bevo il caffé e parlo con la gatta che vaga inquieta ed affamata di bocconcini ed ogni tanto, querula, miagola un mam-mau perentorio per ottenerli. Alla mia replica "basta, sei un'ingorda!" lei modula un mao che suona come un secco No!
Mi scoccia ammetterlo, porca paletta! ma mi rendo conto che sto invecchiando!
Una notte di sonno non mi ha restituito la forma e porto su di me i postumi dello sforzo fatto negli ultimi due giorni. Un viaggio andata ritorno di complessive 3-4 ore di macchina, tre appuntamenti concentrati nel mattino per problemi amministrativi, l'ansia di chiedermi nell'attesa che esito avranno gli incontri e se sarò in grado di risolverli in così poco tempo.
Infine i figli che mi tampinano con sms ansiosi circa il peggiorare delle condizioni atmosferiche ed il mio conseguente stupore:
Telefonata di Figlia : Mamma guarda che qui c'è sole, ma fa solo un 1° e la Bora è molto forte quindi l'indice di calore è -4° VESTITI BENE ! che non prendi un malanno quando torni !!!!!!
Sms Figlio : Mamma, torna un po' prima, che qui sono 0° e su per il Carso (dove passa la super strada) ghiaccerà in serata!
Mia risposta " sto partendo (15.00) comunque faccio la costiera (sopra il mare)"
Risposta Figlio " come preferisci (a lui la costiera fa impressione per il pericolo caduta massi ;) solo fa in modo di esser qui prima del tramonto."
Leggo e strabuzzo gli occhi : i figli fanno le veci dei miei genitori ? succede sempre quando mi "avventuro" per qualche tempo lontano da loro, anche se per un breve viaggio come questa volta. Da una parte hanno assunto un ruolo protettivo da quando mio marito è morto. Dall'altra si stringono a me quasi unica superstite, con la moglie di mio padre, di una famiglia numerosa che li ha sostenuti e protetti fin dalla loro nascita.
Ma torniamo al mio invecchiamento ! L'ansia e la stanchezza di vivere (dopo tanto soffrire) che scaturisce durante le difficoltà schizza nell'immediato alle stelle per poi pian piano diradarsi quando mi fermo a ragionare, io stessa meravigliata dalla mia iper reazione! E' indice d'invecchiamento quella di considerare con maggior ansia sia il piccolo problema che quelli maggiori. Ma la vita è così : un continuum di problematiche, inutile agitarsi troppo.
Alla fine mi rendo conto che tutto, cum grano sali e soprattutto a mente fredda, chiedendo aiuto, può essere risolto in breve tempo! Come nel mio ultimo viaggio : son bastate due ore e mezza di colloqui con le persone giuste, che le cose si son risolte. Ma l'attesa mi ha creato tre giorni d'ansia!
E' sempre la fede, in se stessi e nelle proprie capacità, ma anche la Fede se siete credenti, che ci aiuta a superare qualsiasi ostacolo. Essere fiduciosi che la soluzione arrivi, è un dato di fatto : per la legge d'attrazione concretizza l'appianamento del problema. L'ansia è il nostro nemico, il sentimento che tiene in ostaggio la nostra mente e ci paralizza, scuotendo il nostro equilibrio!
Considero quindi, che devo imparare a gestire l'ansia perchè ultimamente mi coglie e crea per una buona giornata, ed a volte anche più, uno scompiglio che mi agita e che può essere risolto magari proprio con il bigliettino di Osho! Quindi ora vedo il perché dell'occasione del precedente post, venuto a fagliolo anche se l'ho scritto per altri!
Ricordo che mio padre ripeteva in caso di confusione una frase, sentita spesso da bambino, avendo vicino a casa il locale di famiglia con il campo di bocce, gridata a gran voce da qualche giocatore che perentoriamente intimava " BALE FERME!" con cui invocavano fermando il gioco, il tempo necessario per misurare le distanze ed approntarsi studiando la successiva mossa vincente !
Ragiono quindi sul futuro e spero di ricordare che al prossimo problema devo gridare a me stessa BALE FERME e tirare fuori il pizzino di Osho ! ;D
"La vita è una, e in ogni momento occorre essere coscienti di ciò che si fa, poiché nessun gesto rimane isolato; interiormente o esteriormente, tutto ha delle ripercussioni. Ecco perché è importante imparare anche a salutarsi. Scorgete un conoscente, un amico… Anche se dovete semplicemente fargli da lontano un cenno di saluto con la mano, fatelo coscientemente, in modo da comunicargli la vita attraverso la vostra mano: correnti di energia, raggi di vari colori… Gli scambi più potenti e più benefici non sono necessariamente quelli che si fanno avvicinandosi fisicamente. Si può mettere molto amore e molta luce in un gesto della mano e nello sguardo che lo accompagna. Allora, fate sì che la vostra anima partecipi al vostro saluto e vi partecipi anche il vostro spirito, affinché ciascuno possa sentire che ciò che riceve attraverso quel saluto entra in lui e lo rende migliore. È molto importante avere contatti psichici armoniosi, prima di incontrarsi sul piano fisico per parlare o lavorare! "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Questa riflessione di Aïvanhov mi è piaciuta e ve la riporto, sempre per reiterare la III legge di Newton : ad ogni azione ne consegue un'altra uguale e contraria!
Troppo spesso con leggerezza compiamo gesti ed atti che portano le loro conseguenze e che con effetto valanga vanno ad incidere nella nostra vita. Troppo spesso si da per scontanto che il pensiero sia irrilevante : invece da esso dipende la direzione della nostra vita, e spesso la riuscita!
Vivere senza consapevolezza dei piccoli gesti che facciamo, significa perdere parte della nostra vita, svuotare di significato ciò che facciamo. Porre attenzione anche nelle piccole cose che facciamo rende la nostra vita piena di tanti significati e ci fa sentire completi e soddisfatti di noi stessi!
Il pensiero è alla base della "magia" quotidiana: se siamo di cattivo umore e non facciamo nulla per cambiare la nostra sarà un' altra giornata di merda! Se nonostante il disagio riusciamo a cogliere attraverso le sfumature il positivo o il bello della nostra vita, anche la condizione più misera prenderà una profondità ed un'essenza migliore! Provare per credere!