sabato 6 febbraio 2010

Reazioni

Solo per il 7% le nostre comunicazioni sono basate sulle parole , il 93% è basato sull'inflessione della nostra voce, l'espressione facciale, il linguaggio del corpo e i neuroni specchio!

Potrete ben capire come mai certe volte, le nostre reazioni siano spesso frutto di una conseguenza non verbale e pertanto difficilmente controllabili, difficilmente decriptabili e neutralizzate.
Ecco perchè l'atteggiamento materno nei primi anni della nostra vita quando ancora siamo nello stadio non verbale riescono a fissare nel nostro organismo meccanismi di risposta che sono duri ad essere sradicati dalle nostre reazioni e dalle nostre abitudini.

I neuroni specchio si trovano soprattutto nella regione di Broca del nostro cervello, dove risiede la nostra capacità ad elaborare il linguaggio e nella corteccia cerebrale: sono quelli che ci fanno imitare inconsapenvolmente per simpatia i gesti di chi abbiamo difronte. Così se una persona è allegra, quando entra in una stanza riesce a portare la ventata di allegria ed a contagiare qualcuno. Ma se quell'allegria non è sincera, è la persona allegra che uscirà depressa dalla stanza!

Vi ricordate quando da piccoli si chiedeva timidamente a qualcuno che ci piaceva "Vuoi diventare il mio amico" : quando l'altro/a rispondeva di si, l'atteggiamento tra i due cambiava completamente ed eravamo pronti a difendere l' "amico" a spada tratta da altri bambini/e che ce lo volevano contendere o ne erano gelosi.

In realtà nello spazio di pochi secondi ci trasformavamo da perfetti sconosciuti ad amici per la pelle!

Quanto difficile diventa da adulti e questa capacità , condizionati da interesse, invidia, confronto ecc.

mercoledì 3 febbraio 2010

Marina Garaventa segnala il sito della Sindrome di Elhers-Danlos : http://www.ehlersdanlos.it/Index.aspx



Il sito, fondato da Lorenzo Banderali, si prefigge di mettere in contatto malati e famiglie aiutarli a comprendere meglio questa stranissima sindrome.

Come Marina scrive sul suo sito : http://laprincipessasulpisello.splinder.com/ ...

La EDS è un disturbo genetico che colpisce i 30 diversi tipi di collagene che compongono materiale costitutivo di gran parte dei tessuti e degli organi del nostro corpo: come ad esempio i tendini, i legamenti e la cartilagine. Per questo motivo, se tale materiale è alterato, può essere causa di problemi in varie parti del corpo.
La sindrome ha peculiarità particolarmente eterogenee e non solo ciascun tipo, ma anche ciascun paziente, rappresenta spesso una patologia a sé stante per espressività, tipologia e gravità dei sintomi.

Per favore divulgate per la maggior conoscenza e reperibilità d'informazioni di chi ne è affetto o di chi ha un familiare con questa patologia.

martedì 2 febbraio 2010

Legge di vita

La gente ascolta SOLO ciò che vuole sentire!


Questo assioma è frutto della mia esperienza: a nulla servono migliaia di parole. Cenere al vento, che al limite da fastidio agli "occhi", ma con una scrollata si elimina.


Le parole lacerano: pochi sanno dire le parole giuste, al momento giusto, che ti aprono la mente e fanno parte della tua personale rivoluzione, del tuo cambiamento.


Quando sentiamo le parole che ci portano alla coscienza la testimonianza dei nostri errori o le nostre cattive abitudini, ci proteggiamo con frasi "E' più forte di me!", "Si ma è solo un momento passeggero" ecc.


Guardare in faccia la propria realtà : ACCETTARE le nostre manchevolezze, nel senso di prendere coscienza dei nostri limiti, PERDONARCI ed ANDARE AVANTI, sono i passi più difficili di una vita, MAI IMPOSSIBILI. Sempre siamo aperti a due possibilità : di progredire o di restare arroccati sulle nostre posizioni.


Un conoscente aveva un'attività come operatore informatico con negozio proprio. La vita frenetica non gli permetteva di vivere in modo sereno, per varie vicissitudini ha deciso di chiudere l'attività: dopo un mese è dimagrito 15 (quindici) kili! La "corazza" che si era costituito a "protezione" è SVANITA!



Perchè anche se non vogliamo ammettere nemmeno con noi stessi la realtà, pur conoscendo a menadito la teoria, restiamo intrappolati nei nostri stessi meccanismi di difesa.





Mi vengono in mente parole imparate da bambina, ma che ripeto spesso " .. che io non resti confusa in eterno!" A prescindere dalla religiosità o meno, questo è precisamente ciò che ci accade: la nostra quotidianità e la ridda di impegni che ci costruiamo a "difesa" della nostra incapacità ad affrontare il nocciolo del problema è l'ostacolo che non ci permette di FOCALIZZARE e PRENDER COSCIENZA della nostra effettiva capacità se determinati a dare una svolta alla nostra vita ed a uscire dalla confusione, per dare il via ad ogni progresso.


Eppure questo nocciolo è talmente duro da affrontare che ne abbiamo paura. Quanto ci costa mollare la presa dalla nostra realtà traballante, ma conosciuta, quanto ci costa mollare i palliativi che ci siamo costruiti come mura di Berlino a difesa dei nostri alibi. Quanta paura abbiamo di fare ulteriori sacrifici, nel dubbio di non riuscire a cambiare.


Per quanto lavoro di introspezione abbia fatto, per quanto la sofferenza della vita mi abbia portato a conoscere l'animo umano ed ad identificarne le debolezze, per quanto abbia imparato la teoria da ottimi maestri, che mi hanno illustrato i meccanismi che intrappolano le persone, per quanto mi sforzi ed abbia tentato di porvi riparo, non riesco a scrollarmi di dosso la mia corazza : ci sono ancora 15 kili di troppo che zavorrano la mia anima, il mio progresso.

E' facile allora costruirsi mille alibi per giustificare la nostra confusione, mentre la soluzione è lì a due passi da noi, che ci aspetta, anzi è DENTRO di noi, nella nostra mente, che deve solo ACCETTARE il fatto di dover porre fine alla confusione, che gratifica momentaneamente, ma si paga a caro prezzo a lungo andare.