sabato 22 aprile 2017

fine Aprile

Tutti parlano dei tempi freddi per la stagione: i contadini fanno i falò per riscaldare l'aria vicino alle viti in fiore. Tutto sta spuntando, ma la "brusa", il ghiaccio mattutino è in agguato e sembra che i Santi del Iazo siano stati anticipati, invece del 5 maggio, son venuti fuori per Pasqua.
E quest'anno avevamo da festeggiare perché anche per gli ortodossi, a Trieste, nella comunità dei Serbi, Russi, Lituani, Ucraini ecc. e dei Greci ricorreva la loro Pasqua. 


Invece il freddo ci ha colti di sorpresa. Le rondini non si sono viste, salvo qualche sparuta coppia. I passerotti e le cince cercano i grumi di grasso e semi che la gente mette sul balcone. 



Ed io mi son trovata in una mattina freddissima, quando la Bora tagliava l'aria, ad aspettare e mi son beccata raffreddore e mal di gola. 



Pazienza, se è il dazio da pagare per una buona stagione che arrivi. E comunque anche il fermarmi a casa mi fa pensare e ripensare alle cose che ho in piedi. 



Domani è San Giorgio: mi son sposata e mi son trovata casa in questo giorno, volevo far qualcosa di speciale, invece è meglio che non vado ad attaccar malanni a qualcuno :D 



Penserò a mio marito, che ormai manca da sei anni. Alla mangiata di pesce fatta in quel giorno... rimasta negli annali della famiglia. Mentre il tempo passa e ci invita a creare nuovi ricordi, a lasciare quanto di triste alle spalle, perché il passato è Passato. 



Buon San Giorgio. 





I popoli Rom e Serbi festeggiano San Giorgio il 6  maggio, perché nella tradizione usano ancora il vecchio calendario gregoriano. Ed è la festa della rinascita e della Primavera quando tutto e tutti si scrollano di dosso torpori e blocchi dell'inverno per rinascere con la Natura nel suo verde brillante e nella luce del Sole.