domenica 15 gennaio 2012

Breve riflessione : giusto o sbagliato?

Ieri stavo considerando quanto tempo io impieghi in questi giorni di solitudine (dato che i ragazzi sono in vacanza) davanti al computer ed alla tele, sprecando il mio tempo a giocare a spider, freecell, solitario e tentare d'imparare a giocar scacchi (che nessuno me l'ha mai insegnato) o a rilassarmi davanti a qualche serial stupido.

Pensavo a quanti libri a quante altre cose più "utili" avrei potuto fare per impiegare il mio tempo in modo più produttivo. Ma sembra che alle volte la mia mente abbia voglia di perdersi, di non pensare. Riesco a leggere molto poco, ho come un rifiuto per finire qualsiasi libro: ne ho iniziati tanti e finito neanche uno!

Poi tra un telefilm alla tele per perder tempo e le partite di spider, mi son resa conto che la mente vaga e pensa: il viaggio "continua". Ho compreso che "questo" è importante: il viaggio, essere consapevoli che comunque anche quando meno te l'aspetti può capitare l'illuminazione su questo o quell'altro problema e così è stato.

Dove si vada non ha importanza, può essere una méta vicina o lontanissima, ma la tua mente ti segue, le tue sensazioni, i tuoi pensieri e mi son resa conto che è uno spreco negarsi qualcosa di piacevole, se sentiamo che è il momento di fare quella data cosa.
Ho incontrato una persona che non vedevo da tempo e che mi ha detto:  "goditi il tuo tempo"!  

Imparare ad accettare i tempi morti, dopo tanti anni di lavoro in cui, essendo nel privato, avevo l'ossessione del "fare", ora mi trovo al contrario ad avere talmene tanto tempo libero da non saper come impiegarlo in qualcosa che mi piaccia!   

Mentre prima la mia vita procedeva su di un binario prefissato ed alquanto fitto d'impegni, ora devo imparare che riposare e cazzeggiare sono alternative proficue quanto lavorare e che non devo sentirmi in colpa se ho tanto tempo e se quel tempo a volte lo spreco, invece di fare quella data faccenda che dovrebbe essere fatta!

Quando, come me, si ha tanto tempo e nessun obbligo  d'orario, a meno che non sia alienante bisogna seguire l'occupazione che  il nostro istinto ci fa scegliere al momento, perchè come diceva Qoelet,

Per ogni cosa c’è il suo momento,
il suo tempo per ogni faccenda sotto il sole (Qo 3,1)
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
3 Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
4 Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8 Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace (Qo 3,2-8).

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7 Commenti:

Blogger Shunrei ha detto...

Credo che ormai sia un lusso potersi permettere di utilizzare il proprio tempo come si preferisce, anche in attività non "produttive" o a prima vista inutili (ma se servono a rilassare corpo e/o mente, non lo sono affatto!)... e visto che in questo periodo della tua vita puoi concedertelo, perchè dovresti sentirti in qualche modo in colpa? ;)

domenica, gennaio 15, 2012 9:18:00 PM  
Blogger Soffio ha detto...

Dopo una vita preordinata ci si può sfogare, poi però occorre discernere, e per sé stessi, non per altri

domenica, gennaio 15, 2012 9:41:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

mi piace troppo leggerti...buona serata stef

domenica, gennaio 15, 2012 10:29:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Perché non sono abituata, mia cara Shunrei, a farlo e perché l'imprinting da quando sono uscita dalla scuola (dove si doveva studiare sodo per raggiungere un buon voto e trovare lavori)è stato quello di essere sempre fattiva al 100%. Anche un conoscente mi ha detto, prenda un anno sabbatico! Ed è questo che sto facendo, ma spesso mi trovo a fare i conti con una coscienza "lavoratrice" ;)

Soffio: certo, cerco sempre di alternare il lavoro allo svago, ma perdere due identità rilevanti , quella di lavoratrice (dopo 36 anni) e di moglie (dopo 30 anni) come ho vissuto un anno fa io, destabilizza di molto! come dicono i toscani. Ecco perché a volte mi perdo....;)

Grazie Stefano!:)

lunedì, gennaio 16, 2012 8:48:00 AM  
Anonymous esprit74follet ha detto...

Temo che a volte siamo talmente impegnati a produrre, a fare, che da quel fare finsce per dipendere la nostra stessa identità, l'immagine che abbiamo di noi stessi. Imparare ad accogliere il tempo che scivola addosso come tempo non improduttivo, ma ricco di nuovi, nascosti, doni è un'impresa non da poco.

lunedì, gennaio 16, 2012 12:34:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

concordo esprit74follet!

lunedì, gennaio 16, 2012 3:10:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Io ho sempre pensato sia indispensabile prendersi cura di se
corpo e mente.
Ciao

giovedì, gennaio 19, 2012 11:23:00 AM  

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