domenica 3 febbraio 2013

3 febbraio - San Biagio


 
Sono trascorsi due anni, da quando sei scivolato dall'altra parte nel sonno, finalmente abbandonato dal dolore, dopo averci salutati tutti e tre. Quando son venuta a darti l'ultimo bacio il calore ancora non aveva lasciato il tuo corpo inanimato, rilassato dopo tanta angoscia dei giorni precedenti, per qualcosa di terribile che percepivi stava accadendo, ma a cui non riuscivi a dar nome. Arrancavi  procedendo riluttante ora dopo ora, annaspando, ripetendo "cosa mi sta succedendo: sto male, dì loro che mi diano qualcosa",  muovendo ritmicamente l'avambraccio scarno ridotto pelle ed ossa, a sottolineare la gravità della situazione, quasi  cercando di scacciare l'angoscia del momento.
 
Ironia della sorte, tu che avevi il carcinoma in gola sei morto proprio nel giorno di San Biagio, protettore della gola.
 
Solo la consolazione della fine di tanta sofferenza, dopo quattro anni terribili, ha dato una ragione al nostro dolore. La malattia ti aveva cambiato ed aveva scavato l'uomo che amavamo, lasciandone solo l'ombra da cui affiorava un fragile, ma indomito leone che a volte con ironia ed a volte con terrore, combatteva comunque fino all'ultimo respiro.
 
Ti sento vicino e spesso nei sogni vieni a trovarmi, ma io non riesco a venire da te al cimitero: lì non è sepolto mio marito, ma l'involucro devastato e l'essenza di un dolore che non ho più il coraggio di affrontare.
 
L'angoscia ha lasciato il posto alla solitudine, mentre la vita continua. Procedo in modo stanco, con unica ragione nei nostri figli, attenta a non ingerire troppo, a non esser di peso, godendo di ogni breve attimo  della loro compagnia, ingannando il tempo,  nell'attesa di raggiungerti.
 
 
 
 
 

29 Commenti:

Blogger lella ha detto...

:'( cara Renata...

domenica, febbraio 03, 2013 9:34:00 AM  
Blogger Unknown ha detto...

Un abbraccio fortissimo a una grande donna.
Antonella

domenica, febbraio 03, 2013 9:41:00 AM  
Blogger viola ha detto...

Carissima, una ricorrenza angosciosa. ma dalle tue parole trapela coraggio, ogni giorno sarà meno pesante, il dolore meno sordo.
la solitudine è una brutta cosa e la vivo sulla mia pelle.
proprio ieri sera, ovviamente sola, riflettevo sulla mia vita, su ciò che mi aspetta, e non ci devo pensare.
ormai, 57 anni, i giochi sono fatti e la mia solitudine è solo destinata ad aumentare, quando mia figlia avrà preso la sua strada...
Ti sono vicina e ti abbraccio.

domenica, febbraio 03, 2013 9:51:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Lella!!

Un abbraccio anche a te Antonella.

Siamo coetanee Viola! Grazie, un abbraccio!!!

domenica, febbraio 03, 2013 10:42:00 AM  
Blogger nellabrezza ha detto...

Cara Renata... bellissima foto. Tu stai procedendo alla grande. Tu non devi attendere, devi vivere come stai facendo, e anche meglio di così!
Sei una gran bella persona...
E' bello che lui torni nei sogni. Ti sta vicino così.
Anche io ti sono vicina e ti abbraccio sperando che la malinconia e la tristezza tra un pò ti lascino.
Un affettuosissimo abbraccio, dalla tua (fiera di esserlo) amica Ele!

domenica, febbraio 03, 2013 12:55:00 PM  
Blogger Saray ha detto...

Cara amica, questa dedica a tuo marito mi ha commosso. Non è facile andar avanti da sole dopo quasi una vita trascorsa insieme. Tu hai oltrepassato il dolore, continui a vivere perche' lui lo avrebbe voluto.
I nostri cari passati nell'aldilà sono molto più vivi di prima. Dobbiamo solo attendere il nostro momento per raggiungerli e trascorrere l'eternità insieme.
Ti abbraccio forte..

domenica, febbraio 03, 2013 1:34:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Ele, al solito una gran sostenitrice : )

Un abbraccio Saray e grazie!

domenica, febbraio 03, 2013 3:30:00 PM  
Blogger monica ha detto...

Un amore meraviglioso. Un abbraccio Renata cara.

domenica, febbraio 03, 2013 5:16:00 PM  
Blogger redcats ha detto...

Cara Renata, ti ammiro per la tua capacità di andare avanti e trovare il positivo sempre .Ti auguro di conservare sempre la tua forza , di riuscire a gioire del ricordo felicità tua passata e di quella presente e futura dei figli. Un abbraccio

domenica, febbraio 03, 2013 6:19:00 PM  
Blogger Ale ha detto...

Cara Renata, ho letto da Viola che sei di Trieste, incuriosita sono venuta da Te.
Ho letto questo triste post, ti sono vicina... e voglio conoscerti meglio.
Sono triestina anch'io e la mia vita non è stata facile...
Tornerò a trovarti. Intanto accetta il mio abbraccio. Alessandra

domenica, febbraio 03, 2013 7:22:00 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

un abbraccio forte, tutte le parole le abbiamo gia' dette, i nostri cuori battono all'unisono
asaf

domenica, febbraio 03, 2013 7:34:00 PM  
Blogger Soleil / Mamma Oggi Lavora ha detto...

Renata, ti abbraccio,sei una splendida persona.
Io credo che tuo marito viva ancora in te e nei tuoi figli, in tutto l'amore che vi ha dato, per tutti i momenti forti che avete vissuto insieme. Ed è bello tenerlo vivo parlando dei momenti belli vissuti con lui, il fatto che tu non vada in cimitero per me non ha valore, la memoria conta tanto di più.

domenica, febbraio 03, 2013 7:55:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Monica.

Redcats : un abbraccio !

Ale : bentrovata, vengo a vedere il tuo blog!

ASAF : parole tra non noi servono.
Un abbraccio!

Soleil : Grazie!

domenica, febbraio 03, 2013 8:04:00 PM  
Blogger annikalorenzi ha detto...

mi hai fatto piangere...

forse non dovrei dirtelo visto che il dolore è tuo ed è così dignitoso e forte che non vorrebbe intrusioni..

ma mi hai commossa..

quanto amore in questo post

domenica, febbraio 03, 2013 8:34:00 PM  
Blogger leira ha detto...

Leggere quanto scrivi mi conferma(che non succede solo a me) che dolore e ricordi angosciosi si ripropongano anche più acuti a distanza di tempo...quando il naturale,biologico istinto di sopravvivenza che ha fatto stringere i denti e affrontare (lutto e problemi d'ogni tipo susseguenti)ha allentato la presa....
Anch'io, come te, e per gli stessi motivi, non vado al cimitero.

lunedì, febbraio 04, 2013 2:40:00 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Forse San Biagio gli ha voluto dare l'ultimo atto di protezione.
Non conosco l'Amore e tanto meno la sua perdita, ma leggere e rileggere le tue parole stanche e dolorose, feriscono dentro.
Ti abbraccio Renata

lunedì, febbraio 04, 2013 3:58:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Un abbraccio Annika!

Ieira : il lutto è lungo e difficile. Ci sto lavorando da anni ed ho constatato che più sei avanti con gli anni, meno riesci a fartene una ragione. Da giovane stai ancora costruendo un futuro, ora il futuro è talmente confuso...

Il colpo di grazia dici Perenne?
La mente si rifiuta di considerarlo così. Un abbraccio mia cara

lunedì, febbraio 04, 2013 6:08:00 AM  
Blogger Soffio ha detto...

Un grande abbraccio e un grande rispetto

lunedì, febbraio 04, 2013 7:26:00 AM  
Blogger Sonopronta ha detto...

Carissima Renata, te l'ho già detto altre volte, sei tosta che più tosta non si può e apprezzo moltissimo la dignità del tuo dolore.
Detto questo, non mi fare leggere che inganni il tempo aspettando di raggiungerlo perchè sai benissimo che non è vero.
Sei una donna intensa e non ti è possibile sopravvivere, devi solo convincertene. Hai ancora tantissime cose, emozioni e palpiti da vivere davanti a te. Credici!
Un bacio

lunedì, febbraio 04, 2013 2:11:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Soffio!

Sonopronta : sono stanca !

lunedì, febbraio 04, 2013 5:54:00 PM  
Blogger Linda_chi? ha detto...

Renata, credo che questa sia una lettera d'amore bellissima, perché è candida, lucida e diretta eppure dolente e tenera.
Non so che dire, solo che sono commossa.
Ti abbraccio forte.
Linda

lunedì, febbraio 04, 2013 9:11:00 PM  
Blogger Aliza ha detto...

molto tenero e pieno d'amore il ricordo di tuo marito, ti abbraccio

martedì, febbraio 05, 2013 1:00:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Ricambio di cuore l'abbraccio Linda!

Aliza grazie, un abbraccio

martedì, febbraio 05, 2013 6:46:00 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

La mancanza è qualche cosa che rimane sempre dentro di noi, magari il dolore grande e la costernazione si affievoliscono....ma il "vuoto" rimane. Non c'è bisogno che tu aspetti di ricongiungerti a lui...guarda negli occhi dei tuoi figli...lui è li è parte di loro e ti starà sempre accanto.
Concedi alla vita di rientrare dentro di te Renata....forza!!!!
Claudia

martedì, febbraio 05, 2013 7:05:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Claudia!!!

martedì, febbraio 05, 2013 8:02:00 PM  
Blogger Lilli ha detto...

Queste ricorrenze sono sempre molto tristi.
Anche io - nonostante i miei rapporti con mio padre non fossero buoni - ieri che era la data del suo compleanno, non ho potutto fare a meno di mandargli un pensiero.
Sono questi i momenti in cui ti tornano in mente ricordi che credevi ormai persi da tempo.
Un grande abbraccio

mercoledì, febbraio 06, 2013 9:10:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Devi pensare a quel padre amorevole che avevi bambina, quello recente era il burattino di mamma....♥

mercoledì, febbraio 06, 2013 7:38:00 PM  
Blogger Censorina ha detto...

Questo post è molto triste e purtroppo riflette l'ingenerosità della vita. Quattro anni di sofferenza sono moltissimi e il male ha cambiato la persona che conoscevi trasformandola nell'involucro che rifiuti di accettare: è comprensibile. Non fartene nessun cruccio, lui non è lì, ma nel tuo cuore, bello come un tempo.
Un abbraccio.
paola

sabato, febbraio 09, 2013 9:33:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Ciao Paola, ti leggo per la prima volta ?? Grazie per le belle parole, un abbraccio!

domenica, febbraio 10, 2013 7:22:00 PM  

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