sabato 31 agosto 2013

CHI SONO ? ovvero : to be or not to be!




Sapere chi siamo, è il primo passo verso una realizzazione del Sé e della propria sicurezza. Sinceramente non è la cosa più semplice e facile.

Dopo aver svolto per decenni ruoli precisi   ed esserne stata  totalmente assorbita, tanto che negli ultimi anni andavo avanti per forza d’inerzia e per disperazione,  mi ritrovo ora a cercare una nuova identità.

Attualmente la mia vita è imperniata su tre ruoli : madre, supporter di persone anziane o con problemi e -come dicono gli inglesi, last not least, ultimo e non meno importante- sono la persona che dispensa cibo a Mucia e le tiene pulita la casa.

Come potete constatare  nei ruoli citati quello di “Renata” non viene contemplato :  mi percepisco ancora un’assistente e non una persona che pensa a se stessa. Un gregario, mai un atleta protagonista.

Certo non mi affanno al 100%  : per un istinto di conservazione, timore –forse infondato- sentendomi  ancora “fragile”,  o meglio vulnerabile, perché talmente empatica da assorbire malumori e depressioni altrui -tanto da dover faticare a tirarmene fuori-, cerco di creare spazi miei nei quali rifugiarmi e ritemprarmi. Ma invece di essere costruttivi, questi corrispondono al riposo (incluso il sonno), all’alimentazione ed al cazzeggio al computer/tv. Mi rendo conto che si tratta di compensazioni alla pressione dei miei ruoli, a cui rispondo con  queste “fughe” , ma percepisco una “perdita” di tempo ed un vuoto spirituale, con la mancanza di conclusività tale che mi fa perdere la parte operosa, fattiva, sveglia, del mio essere di una volta e mi getta in un limbo passivo, dal quale difficilmente riesco ad emergere per trovare la mia nuova dimensione e curare come si deve la mia persona e non intendo fisicamente, ma spiritualmente.

Da pochi mesi mi son risolta a pensare a me stessa come persona da “rieducare” per poter capire finalmente “cosa voglio fare da grande” e come portare avanti un sistema di evoluzione, che eviti di contrapporre la vegetazione ai momenti di attività con le persone della mia vita.

Certo è difficile, perché vecchi schemi sono duri a  venir sfangati, ma continuo prendendo spunto da varie attività per venirne fuori: essere la protagonista  e non una comprimaria assistente  degli altri.

Il primo passo : identificare decisamente CHI SONO e COSA VOGLIO ESSERE E COSA VOGLIO FARE DELLA MIA VITA.
 
Io speriamo che me la cavo :) 


3 Commenti:

Blogger margherita ha detto...

Per tanti versi sorelle gemelle!

sabato, agosto 31, 2013 12:32:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Penso che sia una situazione che rispecchia tutte noi. Noi donne siamo tutte gemelle ! è il nostro imprinting genetiche!

sabato, agosto 31, 2013 12:41:00 PM  
Blogger edvige ha detto...

A parte la conversazione su questo, sin da quando ho iniziato a comprendere e forse anche troppo presto IO sono state sempre al primo posto riservandomi un 30% il resto da suddividere senza però portare scapito a nessuno tantomeno alla famiglia. Cosa voglio essere o fare...no problem a parte le scadenze fisse il resto viene da se e risolvo man mano che arrivano.
Tipo i piatti...senz'altro 3 round minimo però se vedo un quarto round necessario passa a domani che è un altro giorno e se domani saranno altre cose stabiliremo la priorità purchè il mio 30% rimanga integro.
Sono agitata ma non stressata.
Bacioni e quando ci vediamo ne parliamo.

sabato, agosto 31, 2013 5:30:00 PM  

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