venerdì 18 novembre 2016

Venerdì di pioggia

Ogni mattina esco con i miei figli ed andiamo a bere un caffè al nostro bar preferito, così di fretta, poi li accompagno alla macchina,  si parla un paio di minuti, a volte di più a volte di meno, secondo il tempo a disposizione e poi li saluto con un bacio e loro se ne vanno a lavorare.
La mia giornata inizia presto. Mi lavo, poi inizio a preparare: colazione per me e mia figlia, pranzo per mio figlio, per la nostra cagnolina e poi mi vesto e scendiamo. Tutti in macchina alla volta del bar. Per cui dopo che i miei figli partono io finalmente mi rilasso. Torno al bar, mi siedo al mio tavolino, ormai "mio" per usucapione, visto che mi ci seggo ogni giorno lavorativo e vado in quel locale dal 1974... mi siedo ed aspetto la mia amica, con cui scambiare un po' di chiacchiere prima che anche lei vada a lavorare. E sono le 8:30. 
La mia vita si dipana in questa routine mattutina, che mi vede poi fare commissioni, fare la spesa, andare per uffici quando serve... insomma... continuare la mia vita da pensionata. 
Le ore, i giorni, le stagioni ed anche gli anni si dipanano in una matassa ora quieta, ora aggrovigliata, con gioia o con ansia, a volte con dolore: è la vita...
A volte mi guardo indietro, forse troppo spesso. Ripenso, come sarebbe andata, se avessi agito diversamente? La domanda sembra inutile, in realtà non lo faccio per rimpiangere occasioni perdute, ma per capire dove ho sbagliato e come posso utilizzare l'informazione per il futuro e se posso guarire ferite ancora aperte. Da questa analisi parte una trasformazione vitale : il CAMBIAMENTO! Necessario, a volte straziante, a volte entusiasmante... l'importante è capirlo, abbracciarlo e perfezionare il tiro fino a che non si centra il bersaglio. 
In questo periodo il cambiamento è molto pesante. Direi un periodo difficile, ma non il peggiore, anzi. Tra alti e bassi sono tante le cose che ho capito, che son riuscita a trasformare, che ho portato a termine. In altre ancora mi arrovello, ma pazienza... un po' alla volta... 
Ed ogni tanto una pausa,  non esco la mattina con i miei figli, resto ad impigrire a casa e quale occasione migliore di una giornata di pioggia per  riprender fiato,   assaporare la sosta prima di riprendere l'azione.  Buona vita a tutti :D 

5 Commenti:

Blogger carmen ha detto...

Ciao Renata, ho letto con attenzione quanto hai scritto e, per certi versi, mi ci sono ritrovata.
Imparare dal passato serve per affrontare meglio l' oggi, anche se a volte si ricade negli stessi errori.. come per fare le pulizie di casa bisogna lavorare un po' tutti i giorni e, ogni tanto, si mette tutto a soqquadro!
Un caro saluto ed un abbraccio
Carmen

venerdì, novembre 18, 2016 10:39:00 AM  
Blogger nellabrezza ha detto...

È stato un salvagente. Ora stai facendo le prime piccole bracciate senza...cara amica mia Renata !!! Ci siam fatte compagnia eh, in questi anni !!! 💜

sabato, novembre 19, 2016 7:52:00 AM  
Blogger Ale ha detto...

Cara Renata, molto bello il tuo racconto. Sto passando un'altro dei miei periodacci, parlo e piango, mi metto a letto e non riesco a far nulla.
Le persone si allontanano perchè non considerano una malattia questo mal-essere. Io dovrei cambiare la mia testa, non so più a chi rivolgermi.
Vivi serenamente con i tuoi figli, anche quei pochi minuti al mattino.
Sono contenta per te, ti abbraccio.

sabato, novembre 19, 2016 12:46:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Ele, si, continueremo a farci compagnia 😀
Ale posso capirti, ma spero con l aiuto di tuo marito e di tuo figlio tu riesca a uscirne ❤️

sabato, novembre 19, 2016 8:36:00 PM  
Blogger leggerevolare ha detto...

Sacrosanto... e a volte una giornata a casa è assolutamente curativa

lunedì, novembre 21, 2016 12:40:00 PM  

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