venerdì 10 agosto 2012

Una nuova visitatrice..


Farfalline notturne, falene, lucciole sono le visitatrici notturne del mio appartamento. Qualcuna resta ancora fino a giorno inoltrato, altre rimangono immobili fino alla sera successiva. Le farfalline fanno una brutta fine se si azzardano a scendere a livello Mucia, che non salta più sui mobili per prenderle, anzi intrattiene con loro un gioco ozioso e rallentato per allungare il divertimento. La mattina trovo ogni tanto qualche esserino che ha avuto la peggio e Mucia che fa lo gnorri.

Dicono che la coccinella porti fortuna: SPERIAMO BENE!!!! ;D 

Mi ricordo da bambina che la facevo correre sulla mano, per vedere le sue zampine arrampicarsi per mantenere la posizione per poi annoiata volare via.

Il suo colore ed il pigmento la rendono speciale.

Il rosso è uno dei colori più vivi ed era tenuto in gran considerazione dai medici Greci, che invitavano i malati a vestirsi di rosso per accellerare la guarigione. Il nome di questo insetto deriva dal greco Kokkinos, "rosso", che è il suo colore, anche se ne esistono di gialle.

Per giunta i punti che spesso sono in numero di sette, ricordano le Pleiadi,   che si trovano presso la costellazione del Toro, tale accostamento è stato fatto perché le potete trovare soprattutto nel mese di Maggio (appunto sotto il segno del Toro) che cacciano gli afidi delle rose. E' stata denominata il "coleottero di Maria", quale prolungamento dell'antica associazione dei popoli Italici che la consideravano di origini divine,  attribuendola alla divinità italica di Licina (equivalente alla Giunone romana), signora delle partorienti, ma anche dell'amore della luce e della bellezza!

Le spose belghe contano quanti più puntini possono per interpretare quanti figli avranno e gli svizzeri credono che -non la cicogna- ma la coccinella porti i bambini. In Asia è credenza che sappiano interpretare tutte le lingue e che siano state personalmente benedette da Dio. In Sicilia la associano a San Nicola e la "palummedda" porta i soldi ai bambini che lasciano i loro dentini nelle fessure. In Romania è credenza che se la coccinella cammina sulla mano di una donna nubile e poi vola via, entro l'anno si sposerà e credono anche che chi esprima un desiderio mentre la coccinella è sulla sua mano avrà fortuna ed essa arriverà proprio dalla direzione verso la quale la bestiola ha preso il volo.  Pare che il santo protettore delle coccinelle sia San Michele Arcangelo, la cui festa (il 29 settembre) coincide con l'inizio dell'autunno, periodo durante il quale diversi insetti iniziano a cercare un posto in cui poter svernare. A tal proposito, un vecchio detto piemontese recita: "La galin-a 'd San Michel slarga le ale e vola an cel" (La gallina di San Michele - la coccinella - allarga le ali e vola in cielo).

Speriamo che a me porti un lavoro ...




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venerdì 6 gennaio 2012

Oro, Incenso e Mirra

Recentemente ho frequentato con molto entusiasmo   un corso sugli olii essenziali, che mi ha   aperto la mente su un mondo affascinante. Penserete, che c'azzecca con i doni dei Re Magi? Ve lo spiego.

Dei tre elementi l' ORO è un metallo nobile, si sa che rappresenta il "potere materiale" essendo dall'antichità simbolo dei Re e del potere temporale.  Nella medicina l'Oro, sotto forma di oligoelemento, è energetico,  usato nella cura dell'artrite reumatoide, il suo isotopo radioattivo viene impiegato in alcune terapie anti-tumorali.

L'Incenso e la Mirra sono invece delle resine:

l'Incenso dall'arbusto Bowellia cartherii,

la Mirra dalla Commiphora Mirrha.


Provengono dalla stessa regione mediorientale e venivano largamente usate in antichità per le loro proprietà terapeutiche.

Nel simbolismo l' INCENSO era l'essenza regina nell'adorazione delle "divinità", apre l'anima alla meditazione ed alla consapevolezza del proprio io, aiutando a realizzare le proprie aspirazioni spirituali.

L'Incenso agisce in modo netto a stati d'ansia di depressione, ansia ed angoscia. Usato come empiastro per curare le affezioni polmonare e il fumo riconosciuto come anticatarrale, è utile anche per le affezioni dell'apparto uro-genitale. Digestivo. Purificante e tonificante per la pelle, ne previene le rughe e coadiuva nel trattamento di macchie e cicatrici. Agisce sul quadrante inferiore del nostro corpo, il suo profumo ha una nota di base. Massaggiato sulla colonna vertebrale, sui muscoli ed i tendini è energizzante.

La MIRRA simboleggia l'unzione di Cristo, utilizzata nell'imbalsamazione e quindi alla morte,  in questo caso  rappresenta l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale presagio della Sua capacità di risorgere.

La leggenda narra che Afrodite, adirata per la  scarsa devozione che Mirra o Smyrna, una giovane bellissima, le dedicava, la punì facendola innamorare del padre, Teia re di Cipro. Mirra trovò il modo di giacere con il padre per ben 12 notti, prima che questi, volendo vedere il volto della meravigliosa amante, accendesse un lume e restasse agghiacciato dall'inganno: trasformato il piacere in ira  la inseguì per ucciderla. La giovane chiese aiuto agli dei, rendendola invisibile ed essi la trasformarono in una pianta, quello della mirra appunto, le cui lacrime di disperazione si concretizzarono in una profumatissima resina amara. Dopo nove mesi la pianta si aprì e nacque Adone. Il mito di morte e resurrezione, viene continuato dal figlio che morente, azzannato da un cinghiale durante una caccia, feconda con il suo sangue la terra e rinasce ogni primavera come la vegetazione. 

La Mirra ha una forte azione regolatrice del sistema endocrino, massaggiata sulla parte inferiore del collo è indicata nell'ipertiroidismo. Negli unguenti è ottima per guarire tutte le affezioni della pelle. In colluttorio è riparatrice nelle affezioni della gola e nelle infezioni dei denti. Frizionata sul torace è indicata per tutte le infezioni polmonari, sull'addome per tutte le infezioni intestinali.

Mentre l'Incenso ha un profumo ricco di monoterpeni (esplicano un' attività simile al cortisone, ma anche antisettica, stimolante in generale, attivatrice linfatica) che agisce sulla sfera inferiore del nostro corpo con una nota di base, la Mirra invece è ricca di sesquiterpeni (hanno attività antinfiammatoria, sedativa, attivatrice venosa ed immunostimolante) ed influenza la parte superiore del corpo con una nota di testa. Ambedue hanno una valenza riequilibrante lo Yang.

Quale stimolo emozionale l'Incenso è  indicato per coloro che ricercano il percorso della propria anima, che hanno scelto la meditazione e la consapevolezza a discapito della vita materiale. Da voce alle nostre aspirazioni spirituali. Per la sua capacità curatrice nelle affezioni polmonari, ci fa respirare meglio e quindi aiuta a ritrovare la calma interiore per avvicinarci meglio al divino. L'Incenso inoltre protegge durante la nostra meditazione da agenti esterni che potrebbero turbare il nostro equilibrio.

Anche  la Mirra è una grande compagna di viaggio: era bruciata durante il parto, proteggendo la nascita del neonato, come protegge il defunto nel viaggio eterno. Addizionato nel vino veniva porta ai morenti quale analgesico. Aiuta a vincere la paura della morte ed il dolore della separazione, indicata nei blocchi emozionali e nella nostra incapacità di vivere spiritualmente; se usata la sera stimola il sonno eliminando in noi tutti gli eccessi. La mirra ridimensiona il nostro ego, guidandoci verso un senso di universalità.

Nello studiare gli olii essenziali ho avuto la possibilità di sperimentare su me stessa quanto possano influire sul nostro fisico e sulla nostra psiche e l'immediatezza della loro azione.
Per capirlo e se avete un olio essenziale (ATTENZIONE SOLO SE PURO AL 100%) ponete due gocce nel palmo della mano, sfregate le mani scaldando l'olio ed attivando le sue proprietà organolettiche, avvicinate i palmi delle mani al naso ed inspirate ad occhi chiusi inalando il loro profumo, dopo due o tre inspirazioni ed ispirazioni, sedetevi o meglio sdraiatevi e rilassatevi un momento. Potrete constatare il beneficio che ne potete ricavare.

Avvertenze: gli olii essenziali puri usati sul palmo delle mani non danno problemi, ma se usati direttamente sulle altre zone della pelle possono dare problemi: diluiteli in olio vegetale (oliva o jojoba) per poterli stendere bene. Vanno usati abitualmente in diluizione di 1 a 10 (1 goccia di olio essenziale per 10 g. di olio vegetale).


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