Il bigliettino di Osho per Linda e gli altri.
Osho racconta che un suo amico, una pasta d'uomo, aveva un unico difetto era collerico: reagiva con eccessiva veemenza quando si arrabbiava e questo gli rovinava le relazioni con gli altri ponendolo dalla parte del torto, anche se aveva ragione. Osho gli insegnò lo stratagemma del biglietto in tasca.
Gli disse: quando senti che l'ira (ma vale per tutti i sentimenti negativi) sale, immagina di tirar fuori dalla tua tasca (anche immaginaria) un bigliettino dove leggerai IO SONO ARRABBIATO (od altro)
Immagina dopo averlo letto di riporlo nella tasca: ti sorprenderai come la calma sia ristabilita da questo semplice gesto e sarai in grado di fronteggiare e tener testa al tuo interlocutore.
Questo succede perché nel momento in cui dal subconscio il sentimento viene rilevato dal conscio, la mente pone immediato riparo. Il sentimento di rabbia da negativo viene così trasformato in un'energia positiva, vale a dire la lucida calma.
Sembra empirico, ma se ci provi vedrai che funziona. Se non sei brava a visualizzare, gira con il pizzino materiale in tasca!
Scusa ma non ho tanto tempo e non posso dilungarmi! A me ha salvato la vita con un 84 con l'Alzheimer!
Gli disse: quando senti che l'ira (ma vale per tutti i sentimenti negativi) sale, immagina di tirar fuori dalla tua tasca (anche immaginaria) un bigliettino dove leggerai IO SONO ARRABBIATO (od altro)
Immagina dopo averlo letto di riporlo nella tasca: ti sorprenderai come la calma sia ristabilita da questo semplice gesto e sarai in grado di fronteggiare e tener testa al tuo interlocutore.
Questo succede perché nel momento in cui dal subconscio il sentimento viene rilevato dal conscio, la mente pone immediato riparo. Il sentimento di rabbia da negativo viene così trasformato in un'energia positiva, vale a dire la lucida calma.
Sembra empirico, ma se ci provi vedrai che funziona. Se non sei brava a visualizzare, gira con il pizzino materiale in tasca!
Scusa ma non ho tanto tempo e non posso dilungarmi! A me ha salvato la vita con un 84 con l'Alzheimer!
Etichette: osho, psicologia