martedì 28 agosto 2012

Gli eroi del ghiaccio

Non so chi di voi si è mai fermata/o a guardare questo programma che Cielo e Focus stanno mandando in onda dal satellitare

Mi fermo ogni volta perché per me è nuovo e mi affascina il lavoro di questi uomini: temerari o irresponsabili? Senza dubbio dei veri professionisti, specie nel manovrare le merci, perché basta poco per sfiorare il disastro, mentre loro fanno sembrare tutto molto semplice e compiono manovre ineccepibili al millimetro! Rischiano moltissimo, anche se guadagnano moltissimo rispetto a camionisti della strada normale.

A nord nel Canada  per due mesi l'anno circa, quando  il fiume Mackanzie raggiunge uno strato di ghiaccio di un metro e più, viene aperto al transito di camion diventando la mitica Ice Road con trasporti eccezionali: ecco che un manipolo di uomini coraggiosi,  Alex, Eric, Jack, Hugh, George, ed altri ancora si avvicendano  con enorme pericolo su questa strada sia per portare approvvigionamenti, che per pulire questi avamposti senza fognature e discariche dei loro rifiuti, ma anche per trasportare componenti di basi minerarie di trivellazione da un punto all'altro della tundra Canadese, dove si cerca il gas naturale oppure trasportando parti di ricambio ed approvvigionamenti dalla miniera di diamanti nell'estremo nord. Le strade normali bloccate e sotterrate dalla neve offrono un piccolo appoggio solo nel raggiungere i luoghi interni, ma è il fiume che diventa l'autostrada per eccellenza in questo periodo. Oltre che alle bufere, alla temperatura intorno ai - 46° C. gli eroici camionisti vanno incontro ai pericoli opposti : lo sciogliersi dei ghiacci, il rompersi della crosta che crea un lastrone instabile ed invisibile  che può portare a disastri incredibili. A questo camionista è andata bene : è riuscito ad uscire dal camion. C'è chi non ha avuto tempo di dire Amen quando il ghiaccio si è mosso, inabissandosi con tutto il camion. Ma i nostri temerari sono favolosi e c'è chi viaggia sulla Ice Road da ben 25 anni, come Hugh Polar Bear !
 
 
 
 
 
I camion spesso hanno problemi causati dalle temperature estreme e gli uomini devono avere una salute di ferro per resistere allo sforzo ed alle intemperie. Le tempeste di neve sono frequenti, ma loro sfidano le temperature e le scarse segnaletiche per affrontare questi percorsi, sulla carta brevissimi a volte solo 100 km., ma se trasporti sul ghiaccio 40 tonn. di carico devi andare a 25km/ora! E devi stare attento ai crepacci, che si formano, alle lastre instabili, ai cumuli di neve, spesso ingannevoli ed al traffico in senso inverso.
 
Ricordate la legge di Newton: ad ogni azione ne consegue una uguale e contraria? Qui si applica in modo incredibile : il ghiaccio sia pure di un metro di altezza resta elastico, poggiando sull'acqua, quando viene percorso, il carico imprime una spinta che muove l'acqua sottostante creando un'onda. Maggiore è la velocità del camion, più lunga e forte sarà l'onda e la possibilità che la forza impressa dall'effetto contrario spezzi il ghiaccio. Maggiore il peso del carico, quindi, minore deve essere la velocità del veicolo. Se due veicoli di grosse dimensioni, indipendentemente dal  genere di carico, si incrociano tutti e due in moto, creano, non importa a che velocità,  due onde di dimensioni diverse ed opposte che potrebbero far rompere la superficie con i risultati che potete immaginare. Quando i camionisti disfarono la stazione di Aput per portare i pezzi a Langley, si trovarono a dover trasportare il derrick di 40 metri di altezza (!!!) Impiegarono DUE camion, uno che guidava diretto, l'altro che sosteneva la "coda" del carico posto in senso inverso che guidava in folle, per evitare che nelle curve il carico facesse squilibrare il camion trainante : la sincronia dei due camionisti e la loro bravura ha fatto si che il derrick arrivasse sano a Langley, ma vi giuro che sulla strada hanno visto i sorci verdi in quanto incrociavano camion in continuazione, che fortunatamente avvisati via radio costantemente si fermavano qualche minuto prima del loro arrivo per evitare il contrasto delle onde!
 
 
La Ice Road viene monitorata continuamente, pick-up enormi con strumenti sonar controllano specie prima di trasporti eccezionali per verificare se il trasporto può essere fatto. Due mesi di febbrile attività, prima che il disgelo corroda il ghiaccio e renda inutilizzabile la via d'acqua!

 

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7 Commenti:

Blogger Cosimo Piovasco di Rondò ha detto...

Nel leggerti mi è subito tornato alla mente il romanzo Smoke Bellew di Jack London, le epiche traversate – a piedi o in slitta anziché in camion – dei territori canadesi a 60 °C sotto zero... e anche il capolavoro cinematografico Vite vendute di Henry-Georges Clouzot, ambientato al caldo invece che al freddo, dove un gruppo di avventurieri trasporta un camion con una tonnellata di nitroglicerina a bordo attraverso la giungla...
Insomma, in ogni tempo e in ogni paese... l'avventura è l'avventura...
Salutone, tuo
Cosimo

martedì, agosto 28, 2012 2:51:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Me lo ricordo il film, portavano nitroglicerina e Yves Montand dopo aver portato il carico a buon fine, unico del gruppo, perisce in un incidente che causa da solo a camion vuoto per spavalderia!

martedì, agosto 28, 2012 4:13:00 PM  
Blogger Lilli ha detto...

Che storie incredibili!

mercoledì, agosto 29, 2012 9:08:00 AM  
Blogger Soffio ha detto...

situazioni impensabili per noi cittadini italiani

mercoledì, agosto 29, 2012 10:59:00 AM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Lilli : vero !!
Soffio : se avessi 15 anni di meno, sarei tentata di mettermi alla prova ;)

mercoledì, agosto 29, 2012 12:37:00 PM  
Blogger mammamiao ha detto...

Ciao mia cara! Che bello il tuo raccont x una come me che non vede tv!! Come stai con il terribile caldo? Saluti mammamiao

mercoledì, agosto 29, 2012 10:37:00 PM  
Blogger Renata_ontanoverde ha detto...

Grazie Mammamia, le temperature ora sono più ragionevoli e sto recuperando!

giovedì, agosto 30, 2012 10:46:00 AM  

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