martedì 24 febbraio 2015
La nostra Puffy, meticcia di 14 anni, è diventata "cittadina" due anni fa, quando abbiamo chiuso la casa di campagna ed abita con mia figlia, che adora... e la cosa è reciproca.
Ultimamente la Puffy ha avuto una tosse noiosa, che mia figlia ha curato naturalmente con un decotto di menta, diluendolo nella pappa, regolarmente divorata dalla cagnolina. Si è incredibile, ma Puffy è molto brava a prender medicine: non fa mai storie, è onnivora, nel vero senso della parola, mangia anche insalata condita con l'aceto!
Oggi, mia figlia mi informa. "Sai mamma, la tosse di Puffi è peggiorata, in attesa di portarla dal veterinario, siamo passati dall'infuso di menta alle "Monks".... 8-)
Io: "ma dovrebbe succhiarle.. " :D
Figlia: " in parte ci riesce, perché ci mette un po' a rosicchiarle prima d'inghiottirle..." :P
lunedì 23 febbraio 2015
Trieste, di Sergio Endrigo
Lo sapete già che amo svisceratamente la mia città, oggi per caso ho conosciuto questa canzone di uno dei nostri grandi cantautori.
Ve la propongo soprattutto per le meravigliose immagini del video, che portino un po' di bellezza in questo ultimo scorcio d'inverno.
L'aria sta pian piano riscaldandosi ed alcuni alberi stanno germoliando. E' il momento del risveglio che culminerà verso San Giuseppe, in marzo. Certi ci saranno ancora giornate fredde, ma si stanno allungando, non è così buio pesto quando mi sveglio e guardo spesso la sera verso le 17 il cielo che si oscura appena.
E' un bel momento. Febbraio tra poco finisce, questo mese ostico e breve eppure a volte pesante, forse perché l'ultimo di una serie di mesi invernali, sta per finire!
Buon fine inverno!!!
venerdì 13 febbraio 2015
Carta canta
dicevano i nostri vecchi... e villan dorme!
Lo dice anche un esperto Vint Cerf di Google "dietro di noi un deserto digitale, un altro Medioevo. Se tenete ad una foto o ad un documento, stampateli!".
Facciamo i back-up dei nostri C:/ però dobbiamo pensare che una chiavetta, un CD o un DVD possono diventare illeggibili.
Com'è bello ritrovarsi tra le mani una foto, un libro per fermare un'emozione, un ricordo, una testimonianza...
Ci pensavo l'altro giorno al fatto che in libreria ho i vecchi floppy disk : mi son resa conto che ormai posso gettarli perché non riuscirò a leggerli più, non avendo un PC compatibile per visionarli.
Lo stesso accade per i libri. Una persona mi ha detto, cosa fai di tutti questi libri, ora i libri puoi buttarli, sono anacronistici, che tanto hai tutto in internet. Ma se internet un giorno o l'altro non sarà accessibile, come potrò sostituirli??
Quindi mi tengo stretta la "carta" e continuo a fermare le mie idee "nero su bianco"....
Anche perché la "carta" ha un fascino particolare, uno struggente ed infinito rapporto non solo con la vista, ma il tatto e l'odorato, sono costantemente coinvolti e la lettura resta sempre un immergersi magico in un mondo speciale.
sabato 7 febbraio 2015
Lunga, ma carina...
Da UNITRESORRENTINA.ORG
"Teoria delle finestre rotte”
Nel 1969, presso
l'Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo ha condotto
un esperimento di psicologia sociale. Lasciò due auto abbandonata in
strada, due automobili identiche, la stessa marca, modello e colore. Una
l’ ha lasciata nel Bronx, quindi una zona povera e conflittuale di New
York ; l'altra a Palo Alto, una zona ricca e tranquilla della
California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con
popolazioni molto diverse e un team di specialisti in psicologia
sociale, a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito.
Si è scoperto che
l'automobile abbandonata nel Bronx ha cominciato ad essere smantellato
in poche ore. Ha perso le ruote, il motore, specchi, la radio, ecc.
Tutti i materiali che potevano essere utilizzati sono stati presi, e
quelli non utilizzabili sono stati distrutti. Dall’altra parte ,
l'automobile abbandonata a Palo Alto, è rimasta intatta.
È comune attribuire le cause
del crimine alla povertà. Attribuzione nella quale si trovano d’accordo
le ideologie più conservatrici (destra e sinistra). Tuttavia,
l'esperimento in questione non finì lì: quando la vettura abbandonata
nel Bronx fu demolita e quella a Palo Alto dopo una settimana era ancora
illesa, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo
Alto, California. Il risultato fu che scoppiò lo stesso processo, come
nel Bronx di New York : furto, violenza e vandalismo ridussero il
veicolo nello stesso stato come era accaduto nel Bronx.
Perchè il vetro rotto in una
macchina abbandonata in un quartiere presumibilmente sicuro è in grado
di provocare un processo criminale?
Non è la povertà, ovviamente
ma qualcosa che ha a che fare con la psicologia, col comportamento
umano e con le relazioni sociali.
Un vetro rotto in un'auto
abbandonata trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, di
non curanza, sensazioni di rottura dei codici di convivenza, di assenza
di norme, di regole, che tutto è inutile. Ogni nuovo attacco subito
dall'auto ribadisce e moltiplicare quell'idea, fino all'escalation di
atti, sempre peggiori, incontrollabili, col risultato finale di una
violenza irrazionale.
In esperimenti successivi
James q. Wilson e George Kelling hanno sviluppato la teoria delle
finestre rotte, con la stessa conclusione da un punto di vista
criminologico, che la criminalità è più alta nelle aree dove l'incuria,
la sporcizia, il disordine e l'abuso sono più alti.
Se si rompe un vetro in una
finestra di un edificio e non viene riparato, saranno presto rotti tutti
gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo è
qualcosa che sembra non interessare a nessuno, allora lì si genererà la
criminalità. Se sono tollerati piccoli reati come parcheggio in luogo
vietato, superamento del limite di velocità o passare col semaforo
rosso, se questi piccoli “difetti” o errori non sono puniti, si
svilupperanno “difetti maggiori” e poi i crimini più gravi.
Se parchi e altri spazi
pubblici sono gradualmente danneggiati e nessuno interviene, questi
luoghi saranno abbandonati dalla maggior parte delle persone (che
smettono di uscire dalle loro case per paura di bande) e questi stessi
spazi lasciati dalla comunità, saranno progressivamente occupato dai
criminali.
Gli studiosi hanno risposto
in una forma più forte ancora, dichiarando che l’incuria ed il disordine
accrescono molti mali sociali e contribuiscono a far degenerare
l'ambiente.
A casa, tanto per fare un
esempio, se il capofamiglia lascia degradare progressivamente la sua
casa, come la mancanza di tinteggiature alle pareti che stanno in
pessime condizioni, cattive abitudini di pulizia, proliferazioni di
cattive abitudine alimentari, utilizzo di parolacce, mancanza di
rispetto tra i membri della famiglia, ecc, ecc, ecc. poi, anche
gradualmente, cadranno anche la qualità dei rapporti interpersonali tra
i membri della famiglia ed inizieranno a crearsi cattivi rapporti con
la società in generale. Forse alcuni, perfino un giorno, entreranno in
carcere.
Questa teoria delle finestre
rotte può essere un'ipotesi valida a comprendere la degradazione della
società e la mancanza di attaccamento ai valori universali, la mancanza
di rispetto per l'altro e alle autorità (estorsione e le tangenti) , la
degenerazione della società e la corruzioni a tutti i livelli. La
mancanza di istruzione e di formazione della cultura sociale, la
mancanza di opportunità, generano un paese con finestre rotte, con tante
finestre rotte e nessuno sembra disposto a ripararle.
La “teoria delle finestre
rotte” è stata applicata per la prima volta alla metà degli anni ottanta
nella metropolitana di New York City, che era divenuto il punto più
pericoloso della città. Si cominciò combattendo le piccole
trasgressioni: graffiti che deterioravano il posto, lo sporco dalle
stazioni, ubriachezza tra il pubblico, evasione del pagamento del
biglietto, piccoli furti e disturbi. I risultati sono stati evidenti: a
partire della correzione delle piccole trasgressioni si è riusciti a
fare della Metro un luogo sicuro.
Successivamente, nel 1994,
Rudolph Giuliani, sindaco di New York, basandosi sulla teoria delle
finestre rotte e l'esperienza della metropolitana, ha promosso una
politica di tolleranza zero. La strategia era quella di creare comunità
pulite ed ordinate, non permettendo violazioni alle leggi e agli
standard della convivenza sociale e civile. Il risultato pratico è stato
un enorme abbattimento di tutti i tassi di criminalità a New York City.
La frase “tolleranza zero”
suona come una sorta di soluzione autoritaria e repressiva, ma il
concetto principale è più prevenzione e promozione di condizioni sociali
di sicurezza. Non è questione di violenza ai trasgressori, né
manifestazione di arroganza da parte della polizia. Infatti, anche in
materia di abuso di autorità, dovrebbe valere la tolleranza zero. Non è
tolleranza zero nei confronti della persona cher commette il reato, ma è
tolleranza zero di fronte al reato stesso. L’idea è di creare delle
comunità pulite, ordinate, rispettose della legge e delle regolei che
sono alla base della convivenza umana in modo civile e socialmente
accettabile.
È bene di tornare a leggere questa teoria e di diffonderla .
La soluzione a questo
problema io non c’è l’ho, caro lettore, ma io ho iniziato a riparare le
finestre della mia casa, sto cercando di migliorare le abitudini
alimentari della mia famiglia, ho chiesto a tutti i membri della
famiglia di evitare di dire parolacce, sopratutto davanti ai nostri
figli, inoltre abbiamo deciso di non mentire, di evitare persino le
piccole bugie, perché non c'è nessuna piccole bugie,la bugia non è
grande o piccola, UNA BUGIA è UNA BUGIA E BASTA
Abbiamo concordato di
accettare le conseguenze delle nostre azioni con coraggio e
responsabilità, ma soprattutto per dare una buona dose di educazione ai
nostri figli.
Con questo ho la speranza di
cominciare a cambiare in qualcosa che prima sbagliavo. Il mio sogno è
che i miei ripetano tutto questo in modo che un domani i figli dei miei
figli o i loro nipoti possano vedere un nuovo mondo, UN MONDO SENZA
FINESTRE ROTTE.
SE SEI D’ACCORDO CON LA
TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE, FAI SEMPLICEMENTE GIRARE QUESTA E-MAIL IN
MODO CHE OGNI GIORNO SIANO DI PIU’ QUELLI CHE VOGLIONO DARE UNA MANO AL
MIGLIORAMENTO DELLA NOSTRA SOCIETA’.
venerdì 6 febbraio 2015
Bora da due giorni CON REFOLI A 150 KM/H
Più di duecento chiamate ai Vigili del Fuoco, molti hanno fatto 24 ore di servizio..... Per le strade, cocci di tegole, vetri, pezzi di tapparelle, io ho fotografato la grondaia in rame che vedete a terra... sono caduti alberi e squarciati nella caduta in diverse parti della città, uno è rovinato sopra un bus in sosta, meno male senza conseguenza per i cittadini, ci sono cassonetti della spazzatura che vagano per la strada, altri che si rovesciano, diventando un pericolo per la circolazione oltre che per i pedoni.... i soliti camion che si rovesciano specie in zona Porto... Finalmente è arrivata la Bora ????? !!!!!
la foto del rimorchiatore è di Marino Sterle, famoso fotografo Triestino....
Pensiero del Giorno 2
« Le forze dello spirito lavorano nella materia per animarla, per renderla
più sensibile e più ricettiva alla luce che è in alto. Le creature che non si
lasciano pervadere dalle forze dello spirito muoiono. Ed è questa la vera morte:
un rifiuto a evolvere, a vibrare all'unisono con le correnti dello
spirito.
La morte spirituale è una discesa nella materia più densa, più compatta, e
tale discesa si verifica nella coscienza: l'uomo perde la luce, perde il ricordo
dell'impronta celeste inscritta in lui, e diventa come una pietra nella quale la
vita è talmente rallentata da non avere più la forza di produrre veri pensieri e
veri sentimenti. La vita è un perpetuo procedere in avanti, e chi rifiuta di
avanzare regredisce, ritorna all'incoscienza della pietra, che non è altro se
non una coscienza addormentata, e le sue manifestazioni fisiche e psichiche
diventano l'espressione di quella vita pietrificata. Ogni giorno cercate dunque
di fare almeno un passo avanti. » Omraam Mikhaël Aïvanhov
Avrete già capito la mia predilezione per questo Filosofo, essendo iscritta
alla mailing list, ricevo un pensiero al giorno e spesso è fonte di ispirazione,
oltre che di maggior comprensione della Natura in generale. Quest'oggi il pensiero focalizza uno dei più grossi problemi della Natura Umana: la staticità. A chi
non è toccato di vivere uno stress e rimanere "congelato" in quella situazione,
tanto da perdere la voglia di andare avanti, di vivere, di progredire....
E' il senso di vuoto che assale dopo uno shock, quando la mente ha paura di progredire o meglio di andare avanti per non subire un ulteriore scossone, senza forze per reagire, nonostante gli sforzi di chi sta loro vicino. Eppure è fondamentalmente vero il fatto che nonostante tutto e qualsiasi sia la ragione del nostro blocco, bisogna fare di tutto per fare un passo, anche piccolo, ogni giorno, per tornare a vivere, per progredire, per evitare di sopravvivere e di essere un peso per quelli che ci stanno vicino. Spesso ci sono cause tremende che ci portano a questo stato di "vegetazione", ed è terribile, perché si muore dentro. E purtroppo l'ho visto in alcune amiche, che sopravvivono in un modo terribile, con la morte nel cuore, rinchiuse in casa, anime spaventate da un fantasma troppo forte. Questo malessere è più frequente di quello che si possa pensare. L'ho constatato personalmente e forse si manifesta di più ad una certa età, quando la Natura umana non ci porta ad andare avanti, per figli, marito e famiglia, quando ormai "i giochi sono fatti". E' tremendo vedere belle menti, persone gioviali ed allegre, piene di spirito e di gioia di vivere, seppellirsi in casa, perdere la voglia di uscire, avere paura d'uscire e sopravvivere. Lo ha fatto la mia migliore amica d'infanzia. Eravamo insieme dalle medie ed alle superiori dopo il diploma per un paio d'anni ci siamo perse di vista. Ma da allora ci siamo incontrate ogni giorno a bere il caffè era il nostro rito, venti minuti assieme prima di andare in ufficio. Abbiamo condiviso tutto, matrimoni, il suo divorzio, separazioni, malattie. Poi la malattia, la depressione e la perdita della voglia di vivere. E' terribile veder sparire una persona cara nel tunnel e non riuscire a fare nulla perché a volte la malattia ha radici così profonde che nulla riesce a smuovere la persona. Ed ho perso più di un'amica così. REAGITE VI PREGO! REAGITE!!! anche un piccolo passo ogni giorno vi porterà fuori dal tunnel!!! La vita è bella e vale la pena viverla ogni istante, anche fosse il più doloroso, ma bisogna viverla! NEVER GIVE UP!
giovedì 5 febbraio 2015
Pensiero del giorno di Omraam Mikhaël Aïvanhov
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« Quando, davanti a certe difficoltà, vi
sentite invadere dallo scoraggiamento o dalla disperazione, non considerateli
come nemici che non hanno il diritto di attaccarvi, perché purtroppo invece ne
hanno il diritto. Occorre dunque accettare quegli attacchi dicendo a se stessi
che, grazie ad essi, in seguito molte cose andranno meglio: ed è vero, andranno
meglio.
Non vi siete mai accorti che dopo un grande scoraggiamento siete nuovamente pieni di energie? Da dove sono venute quelle energie? È stato lo scoraggiamento a portarvele. Certo, dovete essere vigili: fate attenzione che lo scoraggiamento non sia più forte di voi, affinché non vi trascini come un torrente impetuoso che finirebbe per inghiottirvi. Accettatelo semplicemente come qualcosa di inevitabile, poiché tali stati sono inevitabili. Se saprete come comprenderli e come viverli, dopo sarà come la primavera che segue l'inverno, e voi vi sentirete rigenerati. »
Stamattina ho letto questa frase e me ne sono meravigliata, constatando quanto sia vero che dopo un grande scoraggiamento si sia pieni d'energie, specialmente quando ci si trova costretti ad andare avanti nonostante i disagi, perché si azzerano i mulinelli dei pensieri inconcludente, si resetta la mente ed allora salgono le soluzioni più chiare, avendo preso atto che la situazione ci portava al disastro. Solo se la paura ci attanaglia, non riusciamo ad accettarli, nell'accezione latina " prenderne atto " e non supinamente subirli... perché OGNUNO DI NOI HA LE RISPOSTE CHE GLI SERVONO DENTRO DI SE!!! Mentre noi tendiamo a mordere il freno nell'ansia di controllare tutto!!! dobbiamo renderci conto che basta avere fiducia in se stessi, che la soluzione arriverà, ma bisogna
attendere il momento giusto, perché le cose arrivano solo all'ultimo minuto, quando DEVE essere, MAI prima.
Buon fine settimana!
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