Vi chiederete : Balzani? chi è costui? La ditta Balzani dal 1940 ha fatto la lucidatura della Moka Bialetti all'inizio rigorosamente a mano poi meccanicamente, ma sempre sorvegliata dagli operai, diventando così una ditta terziaria della casa del fondatore della mitica moka.
I tempi comunque si evolvono e la ditta Balzani ha studiato un sistema innovativo per togliere al caffè la "coda" che è particolarmente acida e che estrae i "difetti" della polvere da caffè. Leggete l'estratto dal sito della Pratmarmilano ....
Come nasce la Moka Chef Balzani
Per chi ama il caffè fatto con la classica Moka, all'ottava edizione di
Identità Golose ha fatto bella mostra di sé il corner del progettista Moreno
Balzani che realizza caffettiere che richiamano visibilmente l'icona per
antonomasia del mondo della moka. Caffettiere d'autore, artistiche che sono
state create con innovazione tecnologia e lavorate in prima persona da Moreno
Balzani, di mestiere inventore, tecnico meccanico, creatore e sviluppatore di
idee, problem solving ( quando i problemi sono di natura tecnica ). Ha
inventato, ideato, risolto progetti complessi per svariate Aziende. Nella
realizzazione dei prodotti, collabora con la sua squadra di tecnici, designer e
manager per la creazione di splendidi esemplari di moka realizzate con lamine
d'oro e altri materiali preziosi, ve ne sono di colorate, vivaci, con manici di
velluto e particolari inediti, dei veri gioielli che esaltano la genialità del
designer. Quando una passione si trasforma in un'idea vincente!
Interamente Made in
Italy
Le Moka Chef Balzani possono essere personalizzate sia nel colore che
nell'applicazione di un marchio, personalizzazioni che si estendono oltre
che ai Ristoranti, a tutte le Aziende o professionisti che ricercano
prodotti da regalare o vendere alla propria clientela, una moka
personalizzata la rende un oggetto unico e inimitabile tutta di
produzione Italiana certificata.
Una moka Chef personalizzata per un anniversario, un
segno indelebile per i momenti importanti della nostra
vita che ci fa piacere ricordare, un'idea regalo da
dedicare agli sposi per un ricordo indimenticabile.
La caffettiera Moka
Chef è il frutto della collaborazione tra Balzani Group e la Illycaffé alla ricerca che è durata cinque anni e
alla perfezione tradotta in caffettiera. Il contributo ha portato alla
scoperta che il caffè libera gli aromi più nobili prima che la moka
cominci a gorgogliare. Per degustarlo al meglio, è dunque indispensabile
separare e scartare la “coda”, cioè la parte sovraestratta e meno pregiata che
sale per ultima nel serbatoio. Così, studiando il processo chimico e fisico
attraverso il quale dalla moka sgorga il caffè, si sono stabilite le
regole di base per ottenere il massimo risultato in tazza.
La Moka Chef Balzani
con il brevetto esclusivo è il risultato per ottenere un'eccellente caffè
in tazza.
ALCUNI IMPORTANTI
SUGGERIMENTI PER FARE UN BUON CAFFE' CON LA CAFFETTIERA " MOKA "
La moka
è facile da usare e produce un caffè corposo e ricco di aromi. La macchina più
nota ha una forma a clessidra, ma in commercio se ne trovano di moltissime forme e stili.
Se il design cambia, il principio
di funzionamento resta il medesimo: l’acqua contenuta nella
base si scalda. La pressione del vapore a circa 2 atmosfere la spinge in alto
attraverso il caffè macinato e… ecco fatto.
Perché il caffè riesca ottimo, il blend deve essere macinato non troppo
finemente. La fiamma dev’essere dolce. Vietato tenere la moka sul fuoco troppo
a lungo.
1 Si
comincia scegliendo una miscela di qualità. Questa va conservata in un
recipiente ermeticamente chiuso e lontano da cibi che emettano forti odori
(tisane, formaggi,...) perché il caffè ha la proprietà di assorbire gli odori,
che ne altererebbero l’aroma. Il caffè conservato in frigorifero preserva
meglio gli aromi.
2 Dopo
la miscela, l’acqua è il secondo fattore che determina il successo di un
caffè, impiegare acqua fresca e possibilmente povera di calcare. Non usare
mai acqua calda per accelerarne la preparazione.
3 La
macchinetta è semplicissima, composta com'è da soli tre pezzi: la caldaia inferiore
con la valvolina di sicurezza, l'imbuto
in cui si mette la polvere di caffè e la parte superiore, raccoglitore dove si
raccoglie la bevanda. Da nuova, si consiglia almeno due utilizzi a
vuoto buttando via il caffè prodotto, dopo questo trattamento la vostra Moka è
pronta per entrare in funzione.
4 Riempire
il raccoglitore con 150
cc di
acqua fredda
per una moka da 3 tazze fino al raggiungimento della
valvola di sicurezza, senza superarla, altrimenti si avrà un caffè lungo.
Solo nella Moka Chef
l'estrazione di caffè nobile, la migliore, sarà di 100 cc da
dividere in 3 tazze, gli altri 30
cc di bevanda, quella acida, viene
recuperata dalla valvola di separazione per poi essere eliminata, 5 cc
rimangono nella caldaia, il restante 15 evapora o rimane nella
polvere di caffè.
N.B. Se utilizzate una miscela macinata troppo fine, non
adatta per la moka, la pressione in caldaia aumenta a causa
della difficoltà di passaggio d'acqua fra l'imbuto e il
raccoglitore, il risultato sarà di un caffè troppo caldo, quasi
bollente, la giusta temperatura di estrazione del caffè con miscela
per moka è di 75°
5 Riempire
il filtro generosamente a livello del bordo imbuto, senza pressarre la
polvere, (qualcuno, invece, ha l’abitudine di pressare leggermente la
miscela e poi fare tre fori con un fiammifero, oppure riempire l'imbuto per poi
togliere la parte in eccesso con il dito o con attrezzi da cucina, non si deve
fare nulla di tutto ciò! ), nella moka a 3 tazze ci vogliono 15
gr. di polvere di caffè
6 Chiudere
la caffettiera ben stretta e porla su un fuoco lento.
E' molto importante avere pazienza nell'attesa della risalita del caffè,
la fiamma deve essere "dolce" non violenta, solo così si potrà
degustare una bevanda alla giusta temperatura di 75°, la fiamma non deve
mai uscire dalla base della caldaia.
Per piani di cottura a
Induzione, appoggiare sul vostro piano un disco adatto per
l'induzione (materiale ferroso, ghisa, ferro, acciaio ferrotico, fate la prova
della calamita, se si attacca si può usare sull'induzione ), accendere il
piano portando la potenza al livello 7 per un tempo di attesa circa
7/8 minuti (i tempi possono variare in funzione della potenza del vostro
piano o del materiale che conduce il calore alla moka, da Pratmar Milano
troverete quanto di meglio è stato selezionato per una
Clientela di Professionisti o di appassinati esigenti)
7 Appena
il caffè comincia ad uscire, alzare immediatamente il coperchio per evitare che
la condensa del vapore ricada nel raccoglitore.
8 Nelle
moka tradizionali prima che il caffè sia completamente uscito, togliere la
caffettiera dal fuoco, in pratica, qualche secondo prima che fuoriesca il
vapore rimasto nella caldaia, questo procedimento eviterà in maniera
parziale il mescolarsi della parte buona del caffè con quella acida.
Nella Moka Chef grazie
alla speciale valvola brevettata avvengono due processi, nella
prima fase viene estratta la parte più nobile del caffè quella che vi
farà sentire sul palato tutti gli oli essenziali estratti, vi
consigliamo di degustarlo amaro per apprezzarne il gusto e l'aroma,
una piacevolissima sensazione che solo con questo processo di separazione
potrete apprezzare. Nella seconda fase avviene il recupero della parte di
scarto, quella acida che rovinerebbe completamente il gusto di un buon
caffè, l'equivalente di 1 tazza viene recuperata da un raccoglitore
posto sopra la valvola stessa per poi essere eliminata, brevetto di Balzani
Group in collaborazione con un'importante produttore Italiano di caffè.
9 Non
lasciare mai bollire il caffè sul fuoco: questo lo
brucerebbe, compromettendone un buon caffè.
10 Una
moka trattata bene farà per molti anni un buon caffè.
11 Si
consiglia, per preservare meglio gli aromi, di non pulire la Moka
fino a quando non la si deve utilizzare un'altra volta, pulirla e
lasciarla asciugare bene prima di riporla nel pensile, questo solo quando non
viene utilizzata per lunghi periodi.
Attenzione !! per togliere il caffè rimasto nell'imbuto prima di un'altra
ricarica, si consiglia
di non
batterlo
sul bordo del lavandino, un imbuto ammaccato nel bordo comprometterebbe la
qualità di un buon caffè, un imbuto danneggiato andrebbe
sostituito con uno nuovo.
Per togliere la parte di scarto del caffè nell'imbuto vi consigliamo di
usare le dita o soffiare nella parte finale dell'imbuto per poi risciacquarlo
sotto acqua corrente.
12 Servire
sempre il caffè caldo in tazzine di porcellana: è il materiale più
indicato per gustare al meglio la
nostra bevanda e conservarne a lungo il calore.