Andata e ritorno
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Mucia's corner
Ebbene si, anche noi "guru" ;) patiamo il freddo, specie se stressati. Tirem inanz!
Ho già visto 4 recite e da tempo volevo farne un post.
In primis : sono impressionata dal fatto di NON riuscire a reggere per più di un paio scarso di minuti ad APPLAUDIRE. I miei ricordi di giovane assidua frequentatrice del teatro di prosa (mi sono sciroppata anche un sonniferoso dramma di ---oddio non mi viene il nome--- ah sì Kafka!) sono di applausi vigorosi e prolungati a seconda degli attori inchinati nel proscenio per non meno di cinque minuti buoni filati. Oggi, purtroppo, dopo un minuto vorrei alzarmi ed andarmene. NON SI FA! Ho minor energia della mia vicina, quasi ottantenne!
Le commedie che ho visto mi hanno riportato ad un certo entusiasmo, nonostante l'ambiente angusto : il teatro è piccolo e le poltrone sono proprio al limite della comodità, ma Giuliano Ferrara non ci sta proprio. Inoltre non sono avvezza a star seduta per tanto tempo senza muovermi ed il ritmo della recitazione non corrisponde ai tempi e ritmi che la televisione ci ha inculcato: mi sto pian piano riabituando alla frequentazione e ad ogni recita esco con maggior soddisfazione.
Le ultime commedie sono state molto apprezzate, anche se tutte erano belle: a parte Il Capitano Ulisse, con tempistica assolutamente lunga anche se con magnifici attori, ben interpretato, è stata alquanto pesante.
Ho visto un Andrea Giordana, che assomiglia sempre più a suo padre, un Paolo Ferrari inossidabile e bravissimo, Carla Gravina, brava nei ruoli drammatici di donne innamorate ed abbandonate, Franco Simoni, che ricordavo dal mitico sceneggiato I Fratelli Karamazov, brizzolato leggermente sovrappeso, ma sempre un bell'uomo. Le attrici, alcune erano sopra le righe forzatamente teatrali. Le "nostre" le ho trovate più "naturali", ma avevano un repertorio più vivace nei ruoli leggeri di commedia dialettale: bravissima Ariella Reggio, anima del nostro treatro stabile e della scuola, apparsa anche alla televisione nello sceneggiato "Tutti pazzi per amore" (quello con Solfrizzi), dove lei faceva la parte di una delle zie.
Una critica molto positiva la devo fare ai giovani; molto, ma molto BRAVI ! motivati, proprio tutti, indistintamente, bravi , nei ritmi, naturali nelle espressioni, pur nel recitato teatrale. Che dire ?? ottime premesse e promesse per il teatro futuro.
ASPETTO PAOLO POLI con impazienza!!! perchè so che con lui farò delle risate magnifiche!
Me lo ricordo all'Auditorium, teatro che non c'è più, vestito da sirena con la coda in mano, che lasciava nelle mani di qualche uomo del pubblico, imbarazzato non tanto dal reperto, quanto dalla battuta con cui gliela rifilava, mentre lui poi attaccava cantado la canzoncina... con la sua mimica e le mossette metteva alla berlina i comportamenti frusti ed i luoghi comuni.
Non vado a vedere Teoccoli e la Goggi che mi hanno stufato! ooooohhh laà.
Fine recensione teatrale.
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Ognuno ha dentro di se la soluzione giusta, ognuno può attingere al proprio profondo essere alla sapienza più pura, ma abbiamo paura di quanto questa possa farci male, farci soffrire di ulteriori privazioni, allora ecco che la ignoriamo, perdendoci dietro a chimere, astrologi, maghi, fattucchiere, gossip, shopping, consigli delle amiche, vuoto vagabondare intorno ad un mondo, che si apre a noi splendido nella sua magnifica varietà ma di cui non riusciamo ad afferrare l'anima perchè siamo lontani dalla "nostra".
La prima volta che ho affrontato la meditazione di vivation allo specchio, guardavo me stessa con stupore, mentre respiravo, perchè sin dall'inizio vi leggevo dentro un'immagine strana: ero io riflessa, lo sapevo bene, ma curiosamente "mi guardavo in cagnesco", incapace di celare il mio timore alla "persona" che vedevo riflessa. Mi stupivo chiedendomi: "ma sono io, eppure perchè guardo me stessa, quasi con preoccupazione, con le ciglia agrottate, come se un timore latente di "cosa possa succedere, di cosa lo specchio possa rimandarmi" affiorasse palese?
Solo alla fine della seduta quando la respirazione aveva sciolto tutti i blocchi interni, le sopracciglie si rilassavano e finalmente la bocca sorrideva allo specchio e la serenità tornava dentro di me.
Cerchiamo di difenderci dagli altri, eppure spesso non sappiamo che prima di tutto dobbiamo imparare a difenderci da noi stessi: solo allora sapremo come affrontare il mondo!
Un abbraccio a voi!
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Ed il mattino di domenica alla fine della mia vacanza forzata una pallida luna mi ha dato l'arrivederci, tramontando, mentre la brina chiudeva nella sua morsa gelida i campi, le case, le cose ... e le serrature della mia AUTO! Fino alle 10.00 non son riuscita ad aprirla!
Mentre tutti facevano pronostici pessimisti per il tempo, io ho "chiesto" che almeno durante il viaggio avessi tempo accettabile per tornare a Trieste: vedete? sono stata accontentata fin dal mattino uno splendido sole ha scaldato le strade e sciolto il ghiaccio nella bassa Friulana e fino a Trieste nessuna nube ha intralciato il cielo!
BUON ANNO A TUTTI !